una giovanissima scrittrice in bilico tra due mondi

C’è chi raggiunge il successo con un’opera postuma e c’è chi lo raggiunge a 15 anni, affrontando argomenti seri e importanti, trasformando in romanzo notizie ricorrenti dei telegiornali, come i drammi di Palestina o problemi d’emigrazione o lo scontro di civiltà.

Sto parlando di RANDA GHAZY, milanese di nascita, ma di genitori egiziani, che già nel 2002, a soli 15 anni, ha pubblicato il suo primo romanzo SOGNANDO PALESTINA, che è stato tradotto in 15 paesi. Il sottotitolo l’amicizia, l’amore, la guerra,parla di per sè

Randha si è trovata a diventare scrittrice quasi per caso, quando frequentava ancora il liceo classico e partecipò con un racconto ad un concorso letterario a Paderno Dugnano. Beatrice Masini, autrice di libri per ragazzi, le consigliò di trasformare in romanzo breve il racconto, in cui si parlava di un ragazzo dodicenne palestinese che aveva visto morire disarmato durante l’intifada . Un’immagine angosciante e disarmante di un telegiornale diventa un racconto e poi un romanzo breve. Ed ecco il bisogno di calarsi dentro l’argomento, la prima e soprattutto la seconda intifada, iniziata proprio negli anni 2000, quando si intensificano gli attentati suicidi dei kamikaze palestinesi nelle principali città israeliane, nei luoghi di aggregazione come autobus e locali notturni.

E così è nato un romanzo in cui con una scrittura fresca, agile e con una sua originalità espressiva si racconta la vita di giovani che quotidianamente sperimentano la guerra, la violenza, la paura, ma anche risate, amore, amicizia, solidarietà.

Nonostante la fine tragica Randha vuole trasmettere un messaggio di pace, di solidarietà, di superamento dell’attuale presente.

Questo primo successo, che ha avuto il riconoscimento anche di Roberto Denti, che di scrittura giovanile se ne intende, ha favorito il nascere nel 2005 di un secondo romanzo PROVA A SANGUINARE, 4 ragazzi, un treno, una vita.

Dei tre pubblicati finora è quello che ho apprezzato di più: è la storia di 4 ragazzi tra i 18 e i 30 anni che si incontrano su un treno Milano-Roma: 4 mondi diversi, ciascuno con la sua storia: una ragazza araba, un americano, un indiano d’America, una ragazza ebrea. Un viaggio in treno per conoscersi, piacersi, litigare, odiarsi, confrontarsi. Tanti punti di vista diversi, non sempre espressi a parole, ma colti entrando nel flusso di coscienza di questi giovani personaggi. E’ ancora R. Denti ad apprezzare” la freschezza del discorso, immediata e trascinante..l’inaspettata maturità nel seguire tutti personaggi con le loro debolezze, dubbi, cedimenti, furori e il bisogno di dare un senso al fatto di esistere“.

Ghazy fa dire ad un personaggio che scrivere è una delle armi per vivere lottando..scrivere di ciò che è più vicino, che si sente più dentro. Il PROVA A SANGUINAREdel titolo nasce dal bisogno di dare un’anima a ciò che si scrive.

Cè qualcosa di autobiografico e di programmatico in questo.

Ho trovato interessante lo stile, l’utilizzo di un linguaggio diverso per ogni personaggio, la carica espressiva nei momenti di maggior tensione per rimarcare il contenuto: il tutto sempre con un tono pacato, controllato.

Del 2007 è invece l’ultimo romanzo di Ghaza, ora ventenne studentessa di Diritto Internazionale. Accattivanti sono il titolo e la copertina: OGGI FORSE NON AMMAZZO NESSUNO.Storie minime di una giovane mussulmana non terrorista.

Per sintetizzare il libro la cosa migliore è copiare la quarta di copertina:Jasmine ha 23 anni. va all’università, esce con le amiche, flirta, litiga con i genitori. Tutto normale. Non proprio. Perchè lei è mussulmana. Vive a Milano. Crede nella pace, ma entra in guerra ogni giorno per difendere le sue idee. UN PO’ URLANDO e UN PO’ RIDENDO.

Anche questo non è un romanzo autobiografico, ma in Jasmine ci sono molte cose di Randha, soprattutto il desiderio di emancipazione e l’attaccamento alle radici. C’è anche in lei RABBIA per i tanti luoghi comuni di cui è vittima chi G2, emigrante di seconda generazione, mussulmano, è cittadino di una patria in cui si è più tollerati che accettati. Questa RABBIA genera l’ORGOGLIO dell’appartenenza. Non a caso Rabbia e ORGOGLIO sono dopo l’11 settembre le parole della FALLACI, che se pure ha espresso duro disprezzo per i mussulmani, Ghaza apprezza come giornalista ed è pronta a commuoversi alla notizia della sua morte.

Ghaza, che ora studia legge, vorrebbe avere un futuro più che di narratrice, di giornalista, inviata di guerra, proprio per vivere in prima linea i grandi problemi che travagliano l’umanità.

Ho letto questi tre romanzi, perchè sono interessata alla letteratura di migrazione, spinta dalla curiosità, dopo avere incontrato a Festivaletteratura a Mantova questa giovane scrittrice, presentata con la solita simpatia da Lella Costa.

L’evento era nello spazio giovani, per lettori dai 12 anni ai 90…quindi c’era posto anche per me!

Mi hanno favorevolmente conquistato la semplicità, la spontaneità, la chiarezza delle idee, il perfetto italiano in cui si esprimeva e soprattutto il desiderio di un futuro in cui sia possibile superare qualunque scontro di civiltà.

Sono libri soprattutto per un pubblico giovane, adatti ad essere discussi per esempio a scuola, sia media che superiore.

Sarebbe interessante se, come auspicava Teleshore, l’autrice accettasse di dialogare con il nostro blog.!!!

Commenti

4 risposte a “una giovanissima scrittrice in bilico tra due mondi”

  1. Avatar marinaforlani
    marinaforlani

    Ho letto “Oggi forse non ammazzo nessuno” e mi è piaciuto. Non è un caso, a mio parere, che sia stato pubblicato dalla casa editrice Salani. Segnalo una serie televisiva che trovo interessante, su MTV: “Kebab a colazione”.

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  2. Avatar xochitl2
    xochitl2

    I tre libri di Randha Ghazy sono pubblicati da FABBRI editore.
    Non ho inserito nel mio post informazioni bibliografiche, costi e casa editrice, per evitare che..Luigi2..potesse pensare che ero stata ..assoldata da qualche casa editrice, per fare pubblicità.
    Polemica a parte…pensate che sia utile fornire sempre questi dati ?

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  3. Avatar marinaforlani
    marinaforlani

    Penso che la Salani sia una buona casa editrice per bambini e ragazzi. Nel ricordo ho associato il libro che mi era piaciuto e che non ho (“Oggi forse…”) a questo giudizio personale sull’editore; va da sè che, sicurissima di non sbagliare, non ho controllato. Cosa che invece ho fatto per sincerarmi che Roahl Dahl e Astrid Lindgren fossero stati pubblicati da Salani, per riconfermarmi nel mio giudizio positivo sulla casa editrice. Un errore, me ne scuso.
    Sulle informazioni sulla casa editrice credo che ognuno di noi faccia e continuerà a fare, ciò che preferisce.

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  4. Avatar whitelight72

    Per me puoi fare come vuoi, puoi includere il nome dell’editore o no. Io nelle mie piccole “recensioni” ho messo anche la casa editrice, l’anno di pubblicazione e le pagine totali, ma se vuoi sono superflue… per trovare il libro basta anche solo l’autore e il titolo. Il le ho incluse queste informazioni solo per completezza e comodità di chi legge e non certo per fare pubblicità. E ho incluso anche i link alle schede di aNobii e IBS solo perchè lì ci sono altre opinioni da confrontare con la mia che sono solo un lettore e leggo per passione nel poco tempo libero che ho (faccio l’informatico di professione) e non lavoro nell’editoria. Ma penso si veda anche dalla qualità di quello che scrivo che sono solo un appassionato e non un professionista della parola.

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