5 è il numero perfetto

Oggi voglio parlare di un noir. Un fumetto noir.

*5 è il numero perfetto*, si intitola, graphic novel scritto e disegnato da Igort, e pubblicato da Rizzoli nella collana 24/7, che sta sfornando diversi fumetti molto interessanti (*V per vendetta* di Alan Moore e David LLoyd, *Appunti per una storia di guerra* di Gipi e *In una lontana città* di Jiro Taniguchi), oltre ad alcuni titoli non male.

Colpisce subito il disegno e lo stile di questo fumetto, difficile da dimenticare una volta visto. Igort ha scelto la bicromia per rendere meglio le atmosfere di questo noir napoletano, con tanto tanto nero (è sempre notte, piove sempre), e parecchio blu (carta di zucchero, direi).

Dice Igort, a questo proposito, nell’interessante postfazione:

Però, tassello dopo tassello, veniva fuori che, per esempio, mi interessava sviluppare una tecnica strana, che avevo in mente da almeno quindici anni.

BICROMIA.

Avevo fatto un pallido tentativo ma non ci avevo veramente lavorato. Volevo aggiungere, al bianco e nero, un colore.

Il blu suggerisce atmosfere notturne ma usato su un disegno chiaro rende bene anche la luce lirica del sud dell’Italia.

Bicromia.

A me, per quella storia, non interessava il colore, volevo qualcosa che lo suggerisse e che contribuisse a sviluppare delle atmosfere, piuttosto.

Peppino è il nome del protagonista, un guappo in pensione, che passa il tempo a pescare e a pensare al figlio, che ha seguito le sue orme. Il romanzo si apre su una _scenetta famigliare_, Peppino che prepara il caffè (non si conta quante volte compare il disegno di una caffettiera nel libro) al figlio Nino prima che questo esca per _andare al lavoro_, ovvero per uccidere un uomo, un rivale. Nino ci lascia le penne, e Peppino riprende in mano la pistola per fare un po’ di giustizia, o almeno così crede. Ma non vi dico altro.

Un libro assolutamente da leggere.

*giuliaduepuntozero

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6 risposte a “5 è il numero perfetto”

  1. Non so se sia il post piu’ adatto, ma la tua recensione mi ha ricordato un bellismo libro/fumetto che mi han prestato questa estate: Pyongyang di Delisle Guy. Io, che amante del fumetto non sono -a parte, da piccino, Walt Disney-, sono rimasto folgorato. Non saprei scrivere info belle come le tue, non mi arrogo il diritto, ma lo consiglio vivamente. E’ impressionante sia dal punto di vista meramente grafico sia da quello sociale e politico.

    Fubar / 07.01.09

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  2. ciao fubar, grazie mille del consiglio, ogni suggerimento è bene accetto! io sono molto appassionata di fumetti, non conosco questo che hai segnalato, ma mi ha molto incuriosita vedendo su ibs. lo cercherò.
    io leggo spesso fumetti, se ti interessa ne parliamo.
    ciao
    giulia2.0

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  3. Cara Giulia2.0, sempre sul medesimo Pyongang ti consiglio di leggere i commenti a questa pagina.
    In effetti, come commenta un lettore, nella drammaticita’ della situazione ci si diverte pure, e tanto.

    Fubar / 07.01.09

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  4. eccolo.
    Scusami, devo aver combinato un pasticcio con l’html.

    Fubar / 07.01.09

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