I libri più belli, letti nel 2017

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017. Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri. Ci piace molto il confronto, la…

Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925
Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017.

Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto

Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri.

Ci piace molto il confronto, la discussione, anche la contestazione dei giudizi altrui; non viene apprezzato, e nemmeno tollerato, l’insulto.

Ogni anno, questo post sui “libri più belli” è una fonte di preziosi consigli (anche contro qualche libro), di analisi, di serenità, di dubbi, di speranze, di riflessioni.

Grazie, come sempre, a tutti coloro che parteciperanno.

Abbracci

Commenti

2.739 risposte a “I libri più belli, letti nel 2017”

  1. Avatar wwayne

    Nel post qui sopra ho aperto il baule dei ricordi, e ho raccontato una delle esperienze più belle che abbia mai fatto… spero che vi piaccia! 🙂

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  2. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Ho finito con soddisfazione un libro che, se non sbaglio, è stato recentemente citato da Cristina, si tratta di “Scrittura cuneiforme” di Kader Abdolah, autore iraniano esule in Olanda.

    Un sordomuto scrive gli eventi della propria vita in una scrittura incomprensibile a cui lo ha iniziato uno zio durante l’infanzia. È il figlio, Ismail, sfuggito al regime degli iman, che cerca di mettere assieme questi frammenti e di raccontare la storia del padre. Nel racconto, fiaba, storia dell’Iran e vita quotidiana sono mescolati nelle giuste dosi, è una lettura facile e profonda che, soprattutto nella parte finale del libro, commuove per la sua autenticità.

    Cristina, tu hai iniziato a leggere da poco con Philip Roth, io, invece, sempre evitando le full immersion, vorrei avvicinarmi a scrittori non occidentali o che, pur vivendo, come Kader Abdolah, in occidente, rechino con sé una cultura diversa da quella europea. Un passo alla volta, però, altrimenti, mi perdo subito.

    Ciao,
    Mariangela

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  3. Avatar cristina
    cristina

    ma io sono onorata – ma anche un po’ attonita – di tutte le attribuzioni che mi fai Mari cara. Io di questo libro e di questo autore NULLA so, giuro

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  4. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @Tutti
    Infatti l’attribuzione era dubitativa, probabilmente era un altro nome non europeo che io ho scambiato per quello di Kader Abdolah; oppure, niente di facile, ho ricondotto a te uno scrittore di origine non occidentale solo perché ci hai raccontato di avere affrontato nel tuo gdl gli autori africani: anche le associazioni mentali dipendono dai limiti della nostra cultura!

    A questo proposito non posso non esprimere il mio senso di frustrazione, che probabilmente affliggerà anche altri lettori quando per motivi oggettivi devono limitare le loro letture; sugli autori algerini ho trovato trovato un link interessante, e ho anche cercato alcuni titoli che sarebbero da leggere, e ci sto provando, in qualche modo, ma faccio fatica, temo di martoriare il libro e forse sarebbe saggio rimandare:

    http://www.doppiozero.com/materiali/anteprime/l%E2%80%99abc-della-letteratura-algerina-8-autori

    Voi ne conoscete qualcuno? Salvo LAKHOUS Amara e il tentativo che sto facendo con un altro autore, io non li conosco.

    Ciao,
    Mari

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  5. Avatar cristina
    cristina

    mah, Mari, mahhh
    se lo scrittore, come tu dici, è iraniano esule in Olanda e io ho letto autori “africani”….ma perchè mai dovrei conoscerlo?? noncapisco
    Ora ti segnalo qualche algerino/a…vado a scartabellare

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  6. Avatar cristina
    cristina

    questi i siti che abbiamo usato di più per le nostre scelte “africane”, cara Mariangela

    https://www.buongiornoafrica.it/
    http://www.romamultietnica.it/bibliografie/letteratura-africana.html
    https://editoriaraba.com/category/novita-dalleditoria-italiana-2/

    http://www.scrittidafrica.it/

    Noi abbiamo letto – di scrittori e scrittrici algerini – Assja Djebar e non ricordo chi altro

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  7. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @tutti
    Non ho detto che dovresti conoscerlo, ho scritto che probabilmente ho avuto un’associazione mentale (colpa mia!) che mi ha fatto assimilare tutti gli extraeuropei, inclusi gli iraniani, al filone della letteratura africana che a suo tempo aveva scelto il tuo GdL.

    Ti ringrazio dei link (che guarderò), ma la domanda era più mirata: conoscete qualche autore algerino? Avete letto qualcosa degli autori citati nel link che avevo messo nel mio ultimo commento?

    Ciao,
    Mariangela

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  8. Avatar camilla
    camilla

    @ Mariangela oddio mi piacerebbe che ti fermassi un poco qui o lì. Ora arriva l’Algeria. Io ricordo solo di Amara Lahkoud. (o simile) un romanzo tradotto e pubblicato da e/o., qualche anno fa’ . Non mi ricordo granché. mi parve divertente, un giallo in Italia. Un mucchio di personaggi. Ma poi non l’ho. più visto , sarà. sepolto tra libri messi in ” vacanza” , non saprei dove trovarlo. Una bella copertina colorata. Mi dispiace. ma non posso aiutarti. ciao. Cam. Il titolo …povera me non me lo ricordo. C’entra l’ ascensore.

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  9. Avatar cristina
    cristina

    si, davvero Mariangela, a me fai venire il mal di testa con tutte ste giravolte e incursioni etcetc.
    Dei libri da te messi nel link ho letto di sicuro L’INCENDIO di DIB ma nella mia testa ha lasciato tabula rasa, non mi ricordo una cippa. E Assja Djebar che è considerata LA scrittrice algerina per eccellenza.( e lo è)..
    la tua assimilazione di uno scrittore iraniano al mio filone !Africa! la dice lunga su come noi europei-occidentali consideriamo le letterature del resto del mondo: raggruppabili, assimilabili, altre, quindi un misciott di minoranze-irrilevanze da mettere tutte insieme.

    Mari, Non ce l’ho con te, consideravo come siamo eurocentrici, sempre, troppo, anche s enza volerlo, cioè inconsciamente.

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  10. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Cristina @Camilla
    Io conosco solo, LAKHOUS Amara, citato da Camilla (di cui però io ho letto “Divorzio all’islamica a viale Marconi”, mentre tu Camilla devi avere letto “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio”) e Assia Djebar, di cui ho letto “Donne d’Algeri nei loro appartamenti”.

    Tutto il resto per quanto riguarda l’Africa, tolti i sudafricani che fanno storia a sé, è nebbia, l’ho sempre ammesso.

    Vi dico, anche se lo finirò chissà quando, nonostante la mole non corposa (non c’è l’e-book), io ho pensato di iniziare con “Il figlio del povero” di Mouloud Feraoun, che è diciamo così un padre fondatore della letteratura algerina moderna. Ho letto che anche Dib, che hai letto tu Cristina, è una figura di spicco.

    Comunque l’intenzione era buona: saltare di qui e di là, di per sé, se si ha il tempo (sempre lui!) di portare a termine i propri propositi, non è una cattiva strategia per diversificare le proprie letture.

    Ciao e grazie,
    Mariangela

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  11. Avatar cristina
    cristina

    a me pare che alla fine avrai un grande minestrone, Mari, ma a chacun son style… io vado per filoni in genere o per autori(autrici e saltabecco solo in qualche occasione ( vedi Patria che mi incuriosiva). se no perdo il (mio) filo..
    Quindi di un autore /autrice almeno due libri, di una letteratura/di un paese almeno 3-4 autori/autrici. se no tutto si accumula per poi elidersi alla fine.
    Con intervalli di gialli, di novità conclamate ( e devo ancora leggere le ragazze di Emma Cline ahah) e di qualche piacevolezza periferica. Poi c’è sempre un posticino per la poesia, che di quella c’è bisogno.

    Camilla! Il libro di Chalandon è …davvero davvero tristissimo. Te lo dico. Donna avvisata…

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  12. Avatar camilla
    camilla

    @ leggere scegliere i libri: ognuno ha i suoi metodi. Io seguo , per la lettura, esclusivamente il metodo (?) del piacere. Mai il metodo di ” acculturazione”, che comunque ha in sé altri scopi. Detto questo non sento affatto il bisogno di sapere qualcosa ( che rimane comunque meno che minima) di ogni Paese del mondo. Cosa impossibile. Ho conoscenti che viaggiano molto e riescono a dire. cose fuori di testa, tipo ” la Cina l’ho vista, gli Stati Uniti li ho visti, il Giappone lo conosco, ecc. ” e per me la letteratura non potrebbe mai seguire ” metodi” geo/ politici. Seguo di volta in volta la grande gioia , il piacere assoluto che una scrittrice/tore mi danno e la cui nazionalità e’ secondaria e irrilevante sul mio gradimento. Insomma un libro o mi piace,e allora cerco altri libri di colei o colui che l’hanno scritto. E le meraviglie esistono qualunque. sia la nazionalità..ciaociao Cam

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  13. Avatar cristina
    cristina

    Camilla, tu a volte sei più ingenua nel dire/scrivere che nel fare, ciao amor

    ( e dove sta il piacere quando scegli uno/a scrittore/scrittrice sconosciuto?? qualcosa avrai pur letto prima su di lui/lei noooo?? qualcosa avrà attratto la tua calamita…? e poi tu parli delle canadesi, delle /dei nordici, quindi no, non è tutto vero ciò che sostieni ora, niente affatto, tutti noi abbiamo schemi, organizzazioni mentali, riferimenti attrattivi o repulsivi eccome se li abbiamo…)

    Acculturazione? Camilla, ma dai, tutto è acculturazione, anche la Settimana enigmistica, ihih

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  14. Avatar camilla
    camilla

    @ cris. … non la settimana enigmistica no perché. e’. un claustrum. Tutto, ma tutto tutto e’. già stato risolto migliaia di volte. E’. un gioco come un altro ma nulla c’entra con la continua maturazione e capacità. di empatia che da la letteratura .Per es. non essere sempre così giudicante con le persone. Io a forza di leggere cerco di non giudicare gli altri. Non sempre ci riesco ma ci provo e ci spero. Ciao

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  15. Avatar cristina
    cristina

    Camilla, ma accidenti, la Settimana era….. una battuta!
    che cosa giudico? discuto… ossia che anche il tuo punto di vista sul “puro piacere” nelle scelte letterarie non è mai -a mio modo di vedere – puro piacere ( ha dietro cioè preferenze, interessi, orientamenti). quindi interloquisco. Tutto là, ti sei alzata male?

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  16. Avatar camilla
    camilla

    @cri. E’. vero che scrivo male ma la tastierina del tel. e la fretta…
    Allora io dicevo che
    la capacità di empatia che da ‘ la letteratura riesce per es.. a rendermi meno o punto giudicante….SPECIALMENTE nei confronti di autori e di libri Non parlavo di te bella gioia ma di me . Dicevo che non procedo pensando al Paese di provenienza del libro ma del libro. E se mi capita un bel libro (o una opera dell’ingegno e dell’ arte) la apprezzo e la amo indipendentemente se viene dalla Cina, dal Perù
    odall’Italia. Ovvio???Ma dove e’. finita la Teresa?

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  17. Avatar cristina
    cristina

    è andata via. ahimè

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  18. Avatar cristina
    cristina

    se capita un bel libro lo si ama e lo si apprezza indipendentemente da origine, nazionalità, vicende dell’autore/autrice?
    Forse si, ma forse ni.
    Che ne dite?
    Certo quando ho letto Chinua Achebe, il GRANDISSIMO, il fatto che lui scriva di Africa, cioè di Nigeria, ininfluente non è stato, era una finestra spalancata su un mondo sconosciuto! Mica si parla solo di mondi occidentali…dove un canadese può essere scambiato con un olandese che può essere scambiato con uno svedese…
    E quando anni fa lessi alcune autrici MAGNIFICHE della ex Jugoslavia il loro essere ex, e parlare di quello che era stato il loro vissuto e destino di esuli, abbandonate, ferite – era ininfluente nel mio amarle? certo che no. Poi certo, ci vuole il talento, l’arte, la scrittura…

    ah le questioni sono complesse, mica semplici, no?

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  19. Avatar camilla
    camilla

    Cristina insomma dovunque tu voglia andare troverai esseri umani talmente simili tra loro , talmente uguali sono i sentimenti , i bisogni, il riso e il pianto, l’amore e l’odio, la paura , la speranza, il dolore e la gioia che non esiste proprio nessuna differenza essenziale. tra gli esseri umani. Lingue e dialetti diversi non cambiano il pianto, la disperazione , e nemmeno la poesia, la bellezza, la cattiveria e la bontà insomma l’umanità. Perciò Dante può. essere compreso , tradotto in centinaia di lingue, in Africa come in Australia ecc. Voglio dire che un libro (di libri stiamo parlando) bello e ‘ di ogni essere umano. Che sia stato scritto in qualunque. parte del mondo , brilla nelle nostre ” anime” come le stelle del firmamento . E come quelle e’ di ogni essere umano. Il resto è studio, politica, turismo, Storia infine. Ovunque gli esseri umani sono perfettamente. simili tra loro..Credo io.
    E il miglior romanzo tra quelli che ho letto negli ultimi giorni parla della solitudine, del bisogno di una sia pur piccola attenzione da parte di un altro essere umano, del senso universale della nostra fine quando si diventa troppo vecchi. E’ un patrimonio comune. Il libro è. di una grande scrittrice ( negletta, non di moda) inglese ma potrebbe essere compreso e condiviso in
    qualunque Paese del mondo. Ciò non toglie che adoro i bei libri , da qualunque parte remota provengano. ciaociao 😍😚 😎

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  20. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Cristina @Camilla
    In effetti la lettura è proprio una roba complessa, c’è poco da dire, ma volevo lo stesso tentare di rispondere a Cristina senza ripetere cose già dette (Camilla lo sai che non credo al mito del lettore, buon selvaggio, che si farebbe guidare solo dal cuore: leggere significa scegliere, e scegliamo col cervello anche quando non ce ne accorgiamo).

    Io dico che senz’altro anche l’area di provenienza di un autore riesce ad influenzarci, è uno dei fattori (uno dei tanti) che determina la nostra scelta; leggere non è studiare, ma molto spesso il piacere della lettura deriva proprio dal fatto di calarsi in mondi nuovi che non conosciamo, di cui non sappiamo niente, che ci rimarrebbero oscuri se non ci rivolgessimo alla narrativa.

    In certi casi il piacere conoscitivo si aggiunge al piacere della lettura in sé (a me è successo col filone indiano), in altri rimane solo l’arricchimento culturale (io l’ho in parte sperimentato con gli autori giapponesi, la cui lettura comunque rifarei). D’altro canto, se ammettiamo che i romanzi sono, anche, una fonte di conoscenza rielaborata, non possiamo negare che, leggendoli, impariamo! E piacevolmente, per di più!

    Ciao,
    Mariangela

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  21. Avatar cristina
    cristina

    che strano, mi pare che – in modi e su piani diversi – abbiate ragione tutt’e due.
    Ma non è così vero che gli uomini e le donne sono uguali sempre e dovunque.
    Essenzialmente si. Storicamente e culturalmente no. Se no ogni libro racconterebbe la stessa storia.

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  22. Avatar camilla
    camilla

    @ storicamente e culturalmente non siamo simili nemmeno tra condomini, nemmeno con mariti, fidanzati ecc. Io posso sentirmi in Perfetta sintonia con degli aborigeni, indiani nativi americani, ecc. e magari non lo sono con la mia vicina di ombrellone (?), con te quando sei la mia cris , meno quando sei dominata dall’ideologia.
    E’ l’individuo che conta. Con mille sfumature .
    Di tutti i colori. Discussioni balenghe fine.

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  23. Avatar cla055
    cla055

    Ho appena finito LE TRE DEL MATTINO di Carofiglio. E’ un autore che leggo sempre volentieri. Inizialmente avevo cominciato con pseudo gialli dell’avvocato Guerrieri poi il nostro ha cominciato a scrivere romanzi dignitosi sempre piu’ intriganti. Questo ultimo romanzo è una storia di formazione di un ragazzo diciassettenne che per un problema medico deve recarsi a Marsiglia (descritta mirabilmente). Figlio di genitori separati imparerà tantissimo della vita da un fine settimana con il padre di cui sa pochissimo.
    Bravo Carofiglio finchè scriverai trame cosi’ interessanti avro’ sempre tempo da dedicarti.

    Saluti a tutti,

    Claudio

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  24. Avatar camilla
    camilla

    @cla055. Avevo letto un Carofiglio tempo fa e non mi era sembrato gradevole. Se dici che è. migliorato ( non so, mi sembrava narcisetto ma non adoncino d’amor né farfallone amoroso) mi appropinquerò. Grazie del consiglio. Un solo libro
    non basta e poi la gente cambia.Come si intitola il romanzo? Cam

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  25. Avatar cla055
    cla055

    Il libro si intitola Le tre del mattino. Comunque mi era piaciuto molto anche il precedente L’estate fredda.

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  26. Avatar cristina
    cristina

    ideologia? discussioni balenghe? mah, Camilla. MAH

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  27. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Non siamo tutti uguali, non prescindiamo dall’ambiente in cui siamo cresciuti, dalla cultura che ci ha allevati e neppure ai fattori geoclimatici il nostro sviluppo è indifferente. Basterebbe paragonare un’agiata infanzia parigina a quella del protagonista del libro che sto finendo, “Il figlio del povero” di Mouloud Feraoun. e chiedersi se le condizioni ambientali possano non influire!

    Il libro, autobiografico, è ambientato in un villaggio della Cabilia in Algeria e, per due terzi, presenta una trama piuttosto semplice, ma il bello sta nell’ambientazione (le finestre che la lettura ci apre su mondi nuovi!), nella descrizione della famiglia di questo bambino, che fino alla morte della nonna paterna, è una famiglia allargata che conosce forti rivalità tra cognate; nella rappresentazione di una società povera, basata su un’economia agropastorale di sussistenza che non disdegna il baratto. In pratica, il quadro che esce è quello di un ambiente duro, spartano, ancora intriso di credenze e superstizioni.

    Dicevo che la trama non conosce colpi di scena, ma il mondo di questo bambino si delinea a tutto tondo: la famiglia del padre è motivo di dissidio, mentre quella materna è il luogo degli affetti, delle zie, tanto diverse tra loro, ma entrambe molto care al nipote. A dare la svolta al racconto sarà una malattia del capofamiglia che è costretto ad emigrare in Francia per salvare i suoi cari dalla miseria.

    Ecco, devo finirlo, ma posso già dire che nella sua semplicità mi ha dato molto. Mi sembra un buon inizio.

    Ciao,
    Mariangela

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  28. Avatar wwayne

    @Camilla: Da antirazzista e figlio di un’unione interculturale, non posso che sottoscrivere in pieno le tue parole.

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  29. Avatar camilla
    camilla

    Cara Marian, e’. ovvio che ci siano miliardi di differenze tra gli esseri umani. Basta ricordare Montaigne che dice
    Nel. mondo non ci sono mai state due opinioni uguali, non più di quanto non ci siano due capelli identici o due grani identici : la qualità più universale e’. la diversità. …tra uguali.,.
    Oppure come raccontava Malcom X. che trovandosi a dormire con centinaia di individui di ogni provenienza e lingua. e esperienza disse:
    alla fine tutti russavano nello stesso modo.
    Tu e io non siamo certamente identiche ma tutte le nostre differenze evidenziano la nostra uguaglianza
    Non credi ?

    @ ww. sei intelligente e la pensi cosi perché e’ un dato di fatto non perché sei antirazzista.Sei antirazzista perché. sei intelligente. Un razzista, e quanti ce ne sono, e’ uno che non capisce nemmeno le stelle nel firmamento. Ogni pensiero di ” superiorità ” tra esseri umani può appartenere a un individuo stupido oppure a un bugiardo. pericoloso e vile e capace di ogni mostruosità . Ne abbiamo fin troppo prove.
    ciao caro ww Cam

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  30. Avatar wwayne

    @Camilla: Ho visto un film sull’argomento proprio ieri: La signora dello zoo di Varsavia. Te, anzi ve lo consiglio caldamente.

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  31. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @Camilla condivido le tue parole in tutto , anche nelle tue citazioni.

    Anni fa, mentre mi trovavo in vacanza studio a New York, ho cominciato ad annotare a margine del libro di poesie che stavo leggendo questi pensieri, nati dagli incontri casuali in metro, in biblioteca, al parco, passeggiando ecc. :
    I bambini ridono tutti nella stessa lingua.
    I bambini giocano tutti nella stessa lingua.
    I bambini fanno i capricci tutti nella stessa lingua!
    I bambini chiedono tutti nella stessa lingua.
    I bambini piangono tutti nella stessa lingua.
    I bambini si sporcano tutti nella stessa lingua.
    I bambini sognano tutti nella stessa lingua.

    quanto mi è caro quel libro con quelle brevi piccole annotazioni scritte in posizioni improbabili incontrando bambini di diversi Paesi e culture! tutti diversissimi e tutti uguali nella loro Umanità.

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  32. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    L’ho poi finito il mio libricino e confermo che mi è piaciuto:

    • Mouloud Feraoun, “Il figlio del povero”, Mesogea, 2008

    Nella parte finale subentra lo studio come fattore di riscatto, il mio piccolo protagonista sa che nell’immediato alla famiglia sarebbe più utile come pastore, ma sfrutta una borsa di studio che gli viene offerta. In città lo aspettano quattro anni di studio matto e disperatissimo: sa che se fallisce i sacrifici di tutta la famiglia saranno stati vani.

    Per rispondere a Camilla e a Edit: non penso che siano condizioni di studio uguali a quelle di un normale studente medio occidentale, la cui famiglia, comunque, non rischia la rovina, se qualcosa va storto a scuola.

    Ciao,
    Mariangela

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  33. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @Mariangela scusa non capisco di cosa parli; io comunque semplicemente ero lì, andavo in giro per la città, nei sobborghi, sui mezzi pubblici e registravo le mie impressioni sui bimbi piccoli che incontravo e riflettevo su quanto le diversità si uniscano poi nella nostra “Umanità” .
    tutto qui, nulla c’era da analizzare, solo un mio piccolo bel ricordo dal passato sempre attuale.

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  34. Avatar cristina
    cristina

    Non litigate, dai ! Mariangela continuava una discussione precedente Edita, non c’entrava direttamente con quanto da te scritto…
    Il particolare sta sempre dentro il generale, questo è ovvio.

    Ieri sono stata a Lucca a ascoltare Michela Murgia che parlava di neo-fascismo, cioè dei 10 segnali che secondo lei sono indicatori di fascismo ( di un atteggiamento fascista in senso lato) negli altri,ma anche in noi stesse /stessi. A Lucca il neo fascismo è risorgente e fa danni, la scelta non è casuale.
    Come sempre Michela è stata puntuale, acuta, brillante, di intelligenza luminosa e contagiosa.
    Davvero una ragazza che fa sentire rigenerati ad ascoltarla. Come una fonte fresca a cui abbeverarsi e sentirsi arricchiti e rinati.
    Una vera sorella, sorridente, disponibile, una sorella fra le migliori, per me.

    Sto leggendo un giallone spagnolo ( un legal thriller) ANA, per passare il tempo… mah, insomma…

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  35. Avatar camilla
    camilla

    @ ww. mi sono dimenticata di dirti quanto apprezzo la tua totale assenza di quel deleterio senso di “di superiorità” rispetto al femminile. Ti confronti con noi davvero alla pari. Spesso anche discutendo …duramente non ti poni mai su un piano distaccato o sprezzante e ti confronti sempre alla pari. E’. davvero raro. Ciaociao Cam

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  36. Avatar cristina
    cristina

    e ringrazi pure? ma io non so, ma è il minimo sindacale Camilla! allibisco

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  37. Avatar wwayne

    @Camilla: Ti ringrazio moltissimo per le belle parole che hai speso per me: mi hanno fatto molto piacere, e le ricambio di cuore. 🙂

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  38. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Quando di un paese non conosco niente, io parto sempre dalle Lonely: in aggiunta alle indispensabili informazioni pratiche, danno sempre un quadro completo della storia e della cultura di quel posto (non necessariamente uno stato o una nazione).

    Nel riquadro “Top five, narrativa contemporanea algerina” la mia guida dell’Algeria ricorda questi titoli:

    • Assia Djebar, “Bianco d’Algeria”, Il saggiatore, 1998, 189 p.
    • Aziz Chouaki, “La stella d’Algeri “, e/o, 2003, 182 p.
    • Tahar Djaout, “L’invenzione del deserto”, Argo, 1998, 190 p.
    • Anouar Benmalek, “Les amantes désunis”, 1998
    • Malek Alloula et alii, “Un’infanzia algerina”, a cura di Leila Sebbar, p. 190

    [Anthony Ham, Nana Luckham, Anthony Sattin, “Algeria”, EDT, 2008]

    Alla voce “Letteratura” sono citati molti altri autori contemporanei, alcuni già trovati nel link “Doppiozero”. Esaustiva, veramente, ho letto anche la sintesi dedicata alla storia: essenziale e chiara!

    Ciao,
    Mariangela

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  39. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @Mariangela grazie per la segnalazione di Doppiozero, interessante.
    Lonely e Routard miniere d’oro, da viaggiatrice le amo!

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  40. Avatar EditaLara
    EditaLara

    In questo periodo di denunce delle donne molestate, in questo giorno particolare e importantissimo, Il racconto dell’ancella della Atwood risuona dentro di me con una potenza incredibile , con una necessaria precisa attualità da sbalordirmi. Una scrittrice e un libro importanti.
    #metoo
    #nonunadimeno

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  41. Avatar cristina
    cristina

    grazie Edita.
    metoo

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  42. Avatar camilla
    camilla

    @ tutte/i. Ho sempre raccontato, le mie passioni letterarie, con quella specie di entusiasmo velato , sommesso , perché. si teme. (a ragione !) di essere non compresi, e e’. moto difficile esserlo specialmente con questo tipo di mezzi, senza mimica. In questi ultimi giorni , con grande …piacere sto leggendo articoli e servizi su uno dei romanzi più. densi e importanti della letteratura americana nobilissima, di Jois Carol Oates. Si sta preparando un’ opera teatrale importante ,certamente anche cinema e tv la riprenderanno, di BLONDE , del 1999, il romanzo , eccezionale , e’ una monumentale. biografia di una ragazza americana, di ” umilissime origini” che l’America opulenta e dura di Hollywood non perdona e disprezza ( le origini umili intendo).1 puntata – devo andare. Segue…..Cam

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  43. Avatar cristina
    cristina

    Viva Marilyn Monroe sempre

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  44. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Camilla @Cristina @Tutti
    Camilla, aspetto la seconda puntata: interessa a me e inoltre potrei passare parola a una lettrice che ama molto Joice Carol Oates, anzi, è stata proprio lei a parlarmi circa due anni fa di “Blonde”.

    In merito a Marilyn, so che non vale perché sono libri che avevo incontrato nel 2012, ma non posso non citarli (forse li avevo già ricordati!) perché come libri fotografici (e non solo) sono bellissimi:

    • Bert Stern, “Marilyn : dalla collezione di Michaela e Leon Constantiner, New York, Frassinelli, 2012, 125 p.

    • “Marilyn & Magnum”, con un saggio di Gerry Badger, Contrasto, 2012, 135 p.

    Posso dirvi che il primo, quello che riporta la famosa fotografia, di lei distesa sul fianco, mi aveva provocato una forte impressione: al fotografo aveva chiesto che all’appuntamento convenuto non mancassero due bottiglie di vino di una speciale la marca e, al momento di quello scatto, che sarebbe poi divenuto immagine simbolo della sensualità femminile, non era più lucida, tutt’altro. Mi ha dato l’idea di stordimento voluto, non di un sano momento di abbandono, ma di obnubilamento. Erano gli ultimi giorni della sua vita e apprendere queste informazioni mi ha riempita di tristezza: i cento motivi di invidia che avrei potuto nutrire per una donna tanto bella si sono di colpo tramutati in una profonda compassione.

    In qualsiasi caso, come scrive Cristina: viva Marilyn Monroe, sempre!

    Ciao.
    Mariangela

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  45. Avatar cristina
    cristina

    consiglio di sentila tutta, ma soprattutto dal minuti 2.22 in cui parla di Marilyn Monroe

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  46. Avatar camilla
    camilla

    @ tutte. /eee. Già viva Marilyn. La Oates la ammira e la ama questa bella ragazza che desiderava disperatamente di essere amata, una grande attrice considerata una svampita, eppure tutti coloro che hanno visto i suoi film non la dimenticano. I suoi personaggi da Giungla d’asfalto , a Gli spostati, a Niagara fino al delizioso personaggio
    di Zucchero di A qualcuno piace caldo, e molti altri sono tutti interpretati
    in modo memorabile.Eppure la critica non le ha mai riconosciuto il suo straordinario. talento. .Ottima attrice, donna coraggiosa e stoica non riuscì mai a concepire che qualcuno potesse amarla sul serio. Oggi gli scandali del mondo del cinema ci mostrano come le donne, le attrici, vogliono difendersi dal bisogno del maschio potente di poterle disprezzare, distruggere comunque “possederle” sessualmente per annientarle. Perché queste giovani e bellissime donne in realtà li terrorizzano .
    Marilyn e’ una icona di questo massacro, una dolcissima e fragile vittima. Ma quelle che sono arrivate dopo , celebri con stuoli di avvocati o ancora sconosciute non sono più. disposte a subire quella specie di schiavitù femminile a cui i maschilisti , potenti o meno, pretendono di asservirle. BLONDE e’ il romanzo più. denso di empatia, affetto , indignazione verso questo mondo avido,invidioso del femminile
    che una grandissima scrittrice poteva regalare. alle donne e alla letteratura.900 pagine uniche e impareggiabili.
    Ne sentiremo parlare . Ciaociao Cam

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  47. Avatar camilla
    camilla

    @ tutte/i. non meriterebbero il Nobel la Atwood e la Oates.? Una ha scritto libri preveggenti e bellissimi l’altra ha scritto almeno un centinaio. di romanzi sulla società americana come NESSUN altro. E’ che sono donne e le leggono meno. Ma verrà presto la giusta misura. Cam

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  48. Avatar cristina
    cristina

    il tuo ottimismo cara Cam, mi fa tenerezza.

    Purtroppo sono certa che non sarà così, e magari venissi sconfessata

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  49. Avatar camilla
    camilla

    @ Cristina La Luisa Muraro !Lei faceva parte delle femministe di Trento ( mi pare che insegnasse a Rovereto) , di cui facevo parte, c’era anche la Chiara Saraceno. Luisa la ricordo abbastanza incazzosa. Allora aveva un figlio piccolo . Poi e’ diventata una teologa nota. Sono contenta. che abbia detto su Marilyn quello che ho pensato anch’io dopo la storia Asia Argento eccetera. Brava Luisa. Grazie Cris, mi ha fatto piacere questa cosa. Dove l’hai sentita? Cam

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