Credo meriti attenzione un piccolo libro appena pubblicato da Salvatore Veca, Dizionario minimo. Le parole della filosofia per una convivenza democratica (Frassinelli).
Perché questo dizionario minimo è una specie di promemoria filosofico per la vita in una società giusta (tema caro a Veca e ai suoi autori di riferimento, come Norberto Bobbio e John Rawls).
Le parole di questo dizionario sono:
Libertà, Tirannia, Solitudine, Incompletezza, Giustizia, Democrazia, Laicità, Riformismo, Tolleranza, Rispetto, Identità, Speranza.
Domenica scorsa (31 maggio) Armando Massarenti ha scritto di questo libro sul “domenicale” del Sole 24 Ore. Massarenti ricorda come la voce Solitudine del libro di Veca inizi con una citazione di David Hume che definiva la solitudine involontaria come il peggiore supplizio per un essere umano.
Mi piace pensare che riflessioni come queste sulla solitudine ci aiutano, tra l’altro, a capire come tutti noi, nella vita quotidiana, siamo autori di atti e parole che possono contribuire alla giustizia o all’ingiustizia. A capire che la convivenza democratica è anche il frutto di piccoli atti isolati e cumulativi (come ormai è noto ma spesso fingiamo di dimenticare: anche le parole sono atti, le parole “fanno cose”).
Ogni individuo può almeno contribuire alla riduzione delle “sofferenze socialmente evitabili”. La convivenza democratica passa anche di qui, dalla pragmatica ed elementare consapevolezza delle umiliazioni e crudeltà generate sia da pratiche sociali sia da attitudini individuali (come ci ricordava Richard Rorty).
Spero di parlare ancora, entrando più nel merito, di questo libro di Veca. [Tra l’altro con Veca diedi l’esame di filosofia della politica all’università ben 28 (ventotto!) anni fa]
ciao a tutti
Rispondi