“Ma tu pensi di avere una mente così grande da comprendere lo scrittore più profondo alla prima lettura?”
“Non voglio comprenderlo, non sono un critico. Non mi interessa per sé, ma per me”.
“Perché leggi, allora?”
“In parte per piacere, perché è un’abitudine, e non leggere mi indispone come non fumare, e in parte per conoscermi. Quando leggo un libro mi pare di leggerlo solo con gli occhi, ma di tanto in tanto mi imbatto in una pagina, magari solo una frase, che ha un significato per me, e diventa parte di me; e allora dal libro ho cavato tutto quello che mi serve, e non potrei cavarne altro se lo leggessi una dozzina di volte. Vedi, a me pare che ognuno di noi sia un po’ come un bocciolo chiuso, e il più di quello che legge e fa non ha nessun effetto; ma ci sono certe cose che per lui hanno un significato particolare, e fanno schiudere un petalo; e i petali si schiudono uno ad uno, e alla fine ecco un fiore”.
tratto da *Schiavo d’amore* di W. Somerset Maugham, ed. Adelphi, pag. 330
*giuliaduepuntozero
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