La copertina e il titolo.
Entrambi mi hanno colpito, *Tre quadrati rossi su fondo nero* (Tonino Benacquista, ed. Ponte alle Grazie), molto musicale, quasi una poesia. Per non parlare dell’immagine in copertina, bellissima.
Un giallo, un po’ noir, il mio genere.
Ambientato a Parigi, descritta bene, un punto a suo favore.
La trama del giallo invece è un po’ debole, si risolleva però verso la fine con un colpo di coda (c’è stato un momento in cui mi son chiesta _ma siam matti? ma finisce veramente così?_) che lo posiziona bene nella mia classifica personale dei gialli/noir.
E soprattutto è tutto il contorno che lo rende un libro da leggere: il mondo un po’ corrotto e un po’ snob dell’arte contemporanea, delle gallerie, degli artisti; sale fumose e buie, *luce rosa su fondo verde*, delle sale da biliardo; sangue, immagini pulp, mani mozzate e mannaie. E soprattutto Antonio, il protagonista, strappa un sorriso quasi a ogni pagina.
Dimenticavo la trama: Antonio è un apprendista appendiquadri, con la passione per il biliardo, la sua vera vita. Ma un giorno mentre allestisce una mostra entra uno strano personaggio che ruba una tela, cambiando per sempre la sua vita…
*giuliaduepuntozero
Rispondi