I libri più belli, letti nel 2017

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017. Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri. Ci piace molto il confronto, la…

Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925
Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017.

Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto

Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri.

Ci piace molto il confronto, la discussione, anche la contestazione dei giudizi altrui; non viene apprezzato, e nemmeno tollerato, l’insulto.

Ogni anno, questo post sui “libri più belli” è una fonte di preziosi consigli (anche contro qualche libro), di analisi, di serenità, di dubbi, di speranze, di riflessioni.

Grazie, come sempre, a tutti coloro che parteciperanno.

Abbracci

Commenti

2.739 risposte a “I libri più belli, letti nel 2017”

  1. Avatar cristina
    cristina

    ecco, . anche io quando avevo 16 anni sentivo riduzioni di libri o teatrali alla radio e forse anche queste mi hanno invogliata alla lettura.
    Ma prendo proprio GRNADI SPERANZE che ho amato tantissimo. Quello che ho sentito recitare da una vocein radio era così brutto e così lontano dal libro che…no, non per me.

    Meglio che nulla? forse, non so, ho un amico tenerissimo e un po’ stralunato che adora gli audio libri, si sente meno solo, dice lui. Io non potrei mai. Ma siamo tutte e tutti diversi e a diversi stadi di bisogni ( di approfondimenti, di esperienza, di desideri).
    Quindi io posso parlare solo per me stessa.
    Se per Mariangela funziona, ma perchè no?
    Anche se in generale è il nostro un mondo in cui gli spiccioli veloci (consumo rapido, infarinatura, un’occhiata e via) sembrano valere sempre di più dell’intero che implica solitudine, fatica, silenzio, e riflessione, e questa non è una buona tendenza mai, dico io. E credo di non sbagliare.
    Ciao belli e belle.

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  2. Avatar Dani

    @Carlo ciao. Grazie per il tuo commento. E’ passato già un po’ di tempo dalla mia lettura del CARDILLO e due cose mi sono rimaste: lo stile che tu definisci “elegantissimo”, concordo appieno, mi ha ammaliata sin dalle prime righe e mi portava lungo le pagine con grande coinvolgimento, epoi la trama, ricca di avvicendamenti, colpi si scena, capovolgimenti improvvisi, ma per me assai confusa tanto che faccio fatica a ricordarla bene. Lei sa raccontare come pochi altri e davvero la segui con meraviglia e col fiato sospeso…per un po’. Nella fiaba tradizionale orchi, fate e folletti incarnano vizi e virtù in modo chiaro e la morale dà un senso alle magie, l’eroe approda ad una soluzione spesso felice, più raramente tragica. Nel CARDILLO ad un certo punto mi sono sentita così confusa e disorientata che anche il bello stile non bastava più ed ero in costante attesa di una chiave di lettura che mi illuminasse il tutto, ma nulla. Ogni tanto intravvedevo in un personaggio l’emblema di un sentimento universale, ma poi voilà il colpo di scena che mi depistava. Che dire? Secondo te non bisogna cercare quello nel Cardillo. Può essere un mio limite, ma il farmi solo condurre da vicende a cui non trovo spiegazione, per quando ben raccontate, non mi soddisfa. Forse IL PONTE DI TOLEDO, come dici tu fortemente autobiografico, si differenza in meglio e magari proverò almeno ad iniziarlo fra un po’ di tempo. Comunque si sa, i mondi di chi scrive e di chi legge producono alchimie innumerevoli e belle, e noi le condividiamo. Non sempre è facile sintonizzarci con un autore che ad un altro ha detto tanto…tutto normale. Diciamo che preferisco la Ortese de IL MARE.., nella dimensione del racconto non mi perdevo e mi godevo il suo stile e non solo quello, anche la sua Napoli amata e dolente.
    @tutti Scrivo poco perchè sono in un periodo caotico. Sto leggendo a piccoli sorsi BUSSOLA. Fantastico! Mi sta portando in luoghi che ho avuto la fortuna di visitare negli anni ’80: Istanbul e soprattutto la Siria. Ricordo ancora i Castelli omayadi nel deserto sassoso, le rovine di Palmira (ancora intatte), l’hotel Zenobia, il souk di Aleppo. Che tristezza quando vedo certe immagini attuali di quel meraviglioso Paese ferito a morte, con la sua gente ospitale. Poi mi piace incontrare qua e là la bella e triste Annemarie di cui lessi la biografia. E’ un libro matrioska, pieno di altre storie, personaggi affascinanti e spesso mi interrompo per cercare su Google notizie di questi avventurieri, studiosi, donne misteriose di cui si parla. Insomma me lo gusto con grande piacere, nonostante sia pervaso di nostalgia e decadentismo, ma direi che la sua bellezza è anche li. Comunque non dovrei dire troppo perchè sono appena a metà…

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  3. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    C’è anche da dire che talvolta ascolto gli audiolibri RAI (che comunque, è onesto riconoscerlo, non sono “spiccioli veloci”) perché la versione audio integrale dello stesso testo non sempre esiste (quando è disponibile non scelgo la scorciatoia, ma se l’audiolibro integrale non c’è, non c’è). Mi sbaglio se dico che in Italia vengono pubblicati pochi audiolibri? Circa 7 o 8 anni fa, in una libreria all’estero, forse a Monaco, avevo visto che il reparto dedicato agli audio, che da noi si limitava allora ad una colonnina girevole, occupava uno spazio più ampio, i titoli disponibili, mi è parso di capire, erano ben di più che nelle librerie italiane. Mi sbaglio io? Avete una percezione diversa?

    Mi permetto di entrare nel merito del romanzo di Goncarov: come dice Camilla è un capolavoro da più di centocinquant’anni e non sarò io ad aggiungere qualcosa di nuovo; che ne sono entusiasta, però, dovete proprio lasciarmelo dire.

    Camilla, è vero Oblomov è lì “stravaccato” sul divano, ma nella sua inedia non c’è solo pigrizia, io ci ho sentito tanto dolore, è quel tipo di impotenza ad agire, a vivere che oggi definiremmo depressione. So che l’ho già scritto anche per un romanzo tedesco che ho letto mesi fa, ma leggendo si scopre che i termini che oggi usiamo di frequente, e che
    crediamo caratteristici del nostro tempo, in letteratura, anche in quella non contemporanea, sono ben rappresentati, uno di questi, secondo me, è proprio il termine “depressione”: oblomovismo non è poi, in un certo senso, uno stato depressivo?

    Ciao,
    Mariangela

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  4. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Mariangela
    non credo, Mariangela, con OBLOMOVISMO si intende soprattutto uno stile di vita e di pensiero attribuito a chi, pur avendo i mezzi per agire (anche risorse finanziarie), si adagia, è fatalista in senso negativo, è proprio “stravaccato”. Può presentare aspetti depressivi, ma non credo che coincida esattamente con la depressione.
    Inoltre, susciti in me una riflessione: a volte ho l’impressione che – naturalmente mi riferisco ai libri stranieri che vengono ritradotti – il linguaggio si modernizzi; il traduttore dell’Ottocento che ha tradotto in italiano un’opera contemporanea è meno “traditore” secondo me di quello che traduce l’opera ottocentesca oggi.

    Quanto agli audio, Rai3 è un archivio formidabile di brani dei Promessi sposi. Attingerò a piene mani tra un po’.

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  5. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Jezabel @Camilla

    Anch’io penso che quello che dici tu sia più o meno il significato in italiano del termine oblomovismo, il dubbio mi è venuto leggendo il romanzo: prima io l’oblomovismo lo intendevo come un atteggiamento di comodo, improntato alla non azione, un po’ opportunista e infingardo; dopo aver letto il libro non ho più le idee chiare: Oblomov vorrebbe agire, lui ama la vita, ma è paralizzato dalle sue paure, è conscio della sua pusillanimità e la sua rinuncia gli provoca infinito dolore; pensavo fosse un personaggio antipatico, invece non si può non volergli un po’ di bene ad Oblomov, poveretto!

    Ciao,
    Mariangela

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  6. Avatar camilla
    camilla

    @ cris Ti voglio solo ricordare (sono quasi sicura che tu lo abbia letto , anni fa’) Mister Pip, di Lloyd Jones, nell’isola di Buganville. La piccola Matilde e’ sicura che PIP di GRANDI SPERANZE esista davvero , lo disegna circondato. da conchiglie e lo avrà accanto per la vita. Che piccolo libro stupendo MISTER PIP.Ti ricordi Cristina , roba del 2008 .
    @ Marian. Oblomov e’ ormai un simbolo . La depressione non è solo la sua cifra, forse nel periodo triste in cui non riesce a trovare le forze per sposare Olga passa un periodo tristissimo. e depresso. Ma poi quando la Agafia lo cura lui è quasi felice e se la sposa e ha un figlio. Il vero amico Stoltz sposerà Olga e alla morte prematura di Oblomov prenderà suo figlio con se’. Molti anni dopo la psicologia ci racconterà (c’è anche un bel romanzo, forse di Pontiggia o forse no, MIO FIGLIO NON SA LEGGERE) dove il bambino piccolo , troppo protetto , non riesce mai a ” gattonare”, come succedeva al piccolo Oblomov eccessivamente protetto, e
    vezzeggiato, praticamente. costretto all’immobilità. Predestinato povero Oblomov.
    Ciaociao Cam
    .

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  7. Avatar cristina
    cristina

    Mr Pip Camilla, mi era piaciuto moltissimo!

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  8. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Cam
    Grazie per avermi ricordato Mr Pip!!! Faceva parte di un listone che non trovo più e che non sono riuscita a ricorìstruire.
    Buonanotte.

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  9. Avatar wwayne

    Ho appreso in extremis che oggi compie 70 anni Stephen King. Qualcuno vuole celebrare il lieto evento raccontando la sua esperienza con questo grande scrittore?

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  10. Avatar camilla
    camilla

    @ ww. la mia esperienza su Stephen King e’ di una simpatica ammirazione per le sue grandi qualità di raffinatissimo intrattenitore.King ha un grande talento per raccontare grandi storie ma non ha nulla da d i r m i. Lo ammiro come si può ammirare un atleta da. medaglia d’oro , insomma un gran divertimento. Ma ne ho letto poco , ciaociao Cam. ( tanti auguri a S

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  11. Avatar Teresa
    Teresa

    @WW per me It è stato per me una lettura fondamentale, un romanzo complesso da leggere sfogliandolo strato dopo strato, di formazione e non solo. Si, King è una grande intrattenitore come dice Camilla, ma anche un grande, grandissimo scrittore, di cui ho ripreso la lettura con 22/11/63 qualche anno fa e che mi era piaciuto molto. Non ho letto tutto di King e non mi è piaciuto tutto quello che ho letto ma It, Misery, L’ombra dello scorpione, La zona morta e appunto 22/11/1963 (tradotto in maniera ineccepibile dallo scritto Wu Ming 1) sono indimenticabili. Quindi tantissimi auguri a Stephen King.
    Teresa

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  12. Avatar cristina
    cristina

    camillla pssst… ma sai che una delle mie gatte si chiama Pippa ( si, Pippa) in onore di Mr Pip? qui intorno a me si scompisciano dalle risate ( toscani, si sa…)

    Perchè parlate di King? ha 70 anni? eh, vabbè gli anni passano. con quella faccetta lì che si ritrova poi, fa strano, un vecchio in un volto da folletto…
    Mio figlio lo ha letto molto, la Ste e la Vale (camilla sa) sono pazze di lui, io mai preso in mano nemmeno una pagina nè credo che succederà mai. Credo non faccia per me, ma sicuramente deve essere un gran intrattenitore se piace a gente di qualità come ne conosco.

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  13. Avatar Teresa
    Teresa

    Ecco qui un articolo su It…daje)))
    https://www.internazionale.it/opinione/nicola-lagioia/2016/04/23/stephen-king-it-trent-anni

    Ciao a tutte/tutti scrivo poco pochissimo, vi leggo quando posso perchè è un periodo di intensa attività, comunque vi penso (bene).
    Buona giornata.
    Teresa

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  14. Avatar Dani

    @Teresa ullala’ che gran voglia di leggere King mi ha trasmesso quel tuo link al commento di La gioia. Pensa un po’ mai letto nulla… e non per snobismo, giusto così, non mi è mai capitato. Devo solo attendere tempi migliori

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  15. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Oblomov piaceva a Moravia, il lui vedeva un esistenzialismo malinconico sul nascere. Non so Moravia sarebbe piaciuto altrettanto ad Oblomov. Oggi l’Oblomov più vicino a quel modo di essere si trova nei libri di Vila-Matas, personaggi sempre sul punto di perdere le forze. La loro non è depressione, non sono cupi o nichilisti, ma faticano nelle relazioni convenzionali perché non trovano la naturalezza che hanno in mente, non accettano l’idea che la loro anima sognatrice non possa contagiare ma essere perdutamente contagiata, non accettano la metamorfosi tuttavia non periscono né soccombono; si ritirano via via dalla scena, come Emily Dickinson.

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  16. Avatar wwayne

    Ringrazio moltissimo tutte coloro che hanno partecipato al dibattito. Io invece di Stephen King ho letto nell’ordine:

    Cell
    Joyland
    Christine la macchina infernale
    22/11/’63
    The Dome
    Ossessione
    Carrie
    Le notti di Salem
    Buick 8
    Doctor Sleep
    L’ ombra dello scorpione
    Duma Key

    A parte Duma Key (lento, confuso e depresso), sono state tutte delle bellissime esperienze, dei veri e propri viaggi all’interno di un libro unico, di un mondo sconosciuto, di una mente geniale.
    E come sempre succede alla fine di un bel viaggio, si è soddisfatti di come è andato, ma si è anche tristi, perché avremmo voluto prolungarlo per sempre.
    Ciò che apprezzo di più di King è l’empatia che riesce a creare tra il lettore e i personaggi del romanzo. Ad esempio, mentre leggevo 22/11/’63 mi affezionavo profondamente non soltanto al protagonista, ma anche ai personaggi di contorno. E’ davvero un’abilità non comune.
    Tuttavia, non è 22/11/’63 il mio romanzo preferito di Stephen King: per riprendere il paragone “olimpionico” di Camilla, se dovessi formare un podio con i titoli citati sopra gli darei la medaglia d’argento, con The Dome medaglia di bronzo e Buick 8 medaglia d’oro. Non a caso Buick 8 è l’unico romanzo di King a cui ho dedicato una recensione (https://wwayne.wordpress.com/2014/04/18/misteri-e-segreti/).

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  17. Avatar camilla
    camilla

    @ Domenico fina. mi piace l’accostamento tra Oblomov e Vila Matas. ( tra l’ altro Vila Matas e’. un poco oblomoviano anche nel suo modo di fare.e nel suo stare dentro il suo corpo . Un corpo grande, un muoversi lento .ogni parola e’ buttata lì come ” svogliata” ma ogni parola gronda intelligenza da tutte le parti.In bel volto, pallido e molle. un fascino. unico. Anche Melville , specialmente in BARTLEBY LO SCRIVANO , romanzo grandioso, e’ Oblomoviano.
    Certo non c’è la cocaina a creare una atmosfera
    a volte spaventosa anche se piena di talento che il bravo King scrive a fiumana. E’ proprio il contrario di Oblomov e certo ha un suo stile unico per descrivere il terrore , immediato e sovraeccitato.
    @ Teresa certo capisco il tuo entusiasmo. per Stephen King. Quello che mi permetto di osservare e’ la farraginosa incasinatissima lunga “””critica”””? di un La gioia che fa delle mescolanze da incubo . Se ne valesse la pena si potrebbe confutare tutto il suo smandrappato discorso che tira in ballo una infinita ‘ di scrittrici e scrittori …innocenti, incredibile Di solito non apro mai i link. preferisco leggere te Teresa che sei davvero brava.

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  18. Avatar carloesse
    carloesse

    Io (che non sono un grande cultore di King e che ho visto più film, alcuni comunque molto belli, tratti dai suoi libri che lettore dei suoi romanzi) mi sentirei di raccomandare caldamente a tutti STAGIONI DIVERSE, quattro racconti piuttosto lunghi, o 4 romanzi brevi (non saprei come definirli superando tutti e abbondantemente il centinaio di pagine) tra i quali STAND BY ME, dal quale come spesso fu fatto un bellissimo film: ma per me è stato l’unico caso che mi ha fatto venire una grande voglia di leggere anche l’opera scritta.
    Questo non vuole dire che anche le altre storie non mi siano piaciute (lo SHINING di Kubrick, DUEL di Spielberg, o IL MIGLIO VERDE su tutti), ma non hanno avuto lo stesso potere di attrarmi alla loro lettura

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  19. Avatar wwayne

    Io invece raccomando a tutti di NON leggere Duma Key. Come avrete intuito dal mio commento precedente, è il libro che mi ha fatto un po’ “disamorare” di King (e infatti non leggo nulla di suo da oltre 3 anni).

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  20. Avatar Teresa
    Teresa

    @Carloesse @tutti le riduzioni cinematografiche a volte riescono molto bene (è il caso di Stand by me, un pò meno degli altri due a mio parere) trasferendo al linguaggio del cinema l’essenza del romanzo. Altre volte nonostante il risultato sia ottimo il film risulta altro dal romanzo/racconto o comunque non restituisce l’essenza della narrazione, ma appunto diventa altro, magari un ottimo prodotto artistico ma qualcosa che ha poco a che fare con l’originale scritto. In questo senso io che amo il cinema preferisco le sceneggiature originali, una scrittura pensata per questo tipo di linguaggio.
    Uno per me dei casi più eclatanti sono i film tratti dai romanzi dello scrittore E. Morgan Foster, da me amatissimo, quello di Passaggio in India, Casa Howard, Camera con vista, uno scrittore che in un determinato periodo ha interessato parecchio la produzione cinematografica britannica, coinvolgendo registi come Lean e Ivory che hanno tratto degli splendidi film dai citati romanzi.
    Ma….se leggete o avete letto ad esempio Passaggio in India e poi vedete l’omonimo film di Lean che è beninteso uno splendido film, capirete che sono due cose differenti, perchè il film, molto bello, non rende il mistero che pervade le pagine del romanzo, quel non detto e non spiegato che coinvolge, turba, appassiona il lettore. E Casa Howard anche questo un gran bel film non rende quell’ironia e quello sguardo un pò distaccato e molto “british” con cui Foster mostra i limiti e difetti della società cui lui stesso appartiene.
    @Camilla sei un mito Cam, davvero.
    Buona giornata, ora vado in full immersion, ciao.
    Teresa

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  21. Avatar cristina
    cristina

    Camilllaaa, hai già letto Terre promesse di Agus vero? come è?? mi serve un parere motivato per il mio Gdl che oscilla vistosamente fra i marosi delle letterature

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  22. Avatar cristina
    cristina

    Cinema – un mezzo espressivo a se stante- Radio ( secondo me) idem. Letteratura altra cosa, altra fruizione, altra profondità e modalità solitaria di fruizione.
    Ne abbiamo già parlato tante volte, e comunque è sempre la letteratura che a volte fa germogliare dei films (belli, ma anche brutti), mai il contrario.

    Esempio nostrano: Elena Ferrante : Uno dei suoi primi libri , I GIORNI DELL?ABBANDONO. molto bello e forte. tradotto malissimo in film, nonostante la brava Margherita Buy.

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  23. Avatar carloesse
    carloesse

    @Teresa
    Ma sono pienamente d’accordo con te riguardo alla profonda diversità e modalità espressiva di un film e di un romanzo. Nulla di più distante dalle creazioni di Kubrick ad esempio, e i romanzi o racconti da cui sono tratte (non solo SHINING, ma anche e ancor di più DOPPIO SOGNO di Shnitzler). Che un film, per quanto possa essere “fedele”, non possa mai essere considerato come “sostitutivo” di un libro è palese, e del resto l’avevo ribadito io stesso in una recente discussione.
    Qui il mio discorso era diverso: parlavo della capacità di “invogliare” a leggere anche il libro. Cosa che nel caso di King mi è scattata solo nel caso di STAND BY ME.
    Ciao

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  24. Avatar camilla
    camilla

    @Cristina lo sai, io ammiro entusiasta la inclita Milena Agus.Al punto che mi e’ difficilissimo trovare le parole per dirlo. Certo lei e’ insolita lei è arguta e divertente, lei è. unica nel panorama italiano. Un pochino Natalia Ginzburg ma senza la sua malinconia. Scrive …a bassa voce eppure sembra la Callas nell’ habanera , il suo ultimo libro TERRE PROMESSE e’ l’incantesimo bello e impossibile dell’ utopia.I suoi libri , da MAL DI PIETRE in poi sono tutti meraviglie.Ma non è di moda, ovviamente. Occorrono lettori speciali. Innocenti. Boh.baci 😘 Cam

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  25. Avatar camilla
    camilla

    @. Teresa di Edward Morgan Forster ( sono perfettamente. d’accordo con te sul fascino dei suoi libri ) se per. caso. non lo avessi letto , ci sarebbe il. famoso. MAURICE Pier Paolo Pasolini ne fece un mito, ( Meridiano Mondadori , ma penso che in rete si trovi il lungo tributo a MAURICE).. E’ un bellissimo romanzo, pubblicato postumo per volontà di Forster, visti i tempi bui e il dramma dell’ arrresto. di Oscar Wilde. Uno scrittore troppo presto dimenticato, Forster intendo, e davvero importante. Ciao bella. Cam

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  26. Avatar Laura
    Laura

    @camilla
    A suo tempo “Mal di pietre” ebbe pero’ molto successo ne parlarono in molti ..

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  27. Avatar camilla
    camilla

    @ laura Maldipietre venne notato ma la scrittrice , col suo stile ha scritto molti altri romanzi , tutti molto belli molto brillanti molto originali, tutti splendidamente teneri verso le sue donne appena sbilenche, trasognate , divertenti. Ho letto che in Francia e’ molto amata. ciaociao Cam

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  28. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @tutti
    Non vi ho ancora raccontato niente di un libro che ho letto quest’estate, è una spy story di un autore che non avevo mai sentito nominare:

    • Benjamin Tammuz, “Il minotauro”, Edizioni e/o, 1997

    Non mi dilungo con la trama (https://it.wikipedia.org/wiki/Il_minotauro_(Tammuz)) la questione è un’altra: le spy story non dovrebbero tenerti in tensione, incitarti a proseguire con foga, e provocare un brivido di fremente curiosità? Mah, io prima di superare la metà del libro sono stata lì li per mollare tutto, dico la verità, poi, piano piano, la storia è riuscita, lentamente, ma molto lentamente, a coinvolgermi. Eppure so che viene giudicato un libro avvincente; forse sono io che mi aspetto troppo dal genere.

    Saluti,
    Mari

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  29. Avatar camilla
    camilla

    @ Marian. quale è in sentiero di Pollicino che ti porta tra libri? Ora hai incontrato il russo Tammuz che emigrò dal razzismo russo/comunista alla Palestina. Un Pioniere in quello che sarebbe diventatata Israele. E’ la storia di una spia ma non certo il tipo di spy story che si legge come un giallo o un noir. C’ entrano il minotauro e la impossibilità di raggiungere la felicità. Lo scrittore venne apprezzato , a ragione, per motivi letterari piuttosto lontani dai classici (spesso belli avventurosi ma in po’. scacciapensieri) spy story.
    Forse ti aspettavi altro.E e’. sempre deludente trovare un libro inatteso e forse mascherato, involontariamente, da una specie di “genere” che non è , era, il suo. Sei una lettrice onnivora e attivissima. Complimenti. Cam😊

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  30. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Camilla

    Certo con “Il minotauro” di Tammuz mi aspettavo un genere diverso, ma se fosse stato coinvolgente, come dico sempre io, al diavolo le etichette, tanto più che si capisce quasi da subito che l’oggetto del racconto è una storia d’amore impossibile e non un qualche intreccio internazionale. Camilla, a prescindere dal genere, per quanto tu possa ricordare, non l’avevi trovato un po’ pesante all’inizio? In merito alle spy story potrò dire la mia quando ne avrò finita una, classicissima, inclusa nell’elenco del Guardian, nell’altro articolo.

    Sono comunque contenta di avere letto questo libro, avevo saputo che alcuni amici di lettura lo avrebbero condiviso e io ho colto la palla al balzo; l’intento programmatico, e vengo al “sentiero di Pollicino” di cui mi domandi, è sempre quello di spaziare tra classici e contemporanei, di attingere da generi diversi seguendo consigli e suggestioni di fonte differente (nella gerarchia delle fonti voi del blog siete tra le “primarie”!).

    Ciao,
    Mariangela

    PS Come storia d’amore quella del libro era troppo impossibile, per i miei gusti!

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  31. Avatar carloesse
    carloesse

    Non ho mai letto OBLOMOV, ma ricordo ancora il magnifico film di Nikita Michalkov del 1980 (per alcuni il suo capolavoro), con inquadrature stupende e una magnifica colonna sonora (Bellini, Rachmaninov,…).
    Sempre con le dovute riserve riguardo alle differenze tra libri e film…….

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  32. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Carloesse
    Io invece mi sono procurata lo sceneggiato RAI: se con “L’idiota” avevo trovato una narrazione che rispecchiava il testo, molto lenta, ma quello dipende dal fatto che il modo di fare TV è cambiato, ma comunque fedele allo spirito del libro, qui con “Oblomov” di Claudio Fino trovo un aspetto caricaturale che nell’opera io non ho rinvenuto (sempre tenendo conto, ovviamente, delle differenze tra libri e trasposizione televisiva).

    Comunque, l’elenco degli audio RAI l’avevo già postato, adesso metto qui quello degli sceneggiati ora disponibili su DVD:

    • Bolchi, Sandro. Il mulino del Po
    • Landi, Mario. I racconti del maresciallo
    • D’Anza, Daniele. Orgoglio e pregiudizio
    • Majano, Anton Giulio. Jane Eyre
    • Majano, Anton Giulio. La cittadella
    • Blasi, Silverio. Le terre del Sacramento
    • D’Anza, Daniele. Madame Bovary
    • Cottafavi, Vittorio. Umiliati e offesi
    • Blasi, Silverio. Il romanzo di un giovane povero
    • Majano, Anton Giulio. Una tragedia americana
    • D’Anza, Daniele. I racconti fantastici
    • Bolchi, Sandro. Camilla
    • Bolchi, Sandro. Le mie prigioni
    • Meloni, Raffaele. Malombra
    • Leto, Marco. I vecchi e i giovani
    • Majano, Anton Giulio. La fiera delle vanità
    • Enriquez, Franco. Resurrezione
    • Di Gianni, Luigi. Il processo
    • Majano, Anton Giulio. Ottocento
    • Albertazzi, Giorgio. Jekyll
    • Fino, Claudio. Oblomov
    • Cortese, Leonardo. La figlia del capitano
    • Bolchi, Sandro. I miserabili
    • Spadaro, Ottavio. Il segreto di Luca
    • Fenoglio, Edmo. Il Conte di Montecristo
    • Rossi, Franco. Odissea
    • Fenoglio, Edmo. I Buddenbrook
    • Bolchi, Sandro. I promessi sposi
    • Bolchi, Sandro. Il mulino del Po
    • Bolchi, Sandro. Anna Karenina
    • Vaccari, Giacomo. L’Idiota
    • De Bosio, Gianfranco. Delitto di Stato
    • Majano, Anton Giulio. La pietra di luna
    • Landi, Mario. Cime tempestose
    • Landi, Mario. Questi nostri figli
    • Majano, Anton Giulio. Quell’antico amore
    • Ferrero, Mario. Le sorelle Materassi
    • Lizzani, Carlo. Fontamara
    • Landi, Mario. Canne al vento
    • Majano, Anton Giulio. Marco Visconti
    • Fino, Claudio. Mont Oriol
    • Cottafavi, Vittorio. I racconti di Padre Brown
    • Fenoglio, Edmo. Il giocatore ; Il marito geloso
    • Majano, Anton Giulio. La freccia nera
    • Majano, Anton Giulio. …e le stelle stanno a guardare

    Io qualcuno lo ricordo per averlo visto proprio sul piccolo schermo, a suo tempo.

    Ciao,
    Mariangela

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  33. Avatar camilla
    camilla

    @ Marian non c’è. LOLITA? Non c’è FRANKENSTEIN letti da Dio! Non c’è. DRACULA?
    Mancano i meglio. Ci devono essere!Cam

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  34. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Camilla

    Camilla, hanno fatto lo sceneggiato dei libri che citi? A me non sembra, però …

    Ciao,
    Mari

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  35. Avatar camilla
    camilla

    @marian. nooo ho fatto casino.Hanno fatto la lettura, l’audiolibro. scusa sono assai distratta.😊

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  36. Avatar wwayne

    Anton Giulio Majano ci ha regalato anche questo splendido film (con Sophia Loren e Nino Manfredi nel cast, che cinema avevamo allora): https://wwayne.wordpress.com/2014/10/22/poveri-ma-felici/.

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  37. Avatar camilla
    camilla

    @ ww. No ww la nostalgia del “buon tempo passato” non la condivido affatto. Una vitaccia schifosa, padri padroni,madri (spesso) bigotte e disperate senza neanche rendersene conto. Un Paese ancora più misero, ignorante e tristissimo di quello di oggi, che non scherza, e in troppe zone di Italia non è. ancora cambiato. No ww , il passato era spaventoso e “quei” film …pure.
    Mi dispiace ma no no no.Ciao carissimo. Cam

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  38. Avatar wwayne

    @Camilla: Sull’Italia di allora si può discutere, ma il film è oggettivamente bellissimo. Del resto, l’ha scritto Vasco Pratolini…

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  39. Avatar cristina
    cristina

    mannaggia, un soffio di vento di questi ultimi post mi ha riportata in un passato rai lontanissimo e vecchissimo. Orsù, siamo pur sempre nel 2017.

    Sapete?
    Ho litigato col mio gdl, insomma a mezzo: loro hanno scelto in mia assenza ( ero in ospedale) un percorso che a me pare delirante, ossia Classici russi alternati a contemporanei italiani ( di cui nulla sanno nè conoscono).
    Un incubo praticamente per me, dover rileggere cose lette a 20 anni e/o robetta ( o robaccia) poco significante.
    No, gliel’ho detto, i classici russi per un anno (!!!) non mi avranno. E nemmeno i contemporanei italiani (io ,invece, li frequento e un po’ li conosco…i meglio li ho già letti tutti/e, gli altri boh, anche no grazie).
    Mi volevano proibire di prendermi un anno sabbatico. Ohibo’, incazzata mi sono.
    Si giunse a un compromesso. classici russi ( per loro) alternati a contemporanei ma europei.
    Eccomi dunque su Annie Ernaux, da leccarsi i baffi come sempre.

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  40. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina!!! @Tutti

    Non vuoi rileggere i classici russi? E perché sei restia? Pensa che io, proprio in questi giorni, dopo l’entusiasmo provocato da “Oblomov”, stavo facendoci un pensierino sui russi (però per me non sarebbero una rilettura, salvo Dostojesky). Ti disturba rileggerli oppure non ti va di discuterne con gli altri partecipanti del GdL?

    Ciao,
    Mari

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  41. Avatar cristina
    cristina

    Mari, si non voglio rileggerli. non mi fa stare bene l’idea di un anno sui classici russi – molto pieni di riflessioni sulla morte e sul destino – e voglio dedicare il mio forse non enorme tempo di lettura ad altro.
    Io li ho letti per 4 anni di fila da giovane, non sento la necessità di rileggerli ora e comunque uno si, due ok, molti NO

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  42. Avatar EditaLara
    EditaLara

    Buon pomeriggio allegra combriccola! spero stiate bene o almeno in miglioramento ( per chi insomma ha avuto problemi di salute).
    Con il mio poco tempo a disposizione leggo meno in generale e poco il blog e starvi dietro è dura se parlate addirittura di classici russi 🙂 !
    Di King, che ammiro molto , ho letto poco ma quel poco è stato grandioso!
    Come detto da Carlo “Stagioni diverse” ( Stand by me è uno dei miei film del cuore per molte ragioni) e IT capolavoro dalle mille sfaccettature ( per non dire della sua efficacia anche come arma contundente in caso di lite coi vicini 😉 .
    Ho cominciato un romanzo a suo tempo suggerito da Cristina mi pare, “Regina di fiori e di perle”, colonialismo italiano in Etiopia di cui pochissimo si sa e pochissimo si studia a scuola purtroppo.. dura da mandar giù essere dalla parte dei cattivi, ma sono solo all’inizio, vi saprò dire..
    ps. scoperto al Festivaletteratura ( tra i molti incontri entusiasmanti) un bravo poeta italiano: Franco Arminio, di cui ho preso “Cedi la strada agli alberi”, che piccola / grande dolce scoperta !

    https://comunitaprovvisorie.wordpress.com/2016/05/19/cedi-la-strada-agli-alberi-frammenti-di-un-discorso-ecologico-dalla-casa-della-paesologia/

    ciao a tutti 🙂

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  43. Avatar wwayne

    @Editalara: Grazie mille per aver partecipato anche tu al dibattito su King! 🙂

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  44. Avatar wwayne

    Ieri ho finito di leggere “Tutto quello che fai per me” di Elena Mazzanti. Il protagonista è un uomo timido e introverso, che a causa del proprio carattere si ritrova ad essere solo come un cane: per fortuna questa situazione dura poco, perché incontra una ragazza spigliata che lo presenta ai suoi amici e lo aiuta ad aprirsi al mondo. Purtroppo però lei non ha agito così per puro altruismo, e lui scoprirà presto che il prezzo da pagare in cambio di tanta generosità potrebbe essere decisamente alto…
    Al di là della trama (molto avvincente e ben scritta), ad avermi colpito sono soprattutto i personaggi: hanno tutti una personalità ben definita, un qualcosa che li rende interessanti per il lettore e utili all’interno del romanzo. Dovrebbe essere la regola, ma in realtà mi capita abbastanza spesso di leggere libri con dei personaggi piatti, e del tutto ininfluenti ai fini della trama. Per fortuna non è questo il caso.

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  45. Avatar milena
    milena

    Grazie Editalara….bellissima scoperta questo signore e poeta Franco Arminio

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  46. Avatar EditaLara
    EditaLara

    @Milena prego, merito comunque della nostra Maria Teresa che era con me a Mantova e che conoscendolo mi ha invogliato ad ascoltarlo 🙂

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  47. Avatar cristina
    cristina

    vorrei sapere se qualcuno/a ha letto l’Arminuta che ha vinto…mah cosa era? insomma quello

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  48. Avatar Laura
    Laura

    @ cristina
    il Campiello….io no non l’ho letto

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  49. Avatar camilla
    camilla

    @ cris ho avuto in prestito da un’amica entusiasta e “commossa” questa ARMINUTA che in lingua italiana vorrebbe dire la ritornata, (cosi’ dicono). naturalmente senza i dialetti di tante piccole ma piccole patrie sembra che non si riesca a scrivere in Italia, se penso al povero Manzoni, quanta fatica per una letteratura italiana ha fatto col suo bel libro, ma non è. servito a niente, insomma sono arrivata a meno della metà e l’ho restituito . Sempre a commuoversi per tristissime storie di famiglia
    dove succedono cose tremende. E si che non ci si commuove facilmente in questo Paese sempre più. razzista.La famiglia insomma .tutto succede lì dentro. Ma lo sai che i miei gusti sono un tantino diversi. E poi non l’ho letto tutto, l’atmosfera era per me irrespirabile Ma a tantissimi potrebbe piacere moltissimo.
    baci 😊 cam

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  50. Avatar wwayne

    @Editalara: Non sono mai stato alla fiera del libro di Mantova. Me la consigli?

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