I libri più belli, letti nel 2017

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017. Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri. Ci piace molto il confronto, la…

Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925
Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017.

Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto

Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri.

Ci piace molto il confronto, la discussione, anche la contestazione dei giudizi altrui; non viene apprezzato, e nemmeno tollerato, l’insulto.

Ogni anno, questo post sui “libri più belli” è una fonte di preziosi consigli (anche contro qualche libro), di analisi, di serenità, di dubbi, di speranze, di riflessioni.

Grazie, come sempre, a tutti coloro che parteciperanno.

Abbracci

Commenti

2.739 risposte a “I libri più belli, letti nel 2017”

  1. Avatar cristina
    cristina

    Camilla,
    anche i miei libri sono quasi sempre sottolineati annotati, scritti, insomma illeggibili per altri che non sia io. Quelli per i Gdl poi, come i libri di scuola, tutti un ricamo di note. rimandi stelline, pensieri…! ( solo quelli belli quelli brutti non li degno)

    Purtroppo da un po’ di anni leggo quasi solo libri della bilio e mi devo astenere! non sai che perdita, e che fatica!

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  2. Avatar cristina
    cristina

    Carlos!
    dietro tuo consiglio sto leggendo S. King Stagioni diverse, ho letto fino alle 2 stanotte per finire il secondo racconto ( quello di Todd e del vecchio…tedesco), brrrrrrrrrrr, sto King!!

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  3. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Camilla
    Camilla, ieri mi chiedevi quale fosse il criterio ispiratore delle mie scelte in fatto di libri, potrei risponderti che mi lascio portare dal cuore, ma sarebbe una una falsità; in realtà come lettori dopo un po’ impariamo a conoscere i nostri gusti e il fiuto (leggi esperienza di lettura) ci aiuta a scovare bocconi prelibati.

    Posso fare un esempio: mi sono procurata un libro dedicato al teatro turgeneviano non perché fossi interessata alla sua produzione teatrale, ma perché ero attirata da un’opera che sembrava soddisfare la mia predilezione per le forme letterarie brevi. È una raccolta di pensieri sparsi e di riflessioni che l’autore avrebbe voluto chiamare “Senilia” a cui l’editore ha però appioppato il titolo di “Poesie in prosa”, che non è poi così fuori luogo.

    Sono scritti di una o due pagine, talvolta di poche righe, qualcuno è un po’ moraleggiante, altri non mancano di acume e sferza. Si sente che l’autore è spesso stato oggetto di polemiche: qui si toglie qualche sassolino dalla scarpa e indirizza i suoi strali contro denigratori e calunniatori. Mi ha stupito un pezzo intitolato “Teschi” nel quale Turgenev mostra un realismo macabro che sembra già prossimo alla critica espressionista di quarant’anni dopo. In pratica, questi brevi componimenti mi stanno proprio piacendo anche se qualcuno è lontano dalla nostra sensibilità di esseri umani del XXI secolo:

    • “Poesie in prosa” in Ivàn S. Turgenev, “Teatro Opere varie”, a cura di Ettore Lo Gatto, Mursia, 1969

    Per rispondere meglio alla tua domanda: per le mie scelte di lettura vado dove mi porta l’OPAC! Sempre sia lodato! (Assieme alle biblioteche, ovviamente, senza le quali queste passeggiate nell’immensità non potrei mai fare!)

    Ciao
    Mariangela

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  4. Avatar wwayne

    Le mie scelte in fatto di libri spesso nascono da quello che vedo in libreria. Vado nelle sezioni dedicate ai miei generi preferiti, cerco qualche libro poco noto e/o diverso da tutti gli altri e prendo quello.
    In questo senso, vi dirò che qualche giorno fa ho avuto una brutta delusione: sono andato in una grossa libreria ibs che mi ha fatto scoprire tante chicche sconosciute al grande pubblico, e ho scoperto che purtroppo adesso questi libri “di nicchia” non li tiene più. Per ogni genere trovavo soltanto quei 10 – 20 titoli che conoscono tutti, e che posso trovare in qualsiasi libreria.
    Qualche romanzo di nicchia l’ho trovato soltanto nella sezione dei libri usati, ma quello non è merito di ibs: lì vengono ammucchiati tutti quei romanzi che arrivano in quella libreria casualmente, per una libera iniziativa di alcuni lettori che non vogliono più tenerseli in casa. E spesso non si rendono conto che stanno dando via dei libri di grande valore letterario.

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  5. Avatar camilla
    camilla

    @ ww. mi piacerebbe che tu facessi un piccolo elenco, un piccolissimo esempio, di 10 libri di grande valore letterario finiti nei polverosi depositi di libri abbandonati nella sezione “libri usati” che citi. Ne sarei molto interessata. Ti ringrazio. ciao. Cam

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  6. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @tutti
    ieri ho superato tutte le mie paturnie (odio le file, odio andare a Milano, odio passare da un mezzo all’altro etc) e sono stata alla mostra Dentro Caravaggio!!! Super !!!
    Consigliatissima
    1) per la presenza di opere “giuste”, capolavori indiscussi per me.
    2) per la disposizione delle stesse
    3) per la profusione di dati tecnici presentati in modo efficace e senza fronzoli
    4) per il taglio che è stato dato, ovvero quello di entrare nel modo di lavorare dell’autore.
    Buona giornata
    Ora è intervallo, ma tra qualche minuto i pupi di terza si dedicano ad una verifica sul Medioevo. Ho appena messo una nota ad un ragazzone che ha l’abitudine di lanciare gli oggetti. Il ritratto della profe cattiva è completo!

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  7. Avatar camilla
    camilla

    jezz. certo dentro il Caravaggio Michelangelo Merisi, deve dare quel senso chiamato la sindrome di Stendhal. Una specie di perdita del controllo sulla realtà, con manifestazioni. anche fisiche, a volte, di estasi e turbamento. La grande arte e’ un privilegio di beatitudine estetica donata a tutti coloro che la cercano e ne godono indicibilmente. Chissà. che prima del prossimo gennaio non possa vedere anch’io. tante opere del Caravaggio. Sono felice per la tua magica esperienza. ciaociao CamW. Milano e tutte le sue iniziative stupende .(grandi mostre, grande Teatro, grande Musica e Danza.)

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  8. Avatar wwayne

    @Camilla: Dopo una rapida occhiata ai miei scaffali ho buttato giù quest’elenco:

    Michele Mingrone, “L’ultima tournée di Sally O’Hara”
    Pierfrancesco Prosperi, “Garibaldi a Gettysburg”
    Michele Gazo, “Il flagello di Roma”
    Wallace Breem, “Aquila nella neve”
    Giuseppe Bertolini, “Pollentia A.D. 402”
    George Pelecanos, “King Suckerman”

    Di tutti questi, il migliore è “Aquila nella neve.” Anche il primo della lista è molto bello, e infatti l’ho recensito: https://wwayne.wordpress.com/2017/04/30/febbre-da-concerto/.

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  9. Avatar Teresa
    Teresa

    @Jezz non vedo l’ora di andare a vedere mostra a Milano su Caravaggio e i tuoi commenti mi invogliano ancora di più. L’ultima volta che sono andata a Parigi sono entrata al Louvre praticamente quasi solo per la sua “Morte della Vergine”. Tutti assiepati di fronte alla Gioconda e io tranquilla seduta sola per una buona mezz’oretta di fronte a questo quadro sublime. E a Roma, La conversione di Matteo in San Luigi dei Francesi, sconvolgente, come La resurrezione di Lazzaro (questa vista a Milano parecchi anni fa).
    E stamattina vi saluto con un pezzo di storia su Lawrence Ferlinghetti (le cui origini ho scoperto solo sabato nella notte della cultura dedicata appunto a lui e alla beat generation, erano bresciane. Una storia veramente bellissima, lui che parte da New York alla volta della provincia bresciana, quando scopre che il padre ha cambiato il suo cognome da Ferlinghetti in Ferling per mascherare le origini italiane. Invece il poeta e scrittore, nonché pittore, editore, libraio e pacifista , simbolo della beat generation vuole come lui stesso afferma riconnettersi al paese d’origine. Sintetizzo: nel 2005 viene a Brescia nel quartiere (oggi) più multietnico e, per me, bellissimo di questa città, il Carmine dove ha scoperto essere la casa natale paterna, da cui appunto il padre partì alla volta di New York ( insieme alle migliaia di migranti italiani di fine ‘800) e suona tutti i campanelli di questa casa posta in Contrada delle Cossere 20, perchè vorrebbe visitarla. Risultato? Ovviamente gli abitanti vedendosi di fronte un signore (anziano) con tanto di barba lunga, che parla un italiano pessimo e con un look diciamo fedele ai vecchi tempi che fanno? Chiamano i vigili e il poeta (si si è accaduto veramente) fiene posto in stato di fermo. L’indomani su tutta la stampa nazionale viene scritto “Il poeta ferlinghetti arrestato a Brescia perché cercava il suo papà”. Ahahahahahahahahah, ridiamo per non piangere.
    Vi saluto con una sua frase che mi è piaciuta tantissimo:
    “Ridete più che potete e amate molto”.
    Ciao.
    Teresa

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  10. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Teresa
    Sono riuscita nel mio intento invogliante!
    Organizzati per tempo. Per esempio, comincia a vedere se riesci a prenotare su internet.
    Io fino all’ultimo non sapevo se sarei andata e così… CODA e disaaaaaagio fisico!

    Questa cosa di Ferlinghetti è commovente. Andrò a cercare anch’io questa casa.
    Magari c’è una lapide che recita: Qui il poeta italo americano F venne a cercare le sue radici e chiamarono la polizia!
    Ho già il pallino di cercare a Gargnano le tracce letterarie che avete indicato.

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  11. Avatar Teresa
    Teresa

    @Jezz eh la targa non c’è, noi abbiamo fatto un percorso con Rossana (esperta della Brescia medioevale e appunto Carmine e dintorni, nonché preparatissima su Ferlinghetti family) dell’associazione Mosaico che appunto si occupa di tour culturali nella città. lei è bravissima, è stato veramente bello. Poi se ti interessa fino a metà gennaio amuseo Santa Giulia c’è la mostra:
    https://www.bresciamusei.com/pag.asp?n=69&t=Mostra+Ferlinghetti
    e lì trovi traccia anche di questo episodio.
    per Caravaggio mi organizzo sicuramente, andrò in un giorno feriale e con biglietto in tasca))))
    Ciao.
    Teresa

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  12. Avatar Beppo
    Beppo

    Ciao a tutti. Vi posso chiedere un consiglio?
    Devo partire per un breve viaggio e in valigia mi è rimasto giusto un buco per un solo libro…non amo gli ebook reader..per cui se sbaglio libro sono nei guai..vado all’estero e non potrò quindi comprarne in italiano.
    Quali sono i vostri pareri su questi libri? Li avete letti?
    -L’assassino cieco Atwood
    -La fine della strada O’Connor
    -Picnic a Hanging Rock Joan Lindsay
    -I Gillespie Jane Harris

    Grazie Mille!!

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  13. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @Teresa, parli di un poeta che amo molto!
    “Back roads to far places” è da anni uno dei “motti-mantra” della mia Vita!! prima o poi lo aggiungerò ai miei tatuaggi!
    L’avevo letta la storia della polizia, in fondo ne serberà un ricordo divertente credo 🙂
    vorrei tornare a S.Francisco solo per andare al City Lights Bookstore !!!

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  14. Avatar camilla
    camilla

    @ beppo l’assassino cieco di Atwood e’. un bellissimo classico è piuttosto grosso.
    La Flannery O Connors e’. una grandissima scrittrice di un’America da brividi.Un classico anche questo.
    I Gillespie e’ molto avvincente. e la Harris e ‘ bravissima.
    Il pic nic non me lo ricordo. Credo che siano tutti belli. Buon viaggio. Cam

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  15. Avatar Teresa
    Teresa

    @EditaLara Ma beata te che ci sei stata! Si anche io amo le sue poesie, la raccolta che citi tantissimo, e Urlo di Ginsberg (sulla vicenda, il processo ecc.. è stato fatto un film veramente bello ) e poi Corso, Kerouac (I vagabondi del Dharma, mamma mia quanti ricordi legati a questo romanzo) . A City of light prima o poi ci vado, daje )))

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  16. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina
    Come stai?

    Mariangela

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  17. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @Teresa, sono stata a San Francisco oramai 10 anni fa, meravigliosa città, ma non andai al City Lights cavolo.
    ho una bella edizione Minimumfax , Poesie vecchie e nuove con prefazione di Fernanda Pivano, ho A Coney Island of the Mind che ho solo spiluccato, ma per me “Strade sterrate per posti sperduti” è la raccolta preferita.
    Durante un altro viaggio , qualche anno fa, a NY leggevo anche “Burned Children of America”, mi aveva tenuto buonissima compagnia insieme alle (per me) originali bellissime poesie di Susan Vega, Solitude standing.
    il film devo ancora vederlo..ciao!

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  18. Avatar Beppo
    Beppo

    @camilla, Grazie mille!

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  19. Avatar camilla
    camilla

    @ ww. – grazie della risposta che non dice molto dei tuoi preferiti né. delle tue scelte. Non c’è un nome che “segni” un …orientamento, un filone di preferenze.Ci sono eserciti di donne coraggiose. per te tutt’altro che noiose :una Carol Schield. L’AMORE E’. UNA REPUBBLICA,Helen Humphrey tra i tanti LA VERITÀ. SOLTANTO LA VERITÀ , la Bender con LA TORTA AL LIMONE ( titolo non esatto),la Blackwood con LA FGLIASTRA.Ne un accenno al s
    Szabo’. LA PORTA, Jazmina Reza con FELICI I FELICI… Insomma nessun Israeliano, nessun francese. Echenoz p. es Non un Toibin o un Vila Matas tutti libri più. che lievi e gradevoli. Mi dispiace che non leggiamo mai le stesse autrici/tori. Quelli che ho citati sono tutti di nicchia o quasi.Ciaociao. Cam

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  20. Avatar wwayne

    @Camilla: In realtà credo che la mia lista dica molto sulle mie preferenze, dato che un libro su due è un romanzo storico ambientato in età romana.
    Riguardo a “La porta”, l’ho letto all’inizio dell’università, anni prima che il suo nome cominciasse a circolare in questo gruppo di lettura.
    Riguardo alle autrici femminili, non ho affatto preclusioni di questo tipo: non a caso ho parlato a più riprese della mia passione per Joyce Carol Oates. Di recente ho raccomandato lo splendido “Tutto quello che fai per me” di Elena Mazzanti. E nel mio blog ho recensito più volte dei libri scritti da donne (2 solo quest’anno).
    Riguardo agli autori israeliani, anni fa in questo gruppo di lettura parlammo di “Che tu sia per me il coltello” di David Grossman, e ricordo che fornii un dettagliato (e tutto sommato positivo) parere sul libro in questione. Inoltre non mi perdo un fumetto di Rutu Modan, della quale conservo anche un disegno che ha fatto apposta per me al Lucca Comics: una donna che tiene in mano un pesce intero e ne morde la testa. Ricordo che cercai su Google delle informazioni che mi potessero aiutare a capire il significato del disegno, e scoprii che nella cultura ebraica mangiare la testa di un pesce aveva un significato particolare. Non ricordo assolutamente quale.
    Riguardo agli autori francesi, pochi mesi fa ricordo di aver discusso in questa sede di un libro di Zola, e più di recente ho letto “Malavita” di Tonino Benacquista.
    Rileggendo la mia risposta mi rendo conto che potrebbe sembrare piccata, ma non è così: il tuo ultimo commento conteneva delle inesattezze e ho cercato di replicare ad esse punto per punto, ma senza alcun intento polemico.
    Forse tali inesattezze nascono dal fatto che diamo un diverso significato all’espressione “di nicchia.” Dal tuo commento mi pare che tu lo intenda in un’accezione molto ampia, che include tutti i romanzi non best seller; io invece lo intendo in senso più ristretto, ad indicare solo quei libri pubblicati in poche copie da case editrici minuscole. Libri che nonostante tutto riescono talvolta a ritagliarsi faticosamente uno spazietto in qualche libreria, una nicchia nel senso anche fisico del termine. Libri talvolta splendidi che purtroppo non sfonderanno mai, e anzi avranno già ottenuto un piccolo successo se riusciranno ad evitare il macero.
    Ho dato più volte visibilità a questi libri parlandone nel mio blog, e continuerò a farlo: ad esempio, se riesco a trovare l’ispirazione scriverò un post sul libro di Elena Mazzanti che ho citato sopra.

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  21. Avatar cristina
    cristina

    rieccomi dopo 5 giorni senza Internet ( esperienza da fare eh) grazie al mio gestore casinista e molto bugiardo.

    Ho da dire solo una cosa, e importante: grazie davvero Carlos, per avermi convinta a leggere STAGIONI DIVERSE di S. King. Libro bellissimo, coinvolgente, commovente, i ntrigantissimo che mi è piaciuto un sacco e una sporta.Ma che bravo che è King! accipicchia!! fischia e fischiolina.

    Se volessi leggere qualche altra cosa di dimensioni accettabili e NON horror ( non troppo horror insomma) che potrei leggere?
    bacetti
    ora rileggero L’acqua in lode a Camilla e a Foster Wallace e popi finalmente Pastorale americana di Roth.
    Siccome io sono quella che ho i pre giudizi e gli americani non li leggo mai ( che vi venisse un forncolo, menzogneri!)

    care ragazze andrò anch’io a vedere Caravaggio nella mia città fra un po’ quando ci torno ( che anche il mi’ bimbo farà una mostra dei suoi lavori, modestamente ahah)

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  22. Avatar camilla
    camilla

    @ ww. tutto benissimo. ww .Hai capito tutto. Io volevo dire che del tuo elenco., non conosco niente e siccome sono un tantino maniaca avevo una sciocca voglia”dire la mia” senza neanche informarmi sui romanzi che hai citato. Scusa. ciaociao Cam

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  23. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Cristina
    ci farai sapere di questa mostra del tuo bimbo, ne?
    Credo che IT o Carrie di King potrebbero essere molti accattivanti per te.

    @Teresa
    grazie per le info e indi. A Brescia sono stata una sola volta l’anno scorso a novembre dopo sette anni di vita al NOOOORDEEE. Vergognoso! Città bellissima, ma quando dici a qualcuno qui a Bg “andiamo a BS?” ti guardano tutti con una faccia schifata che non comprendo!!!
    Problemi calcistici?

    @Beppo
    Io conosco solo PICNIC …. ma solo perché mi ha divertito il film! Lo vidi convinta che fosse una storia realmente accaduta!!!!!

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  24. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Cristina
    A Milano (Feltrinelli in stazione centrale, che goduria totale!!!!) ho acquistato un M. Rodoreda. La piazza del diamante.
    Vi farò sapere.

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  25. Avatar wwayne

    @Camilla: Nessun problema carissima, è sempre un piacere chiacchierare con te! 🙂

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  26. Avatar cristina
    cristina

    Jezzz,
    hai comprato IL LIBRO di Rodoreda. Il più…..
    Brescia bellissima? ,mah,si boh, insomma, dai, carina….nothing more

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  27. Avatar Teresa
    Teresa

    @Jezz si, problemi calcistici, c’è una rivalità pazzesca. Ora Cri contesta il “bellissima” riferito a Brescia. non so che dire, io ci ho abitato anni e comunque ora vivo nella provincia gardesana e vado spessissimo in città. Quando ci vivevo la odiavo , dopo aver vissuto in città come Napoli, Torino, Genova. Mamma mia era un paesotto (in un certo senso lo è ancora). Stranamente (oppure no?) nell’allontanarmi l’ho rivalutata. ma è un classico mio, sono sempre nel posto giusto al momento sbagliato o viceversa???)))
    In merito ai dubbi di Cri sul “bellissima” di Jezz riferito a Brescia, questa piccola città di provincia ha alcune cose veramente notevoli, in questi ultimi anni bisogna riconoscerlo è stato fatto tanto per rivalutare l’aspetto artistico culturale e recuperare spazi architettonici prima trascurati per incuria e incompetenza (sappiamo che croce abbiamo in questa zona d’Italia quando si vota).
    Esistono dei luoghi come Piazza Loggia dove si prova e si proverà sempre una grande emozione ma è anche una piazza molto bella dal punto di vista architettonico.
    Esistono chiese come quella del Carmine il quartiere medievale dove è bello aggirarsie perdersi nei suoi vicoli per poi confluire nella vivacissima e multietnica Via San Faustino) o la magnifica chiesa di San Francesco con il chiostro che sono da visitare.
    Da qualche anno vedo finalmente i turisti stranieri che dal lago si spostano non solo per visitare Verona (che comunque è magnifica) ma anche Brescia. E se lo scopo principale della rivalutazione artistica e culturale di una città è incrementare il turismo (sapete che i bressà hanno la fama di grandi lavoratori, ma per il resto. ..oggi qualcosa è cambiato, per fortuna) effetto secondario ma importante è che si vive meglio in una città valorizzata dal punto di vista culturale .
    Ciao.
    Teresa

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  28. Avatar camilla
    camilla

    @ Teresa. Cristina Editalara Jezz e tutti
    Ho finito ieri di leggere. PRIMA DI MEdi Julian. Barnes. Al cuor si comanda ma al cervello, quella roba lì, proprio lui, no. Sovrasta e distrugge. Come si può. resistere al nostro cervello?Secondo Barnes e Graham non c’è. niente da fare. Odddio. ciaociao. Cam

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  29. Avatar Teresa
    Teresa

    @Cam Confesso, io non ho letto nulla di Barnes (voglio ma ora ho questo innamoramento per Banville , Cam lo so che lo condividi, così ho fatto razzia di un bel pò dei suoi romanzi in biblioteca e ne avrò per un pò). Ti chiedo (e lo chiedo anche a altre lettrici e altri lettori di Barnes) ha senso iniziare da questo o consigli7consigliate di cominciare da altro? Grazie!
    Teresa

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  30. Avatar cristina
    cristina

    vedi Tere, io ho provato a innamorarmi di Banville perchè la Cam lo adora ,ho letto un libro anni fa e no, non mi aveva presa più di tanto ,era qualcosa con delle donne, una casa un po’ stregata… e insomma, non capivo nemmeno cosa stavo leggendo , che senso aveva e perchè.
    Tu devi aver incocciato il libro giusto e si è aperta una strada.
    Così funziona a volte la lettura. Se io avessi letto un altro libro di Roth probabilmente avrei mollato al primo…
    anche questi percorsi sono strani, e divertenti, e misteriosi.

    Oggi ho detto al mio giornalaio, simpatico ragazzo che mi vuole bene: oh ma C… ma cosa credi di fare? ma dove vai facendo quella tal cosa…?
    Lui mi guarda e mi risponde: si hai ragione, non vo’ da punte parti.

    Ah sti toscanacci

    Jezz trattami con mani delicate la mia Mercè Rodoreda, che è scrittrice di cristallo e merita attenzione, apertura, empatia e meraviglia, ti scongiuro

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  31. Avatar cristina
    cristina

    PS: sia chiaro, non ho nulla contro la cittadina di Brescia, a cui mi lega peraltro un ricordo importante di quando ero giovane, ho solo pensato che se si usa “bellissima” per Brescia – cosa si dovrebbe usare allora per vENEZIA, tREVISo, Bologna, Genova Roma Napoli Paelrmo Lecce etc etc etc?
    sono i superlativi, che oggi usiamo molto ( io pure), che poi non lasciano spazio ad altre qualificazioni maggiori.e tutto un po’ si plafona e si appiattisce. Secondo me, secondo me…..eh

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  32. Avatar Teresa
    Teresa

    @Cri parole sante sulle città. Di Banville sto leggendo la serie di Quirke, forse ho scelto la via più facile, amo i gialli ma per me è una definizione un po’limitata nel suo caso.Questa Irlanda anni ’50, con le sue ossessioni e scheletri nell’armadio lui la descrive davvero bene e poi il suo stile narrativo, la poesia di certe immagini, mai stucchevole, o scontata.

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  33. Avatar camilla
    camilla

    @Teresa Quirke con i piedi troppo piccoli per il suo corpaccione, Quirke col suo amore per April che fa cappelli, Banville non lo batte nessuno, nemmeno nei “gialli”. Tra gli altri suoi capolavori io ho sempre , in qualche strano reparto della mente, i tre libri di Cass e j tre libri della zia Corkie. Banville è come un essere a cui vuoi bene, gli vuoi bene e non c’è. niente da fare.Comunque. sei tra i pochissimi che lo amano davvero e questo mi fa un piacere palpabile. Vincerà il Nobel come il mio meraviglioso Ischiguro. Che libri.
    Credo che di Barnes. sia stupendo iniziare con IL SENSO DI UNA FINE . un abbraccio .Cam
    ” chi è il padre del figlio di Adrian”Tante ipotesi nessuna certezza. Forse solo Barnes lo da. Be’ e’ un libro che non mi farei mancare.

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  34. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @tutti @Cristina @Teresa

    Certo, talvolta si tratta di incocciare il libro giusto, in certi casi per me è invece importante trovare una mia via che mi avvicini allo scrittore, all’uomo. In uno scritto di Turgenev, per esempio, oggi ho trovato un’immagine quanto mai efficace di un altro grande della letteratura russa, Gogol’. Turgenev descrive il loro primo incontro e ne dà un ritratto, è proprio il caso di dirlo, da romanzo russo. Inoltre si sente tutta la deferenza dello scrivente verso colui che reputa un maestro, colui dal quale – lo dirà poi anche Dosto in riferimento a “Il cappotto” – discendono tutti gli scrittori russi del secondo ‘800:

    • “Memorie letterarie e di vita” in Ivàn S. Turgenev, “Teatro Opere varie”, a cura di Ettore Lo Gatto, Mursia, 1969, III, “Gogol’”, pp. 609/626)

    Un volume che, vi dico, a vederlo, vecchio e ingiallito com’è, si direbbe destinato al dimenticatoio, e invece …

    Ciao,
    Mariangela

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  35. Avatar camilla
    camilla

    Teresa. PRIMA DI ME e’ troppo … da psichiatra. Perché ti spiazza davvero.Ma è cattivo, troppo.Certo non mi lascerà più, come ho già. detto il nostro cervello e’ un padrone temibile. Barnes non è tenero con i lettori, a volte è un poco crudele. In LIVELLI DI VITA e’ soave, il suo dolore lo ha reso meno duro, e il lettore lo vive e condivide .Non ne esci 😓 spaventata per come siamo fatti, insomma, noi esseri umani. Cam

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  36. Avatar Teresa
    Teresa

    @Camilla grazie delle dritte. Niente Prima di me perché assorbo troppo e sinceramente in questo momento una lettura come la descrivi non la posso /voglio fare. Banville è grande, intanto Cam assaporiamo la gioia di questo riconoscimento a Ishiguro . Ciao

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  37. Avatar wwayne

    Proprio a Brescia oggi Berlusconi è stato condannato a risarcire un magistrato per 50.000 euro. Causa della condanna, una delle sue tante sparate contro le fantomatiche toghe rosse.
    E sapete qual è il bello? Nel caso in questione i giudici diffamati erano due, ma soltanto uno di loro ha denunciato Silvio, e quindi i 50.000 euro se li pappa tutti lui. Chissà l’altro come si starà mangiando le mani…
    Qua trovate tutti i dettagli: https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/diffam%C3%B2-i-pm-del-processo-mills-berlusconi-condannato-a-risarcire-50mila-euro/ar-AAtnIc2?li=AAaxHVJ&ocid=spartanntp.

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  38. Avatar camilla
    camilla

    @ Ciao. a tutti. Dove siete finiti ? Pensavo di Dover leggere un mucchio di post e invece no. L’ultimo mi risulta quello di ww sul berlu che ormai è. come un pezzo di pizza dimenticata nel frigo. Un po’ ammuffita , anche se tossica se ingerita.Dai ww , racconta qualcosa di più appetitoso.
    Sto faticosamente. leggendo TUTTO E’. POSSIBILE della Strout ma non mi attizza, per ora. E’ la seconda volta che lo inizio senza appetito,per restare nei pressi del frigo. Strano ma vero. Mi devo concentrare su queste storie minime e dolenti del Maine: ma che noia però. Ricomincerò di buona lena.
    Ubi maior , dopo Ernaux , non è. tutto possibile.

    Ho letto poco fa’ su Repubblica una pagina su Patrik Mc Grat. Anni fa’ ho letto i suoi libri sulla pazzia e li ho ancora tutti in mente. Qualcuno si ricorda del bellissimo SPIDER? o di FOLLIA? Verrà in Italia con un nuovo romanzo : uno scrittore poderoso. Cristina lo hai letto Mc Grat? E tu Teresa? Io ricordo specialmente. SPIDER,eccezionale , nella selva oscura di un cervello umano. Emozionante spaventoso. Noioso proprio no. ciaociao. Cam

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  39. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @Cam, io lessi Follia , ricordo che mi piacque ma a dire il vero l’ho pure dimenticato.
    di Spider fecero un film con un attore che mi piace tantissimo, Ralph Finnes , se memoria non mi inganna..
    ciao!

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  40. Avatar Teresa
    Teresa

    @Cam @EditaLara anch’io ho letto Follia un bel pò di anni fa, mi era piaciuto, avvincente e inquietante. Spider non l’ho letto e il film di Cronenberg fa venire i brividi, troppo angosciante e guardate che i miei limiti di resistenza sono elevati))))
    Ora voglio leggere Chimamanda Ngozi A., ho prenotato in biblio Metà di un sole giallo. Cri che dici? Per cominciare con lei va bien?
    Ho terminato La ferrovia sotterranea di Colson Whitehead, non posso che consigliarvelo. Credevo di avere una conoscenza approfondita della storia della schiavitù e deportazione in America dei neri d’Africa, sia per interesse personale che per studi fatti, ma questo libro è sconvolgente, rivela alcuni aspetti che mi hanno portato a pensare di come i nazisti non abbiano poi a loro volta inventato nulla ma solo ahimé copiato. e mi fermo qui per non rivelare troppo se vorrete leggerlo. Attraverso la vicenda di Cora nata schiava in una piantagione della Georgia e poi fuggita, delle sue disavventure e incontri, Whitehead va alla radice dell’ideologia e politica razzista, narrandoci l’America delle piantagioni, della violenza e della sua giustificazione in nome di una presunta supremazia “razziale”. Alcune cose sono davvero sconvolgenti. Grazie alla bellissima invenzione letteraria dell’esistenza di una vera e propria ferrovia sotterranea W. rende omaggio a quella rete (così chiamata) di persone, tantissime bianche, che aiutarono i fuggitivi nel viaggio della speranza verso un’agognata libertà, anche a rischio della loro stessa vita. A volte ho percepito la voce arrabbiata di questo scrittore afroamericano, in alcuni incisi su quello che era (è) l’America, del resto è una rabbia assolutamente comprensibile e che lui riesce a trasformare in parole forti e necessarie, oggi più che mai. se qualcuno/a di voi lo leggerà magari ci confronteremo più avanti. Uno di quei romanzi che ti lascia dentro molto, anche la sensazione di una maggiore comprensione di quello che è il mondo oggi .
    Ciao.
    Teresa

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  41. Avatar wwayne

    @Camilla: Soddisfo prontamente la tua richiesta: infatti sto leggendo un libro bellissimo e che vi straconsiglio, la biografia di Serpico. Un libro molto coinvolgente e altamente educativo, su un uomo di incredibile onestà: mi commuove ad ogni pagina.
    Ah, dimenticavo: stamani sono stato in libreria, e ho scoperto con mia grande sorpresa che John Green ha pubblicato un nuovo libro, “Tartarughe all’infinito.” Il titolo è bruttarello e la copertina di più, ma tanto è John Green, e quindi venderebbe anche se in copertina ci fosse (per riprendere il tuo esempio) un pezzo di pizza adagiato mollemente nel frigo.
    Ovviamente l’ho preso al volo, e ho approfittato dello sconto sui libri della Newton Compton per comprare anche un noir, “Lola” di Melissa Scrivner Love. Ho esitato a lungo prima di acquistarlo, perché ad una rapida sfogliata mi è sembrato un libro più descrittivo che narrativo: uno stile come questo è totalmente fuori luogo in un noir, dove invece ci vuole azione, tensione, adrenalina sempre a mille. Alla fine però ho deciso di prenderlo, perché la trama mi intrigava. Vedremo se sarà stato un buon investimento.
    P.S.: Aspetta a dare Berlusconi per morto. Ogni volta che l’hanno fatto, è sempre clamorosamente risorto dalle proprie ceneri.

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  42. Avatar Dani

    @ Teresa il mio libraio di fiducia lo straconsiglia il libro di Whitehead. Mi sa che lo prendo al primo giro in libreria

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  43. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @Dani @Teresa pure io !! 🙂

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  44. Avatar Teresa
    Teresa

    @Dani @EditaLara sono sicura vi piacerà. Sto facendo uno sforzo per non scriverne perché svelerei cose che è giusto scoprire leggendolo. Posso solo dirvi che ci rifletto spesso e l’ho sottolineato parecchio😉Poi magari ne parleremo.

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  45. Avatar cristina
    cristina

    Tere Metà di un sole giallo è UN CAPOLAVORO. Il suo primo libro L’Ibisco viola è anche molto molto molto bello. Intimo però. Mentre Metà di un sole è unì’epopea, indimenticabile. un grandissima scrittrice e una grandissima donna a cui non si può che volere benissimo.

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  46. Avatar camilla
    camilla

    @. Teresa LA FERROVIA SOTTERRANEA di Whitehead , quando l’ho finito, l’ho tenuto tra le braccia per un po’. Non ho voluto parlarne subito per non banalizzarlo , mandandolo ad accatastarsi tra libri più. o meno celebri e comunque conosciuti e discussi da molti anni. E’ nuovo, e’ speciale diverrà, credo, imprescindibile. Tu con la tua sensibilità ne hai parlato da par tuo. Questo libro non deve avere la sorte assai comune di passare inosservato , perché e’ speciale. Io l’ ho paragonato ,come impotanza, ad autori del peso di Wassily Grossman, o, al più. recente Boris Pachor ( Necropoli) , comunque unici e necessari per la storia dell’ umanità . Spero che diventi al più presto una lettura indispensabile per tantissimi lettori.Quanto ne avremmo bisogno.

    Nel suo genere Spider di Mc Grat ( io non ho visto il film di Cronenberg) e’ una esperienza difficile da dimenticare. Con brividi.
    Nel campo della follia Mc Grat e’ una autorità letteraria. Un abbraccio. Cam

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  47. Avatar Teresa
    Teresa

    @Cri non vedo l’ora di conoscere questa grandissima donna attraverso i suoi libri.
    @Cam Colson Whitehead ha scritto un grande romanzo e, come hai detto benissimo tu Camilla, imprescindibile. Un libro politico nel senso più elevato del termine, un romanzo con personaggi epici (il cattivissimo cacciatore di schiavi Ridgeway ad esempio), una visione amara e allo stesso tempo che comunica la forza e l’intelligenza dei popoli africani sottomessi al regime della schiavitù. Schiavitù dettata dal capitale, dal denaro e da chi detiene il potere economico. Schiavitù storicamente accertata, al confronto con queste nuove forme di schiavitù che dilagano oggi.
    Mi fermo.
    Ciao Camilla.

    Teresa

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  48. Avatar cristina
    cristina

    Tere credo – ma solo credo – che Chimamanda sia il nome e Ngozi Adichie i cognomi. però non sono sicura…

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