Al di là di un discorso generale sulla Fiera del libro 2009, può essere interessante approfondire il discorso su LINGUA MADRE, settore che esiste dal 2005 e che da allora ho seguito con particolare interesse.
“Lingua madre” è nata da una costola di TERRA MADRE, con cui ha in comune in un contesto di globalizzazione economica un’idea di sviluppo sostenible, di rispetto e valorizzazione delle singole culture e singole comunità. Significativa la battuta di Vandana Shiva che, dopo essere stata a Terra Madre, venuta quest’anno alla Fiera del libro, si è detta divertita per aver visto che formaggi e salami si erano trasformati in libri.
Lingua madre vuole approfondire il rapporto tra identità, radici e mondo ALTRO. Il titolo è provocatorio: ribalta il concetto di MADRE LINGUA, lascia intuire un confronto tra lingue native e lingue di successive acquisizioni ad opera di scrittori, portatori di una forte tensione conoscitiva ed espressiva.
I valori di riferimento, oltre alla LINGUA, sono MEMORIA, e ORALITA’. L’incontro tra le culture deve avvenire nel rispetto delle singole IDENTITA’, evitando l’omologazione e la scomparsa di patrimoni preziosi per la ricchezza culturale dell’umanità.
Lo spazio fisico, riservato a Lingua madre, è di per sè accogliente per come è attrezzato, per come, a colpo d’occhio, si colgono i riferimenti alle diverse culture e lingue. E’ uno spazio aperto che accoglie chiunque si trovi a passare di lì: questo è anche un difetto, perchè molti eventi sono disturbati dai frequenti rumori che vengono dagli spazi circostanti.
Gli scrittori, ospiti di questo spazio, sono in particolare coloro che nel proprio lavoro artistico valorizzano la lingua materna e le tradizioni locali. Sono presentati da autorevoli critici, tradotti da abili interpreti e passi delle loro opere sono a volte letti da loro stessi nella lingua originale, spesso recitati da attori.
Nel corso della giornata alcuni spazi sono musicali, sempre con lo scopo di conoscere MUSICHE ALTRE di varie parti del mondo.
Quest’anno era prevista come area geografica di approfondimento il CAUCASO MERIDIONALE, cioè ARMENIA, GEORGIA, AZERBAIJAN, zona di confine tra Europa e Asia, area di rilevante attualità dal punto di vista geo-politico e perfettamente in tema per l’eccezionale ricchezza etnolinguistica. In questo contesto ho seguito GABRIELLA ULUHOGHIAN di origine armena , che presentava il saggio GLI ARMENI( IL MULINO),utile per conoscere 2500 anni di storia di un popolo: dalle origini al genocidio, alle diaspore ,dalla religione alla lingua, alla letteratura.
Doveva esserci anche ANTONIA ARSLAN, con il suo nuovo romanzo LA STRADA DI SMIRNE. ma per motivi di salute non è stata presente. L’ARMENIA era ancora rappresentata da SONYA ORFALIAN, che ha arrichito la conoscenza del patrimonio culturale della sua terra con LA CUCINA D’ARMENIA: una monumentale raccolta di antiche ricette, segreti culinari, leggende , usanze religiose e civili.
Il giornalista polacco,WOJICIECH GORECKI, considerato l’ erede di Kapuscinski e il maggior esperto di cultura caucasica, era presente come autore di interessanti libri reportage: PIANETA CAUCASO, LA TERRA DEL VELLO D’ORO…
Dalla Georgia veniva anche ELENA BOC ORISVILI, giornalista che oggi vive in Canada e scrive in russo. In Italia sono usciti presso la casa editrice Voland, due suoi brevi romanzi mai stati pubblicati nè in Russia nè in Georgia: PIOGGIA SOTTILE e OPERA
Lo spazio di Lingua madre è stato in parte dedicato a BEIRUT come capitale del libro dell’UNESCO 2009, per approfondire la conoscenza del LIBANO, con la sua tragica storia e la convinzione che la cultura può dare il massimo contributo in materia di pace.
A parte queste sezioni specifiche gli altri scrittori venivano da tutte le parti del mondo: dall’ARABIA SAUDITA come SULAIMAN ADDONIA, che nel suo romanzo LE CONSEGUENZE DELL’AMORE esprime la sua sofferenza per una società maschilista e illiberale, dove l’amore può avere come conseguenza anche la morte.
SAYED KASHUA è invece lo scrittore arabo-israeliano, autore del già noto ARABI DANZANTI e del più recente E FU MATTINA, romanzi che riflettono una condinzione esistenziale in bilico tra due culture, tra le origini arabe e il desiderio di integrazione nella società israeliana.
Domenica 17 maggio è stata emozionante la presenza di IBRAHIN NASRALLAH, uno dei maggiori poeti e narratori palestinesi contemporanei, che ha letto nella sua lingua diverse poesie.
Insolita la presenza di IXIAR ROZAS, autrice di romanzi, racconti, poesie nell’ antica lingua BASCA non indoeuropea. Il suo ultimo romanzo NAGUTEIA uscirà in Italia con il titolo LE NUBI.
Interessantissimo l’ultimo pomeriggio quasi tutto dedicato all’AMERICA LATINA, termine improprio che uso per comodità. Infatti che cosa c’entra l’America latina con RAYEN KVYEV, poetessa cilena del popolo MAPUCHE ( gente della terra ) che di solito scrive nella sua lingua MAPUDUNGUN?
E ancora dal PERU’ BRAULIO MUNOZ, che vive negli Usa e scrive ora in inglese ( v. saggi di sociologia ) e in spagnolo per le opere di narrativa, fatta eccezione per l’ultimo QUADERNI PERUVIANI, dove usa l’inglese per narrare la storia di un immigrato che cancella il proprio passato, rifiutando il suo nome e la lingua madre.
Tra i nomi più noti , GIOCONDA BELLI,con il suo surreale, magico e poetico romanzo sulle origini del mondo:L’INFINITO NEL PALMO DELLA MANO, appena pubblicato da FELTRINELLI : un romanzo sul primo uomo e la prima donna alla scoperta di sè, del potere, della crudeltà della vita, dell’amore e della gelosia. Sto leggendo questo romanzo e temo che vi tedierò con un altro post su Gioconda Belli e su questo interessante incontro.
Dimenticavo che per me l’ evento più atteso è stato quello con il pakistano NADEEM ASLAM, che presentava LA VEGLIA INUTILE, di cui ho già parlato in un altro post, essendo in questi ultimi anni. uno dei miei autori preferiti
Chiudo questo post già troppo lungo, anche se ridotto ad un arido elenco, tralasciando altri scrittori indiani, turchi, somali, congolesi…e senza parlarvi di un concorso letterario e di un blog legato a Lingua madre, ma ho già scritto troppo ..troverò in seguito un altro spazio!
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