Il lettore che condivide la propria lettura con altri – in un gruppo di lettura, ma anche semplicemente in incontri casuali – non si preoccupa solo di se stesso, di come ha letto, vissuto, frequentato il libro. A tutto ciò infatti si è dedicato durante la lettura, e quando a quel libro ha pensato tra sé.

Quando decide di condividere la lettura, invece, la questione più importante è intrecciare i propri pensieri e le parole a quelli degli altri lettori.
In queste circostanze, il lettore è importante ma solo perché tutti i lettori che parlano con lui del libro, sono importanti.
In fondo, a meno che non mi interessi avere soltanto un palcoscenico sul quale esibirmi, per la condivisione della lettura il mio parere è secondario, mi interessano gli altri, soprattutto. Il mio punto di vista assume senso solo nella misura in cui partecipa al dialogo.
Insomma, non concentriamoci troppo sulla nostra versione della lettura, quando ne parliamo con gli altri, non è così importante.
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