I libri più belli, letti nel 2017

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017. Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri. Ci piace molto il confronto, la…

Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925
Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017.

Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto

Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri.

Ci piace molto il confronto, la discussione, anche la contestazione dei giudizi altrui; non viene apprezzato, e nemmeno tollerato, l’insulto.

Ogni anno, questo post sui “libri più belli” è una fonte di preziosi consigli (anche contro qualche libro), di analisi, di serenità, di dubbi, di speranze, di riflessioni.

Grazie, come sempre, a tutti coloro che parteciperanno.

Abbracci

Commenti

2.739 risposte a “I libri più belli, letti nel 2017”

  1. Avatar wwayne

    Leggo adesso che mi si definisce “monopartito dell’asfalto.” Premettendo che lo considero un titolo onorifico (perché asfaltare gli altri è una dote), vorrei precisare che:
    1) Non è un monopartito, perché anche Domenico Fina ha dimostrato un formidabile talento in questo campo (e infatti d’ora in poi lo chiamerò Grande Asfaltatore);
    2) Non asfalto, non provoco e non litigo quasi per niente da oltre 6 mesi. E ho rinunciato a farlo anche quando mi si sono presentate delle ghiotte occasioni per ricominciare. Ad esempio, quando è stata affossata la legge sullo ius soli avrei voluto scrivere un commento in cui condividevo con voi la mia gioia; tuttavia alla fine ho deciso di astenermi, perché ho capito che, essendo questo blog frequentato perlopiù da elettori di sinistra, il mio gesto sarebbe stato interpretato come una provocazione.
    Ho evitato di scrivere quel commento anche perché mi sono messo nei vostri panni, e ho capito che, se invece la legge fosse andata in porto, non mi avrebbe fatto piacere che qualcuno mi scrivesse qualcosa del tipo “Hai visto wwayne? Te l’abbiamo messo nel baugigi!”. Insomma, bisogna saper perdere, ma ci vuole eleganza anche nella vittoria. E io l’ho avuta.

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  2. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Avente presente quando un libro sbaraglia tutte le letture concorrenti e fa saltare gli elenchi e i programmi? Io ne ho sotto mano uno e prima di dirvi di cosa si tratta, premetto questo: non è fiction, ma ha più forza di coinvolgimento di romanzo; non è un testo recente, ma è tragicamente attuale:

    ► Murid al-Barghuthi, “Ho visto Ramallah”, traduzione dall’arabo e postfazione di Monica Ruocco, prefazione di Edward W. Said, Ilisso, 2005

    Nel 1996 l’autore torna a casa, nella Cisgiordania occupata da Israele durante la guerra dei sei giorni e, dopo trent’anni di esilio, ripercorre la sua vita. Il libro narra questo ritorno: la guerra lo aveva sorpreso all’estero, quando era ancora studente universitario, e da allora la sua esistenza e quella della sua famiglia non è stata più la stessa. Detto così non dice niente, potrebbe trattarsi di una autobiografia come ce ne sono tante, invece, per come è scritto, per la profondità di analisi, per lo spessore introspettivo, vi dico, per me è un testo da leggere.

    Io lo sto ancora leggendo e, trasgredendo al saggio consiglio di non commentare un libro prima di averlo finito, ne sto già parlando in termini entusiastici. Penso proprio di non correre il rischio di dovermi ricredere.

    Lo conoscete? Manco a dirlo: io l’autore non l’avevo mai sentito nominare.

    Ciao,
    Mariangela

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  3. Avatar Nonnaci
    Nonnaci

    @Camilla:la mia risposta era per Elena, riguardava un consiglio di lettura, e non per tutti ma dato chetu mi hai risposto e,mi sembrab con una punta di…(non trovo il termine adatto),mi sento in dovere di pintualuzzare alcune cose:
    1)non “preferisco i blog “superstellati”,come tu li definisci.Continuo infatti a leggervi
    2)su Anobii si parla di Bruno Schulz dal 2007!
    3)anch’io mi informo sulla letteratura ovunque riesco a trovare informazioni(come,credo, tutti i lettori accaniti)
    4)quant’è facile essere fraintesi!
    Come ho potuto farti pensare che non vi trovo “convenienti”?
    5)nonostante ciò che dici tu io rimpiango il blog che ho conosciuto 7/8 anni fa
    Con affetto(nonostante la disparità di vedute)

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  4. Avatar cristina
    cristina

    Mari, e io che non lo conosco! me lo procurerò appena possibile! Bravissima e grazie. Per favore cerca di andare a vedere il film L’INSULTO. non è solo geniale e molto bello, ma tratta esattamente di cose infuocate come: in Libano un meccanico cristiano radicale litiga per una stupidata con un capocantiere palestinese, il litigio viene portato in tribunale e scatena opposti schieramenti e incendia il paese. etc etc. La rabbia resta accesa sotto la cenere, e basta una scintilla a far saltare fuori ferite mai rimarginate…

    Nonnaci: Camilla ,io e altre persone meravigliose ci siamo conosciute su un forum letterario di Fahrenheit parecchi anni fa. Per due-tre lunghi e ricchi anni abbiamo scambiato, discusso letture e vita. Poi il Forum è stato chiuso e noi abbiamo pianto, siamo rimaste orfane, ci abbiamo rimesso intelligenze, amicizie, relazioni e ricchezze vere. Sono cose che capitano. Putroppo le cose cambiano, c’est la vie.

    A proposito : ho dato un occhio a Qlibri citato da te. Mah, davvero non so come si possa prendere spunto ( io almeno non potrei) da un enorme elenco di tutti i libri pubblicati in un certo mese e con commenti per lo più anodini, si con tutte le stelline, gli asterischi etc etc. Però non è una critica.

    Io cerco altro, devo sentire la passione, anche non condivisa magari, ma la voce viva delle persone che parlano dei libri.
    Poi – al di là degli inserti letterari di qualche valore -qualche riferimento alto me lo sono trovato fra le persone che stimo e che si occupano professionalmente di libri (Michela Murgia in primis, anche se non condivido tutti i suoi pareri, ma le devo letture straordinarie).

    By the way – in una conversazione privata con me – mi ha detto che i due libri dell’anno sono a suo parere PATRIA ( e su questo sono totalmente d’accordo) e RAGAZZE ELETTRICHE di Naomi Alderman libro distopico che io non leggerò ( non sono adatta o forse pronta alle distopie, che posso farci?).
    Qualcuno ha letto Patria ( io già ne ho parlato con entusiasmo totale) ? o l’altro?

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  5. Avatar Elena
    Elena

    @Cristina @tutti

    Sto finendo Patria di Aramburu, mi mancano una trentina di pagine. Anche se quasi alla fine posso sicuramente dire che è un libro interessante, per il periodo storico che con l ‘occasione ho approfondito, e per la capacità dell’autore di mantenere la narrazione su più livelli temporali, andando e tornando nel tempo, disvelando particolari e stati d’animo, senza mai ripetersi. Mi aspetto un finale all’altezza.
    Ho letto il libro ispirata dalla recensione del blog che vi avevo citato (leggerealumedicandela.blogspot.it/2017/10/fernando-aramburu-patria-ed-2017.html?m=1).
    È considerato da molti il cado letterario del 2017.

    @nonnaci
    Il riassunto (secondo me poi non un semplice riassunto ma piuttosto una analisi del contenuto della narrazione) mi aiuta a capire se il libro “m’acchiappa”. Poi alla fine trovi un commento e spesso una intervista all’autore.
    Seguo molti altri blog in cerca, come te, di ispirazione. Anzi se hai qualche suggerimento da darmi…. grazie

    Elena

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  6. Avatar Elena
    Elena

    @Cristina @tutti

    Sto finendo Patria di Aramburu, mi mancano una trentina di pagine. Anche se quasi alla fine posso sicuramente dire che è un libro interessante, per il periodo storico che con l ‘occasione ho approfondito, e per la capacità dell’autore di mantenere la narrazione su più livelli temporali, andando e tornando nel tempo, disvelando particolari e stati d’animo, senza mai ripetersi. Mi aspetto un finale all’altezza.
    Ho letto il libro ispirata dalla recensione del blog che vi avevo citato (leggerealumedicandela.blogspot.it/2017/10/fernando-aramburu-patria-ed-2017.html?m=1).
    È considerato da molti il cado letterario del 2017.

    @nonnaci
    Il riassunto (secondo me poi non un semplice riassunto ma piuttosto una analisi del contenuto della narrazione) mi aiuta a capire se il libro “m’acchiappa”. Poi alla fine trovi un commento e spesso una intervista all’autore.
    Seguo molti altri blog in cerca, come te, di ispirazione. Anzi se hai qualche suggerimento da darmi…. grazie

    Elena

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  7. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Sto procedendo, lentamente, con “Ho visto Ramallah” di Murid al-Barghuthi. Se uno degli effetti della lettura è quello di aprire la nostra mente alle problematiche del mondo, questo libro un obiettivo importante lo ha certamente già raggiunto: mai la questione palestinese, che certo non ignoravo perché ne sento parlare da quando ero piccola, mi è parsa tanto tragica ed ingiusta. La forza della scrittura, anzi della buona scrittura!

    La dice lunga sulla qualità di questo libro il fatto che un intellettuale come Edward Said si dica orgoglioso di scriverne la prefazione; a suo parere, questo scritto di al-Barghuthi è uno dei migliori resoconti della diaspora palestinese.

    (Edward W. Said, in Murid al-Barghuthi, “Ho visto Ramallah”, Ilisso, 2005, Prefazione, p.5).

    Ciao,
    Mariangela

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  8. Avatar camilla
    camilla

    @ nonnaci. sono rimasta un po’ indietro con i post.Felice dell’ equivoco e spero felice di averti tra noi. Tempo fa se n’è andata. Laura, una lettrice perfetta, un donna colta e capace di capire al volo qualunque. testo e gli autori più difficili . Con lei ho letto Enard, con BUSSOLA, e i gialli di John Banville, quelli con l’ anatomopatologo Quircke, che lei non conosceva e non sapeva dello scherzetto italiano ( saprai già. che Banville e’ uno dei nostri contemporanei più importanti in assoluto e che solo in Italia l’editrice mescola ai suoi grandi romanzi anche i gialli che in tutti gli altri Paesi si pubblicano firmati Benjamin Black, e cose così) Non ho capito a quale “periodo” d’oro del blog ti riferisca perché i commiati e le battute su ” come vi siete ridotti” ci sono sempre stati.
    Spero proprio di poter disquisire con te su Banville di cui mi ritengo una vera conoscitrice, ho letto tutto di lui, dal primo grande L’ INTOCCABILEdi oltre 20 anni fa’ a tutto il testo. So tutto di lui. E un suo libro non è nulla rispetto alla sua fantastica produzione.Sai chi è. Cass ?

    A presto nonnaci. Cam

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  9. Avatar Laura
    Laura

    @camilla
    penso che tu ti sia confusa con Maria Teresa , una delle tante Voci che hanno abbandonato il blog ( e penso che nonnaci si riferisca a questo, quando parla di scadimento del blog stesso)..per quanto mi riguarda , molto piu’ semplicemente, Vi leggo sempre e non posso che ringraziarVi per gli spunti che comunque date sempre..
    Buona Epifania a tutti..

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  10. Avatar cristina
    cristina

    Certo che era Teresa ( Cam ogni tanto fa confusione sui nomi, lei è così, fantastica e un po’ arruffona).
    Su Teresa – della cui mancanza soffro davvero molto – posso dire che sono sicura che è andata via per suoi problemi personali e di vita, non per altro.

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  11. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Nel libro di Murid al-Barghuthi trovo alcune sue considerazioni sul mondo, sulla vita: sono spunti di riflessione preziosi:

    “La vita non ci lascia giudicare in maniera così autentica gli sradicamenti che si susseguono uno dopo l’altro, in fondo c’è qualcosa di comico in tutto ciò. La vita, però, non ci fa neppure prendere ogni cosa come uno scherzo, perché, in fondo, c’è qualcosa di molto tragico in tutto ciò. La vita ci insegna ad essere soddisfatti dell’unico destino che abbiamo, in qualche modo ci addomestica, ci fa abituare. Chi sta su un’altalena si abitua a dondolare in due direzioni opposte: l’altalena della vita ci fa oscillare tra due estremi, la farsa e la tragedia. Il mondo dondola e una leggera foschia nasconde l’orizzonte da tutti i lati.”

    [Murid al-Barghuthi, “Ho visto Ramallah”, traduzione dall’arabo e postfazione di Monica Ruocco, prefazione di Edward W. Said, Ilisso, 2005, p. 89]

    Ovvio che l’autore stia pensando alla sua situazione di esiliato, ma i concetti che esprime in questo libro spesso trascendono la sua personale vicenda umana, hanno valore generale, secondo me. Per questo è un gran libro.

    Saluti,
    Mari

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  12. Avatar camilla
    camilla

    @ laura. Cristina
    certo che mi sono sbagliata. TERESA. intendevo. Ha una capacità di intuire. una. qualità di gusto e di idee. Non mi consolerò mai di aver perduta la regina delle lettrici . Spero sempre di ritrovarla adesso con j miei russi, come vorrei coinvolgerla.Ciao a tutte.

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  13. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @tutti
    Auguri per tutto. Non so che a punto sono rimasta. Ho improvvisamente scoperto di avere un guaio ai denti (tutto indolore e dunque mai avvertito) che ho dovuto risolvere in poco tempo, ma senza riuscirci, visto che sono ancora in Sicilia in malattia.
    In queste ultime notti insonni (per la fifa) ho letto ASPETTA PRIMAVERA, BANDINI di J. Fante.
    Sapete che io leggo novità che lo sono solo per me 🙂
    Il mal di denti mi porta a mal tollerare chi interviene di tanto in tanto per dire “Ooooh, ma quanto era bello ‘sto blog”
    Buonanotte a denti stretti!

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  14. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Jezabel
    Jez, mi spiace per il mal di denti, che è proprio una brutta bestia.

    Anche “le mie novità” lo sono sempre solo per me perché prendo spunto dai consigli altrui e dal passaparola. In queste settimane, per la verità, dopo avere letto “Il ritorno” di Matar, ho cercato molto in rete per scoprire qualche autore arabo, da uno dei due siti che più mi hanno aiutato https://editoriaraba.com/2012/11/29/la-top-ten-dellarabista/ ho trovato la “Top ten dell’arabista” che vorrei mettere anche qui:

    1. Mohamed Shukri, “Il pane nudo” (Marocco)
    2. Kateb Yassine, “Nedjma” (Algeria)
    3. Abu’l-Qasim Ash-Shabbi, “canti della vita” (Tunisia)
    4. Ibrahim Al Koni, “La patria delle visione celesti ed altri racconti” Libia)
    5. Gamal al-Ghitani, “Al-Zayni Barakat” (Egitto)
    6. Tayeb Salih, “La stagione della migrazione a Nord” (Sudan)
    7. Ghassan Kanafani, “Uomini sotto il sole” (Palestina)
    8. Mahmud Darwish, “Perché hai lasciato il cavallo alla sua solitudine”, (Palestina)
    9. Nizar Qabbani, “Il fiammifero è in mano mia e le vostre piccole nazioni sono di carta” (Siria)
    10. Hoda Barakat, “L’uomo che arava le acque” (Libano)

    Ho già scritto che il primo in elenco “Il pane nudo” (so che ne hanno tratto anche un film) non mi ha entusiasmato, ma non voglio arrendermi perché altri spunti della rete (per me è una novità) stanno rivelandosi invece fruttuosi.

    Ciao,
    Mariangela

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  15. Avatar cristina
    cristina

    Mariangela, devo dirti la mia opinione. Di tutti i libri “arabi” che abbiamo letto in un anno di Gdl a noi non ne è piaciuto molto in realtà nessunoi. Tutti più o meno interesanti ma letterariamente una delusione rispetto alla grandiosità dei libri dei paesi dell’Africa Centrale. Chi lo sa , avremo pure sbagliato i titoli, ma gli autori no…. ci siamo interrogati, ma non abbiamo trovato risposte soddisfacenti.
    Però non abbiamo -per scelta – letto libri di palestinesi, siriani o libanesi ( altro continente, altre storie).

    Jezzz ma quant’è simpatico John Fante, no? cavolo, mal di denti silenzioso e questa è nuova!! tieni duro!!!

    Cam, ma sai che quel libro Ritrovarsi a Parigi di ( mi sfugge il sognome ora) l’avevo pure già letto? e dimenticato! sarà che quesy’estate ho letto troppi libri ma davvero troppi e sono un po’ andati ad elidersi? boh. Comunque gradevole, leggibile, si, ma lontano da Modiano secondo me, che ha una sua visione profonda, solitaria e notturna dell’esistenza, delle esistenze.

    Devo dire che per una volta ho ripreso in mano un libro che avevo mollato ( e in genere quando li mollo, difficile che gli dia una seconda chance) Simona Vinci La Prima verità.
    E invece mi sta piacendo, se si può dire cosi’ di un libro con un argomento sconvolgente e doloroso ( i vecchi manicomi, l’abbandono, la costrizione, la pazzia della trascuratezza bestiale).

    C’è appena stato un temporale coi fiocchi e con i fulmini e i tuoni. A gennaio! ma non va bene, non va bene…

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  16. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina©tutti
    Nel senso che tutti o quasi tutti i partecipanti del gdl non hanno apprezzato gli autori arabi? Difficile escludere Palestina, Siria e Libano, secondo me, e anche Iraq, se si parla di letteratura araba! E comunque nel tuo elenco c è pur sempre il premio Nobel egiziano. Dell’algerino Dib, mi attrae “la casa grande” di cui “l’incendio” è la continuazione.

    A me, invece, questo filone sembra molto promettente. Al tempo, comunque, l’errore sarebbe quello di voler iniziare una cosa nuova correndo! (Mi faccio le raccomandazioni da sola, che ipocrita; io che nelle cose nuove mi ci butto sempre, correndo!!

    Ciao,
    Mariangela

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  17. Avatar Laura
    Laura

    http://www.audiocast.it/poddetail?podid=368
    lettura del diario di Etty Hillesum il programma e’ su Rai radio 3 ..”Ad alta voce”…ieri era alle 17..
    Buona giornata..

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  18. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @cristina
    In effetti il mal di denti silente sarebbe un ossimoro troppo ardito.
    Il problema era silente. Un improvviso visibile gonfiore alla faccia lo ha reso evidente e il mal di denti è dovuto alla soluzione finale.
    J. Fante sì. Godibilissimo. Smaschera bene i gallismi del maschio italico emigrato e la corrispettiva tendenza al martirio delle donne.
    A presto.
    PS qui nebbia fitta e un caldo umido asfissiante (gennaio?)

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  19. Avatar cristina
    cristina

    Mariangela, si avevamo scelto di leggere scrittori del continente Africa. quindi non abbiamo volutamente sconfinato in un altro continente che avrebbe aperto altre storie e altre problematiche geo-politiche.

    Gennaio? si assurdiissimo, oggi qui c’è gente in maniche corte!

    Jezz, carezza sulla guancia

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  20. Avatar EditaLara
    EditaLara

    Buon pomeriggio, ho terminato l’anno leggendo con grande trasporto le poesie di Franco Arminio “Cedi la strada agli alberi” , Chimamanda N.A. “Dovremmo essere tutti femministi”, Atwood “Il racconto dell’ancella”.
    L’ho ricominciato prendendo in prestito “Ada” di Nabokov che però mi ha da subito bloccata con un inizio tedioso e arzigogolato di genealogie, ben lontano dall’impareggiabile fulminante incipit di Lolita, quindi lo sto abbandonando anche se forse merita, non lo so.
    Ho letto anche un terzo de “Le ragazze “ della Cline ma pur avendo una scrittura perfettamente calibrata e scorrevole, i personaggi mi sconfortano talmente, mi risultano così deprimenti che l’ho mollato senza remore ( al contrario di Nabokov che sta ancora sul comodino..) , anche perché in fondo la storia non mi interessa granché.
    Ora invece sono a metà di un romanzo che promette benissimo, mi emoziona, mi incuriosisce, mi commuove ed è scritto molto bene secondo me : “L’arminuta” di cui forse avete già scritto ma io ho perso i posts. Finalmente una lettura italiana che mi piace davvero.
    @Mariangela, aspetto dalla biblioteca “L’italiano” di Shukri Al-Mabkhout, Vincitore nel 2015 dell’International Prize for Arabic Fiction, il più importante premio letterario nel mondo arabo.
    Ne sapete qualcosa? Non lo conoscevo e mi è giunto il titolo per vie traverse, quelle strane vie che spesso libri trovano un po’ misteriosamente 🙂

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  21. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Editalara
    non desistere.
    L’ho trovato bellissimo e mi hai fatto pensare che potrei rileggerlo nella immobilità di questi giorni.

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  22. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Editalara @Tutti

    Edit, mi spiace che “Le ragazze” di Cline non ti sia piaciuto, per me è stato uno dei migliori letti nel 2017.

    Ho trovato anch’io il libro “L’italiano”, vincitore dell’ “International Prize for Arabic Fiction”, e infatti è in lista (non so per quando):

    Il romanzo di Shukri al-Mabkhut racconta le lotte della Tunisia

    Ciao,
    Mariangela

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  23. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Sempre curiosando in questo sito https://editoriaraba.com/2016/06/07/la-letteratura-araba-e-una-contro-narrazione/ , ho trovato un’altra lista:

    1. Khaled Khalifa , “Elogio dell’odio” (Siria)
    2. Hassan Blasim, “Il matto di piazza della Libertà” (Iraq)
    3. Sinan Antoon, “Rapsodia irachena” (Iraq),
    4. Jabbour Douaihy, “San Giorgio guardava altrove” (Libano)
    5. Suad Amiry, “Damasco” (Palestina)

    L’elenco si è rivelato utile perché vi ho già pescato un titolo che sto ultimando di leggere con soddisfazione.

    Ciao,
    Mariangela

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  24. Avatar Nonnaci
    Nonnaci

    @Cristina:dalle tue parole mi pare di aver capito che in Qlibri ti sei fermata alla prima schermata, prova ad aprire il libro e leggi i commenti dei lettori e poi sappimi dire cosa ne pensi.
    @Elena: cerco altri siti ma non trovo nulla di mio gradimento;tra tutti quelli trovati non mi dispiaciono le recensioni di: lettoreambulante.
    @Camilla:ho scoperto Banville grazie a voi.Ammaliata dal primo suo romanzo letto e riletto:isola con fantasmi, ho poi continuato leggendo la trilogia.Ho letto anche Congetture su April ma,nonostante una superba scrittura, non amo i gialli.Cosa mi consigli di leggere di questo stesso magnifico autore?
    @tutti:ho appena terminato la lettura di:LE CURE DOMESTICHE di Marilynne Robinson(autrice a me sconosciuta);libro considerato dal Guardian unlimited uno fra i cento più grandi romanzi di tutti i tempi!Mah !L’ho trovato difficile, tristissimo quasi angosciante nel nulla dell’attesa e della speranza tra sogni e difficoltà rekazionali della protagonista.Ho apprezzato molto le descrizioni della natura.Chi di voi l’ha letto? Cosa ricordate?È un libro degli anni 80 arrivato da noi fieci anni fa.

    Buone letture

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  25. Avatar cristina
    cristina

    Nonnaci, mi sottovaluti.
    certo che ho aperto i commenti e non mi hanno appassionata nè mi sono sembrati illuminanti o avvincenti. Quelli che ho letto mi sono sembrati piatti e banalotti, poco interessanti, naturalmente dipende dal libro. Ma è proprio il congegno che non mi piace, onnivoro, onnipresente, onni… tutto.
    Troppo uguale a niente per me.
    Scusa, preferisco altre fonti, più di …carattere.

    Di Marylinne Robinson ho letto non so più dove un gran bene. Mah, chissà, in futuro, forse

    Edita, e anche io con Le ragazze tergiverso, ce l’ho sempre lì, e non mi decido, non mi decido.

    Jezzz: L’arminuta, ecco. Ho letto cose, buone, meno buone, aspetto la tua idea, ma sei di parte sicula sei ahah

    Ho visto due alberi di mimose già in fiore. Bello dite? nooo, è sbagliato! il 9 di gennaio è sbagliato!

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  26. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @Cristina, L’Arminuta è ambientato in Abruzzo, nella scrittura infatti ricorrono termini di un dialetto davvero particolare e poco conosciuto rispetto ad altri che sentiamo più spesso; anche questo secondo me contribuisce a rendere il romanzo molto originale.
    ciao 🙂

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  27. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @tutti

    Vi dicevo che, diversamente dal solito, sto aiutandomi con la rete, grazie al blog Editoriaraba, ho scoperto un bel libro, “Rapsodia irachena” di Sinan Antoon, di cui ho poi trovato commenti molto positivi anche altrove.

    Il libro poggia sullo stratagemma di manzoniana memoria dell’incartamento ritrovato; un fedelissimo viene incaricato del regime di trascrivere un diario rinvenuto, sono gli appunti scritti da un carcerato senza i segni diacritici previsti nella lingua araba. Il racconto vuole essere il risultato di questa trascrizione: un centinaio di pagine ben scritte, che ci aprono uno spaccato sulla Baghdad durante dittatura di Saddam Hussein, nel 1989. Non c’è solo la critica al regime e l’arresto, anche l’affetto per la nonna e la storia d’amore hanno la loro parte. Bello! Mi è piaciuto.

    Conoscete il libro o l’autore? Leggo ora che Sinan Antoon ha vinto il “Prix de la littérature arabe 2017” con un libro che in italiano non è ancora stato tradotto, “Seul le grenadier” che starebbe per “Solo il melograno”.

    Ciao,
    Mariangela

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  28. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Cri
    L’ARMINUTA non mi aveva attirato proprio perché credevo fosse la solita saga familiare sicula e in questo periodo preferisco saltellare di qua e di là oltre me. Adesso che ho scoperto che si svolge in Abruzzo, dove vive mio fratello da più di 25 anni, proverò….
    Ora sono orfana di libri e sonnecchio. Finito J. Fante. Attendo visita fiscale.

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  29. Avatar wwayne

    Anch’io sono orfano di libri. Credo tuttavia che la mia astinenza si interromperà tra pochi giorni, quando passerò in libreria a ritirare alcuni libri che ho ordinato la scorsa settimana. Tra di essi ve ne sono 2 che ho scoperto proprio leggendo i vostri commenti: Ragazze elettriche (citato da Asphaltine) e Più gentile della solitudine (consigliato da Nonnaci). Spero che almeno uno mi dia lo spunto per un post: questo mese ho già visto una ventina di film, e nessuno di essi mi ha fatto quest’effetto. E dire che per la maggior parte erano, se non belli, quantomeno discreti.

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  30. Avatar camilla
    camilla

    @ nonnaci. Banville (gialli a parte assolutamente) e’. una fucina bollente, inesauribile. Inoltre c’è. un legame strettissimo di stile , intelligenza, unicità , originalità che è. difficile dare un titolo senza Dover raccontare la storia di quel romanzo. Di Banville occorre diventare studiosi.
    Un titolo LA CHITARRA BLU, ma ripeto non è. che una scintilla acchiappata al volo. Conosci Mathias Enard ? E’ un vero grande. Se te la senti potresti leggere ( ma probabilmente. lo conosci già) PARLAMI DI BATTAGLIE DI EROI E DI ELEFANTI.E’. un poema tra oriente e occidente , quasi un prosimetro, dove un Michelangelo. Buonarroti spaventato si trova a Istambul, un pochino sbalordito.. Magnifico libro. Dopo potresti affrontare un gigantesco romanzo, davvero speciale sempre di Enard. BUSSOLA. Io non amo le recensioni di dilettanti. Amo le impressioni , nulla mai di didascalico. ciaociao cam

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  31. Avatar camilla
    camilla

    @ jezz e le altre/tri. Non che l’arminuta non sia un buon romanzo ma io di queste storie di famiglia non ho nessuna gola. baci cam

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  32. Avatar Nonnaci
    Nonnaci

    @Camilla: Enard!uno dei miei idoli, ho letto tutto e riletto più volte Parlami di battaglie di eroi e di elefanti ed ogni volta ne sono stata ammaliata.Ho incontrato l’autore a Mantova al Festivaletteratura in un incontro informale di prima mattina scoprendo un uomo brillante e spiritoso(oltre che estremamente colto) e rivisto il pomeriggio durante lo spazio a lui dedicato intervistato da una nullita e con traduttore(mentre parla benissimo l’italiano oltre ad altre 7/8 lingue)Ciao ciao

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  33. Avatar milena
    milena

    Grazie Mariangela sei una fonte inesauribile di informazioni e curiosita’….ti leggo sempre molto volentieri !!!

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  34. Avatar milena
    milena

    Prendo spunti per le mie letture da questo blog e da Lettoreambulante che trovo tra i migliori sulla piazza….persone competenti e preparate….sono diversi anni che seguo scrivendo pochissimo….ma ultimamente sono rimasta un po’ spiazzata da tutte quelle persone che si sono “offese” e non scrivono piu’….trovo anch’io che alcune volte Cristina sia un po’ “irritante” ma fondamentalmente sono d’accordo con Lei…ma il Blog ha bisogno di Tutti….del PENSIERI, EMOZIONI,FRUSTRAZIONI ecc… di tutti proprio per questo ringrazio WWayne che continua a esserci….cosi’ bisogna fare….per fortuna(o sfortuna) non tutti la pensiamo nello stesso modo…..comunque BUON 2018 di OTTIME LETTURE

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  35. Avatar cristina
    cristina

    ullallà Milena…!!

    Camilla, in fondo le storie delle famiglie sono le storie di tutti i libri, e insomma lì intorno gira e si avvita in genere la storia delle persone. Io rifuggo dalle mescolanze col dialetto, il colorito non mi attira, il ripescaggio dell’idiomatico mi rattrista, mi rimpicciolisce, lo trovo in genere soffocante e non dilatante.
    Ecco perchè mi tenevo lontana dall’ARminuta, ma se qualcuna mi convincerà…mai dire mai.

    Intanto calvalco attraverso la desolazione di Simona Vinci che scrive bene, questo libro è proprio scritto bene, con maestria e senza ridondanze.

    Mariangela, ti sei presa una sbandata per la letteratura araba? ahah, che fantastica che sei a volte

    Qualcuno/a mi ricorda per favore qualcosa della Famiglia Winshaw ? lo si vuole riproporre nel mio GDL io ne ho un ricordo sfocatissimo, di qualcosa di non troppo appagante e vagamente noioso…

    E dei Soldati di Salamina che mi dite? altra proposta…mahh, c’è una nuova appena entrata che arriva e propone leggiadra ( patasbam!) Autodafè di Canetti. A piede leggero… ahaha

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  36. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @Cristina sto per terminare L’arminuta e , pur sapendo che poi ognuno ha i propri gusti e interessi, penso che questo romanzo potrebbe davvero piacere sia a te che a Camilla!
    Non è propriamente una saga familiare , anche se la famiglia è tema centralissimo, e le incursioni dialettali sono poche , perfette per rendere bene l’idea di due mondi differenti, due ceti sociali , due condizioni opposte e il divario tra città e paesello negli anni 60-70 .
    Sono per prima io spesso critica sugli stili di scrittura, ma qui mi sono piacevolmente sorpresa!
    Il romanzo racconta una storia originale e particolare ma le emozioni che suscita sono universali, poi ci sono delle piccole perle secondo me, come la descrizione della nonna centenaria seduta sotto una maestosa quercia , il volto mimetizzato con l’antico tronco rugoso, che dispensa consigli e intrugli , quasi da “magara” .
    Insomma , per me, una bella bella lettura, con un paio di personaggi che restano nel cuore .

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  37. Avatar giulio
    giulio

    Tra le ultime letture di questo periodo segnalo “LA PIU’AMATA” di Teresa Ciabatti inserita nella cinquina del premio Strega e arrivata a “giocarsela” con Cognetti poi vincitore.
    Debbo dire che ho letto molte critiche su questo libro che invece mi sembra discreto: un romanzo borghese ambientato in Toscana, Orbetello per la precisione, a cavallo tra anni sessanta e settanta che confonde il lettore mescolando realta’ e finzione. In effetti per come e’ costruito sembra una autobiografia con personaggi della cronaca dell’epoca (Licio Gelli, Amintore Fanfani, Umberto Veronesi ) che compaiono come foto sbiadite tra le mani della narratrice ma non sappiamo se “entrano” nella storia o sono solo immagini proposte dall’autrice. Autrice giovane ma non giovanissima, sceneggiatrice per il cinema e allieva della scuola Holden di Baricco.
    E’ un viaggio anche ricerca dei genitori e in particolare del padre figura dai contorni indecifrabili ( padre severo, burbero, filantropo, altruista, ateo, fascista,appassionato, anaffettivo) .L’atmosfera mi ha ricordato un po’ quella di un film “Come due coccodrilli” del 1994 che aveva protagonista Giancarlo Giannini e per certi versi anche il libro “L’ARMINUTA” di Donatella Di Pietrantonio. (questo certamente dalle atmosfere piu’ cupe e probabilmente piu’ completo in senso letterario) o forse li accosto perche’ l’avevo appena letto e mi portavo dietro le “scorie” di un epoca (gli anni sessanta) con tante domande rimaste insolute anche nella mia storia personale.(e magari di tanti..)
    Tra i libri piu’ belli letti ultimamente segnalo due libri di Geoff Dyer scrittore inglese contemporaneo e precisamente “Sabbie bianche” e “il sesso nelle camere d’albergo” entrambi difficilmente etichettabili sotto la voce “letteratura” perche’ pieni di riflessioni su fotografia, cinema, arte, natura.
    Non si puo’ dire che siano reportage di viaggio come ad esempio quelli di Kapuscinski o Rumiz o Chatwin e non sono nemmeno romanzi: c’e’ sicuramente una curiosita’ verso i luoghi, la storia e le persone descritti con una prosa asciutta ed essenziale. Si passa dalla ricerca delle opere della LAND ART degli anni settanta alla notte boreale fino al narrazione di un passaggio ad un autostoppista innocuo appena prima di un cartello autostradale che invita a non caricare in auto sconosciuti trattandosi di una zona dalle cui carceri sono frequenti le evasioni….

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  38. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @Giulio, di G.Dyer ho “L’infinito istante”, saggio di fotografia, ottima lettura e originale visto che lui stesso ammette di non possedere nemmeno una macchina fotografica!
    mi intriga la commistione tra interessi diversi e l’impossibilità di inserire un’opera in un genere, mi segno Sabbie bianche grazie.

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  39. Avatar Maria - Teresa
    Maria – Teresa

    Buon pomeriggio.Mi fa piacere leggere di nuovo @Nonnaci,@Milena e qualche nuova voce ,come ,mi pare,@Giulio!Ho letto con piacere HEATHER , PIÙ DI TUTTO e DA QUALCHE PARTE VERSO LA FINE ,di Diana Athill di cui conoscevo i racconti.Ora sto leggendo LA PIENA ,di Margaret Drabble , scrittrice che mi piace sempre molto.
    Buon anno,buone letture!

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  40. Avatar camilla
    camilla

    @ maria Teresa.io sono rimasta stupita che Diana Athill abbia pubblicato , ora centenaria, DIARIO FIORENTINO che sono molto curiosa di leggere dopo il precedente DA QUALCHE PARTE VERSO LA FINE. che donna incredibile.
    Fammi sapere di Drabble che anch’io. apprezzo moltissimo. Forse avrai già letto l’ultimo poema di Enard , un libro di poche pagine eppure immenso. L’ALCOL E LA NOSTALGIA. ciaociao CamillaTi prego fammi sapere. Sono contenta che ti sia piaciuto. HEATHER PIÙ. DI TUTTO. Felice di ascoltarti.

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  41. Avatar camilla
    camilla

    @ nonnaci. visto che conosci Enard vola sulle ali della struggente storia di Mathias, Vlado e Jeanne e’ un piccolo libro immenso. A presto.cam

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  42. Avatar cristina
    cristina

    sono confusa…Maria Teresa,ma sei tu….proprio tu, Teresa? oppure??

    Giulio! grazie, a Fahrenheit avevo sentito parlare de La più amata, ci penserò.
    Edit magari L’Arminuta me lo terrò da parte come consiglio, adesso ho voglia di altro ( si va anche a periodi con ste benedette letture, guarda Mariangela come veleggia, ahah)

    Ho prenotato Bussola, sono in cerca de La divine ( introvabile o quasi), arriverà il libro arabo segnalato da Mari, devo rileggere Patria ( libro godimento) , finire La prima verità. Troppi fili.

    Ma nessuno/a risponde alle mie due domende?? da brave/i !!

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  43. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Milena
    Milena, grazie, troppo buona!

    @Tutti @Milena @DomenicoFina

    Sono d’accordo che non abbia molto senso lamentarsi dell’andamento del blog: un blog si alimenta dei contributi di tutti ed è per questo che la partecipazione è importante (ma è giusto avere rispetto rispetto anche del lettore silente). Detto questo, lasciatemi aggiungere solo un’osservazione, tenendo presente che non sono solita alimentare polemiche: trovo particolarmente doloroso l’abbandono di Domenico che ho sempre letto con piacere e che era fonte sicura di buoni consigli.
    Potrei dire che mi dispiace per la sua competenza letteraria e per biechi motivi utilitaristici, e direi la sacrosanta verità, ma non la direi tutta: mi spiace anche perché qui è sempre intervenuto con civiltà ed educazione, mai sopra le righe e sempre disponibile a condividere con umiltà il piacere della lettura.

    Domenico! Passa a trovarci ogni tanto!

    Ciao
    Mariangela

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  44. Avatar cristina
    cristina

    Mariangela, puoi trovare Domenico Fina e le sue recensioni da molte parti: sul suo facebook, sul Forum del Corriere, su Anobii, su Goodreads….

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  45. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @tutti
    Conoscete Pierluigi Cappello? Avete letto il suo “Questa libertà”? Io lo sto leggendo e lo sto trovando veramente superlativo. Ma per ora non dico niente.

    @tutti@Cristina
    Qualche giorno fa mi chiedevi, per ridere, se avessi preso una sbandata per la letteratura araba: con la letteratura araba mi piacerebbe instaurare un rapporto più stabile che non “una sbandata” (le sbandate spesso provocano fuoco e fiamma ma si spengono presto) ma anche qui è troppo presto per dire; certo si frappone un problema di ordine pratico di non poco conto: dei libri che ho in mente io non esiste la versione digitale e ho pochissimo tempo disponibile per leggere il cartaceo (basti dire che la lettura di “Ho visto Ramallah”, di cui sono entusiasta, è tuttora in corso).

    Ciao,
    Mariangela

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  46. Avatar cristina
    cristina

    Mari, mi è arrivato ieri Ho visto Ramallah, appena finisco Simona Vinci – che va a rilento – me lo leggo.

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  47. Avatar cristina
    cristina

    Simona Vinci LA PRIMA VERITA’ – libro a metà strada fra romanzo di denuncia e memoir personale, in cui la sofferente testimonianza in prima persona della scrittrice fa da sotterraneo filo rosso alla narrazione.
    L’oggetto della narrazione è la malattia mentale, ma soprattutto i manicomi, i manicomi-lager in Grecia ( e qui da noi) fino agli anni 80-90 e le creature ridotte bestialmente a nudi corpi urlanti, le loro pene, la loro esclusione sociale dal consesso umano.
    E’ un libro di sofferenza e pietà, e testimonia un’immersione dolorosa alla ricerca di un s enso per ridare dignità perdute a centinaia di esistenze umiliate e deprivate anche del nome.
    E’ un libro che ha alcuni salti logici, e risulta un po’ slegato, anzi proprio lo è. ma ciò nonostante l’ho letto con ammirazione.
    Inatnto la lingua: bella, ariosa, mai sopra le righe, precisa, spesso poetica ma con misura, sostiene la narrazione in modo puntuale e importante. Era facile scivolare nel patetico o nel grottesco. Simona Vinci sta in piedi su una lama di coltello e non cede mai.

    Poi i personaggi, alcuni indelebili: un ragazzino muto che succhia per anni una pietra in bocca, un famoso poeta greco rinchiuso fra i matti ( la figura si ispira a Ghiannis Ritsos) e torturato ( periodo colonnelli greci, gli oppositori confinati sull’isola di Leros coi malati psichici), una ragazzina violentata dal fratello e ripudiata dalla famiglia…
    Non è un libro facile – per l’argomento – ma lo consiglio a chi ha a cuore i destini della civiltà per i malati mentali e a chi vuole aprire gli occhi su qualcosa che era tenuto volutamente ai margini della cosiddetta società civile ( e ancora in parte lo è).

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  48. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @tutti
    grande cosa le letture di Radio3
    Mi capita di cominciare l’ascolto mentre in auto vado a fare la spesa e poi di restare (basita per il freddo!) finché non finiscono.
    La Hillesum ci piace assai.

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  49. Avatar camilla
    camilla

    @nonnaci mi chiedevi un Banville? Se sì dimmelo che ne preparo alcuni.
    Conosci Mathias Enard, anch’io. l’ho incontrato a Mantova, due volte. Probabilmente. eravamo vicine.Il suo ultimo palpitante romanzo ed e/o, poche pagine seducenti e struggenti e’. L’ALCOL E LA NOSTALGIA. Indimenticabile, visionario, dolcissimo e dolente.Se lo leggi ti prego di dirmi…
    @ Marian un piccolo consiglio per un libro sui libri e più. che altro su cosa è un lettore. Immancabile di Alessandro Piperno IL MANIFESTO DEL LIBERO LETTORE. Cosa difficile da incontrare. il libero lettore. Ma …
    Abbracci. Cam

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