I libri più belli, letti nel 2017

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017. Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri. Ci piace molto il confronto, la…

Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925
Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017.

Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto

Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri.

Ci piace molto il confronto, la discussione, anche la contestazione dei giudizi altrui; non viene apprezzato, e nemmeno tollerato, l’insulto.

Ogni anno, questo post sui “libri più belli” è una fonte di preziosi consigli (anche contro qualche libro), di analisi, di serenità, di dubbi, di speranze, di riflessioni.

Grazie, come sempre, a tutti coloro che parteciperanno.

Abbracci

Commenti

2.739 risposte a “I libri più belli, letti nel 2017”

  1. Avatar carloesse
    carloesse

    @Nonnaci: auguri anche da me, o compagna di sventura! Sembra che quest’anno la sfortuna si accanisca contro di noi (Cristina docet)! Qualcuno conosce qualche sciamano che ci liberi dal malocchio?
    Comunque mi consolo pensando sempre che c’è di peggio. E che avrò ancora più tempo per le letture….
    🙂

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  2. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Carloesse bentornato, ci siamo salutati anche su Goodreads ma lo rifaccio qui.

    Cristina, concordo con la tua lettura di Babilonia, sebbene in Reza non tutto sia incenerimento e scetticismo. C’è un salutare acre umorismo, in molti punti.

    Sto leggendo Tutto è possibile di Elizabeth Strout ed è un libro con alcuni capitoli perfetti e commoventi, come solo lei sa fare.

    Ciao

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  3. Avatar cristina
    cristina

    chissà perchè a me Strout ( di cui ho letto due o tre libri) non riesce a stare simpatica? no, nemmeno antipatica eh, neutra totale. devo capirlo, mannaggia…

    Ah Cam! tu ogni volta che vai a Mantova ti innamori totalmente, hai questo dono ,ti incendi sempre ( io meno ahah), eh il fuoco trentino…!!

    Sto leggendo IL RITORNO di Hisham Matar. vi saprò dire.

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  4. Avatar carloesse
    carloesse

    Io mi sto reimmergendo nella “recherce” proustiana: ho attaccato il IV volume “Sodoma e Gomorra”. La degenza mi darà luogo di correre abbastanza spedito… Approfitto.
    🙂

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  5. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Carloesse @Nonnaci @Cristina @Camilla @Tutti

    Ragazzi, cosa mi combinate qui così?! Scale, tombini, radici d’albero tutto congiura contro di noi; nonostante le fratture (malleoli, radio e ulna) i denti rotti, le distorsioni e le ingessature, nessuno vi può fermare e per me sarà un piacere continuare a leggervi su questo blog!

    Fate bene a fare di necessità… lettura!

    Ciao,
    Mariangela

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  6. Avatar camilla
    camilla

    @ Cristina Tu sei “quasi” perfetta cris mia. Ma hai un difettuccio, uno solo ma ce l’hai. Leggi i nuovi libi partendo dalla fine. Per poter apprezzare e “soffrire” assieme a Matar e’. necessario aver letto almeno NESSUNO AL MONDO oppure ANATOMIA DI UNA SCOMPARSA dove di conosce questa famiglia e uno stupendo padre . vivo e fascinoso, perseguitati dal regime
    di Gheddafi. e poi sparito , senza traccia. Dalle prigioni libiche non si riesce ad avere notizie. Sono passati oltre vent’anni da quando il piccolo Suleiman non si spiega le continue assenza del padre e nemmeno la differenza della mamma.Questo è. Isham Matar. NESSUNO AL MONDO.suo primo libro.
    segue ANATOMIA DI UNA SCOMPARSA, un romanzo dove corre una vena di dolore incessante la’ dove vige la tirannia , la violenza, l’esilio.Sono passati 10 anni per il piccolo Uri, e il romanzo, colmo di tenerezza, ricalca temi Shakespeariani.. E ora ecco IL RITORNO . Uri e’. un uomo e il fantastico padre non è ancora…
    La partecipazione. di chi legge e’ diventatata una questione di famiglia.
    @ nonnaci. che sfiga cara, guarisci presto.
    @ Carlos. mi dispiace tantissimo. Siamo un gruppo di feriti sul campo. Impara a scrivere col Cellulare, si può. stare anche a letto. Un forte abbraccio. Cam

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  7. Avatar camilla
    camilla

    Ecco cosa succede a scrivere col telefono, sdraiati sul divano. E’. che non si può. rileggere sennò ,col mio telefono, sparisce tutto. Pazienza, ti pare Mariangela? Cam Comunque. vi racconterò. di Brokken : di una simpatia, gentilezza, dolcezza mai viste. Parlava francese , non olandese, perciò capivo tutto bene. MERAVIGLIOSO. Cam

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  8. Avatar cristina
    cristina

    adesso questa cosa che io inizio dalla fine…boh. a parte che non mi importa, ma quali altri libri o scrittori avrei cominciato dalla fine?
    poi c’è un titolo di Terzani che dice La fine è il mio inizio ahah.

    la cosa è semplice Cam: un’amica giovane che adoro , mi dice leggilo che è bellissimo. Io prendo e leggo, dunque.
    e per ora mi taccio, sul libro.

    Poi Cam se sapessi quanti ma quanti difetti ho. ahahaha, altro che perfetta, ahahah

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  9. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Non sto seguendo un filone o una scaletta incentrata su un’area geografica è quindi un puro caso che io abbia finito “Il tunnel” di Ernesto Sabato, scrittore argentino, subito dopo il libro di Mario Benedetti, anch’egli sudamericano.

    È un amore che sfocia nella violenza, in un omicidio; non anticipo nulla perché, che il protagonista abbia ucciso la donna amata, è rivelato già nelle prime righe della storia, tutto il resto del racconto è un lungo flash back. Il libro mi è piaciuto e sono contenta di avere incontrato un autore nuovo, ma, anche qui, ho percepito uno scarto tra l’intenzione dell’autore, quella di rappresentare una solitudine che fa sua una passione divorante che poi si trasforma in ossessione e conduce alla morte, e quello che il romanzo riesce a trasmettere, non so, come se l’autore avesse commesso un errore di presunzione, quello di voler esprimere qualcosa di devastante senza però saperlo veramente comunicare con la sua scrittura (in questi casi è lecito prendersela con i traduttori?). Il tunnel, che dà il nome al libro, è quello in cui il protagonista, in una sorta di delirio surrealista, immagina sia scorsa tutta la sua esistenza, un tunnel che talvolta ha pareti di vetro attraverso le quali vede il fluire della vita della sua amata. In qualche modo vengono in mente i corridoi di Kafka, in una sorta di brutta copia, però.

    Non ricordo se conosciate il libro o l’autore, forse sì.

    Ciao,
    Mari

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  10. Avatar camilla
    camilla

    @ cris okok. Chirdi alla tua giovane amica a cui è. piaciuta Matar se ha letto i primi due. semplicemente perché il tutto diviene una grande bellezza. E una grande. bellezza non si trova facilmente. Per me sei perfetta, tranne che , qualche volta, tagli la testa a una meravigliosa opera e ti accontenti dei pur bei piedi.
    Un libro che comincia e finisce dentro un solo magico volume e’ IL RESPIRO DELLA NOTTE di Richard Mason che ho appena ascoltato a fahre, poco fa’. baci cam

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  11. Avatar cristina
    cristina

    Cam. ehhhhhhh. mah..

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  12. Avatar carloesse
    carloesse

    @Mari
    Di Sabato ti consiglio SOPRA EROI E TOMBE che è ancora più bello (è considerato il suo capolavoro) del TUNNEL.

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  13. Avatar camilla
    camilla

    @ Mariangela qualche volta mi stupisci un pochino . Questo tunnel di Ernesto. Sabato, un libro molto vecchio, anni 50? o giù. di lì,anni in cui tutto quello che veniva dal Sudamerica era appezzato, era di moda, questo Tunnel se ricordo bene, lo lessi 100 anni fa’, mi sembrò un brutto libro. Oggi a ripensarci mi viene da dire ” tutte le scuse son buone per un riuscitissimo. femminicidio.” Nel senso che non lo apprezzo affatto.Ovviamente. e’. un parere personale. Grazie del tuo post molto carino di incoraggiamento. un abbraccio Cam

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  14. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Carloesse @Camilla

    Carlo, grazie.

    Camilla, non penso che possiamo condannare l’autore per avere trattato il tema che oggi definiamo “femminicidio”, io al libro non attribuisco il massimo dei voti, ma non me la sento di stroncarlo, non è così brutto, secondo me; può non piacere, oppure, mi sembra il tuo caso, può essere che tratti un argomento disturbante, ammetto che possa inquietare, ma
    di questo non possiamo fare una colpa all’autore, se fosse, sarebbe casomai un merito.

    Ciao,
    Mariangela

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  15. Avatar camilla
    camilla

    @ Marian 😊 inquietare proprio no. La storia di una orrenda ossessione. se il soggetto anziché una donna (ma che caso!)fosse stato un bambino non sarebbe un infanticidio? A quel tempo la donna era comunque. ancora molto usata come capro espiatorio. E poi tutti i gusti hanno diritto di esprimersi senza che si venga psicoanalizzati.
    Tu me lo insegni e ti scocci ,giustamente, quando succede a te. No??? Comunque Sabato non mi piace . ciaociao cam

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  16. Avatar carloesse
    carloesse

    Io IL TUNNEL l’ho letto no molti anni fa e non mi era dispiaciuto. Sì, è la storia di un’ossessione. Ma lo è anche LOLITA di Nabokov, e questo è un grande capolavoro.
    Comunque di Sabato mi era piaciuto molto di più SOPRA EROI E TOMBE.

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  17. Avatar cristina
    cristina

    Sabato, e chissà se l’ho mai letto, mi dimentico i libri, spesso. Ora non lo leggerei.

    Ho finito IL RITORNO di Hisham Matar. Libro di testimonianza importante, e di dolore, che mi ha coinvolta però davvero solo nella seconda parte, più densa, stringente, affannosa, Una vicenda straziante, ,certissimamente, e anche il figlio – lo scrittore – fa tenerezza assoluta e non vorresti mai essere nella sua pelle.
    Ma il mio problema è stata la scrittura – d’accordo è un memoir, non un romanzo, d’accordo, ma la scrittura l’ho trovata pesante, poco coinvolgente, insomma mi ha tenuta un po’ distante.
    Forse non era il momento per me di leggerlo – avevo distrazioni interiori – e nonostante la traduzione della grande Maria Nadotti ( verso cui ho un legame più che di stima grazie a Fahrenheit, lei mi ha regalato anni fa un libro di Mercè Rodoreda che cercavo a Caccia al libro con una bellissima dedica) insomma è successo cosi’.
    Le dittature sono fetenti, tremende, schifose ovunque nel mondo e il loro procedere ha qualcosa di analogo. Qui c’è un di più di ferocia e se pensi che intanto i vari Craxi e Co andavano a braccetto con Gheddafi ti vergogni di essere stata così cieca, sorda, inconsapevole, e colpevole.
    L’anatomia di una persecuzione e di una dittatura nel vuoto delle tribù. Una ferita perenne, un padre scomparso, torturato, sparito come Giulio Regeni, ma di lui non c’è nemmeno il corpo- la famiglia non sa la sua fine, dove e semmai come,, è in una sospensione emotiva inimmaginabil, tremenda, feroce.
    Che vita, quella di Hisham Matar e della sua famiglia!

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  18. Avatar camilla
    camilla

    @ Cristina Forse un giorno ti capiterà di leggere ANATOMIA DI UNA SCOMPARSA di Matar, quando ancora il dolore per la perdita senza un saluto e la sparizione di un padre senza neppure un corpo , non incombe Nuri, quando ancora il padre tanto bello e interessante, rimasto vedovo della prima moglie, la madre fragile e bella e tanto amata da Nuri, ti “frega” la nuova splendente ragazza di cui lui , adolescente, e’. segretamente innamorato e trova in lei tutta la tenerezza della madre morta, Ecco che il fascinoso padre …se la sposa, insomma ci e’ un clima Sachespeariano, scritto benissimo, dove tutti possono essere ancora molto felici, anche se il giovane Nuri non se ne rende conto. ANATOMIA DI UNA SCOMPARSA e’ ancora assai lontana dalla tragedia e dal dolore di IL RITORNO.Ciao bella Cristina. Cam

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  19. Avatar camilla
    camilla

    @ Carlos. prima di tutto ti auguro di riuscire a sopportare con un filo di …allegria le consegue del tuo incidente. Ti capisco ma ti capisco.
    …Ah Lolita, fuoco dei miei lombi…… Grandissimo. Nabocov. E’ un russo e niente e ‘ più lontano da un sudamericano, grandi scrittori , uomini profondamente. diversi. In Lolita l’ ossessione porta Humbert alla solitaria disperazione e alla fine. Imparagonabile Nabokov.Ciao Carlos , non ci abbandonare. Cam

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  20. Avatar cristina
    cristina

    Cam… ma chi è Nuri? ne IL RITORNO non c’è ne traccia!!

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  21. Avatar camilla
    camilla

    @Cristina Nuri el Alfie e’ l’autore da ragazzo, Kamal Pasha e’. il papà sparito.

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  22. Avatar cristina
    cristina

    mah!! qui si chiamano coi loro veri nomi. boh

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  23. Avatar camilla
    camilla

    @ tutti. sembra che ci siano in giro carabinieri addetti alla sicurezza notturna che vanno in giro ,armati, in divisa, con la macchina della polizia a cuccare , in cerca di ragazze. Non basta questo? Non sempre cercheranno di stuprarle ma è. terribile questo schifoso malcostume di uomini ( di legge. e non) che si comportano come i peggiori vili mascalzoni. Non saranno gli unici due, temo .I maschi devono ripensare alla loro rieducazione sentimentale ,e’. urgentissimo.

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  24. Avatar camilla
    camilla

    @ cris. nella prima pagina del volume NESSUNO AL MONDO Isham Matar spiega la questione dei nomi. E’. una questione editoriale di nessuna importanza.Nel primo libro il bambino Matar e’. chiamato Suleiman, nel secondo Nuri. Matar confida che i lettori italiani tollerino l’astrazione.
    ciao

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  25. Avatar cristina
    cristina

    non parliamo di uomini e stupri che se no vomito ingiurie! sono vomitevoli. tutti, quelli con la divisa di più

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  26. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @tutti @Jezabel @Cristina @Editalara

    Jez, Cristina, so che “Middlesex” di Eugenides a voi è piaciuto molto, tu Cristina avevi ammesso che ha un avvio piuttosto lento, ma nel complesso ne hai sempre detto bene, ricordo anche, a questo proposito, di avervi più volte domandato come sia possibile apprezzare appieno un libro quando, all’inizio, per una mole di pagine corposa, non esordisce in modo spigliato.

    Allora, io “MIddlesex” l’ho letto, l’ho letto tutto e dico che se fosse per l’ultimo terzo di libro potrei affermare senza preoccupazione di essere esagerata che è un gran libro, anzi un capolavoro per la profondità, la leggerezza e l’umorismo con cui sa trattare un tema tanto scabroso. Visto che quando leggo mi piace divertirmi anche nei rimanenti due terzi, dico che Eugenides per i miei gusti l’ha tirata troppo in lungo e che la medesima storia familiare (importantissima, non dico di no, per comprendere lo sviluppo della personalità di Cal) poteva, anzi, doveva essere raccontata in modo più stringato.

    Non nego che alcuni pezzi siano fortissimi (la presa di coscienza della propria malformazione dopo avere letto la scheda clinica, la macchina volante, il colloquio finale con la nonna), ma per arrivare alle pagine piacevoli ho fatto veramente fatica.

    So che non sarete d’accordo, salvo Edit che – mi sembra di ricordare – l’ha mollato, ma questo è il mio parere.

    Ciao,
    Mari

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  27. Avatar camilla
    camilla

    @ Mariangela Un conto è. “mollarlo” il grande Eugenides, un conto è fare una certa fatica a leggere la prima parte di MIDDLESEX, basta saltarla, niente di male. ma dire che lo scrittore avrebbe dovuto tralasciare una parte scientifica sulla genetica, dove spiega da scienziato , appunto, la trasmissione genetica nel tempo, in maniera tanto esaustiva e, per il tempo in cui l’ha scritta ( una quindicina di anni prima della scienza
    ufficiale) , mi sembra fuori luogo. ) .La parte del romanzo che lo rende speciale e’ proprio l’indagine scientifica contro una serie di pregiudizi e di baratri di ignoranze. Poi trovo giusto che si legga ognuno a modo proprio , ma certo un grande libro non può. avere come scopo soltanto l’intrattenimento e la ” piacevolezza.Se ho capito bene il tuo post, il che non è. detto.Penso che il lettore abbia tutto il diritto di leggere come vuole in base ai suoi gusti,
    ma il mi piace o non mi piace non possono e non devono essere ” giudizi.”ciaociao cam

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  28. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Mariangela
    MIDDLESEX a me è piaciuto tutto moltissimo!

    @Carloesse
    in realtà quando ho iniziato con i tuoi testi ti ho anche avvisato, ma si vede che quando ho scritto eravate tutti un po’ presi da altro.
    In seconda superiore, istituto professionale, ho usato all’incirca verso marzo/aprile alcuni tuoi interventi (due) come esempio di testo argomentativo. “Ragazzi, questo testo l’ho preso da un blog; l’autore, una persona che non scrive su alcun giornale, esprime qui la sua idea, la sua “tesi” su un determinato tema. A sostegno della sua tesi utilizza alcuni argomenti a favore…”
    Spero la cosa non ti dia fastidio.
    Buona guarigione e buona lettura!

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  29. Avatar cristina
    cristina

    Middlesex, che gran libro!
    Da sfrondare nella prima parte, lo ripeto ancora, troppo lunga e avvitata su se stessa ( 100 pagine in meno sarebbero state molto opportune), ma un grandissimo libro! altro che.

    me lo ricordo come una grande luce ( tutto il contrario con quello successivo, La trama del matrimonio, che ho davvero detestato, al contrario di Camilla, davvero un libro secondo me inutile ma soprattutto faticoso, l’anatomia di una patologia gravemente schizofrenica, no grazie, a me non serve).

    E’ ricominciata la scuola, i piccolini qui davanti alle mie finestre squittiscono e fanno urletti striduli e acuti. La temperatura è scesa. Via siamo in autunno! quanto è bello il trascolorare delle stagioni e il loro avvicendarsi.

    Sono risalita ai piani alti, ma piede e gamba sono mooolto affaticati.
    la normalità ( what’s that??) è lontana. Arci sgrunt

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  30. Avatar carloesse
    carloesse

    @Jez
    Ma quale fastidio! Anzi, mi fa un enorme piacere di potere essere utile fino a portare ad esempio uno dei miei testi, in qualsiasi forma. Spero fossero almeno in buona forma…. (qualche volta, rileggendomi, mi accorgo di qualche errore!)
    🙂

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  31. Avatar cristina
    cristina

    hai ragione Carlo, Jez ti ha onorato di un vero blasone !!

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  32. Avatar camilla
    camilla

    @ jez e Carlos. scusatemi se mi intrometto . L’errore che può sfuggire a tutti non credo che sia il punto. Tu Carlos hai sempre e da sempre un modo di ragionare logico ,soprattutto riesci a esprimere pensieri complessi con una coerenza di ragionamento e un …gentile distacco che risultano assai chiari e convincenti .Non esci mai “dal seminato” e capisco bene quanto Jez trovi preziosi per i suoi “fanciulli” un simile esempio. Ciao a tutti. Cam. scusate l’ intrusione!

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  33. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Carloesse @Cam @Cristina
    in effetti a suo tempo mi sono stupita molto della mancata reazione; ho pensato “questo sarà abituato a far parte delle antologie scolastiche
    😉

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  34. Avatar carloesse
    carloesse

    Ehi, ma così mi fate montare la testa…..!!!!
    😉 😉 😉

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  35. Avatar carloesse
    carloesse

    PS: mi dispiace Jez, forse mi era a suo tempo sfuggita la tua prima segnalazione.

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  36. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Carloesse
    Però adesso senza indugi scrivi: quest’anno ho due seconde e una terza, servono testi freschi di stesura.
    Che sfruttatrice che sono!!!

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  37. Avatar cristina
    cristina

    diventeremo gelose)i?? ahah

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  38. Avatar wwayne

    Ho letto adesso i commenti degli ultimi giorni, e mi ha colpito in particolare quello che si sofferma sulla spregiudicatezza morale di Craxi. Ovviamente concordo con questo giudizio, e vi confesso che questo è un personaggio su cui mi sono interrogato a lungo. A darmi da pensare non sono tanto le sue azioni (sulle quali, come ho detto prima, un giudizio negativo è scontato), quanto appunto l’assoluta leggerezza con cui le compiva. Aveva totalmente perso (se mai l’aveva avuta) la percezione della gravità di quello che faceva, perché il suo ragionamento era “Se lo fanno tutti, allora non c’è niente di male.” E di questa sciocchezza era così convinto che l’aveva scelta come linea di difesa, nella certezza che risultasse convincente anche per gli altri.
    Tra l’altro poi la presunta attenuante craxiana del “Così fan tutti”, pur essendosi rivelata inefficace, è diventata poi di uso comunissimo. Tuttora i miei studenti, quando li rimprovero, talvolta mi rispondono qualcosa del tipo “Lo fanno tutti, quindi che male c’è?”.
    Ovviamente questa scusa ridicola mi dà molta noia, così come mi procurano molto fastidio i tentativi di riabilitare Craxi post mortem. La figlia non perde occasione di dipingerlo come un santo, ma è appunto la figlia, e quindi la possiamo comprendere (non giustificare, quello sarebbe eccessivo); ben più imperdonabile lo speciale che Berlusconi gli dedicò su Canale 5 a 9 anni dalla morte, in merito al quale vi rimando a quest’articolo che lo sbugiarda punto per punto: http://www.beppegrillo.it/2009/01/passaparola_lun_11.html.
    P.S.: Non avete idea di quanto mi costi pubblicizzare un post di Beppe Grillo. Ma per amor di verità questo ed altro.

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  39. Avatar cristina
    cristina

    comunque Jezzz,
    potresti usare anche i post degli altri/delle altre per far vedere altri stili o, anche, come “non” argomentare! ahahahahah
    (scherzo eh)

    Sto rileggendo a distanza di decenni IL giocatore di Dostoevskji, la traduzione è obsoletissima però…ah, sti russi!!

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  40. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @cristina
    Posso usare i miei per quello! Quando mi rileggo…AHIA!

    @wwayne
    Facce toste tutte italiane!

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  41. Avatar cristina
    cristina

    Jezzz, ihih, no NON usare i tuoi coi tuoi ragazzi/e!! danger!!

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  42. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Cristina
    Cristina, citi i russi e mi fai parlare di un libro prima del tempo: sto ascoltando l’audio RAI di “Oblomov” di Gončarov, tratto dalla traduzione di Paolo Nori (ben fatta, secondo me). Lasciatemi dire che sono veramente colpita, io non l’avevo mai letto e lo sto trovando un romanzo fortissimo, complice senz’altro l’interpretazione magistrale di Paolo Bonacelli.

    Trattandosi di una riduzione mi sono come al solito procurata la corrispondente edizione cartacea e devo dire che il volume della Feltrinelli ha così poco appeal sotto il profilo estetico (carattere di stampa e immagine di copertina) che mai mi avrebbe avvicinata all’opera di Gončarov (scusatemi, vi sembrerà un infantilismo, ma l’occhio vuole sempre la sua parte, vale anche per i libri).

    Per ora posso solo dire che mi sta piacendo, però so che è prematuro parlarne. Datemi la soddisfazione di provare a sentire l’audio, solo per qualche minuto, e poi ditemi se non è un piacere ascoltarli i libri:

    http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-6a308bc6-19b1-410a-979b-e19f04db3633.html

    Ciao,
    Mariangela

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  43. Avatar camilla
    camilla

    @ Mariangela Sono circa 170 anni che OBLOMOV e’ un grande capolavoro. della letteratura russa e di gran parte del mondo, perciò non credo proprio che la lettura di un bravo attore possa aggiungere o togliere nulla al grande romanzo . E’. evidente che le letture integrali non possano ” funzionare” quindi qualche piccolo adattamento , la rai 3 si avvale di ottimi scrittori, di solito, e’. comunque. necessario. Anche a me piace molto ascoltare i più bei romanzi letti da grandi attori ( LOLITA di un altro grande russo, di qualche decennio più giovane di Gonciarov, Nabocov, letto da Ennio Fantastichini, non lo dimenticherò mai e moltissimi altri letti meravigliosamente)ma nelle riduzioni si toglie non si aggiunge. L’ideale e’ leggere l’originale e ,quando. capita, godersi la lettura che dà una voce speciale che si va ad aggiungere al nostro immaginario. Comunque il nostro Oblomov non c ambia nemmeno quando si innamora. Troverà pace e …gioia , sempre stravaccato sul divano, quando la sua brava e nuova …badante(!!!) si occuperà totalmente di lui che morirà ancora giovane e felice.Buon ascolto!( pagherei molto se un grande attore leggesse John Banville. la trilogia di LA SPIEGAZIONE DEI FATTI, seguito da ISOLA CON FANTASMI e gran finale con ATHENA, pagherei! ) Ciao carissima. Cam

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  44. Avatar cristina
    cristina

    mi inserisco velocemente per dire la mia alla svelta: la lettura di un libro in radio – o in teatro -è semplicemente una cosa diversa. La fruizione è diversa, diverso è il modo di stare insieme al libro e moltissimo – anche se non tutto – fa la voce recitante. Non è come leggerlo, no, secondo me proprio no.
    E’ bello, a volte, a volte è invece brutto ( ho sentito cose a Radio3 proprio bruttine, ora non ricordo cosa forse Pratolini…) ma è comunque una cosa diversa.
    Non saprai del tuo incontro col libro perchè l’ha mediatyo una voce che copre la scrittura, fa le pause dove vuole lei, c’è spesso anche una muusica di sottofondo. insomma, leggere o ascoltare non fa lo stesso, secondo me.

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  45. Avatar wwayne

    Sono d’accordo con Cristina.

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  46. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Wwayne, @Camilla, @Cristina
    Wwayne, con Cristina non si può che essere d’accordo: ascolto e lettura sono processi anche sensoriali diversi; probabilmente avrei dovuto formulare la domanda in un’altra maniera: è vero o no che questi audio della RAI, pur fornendo all’ascoltatore solo un estratto, hanno la capacità di ingolosire il lettore e di invogliarlo alla lettura di grandi capolavori? Almeno, per me ha funzionato così, non fosse stato per l’audio mai sarei andata a prendermi un libro del genere, soprattutto nelle scorse settimane, piena com’ero di romanzi iniziati!

    Caso mai si può disquisire sul fatto che sono riduzioni e che, pur munendosi del volume cartaceo per non perdersi parte dell’opera, la lettura risulta disorganica perché i pezzi mancanti nell’audio li leggo magari dopo essere andata avanti con l’ascolto, ma questo non riguarda gli audiolibri in generale (che nella generalità dei casi riduzioni non sono) riguarda solo gli audio RAI. Io vi dico la verità, sto cambiando idea su tante cose, a favore di una così bella scoperta, all’ordine e alla sistematicità rinuncio volentieri, e dirò di più, anche in merito a esaustività e completezza ci sto pensando su: è meglio ignorare del tutto un libro e perdersi l’opportunità oppure è preferibile ascoltarsi solo i pezzi più significativi? (Avevamo già parlato con Carlo e Cristina dei libri adattati, nel caso RAI, però, non siamo al cospetto di un adattamento).

    @Cristina
    Se sei salita ai piani alti, anche il morale tornerà a salire!

    Ciao,
    Mari

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  47. Avatar carloesse
    carloesse

    @Mari: sono pienamente d’accordo con te. Qualsiasi mezzo (meglio è se più serio è) è buono come approccio e invogliamento (e possibilmente non come mero sostitutivo) alla lettura.
    Da ragazzino le riduzioni televisive di grandi romanzi (Dickens, Cronin, Dosto.., ecc.) mi servirono almeno ad avvicinarmi all’affascinante mondo della letteratura.
    Già i film, invece (che sono spesso anche , e giustamente, “tradimenti” dell’originale), sortiscono minore effetto, risultando in moltissimi casi definitivamente “sostitutivi”.
    Oddìo, anche qui sempre meglio che niente…….

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  48. Avatar Laura
    Laura

    Buongiorno
    @Carloesse
    sono d’accordo con te, sopratutto, per chi come me viveva in provincia, la televisione di quei tempi e’ stata uno sprono, una spinta a leggere, ad approfondire i grandi “classici”..e poi la recitazione , i massimi attori di teatro di quei tempi.. ah che differenza con la tv di oggi , che nostalgia..

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  49. Avatar camilla
    camilla

    @laura- Carlos – cristina-Marian. per esempio tra tanti accenno solo a due, agli antipodi uno dall’altro
    Dickens : .GRANDI SPERANZE e’. stato finora solo massacrato.Meglio niente.Molti sono convinti di conoscere questo capolavoro anche se l’hanno visto in un bruttissimo film o in Tv.
    Elizabeth Strout : OLIVE KITTERIDGE grande successo la riduzione televisiva , ottime critiche ecc.
    Mio figlio mi ha regalato, a suo tempo, questo obbrobrio. Di Olive Kitteridge c’ e’ solo un concentrato assurdo di in cattivo carattere, con una ottima attrice ecc. Ma di Olive K. non c’è assolutamente. nulla.
    L’mportanza e’. chiamare le cose col loro nome.

    @ cri. sto leggendo, senza troppo entusiasmo l’ultima Strout. Il libro si lega al precedente Lucy Bolton (?) ma non accade il miracolo. Penso che la lettura dj Annie Ernaux abbia alzato inesorabilmente l’asticella nel settore. Ma forse io mi sbaglio.
    ciao. a tutti. Camilla

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  50. Avatar carloesse
    carloesse

    @Dani
    E’ da un po’ che ti devo una risposta sulla Ortese, te l’avevo promessa. In realtà più ci provo e più mi rendo convinto che è difficile dartene una soddisfacente, perché credo che le risposte alle molte domande che possono venire suscitate dalla lettura dei suoi romanzi e dei suoi racconti più “surreali” (chiamiamoli così, per semplicità, ma giusto per distinguerli dalle sue opere più “realistiche”) te le possa dare solo la Ortese. Nel senso di “leggendo altre opere” della Ortese, entrando piano piano nel suo personalissimo e ricchissimo mondo.
    Che è un mondo difficile, costellato di sofferenza e di dolore, ma anche di amore e capacità di profonda compassione, arricchiti (e forse leniti) dalla fantasia, dalla meraviglia, da quello stupore che credo solo i bambini possano essere in grado di percepire “reinventando” la realtà circostante.
    La sua grande capacità è proprio quella di “trasfigurare”. Lei stessa usa questo termine presentando il suo “Porto di Toledo”, una sorta di “autobiografia trasfigurata” della sua infanzia e adolescenza napoletana, fino alla guerra, e l’opera cui rimase più attaccata, e soffrendo molto perché fu completamente incompresa e sostanzialmente ignorata, ma che probabilmente resta l’unica vera “chiave” per tentare di iniziare a capire tutta la sua originalissima e personalissima (anche nell’ uso di un lessico tutto suo, apparentemente ostico, ma elegantissimo: non bisogna dimenticare che fu una scrittrice con una formazione scolastica saltuaria e incompleta, praticamente un’autodidatta) opera, e visione del mondo.
    Il CARDILLO credo non chieda quindi di essere interpretato di per se, di mostrarci un fine o un senso, di vedere svelati simbolicamente i mostri o i folletti, le magie che contiene, per dare un qualsiasi senso al romanzo. Chiede solo di abbandonarsi alla sua lettura come l’autrice si è abbandonata alla invenzione di una vicenda, peraltro ricchissima di personaggi incantevoli, stupefacenti, e di colpi di scena inattesi. Di sentirci raccontare la storia (e le altre storie intrecciate in essa), che contiene.
    Del resto io considero proprio questo il suo vero capolavoro, soprattutto per quel felicissimo e perfetto equilibrio tra levità e profondità che anche altri grandi autori riescono a raggiungere solo veramente di rado.
    C’è poi qualcosa di vagamente orientale, una sorta di spontaneo animismo nel mondo di questa singolare autrice, anche se non credo avesse particolare conoscenza di quella cultura. Tu stessa citi Murakami, e io conclusi la recensione su Anobii di un altro suo libro (non ricordo bene quale e mi è difficile cercarla ora in questa obbrobriosa nuova versione di quella piattaforma che ci hanno cambiato con un ignobile colpo di mano ) con il paragone ancora più azzardato del suo mondo con quello di Miyazaki (che probabilmente la nostra scrittrice non sentì mai neanche nominare in vita sua), ma allora concludevo che ero sicuro che se si fossero conosciuti sicuramente si sarebbero reciprocamente piaciuti.

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