Quali sono i limiti accettabili di “collegamento ad altro” nel parlare con qualcuno di un romanzo?

Non stiamo parlando delle questioni messe in chiaro da Umberto Eco con “Opera aperta” e con i “I limiti dell’interpretazione”.
Più semplicemente mi riferisco alla naturale tentazione di collegare quel che stiamo leggendo ad altri libri, a film, documentari, articoli di giornale, fatti narrati dagli storici, teorie filosofiche ecc. È quel che in altre parti del blog ho cercato di definire parlando della “mappa del lettore”. Attività bellissime, decisive nel rendere così desiderabile la lettura. Tuttavia, in alcune circostanze la connessione può esagerare.
Il punto è: se mentre discutiamo con altri di una lettura comune ci allontaniamo dal libro per occuparci delle connessioni (benedette!) che ci ha suggerito, non rischiamo di “tradire” l’intento di condividere la lettura?
Ciascun lettore finirebbe per parlare più della mappa che ha disegnato a partire da quel libro, che del libro stesso.
Il rischio è perdere “l’argomento comune” della condivisione, di parlare tutti di cose diverse, di non intendersi, di fare monologhi, di ostacolare la creazione dello “spazio pubblico temporaneo” che il gruppo di lettura avrebbe voluto creare.
Per esempio, se discorrendo della lettura comune in un gruppo di lettura di “Furore” di John Steinbeck, la discussione finisce per essere dedicata più alla attualità del tema delle persone spossessate che migrano verso terre dove sono estranee, lasciando la scrittura e il punto di vista della rappresentazione di Steinbeck dell’epopea della famiglia Joad in secondo piano, non rischio di sottrarre alla discussione del gruppo il vero tema che l’ha provocata?
E questo non comporta un indebolimento del senso stesso dell’esistenza di un gruppo di lettura, che si forma attorno a un’opera specifica, alla condivisione di quella lettura?
Ps. Qualche giorno fa il Gdl “Grandi libri” di Cologno Monzese ha discusso proprio di “Furore”, di John Steinbeck. Ebbene, ho citato come esempio proprio “Furore” perché mi veniva più facile. Ma non intendevo dire in alcun modo che la discussione in questo Gdl sia stata del tipo che ho cercato di descrivere sopra. Insomma, nessuna fuga dal libro, nessuna prevalenza di altri argomenti: la nostra discussione era perfettamente centrata.
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