I libri più belli, letti nel 2017

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017. Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri. Ci piace molto il confronto, la…

Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925
Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017.

Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto

Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri.

Ci piace molto il confronto, la discussione, anche la contestazione dei giudizi altrui; non viene apprezzato, e nemmeno tollerato, l’insulto.

Ogni anno, questo post sui “libri più belli” è una fonte di preziosi consigli (anche contro qualche libro), di analisi, di serenità, di dubbi, di speranze, di riflessioni.

Grazie, come sempre, a tutti coloro che parteciperanno.

Abbracci

Commenti

2.739 risposte a “I libri più belli, letti nel 2017”

  1. Avatar wwayne

    P.S.: Camilla, il libro che ho recensito qui sopra è ambientato proprio dalle tue parti… devi leggerlo assolutamente! 🙂

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  2. Avatar camilla
    camilla

    @ ww. il libro della fedrigotti (Rovereto. –TN ) che lessi parecchi anni per pura curiosità al limite del pettegolezzo che si usa quando una persona “del posto” scrive un libro. Nessun valore letterario . Dal punto di vista storico preferisco mille volte PICCOLO MONDO ANTICO , dalla parte italiana o LE MIE PRIGIONI di s.Pellico o il magnifico film di Visconti SENSO
    con una Alida Valli meravigliosa.Per me Amore uccidi Garibaldi e’ un libretto da treno. Certo che non finisci di stupirmi. ciao Cam

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  3. Avatar wwayne

    @Camilla: Come ho scritto nel post, la storia raccontata nel libro è strettamente legata alla mia famiglia, e questo può avermi indotto a sopravvalutare il suo valore letterario. Tuttavia, sono convinto che l’avrei apprezzato moltissimo anche se non mi avesse risvegliato dei bei ricordi. Il che conferma ciò che scrivevo in un commento precedente: l’arte è veramente qualcosa di molto soggettivo.

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  4. Avatar camilla
    camilla

    @ ww su questo concordo pienamente. ciao Cam

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  5. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Cristina
    Cristina, hai recentemente citato un romanzo breve di Nina Berberova, “L’accompagnatrice”: l’avevo in lista da tempo quindi l’ho letto. Siamo in Unione Sovietica, negli anni ’20, povertà e miseria costringono la protagonista, una giovane donna, a lasciare il paese e la madre per seguire all’estero una cantante famosa (lei, pianista, ha il compito di accompagnarla al piano). La ragazza è sempre in secondo piano, dimessa, né brutta né bella, senza nessuna attrattiva, quasi invisibile.

    Non so come interpretare queste poche pagine, la storia potrebbe venire inquadrata in un tentativo di sopravvivenza al femminile: è autobiografico? Ho avuto l’impressione di imbattermi in un racconto, ricco in embrione, ma non sviluppato.

    Tutti @Domenico Fina @CarloEsse
    Domenico, a proposito di Berberova, ho visto che su ANOBI hai dato quattro stelle su cinque al suo “Il corsivo è mio”. Ti piace questa scrittrice?

    Come hai scritto anche tu, altrove su questo blog, Anobi ha cambiato configurazione, proprio quando ero riuscita a trovare senza difficoltà i libri e i commentatori che mi interessavano (che poi siete tu e Carloesse che già anni fa aveva tentato di farmi capire come funzionasse).

    Ciao,
    Mariangela

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  6. Avatar wwayne

    @Mariangela: Anch’io odio quando un sito cambia grafica, o peggio ancora funzionamento. Anche perché per la mia esperienza questi cambiamenti vanno sempre a complicare la situazione, anche quando si pongono l’obiettivo opposto.

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  7. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Cam e @WW
    non so a chi dare ragione o torto. Ho visto negli anni scendere il livello dei ragazzi che frequentano il biennio della scuola superiore a vista d’occhio. Ma non so dare una spiegazione che si allontani troppo dal generale lassismo e poca voglia di impegnarci a fare bene le cose.
    Nell’approccio sintetico della rete io vedo un altro fenomeno : chiunque legga un titolo (anche incompleto) si sente pronto a sostenere a spada quell’unico rigo.
    Un tempo forse, non leggendo mai nulla, manco i titoli delle fake news più becere, l’analfabeta diceva : Non so, non ne ho mai sentito parlare!
    Buona domenica.
    Io vado a esplorare una libreria lacustre, visto che ieri ho lasciato la Sicilia.

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  8. Avatar wwayne

    @Jezabel: E’ vero: prima la gente era ignorante e basta, ora è ignorante e pure arrogante. I novax che pretendono di saperne più degli scienziati (per riprendere il discorso di prima) ne sono un fulgido esempio.

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  9. Avatar camilla
    camilla

    @ cara Jez. .Io vi pongo un quesito
    @ caro ww
    in generale e’. confrontabile il nuovo col passato?
    E’. ovvio che il passato lo conosciamo e scegliamo. “i bei ricordi bambini e ragazzi ubbidienti, spaventati, studiosi in maniera tradizionale, pieni di talento come SI DEVE , rispettosi come SI DEVE ( come di deve e’. uguale a come si era) che leggono Calvino Italo ovviamente, tutto ciò. che noi già conosciamo e’. l’unico termine di paragone.
    La grande musica contemporanea non piace a nessuno perché. hanno in mente le meraviglie di un Mozart. Che però. ai tempi suoi era considerato un villanzone, non certo un immenso genio.
    Insomma la tecnica si è rivoluzionata negli ultimi 20 anni e’ ovvio che i nuovi ” arrivati” ci sembrino strani. Non che il nuovo sia sempre
    buono ma è. certo che e’. nuovo e non lo conosciamo.Nessuno lo conosce. Ai posteri l’ardua sentenza. abbraccio del vecchio tipo. Cam

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  10. Avatar cristina
    cristina

    Mari, Berberova, io???? nemmeno so chi è, ti sei sbagliata di persona

    Cam, hai ragione in linea teorica, ma secondo me in linea pratica ha ragione Jezabel. Oggi i ragazzi e le ragazze sono delle caprette più che in passato, e nemmno tanto per colpa loro. Il panorama generale dello stato, della cultura, insomma lo stato delle cose è così slabbrato e abbassato di livello che non possono che risentirne.

    A me capita da anni di avere con me ragazze straniere in casa, e ti garantisco che la differenza coi giovani italiani è purtroppo spesso abissale. Il consumismo, internet, la superficialità ,insomma il nulla valoriale, l’eterno mammismo iperprotettivo italiota, una gestione dello stato priva di dignità e altezza, la scuola stanca e bistrattata, insomma tutto li ha appiattiti al basso. gran peccato

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  11. Avatar camilla
    camilla

    @ cris. il becerume di giovani e non giovani italiani non c’entra un bao con la rete. Tanto meno col prossimo futuro. Gli italiani. a volte pessimi genitori e altrettanto pessimi cittadini sono presente e passato, prossimo e remoto.
    La Berberova e’ una grande scrittrice russa del ‘900.Ho molti suoi libri ma li ho letti tantissimi anni fa’.Non credo di averne parlato.
    ciaociao Cam

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  12. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina
    Cristina, mi riferisco a un breve racconto che, interloquendo con Camilla, dicevi aver letto in un gruppo di lettura dedicato alle letture sulle donne. Forse era un’altra storia, io avevo capito ti riferissi a “L’accompagnatrice” di Berberova.

    @Camilla
    La tua libreria deve essere enorme!

    Equivoco a parte (devo avere capito male io), in merito a scrittori e scrittrici slavi, ho sentito tutta la lacuna della mia ignoranza anche recentemente in una biblio davanti ad uno scaffale dedicato alla letteratura russa: che peccato non avere il tempo, ora, per un percorso di lettura sistematico!

    Ciao,
    Mariangela

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  13. Avatar wwayne

    @Camilla: Hai messo in rilievo un altro punto importante: spesso ai professori delle superiori come e Jezabel i ragazzi arrivano in condizioni disastrate non solo sotto il profilo culturale, ma anche disciplinare, proprio perché alle spalle ci sono dei pessimi genitori. O meglio, dei non genitori, che non hanno insegnato ai loro figli neanche l’ABC dell’educazione. Spesso infatti ho a che fare con alunni estremamente maleducati che neanche si rendono conto di esserlo, perché sono cresciuti come animali allo stato brado, nel pressoché totale abbandono da parte di chi avrebbe dovuto educarli. Invece di assolvere a questo compito, molti genitori preferiscono la strada più semplice: far crescere i loro figli da mamma tv e papà computer, e chi se ne frega.
    Insomma, noi ci stiamo preoccupando per il loro stile di scrittura e il loro livello culturale, ma purtroppo molti giovani di oggi hanno problemi ben più seri.

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  14. Avatar camilla
    camilla

    @ Marian Si cara Marian, fino a quando ho abitato in un grande appartamento la biblio era davvero grande. Migliaia di volumi :i più belli lasciati dai miei genitori che oltre ai classici leggevano come i matti. Perciò tutta la roba dagli anni 50 in poi. Francese, italiana, americana, di russo non si pubblicava nulla in quegli anni oltre ai grandi classici. Dopo ho diviso tutto tra i miei figli, la biblio universitaria ecc. e ho tenuto tutto quello che amavo, fino a oggi. Scatoli in cantina.

    dove ho conservato anche i più interessanti (per me) femministi e un mucchio di altri.
    Qui in casa ho i preferiti che saranno un migliaio. E continuo ad a prenderne di nuovi. Ogni tanto ne do ad amici, biblioteche di quartiere ecc. così faccio spazio ai nuovi arrivati.

    Se posso darti un consiglio a proposito di letteratura baltica leggiti ANIME BALTICHE di Jan Brokken e saprai cose stupende che non immaginavi. Per me è. stato così. E’. un libro imperdibile da tenere e ogni tanto riaprire. ciaociao Cam

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  15. Avatar cristina
    cristina

    solo a me Anime baltiche non è piaciuto, anzi l’ho proprio mollato, sono proprio in minoranza anza anza… ( era la scrittura e un filo di giudizi decisamente troppo di destra che mi avevano fortemente infastidita)…pace.

    No Mari ribadisco, Berberova non conosco.
    Mari più che alla letteratura russa se fossi in te mi dedicherei a quella dei Balcani (ex yugoslavia), sai qui di fronte a noi al di là del mare, lì dove – come continuo a ripetere- ho scovato dei tesori: Dubravka Ugresic -Elvira Dones – Slavenka Drakulic sono le tre che leggerei come must-

    Se vi capita andate a vedere Libere, disobbedienti, innamorate – film su 3 donne palestinesi che vivono a Tel Aviv. Duro, triste, emozionante, terribile.

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  16. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Mariangela, Anobii dava la possibilità di seguire le letture di amici lettori e condividere commenti su letture interessanti, adesso è tutto più dispersivo, hanno rovinato una piattaforma molto utile. In tanti stanno migrando verso Goodreads che, da quel che ho potuto afferrare, non ha nessun merito in più, anzi funziona con una serie di commenti allo stesso modo dell’attuale Anobii (diciamo che Anobii ha voluto aggiornarsi sul modello di Goodreads e si è snaturata). Quanto a Nina Berberova ho trovato interessante la sua autobiografia perché la sua è stata una vita avventurosa ricca di conoscenze illustri, non ho apprezzato del tutto il suo stile di scrittura che ritorna anche nelle opere narrative (di lei ho letto anche Il giunco mormorante); è uno stile talvolta manieristicamente acido. Ciao

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  17. Avatar camilla
    camilla

    @ Domenico Fina E’ vero che Berberova ha avuto una vita eccezionale .Amica di Cvetaeva, Pasternak e di tutti i più grandi poeti del primo 900 russo. Chodasevic era il suo uomo, probabilmente nel GIUNCO MORMORANTE , i protagonisti. sono lei stessa e il grande Chodasevic. Berberova fa parte di un periodo. eccezionale. della letteratura in generale. I suoi romanzi restano come patrimonio comune . Sono d’accordo che la sua biografia sia eccezionale. ciaociao Cam

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  18. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Domenico
    Grazie!

    @Tutti
    Ho terminato l’ascolto del primo libro de “L’amica geniale” di Elena Ferrante e devo concordare con Cristina quando sostiene che è un bel libro, splendidamente scritto, ma niente a che fare con “L’amore molesto”, libro viscerale e durissimo; anche la scrittura sembra quella di un’altra autrice, in pratica, mi sono convinta di essere al cospetto di una cosa diversa rispetto all’unico altro libro di Ferrante che io ho letto.

    In questa prima parte abbiamo l’infanzia e l’adolescenza di due amiche, Elena e Lila, che vivono in un rione a Napoli negli anni ‘50. Particolare il loro rapporto, sempre in bilico tra antagonismo e dipendenza, tra amicizia e invidia. Tutto è descritto in modo particolareggiato, ma mai appesantito, ne esce un quadro dai tanti personaggi, tutti ben caratterizzati e veri, coi loro amori, le loro aspirazioni e le loro frustrazioni. A me hanno particolarmente colpito le pagine dedicate alla scrittura, splendida la descrizione da parte di Lenù (Elena) di una lettera scritta da Lila,: dalla scrittura incisiva e scorrevolissima dell’amica Lenù trarrà incitamento per dedicarsi alla parola scritta.

    L’interpretazione di Anna Bonaiuto è semplicemente strepitosa!

    Ciao,
    Mariangela

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  19. Avatar cristina
    cristina

    eh il gruppo di Napoli, Bonaiuto, Martone & co, sono fantastici

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  20. Avatar cristina
    cristina

    Cam, con tutto l’amore che ho per David Grossman ho fatto una fatica boia a finire la parte dedicata a Bruno Schulz in VEDI ALLA VOCE AMORE.
    Ora riprenderò in mano la seconda parte delle Botteghe, con circospezione…che davvero Schulz brucia.

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  21. Avatar camilla
    camilla

    @ Cristina forse l’amore che hai per David Grossman non è lo stesso tipo di amore che G. ha per Bruno Schulz. La persecuzione di Schulz in quanto ebreo per tutti noi …”posteri” e’ un incubo non solo contro l’osceno del razzismo ma uno dei segni più brucianti del feroce terrore che il nazifascismo ha sempre nutrito verso quel tipo di arte superiore, innocente e purissima di cui Bruno Schulz e’ uno dei tanti attori simbolo
    che diviene un invincibile arma contro l’atroce e acefala mostruosità dell’ intolleranza. Un angelico amico da piangere con disgusto e orrore verso quei sistemi che lui, l’angelo, e quelli come lui riescono a smascherare sempre.
    E sono molti da Etty Illesum a Anna Frank, a tanti Vendicatori angelici dell’ umanità.
    altri baci. Cam

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  22. Avatar cristina
    cristina

    Camilla, ma cosa c’entra? boh

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  23. Avatar camilla
    camilla

    @ Cristina. Simboli Cristina. cosa c’entra , dici. Cosa c’entra dico anch’io. L’amore di Grossman per Schulz e’ assoluto e quando parla di lui parla di un simbolo.che poi io non mi faccia capire ok, e’ difficilissimo spiegare certe sensazioni che Grossman e Schulz mi trasmettono. Non ne sono capace. ☹ Non leggere . ciao Cam

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  24. Avatar cristina
    cristina

    si cam, ho capito, e avevo già capito, credo.
    Però lo stesso, la scrittura di Grossman e la fantasia ittica su Schulz è davvero faticosa, amorosa MA faticosa. E non tanto riuscita dico io. Si capisce l’amore e il legame, quello si, ma basta?

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  25. Avatar cristina
    cristina

    Tere,
    eri tu che leggevi anche Jo Nesbo?
    Ho finito un suo libro IL PETTIROSSO che – non me l’avessero regalato – mai avrei preso in mano. Ho fatto un po’ fatica perchè il plot è davvero complicato, salta dal ’43 al ’99 a ogni capitolo, e poi i nomi non sono facili da memorizzare. Comunque l’ho letto volentieri, un giallone-noir bello denso, una scrittura scorrevole ma non eccessivamente banale, insomma si legge bene e diverte.
    Questi nordici eh, hanno le loro tremende oscurità ( del resto ogni volta che ridanno Millennium in TV me lo rivedo, anche se è la quinta o sesta volta, sono proprio affascinata), queste destre schiumanti di violenza… poi da fuori li immaginiamo solo pacifici e biondi fra i fiordi. E invece.
    ( Certo Bergman qualcosa ci aveva già detto-
    Teresa, anche tu hai visto TUTTO Bergman quando hai iniziato ad amare il cinema by the way ???)

    vi avevo detto di quel bellissimo libro NON MI CHIAMO MIRIAM di Majigull Axelsson ( ovviamente Iperborea) che ho letto l’anno scorso, sulla storia della destra svedese e dell’antisemitismo alla fine della seconda guerra mondiale… ??(da leggere! è un BEL libro!!)

    Cammino un po’ zoppa e con la cavigliera, ma la circolazione ancora non va bene, che storia infinita! ne ho pienissime le scatole, e non ho mai letto così tanto

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  26. Avatar thelicius

    @Dani Ho finito di leggerlo! “Una vita come tante” più di 1000 pagine ma scorrono molto bene. Devo dire che mi è piaciuto anche se qualcuno potrebbe dire che i romanzi tristi tirano di più. Bello lo spaccato di New York e di come la vivono questi ragazzi. Ti immergi in alcuni personaggi e non riesci a capire il comportamento di altri e, comunque, li ami tutti indistintamente. Devo dire che, appena terminato, ho avuto la voglia di ricominciare a leggerlo quindi credo mi sia piaciuto :D.

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  27. Avatar Teresa
    Teresa

    @Cri Si ero io (ma non solo, mi sembra anche Claudio) che mi sono letta tutto Nesbo e nel tutto ovviamente ci sta quello che mi è piaciuto molto e quello che ho letto per affetto ma mi è piaciuto meno. Il personaggio di Harry Hole è nel suo genere un gran bel personaggio, ramingo tra luci e tenebre, con quegli occhi un pò spiritati e quel suo speciale modo di amare e di fare il poliziotto. La serie fino a Lo spettro è bella in crescendo, negli ultimi due (sempre per me eh) un pò di stanchezza si avverte. Poi Hole mette la testa a posto e….insomma non risulta più così affascinante, diciamolo ahahahah.
    Mi permetto di consigliarti un romanzo di Annie Holt, scrittrice norvegese di gialli, ex ministro della giustizia e omosessuale, attenta pertanto alle tematiche relative a omofobia, islamofobia, razzismo.
    Il suo ultimo romanzo “Paura” è veramente bello , tratta dei crimini d’odio.
    Veniamo a Bergman….Cristina! Si è così, mi sono vista tutto Bergman, in un mitico cineforum ormai purtroppo chiuso, dove io e altri studenti andavamo nel tardo pomeriggio e uscivamo dopo due tre proiezioni a fila dei suoi film. Lo stato d’animo all’uscita? Beh lo sai, dipendeva in che fase Bergman si trovasse, se pessimista o illuminata da un pò di fede, a volte si usciva un pò angosciati, diciamo così. Persona ancora oggi è uno dei suoi film (capolavoro senza dubbio) che ho difficoltà a vedere, stessa cosa un pò meno forte con Immagine allo specchio.
    Poi ho avuto un innamoramento profondo e duraturo per Truffaut e ancora oggi I 400 colpi è in cima alla mia lista di film indimenticabili (Cri, dai, quella corsa finale, quel lunghissimo piano sequenza, da brividi).
    bene per tuoi progressi, vedrai che problemi circolatori pian piano (ma sarai stufa di sto pian piano, lo so) si risolveranno.
    Ciao.
    Teresa

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  28. Avatar cristina
    cristina

    eh non ci sono più i cineforum di una volta: per me è stato per anni il mitico Obraz di Milano. Immersione al buio, ore e ore di film “difficili”, un’educazione al gusto forte e fruttuosissima. Capolavori uno dietro l’altro ( Tere e…. Il settimo sigillo???), dei bianconeri mozzafiato, una discesa in profondità, spesso agli inferi… dei primi piani che restano scolpiti. Bergman si sa, il maestro dei maestri

    Si hai ragione, Teresa, Hole è simpatico, ma mi chiedevo: è proprio obbligatorio che questi detective abbiano tutti delle debolezze umane fortissime ( in particolare verso l’alcol??). e’ per farceli amare di più?? oppure…?

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  29. Avatar Dani

    @Thelicious grazie. Mi hai fatto da cavia ahah. Mi interessava ma non avevo il coraggio di affrontarlo. Ora mi dai qualche ragione in più, lo metto in lista. Io ho appena finito il libro di Melania Mazzucco su Tintoretto, lei è indiscutibilmente brava anche se qui qualcosa mi ha “disturbata”. Ora sono incantata, pagina dopo pagina, dal linguaggio e dalle vicende de Il cardillo addolorato di Annamaria Ortese. Scrittura splendida, una maga incantatrice davvero e il suo muoversi tra realtà e sogno è perfetto, a differenza di Murakami che gioca sullo stesso filo, ma non così bene. Questa donna è assolutamente sottovalutata!!! Pochi libri mi danno una tale soddisfazione

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  30. Avatar Dani

    Aggiungerei che anche Schultz si muove su questo tipo di contenuti, ma lui è….troppo. Comunque finito con Ortese lo riprendo anch’io

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  31. Avatar Teresa
    Teresa

    @Cri Il settimo sigillo è un capolavoro che mai ci si può stancare di vedere e rivedere. Quei due li citavo come discesa agli inferi , come dici tu , il suo cinema è stato davvero catartico e alcune immagini, sequenze, espressioni sono profondamente impresse nella mia mente.
    Per quanto riguarda questi detective tenebrosi e affascinanti, beh dal buon vecchio Philip Marlowe in poi, è vero, la piaga dell’alcolismo in letteratura dilaga perchè “fa” charme, ma forse è un pò ripetitiva, sono d’accordo. Però Hole, che ti devo dire, mi piace.
    Penso che amiamo in certi personaggi proprio la manifestazione delle loro debolezze, di una fragilità irrisolta e anche il senso di fallire, più volte, di essere in un certo senso un perdente in un mondo che non tollera i perdenti e definisce tali spesso chi vive al di fuori di certi schemi e vive come un naufrago, poi lui trova la sua Rahcel e vabbè … W l’amour))))

    Teresa

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  32. Avatar EditaLara
    EditaLara

    Ciao a tutti e tutte!
    non leggo il blog da un mese, magari con più tempo andrò un po’ a ritroso , ma negli ultimi post parlate di “qualcosa” che amo moltissimooooo! il libro ( o meglio la sceneggiatura) de Il settimo sigillo. un libro difficile da reperire ( se ne trovano altri commentati ma non la sola sceneggiatura) ne avevo parlato forse due anni fa o l’anno scorso e ribadisco che è uno scrigno di profondità e ricchezza.
    Non ho ancora visto il film, me lo tengo come piccolo mistero ancora da gustare ..

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  33. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Non è sempre facile, finito un libro, mettere mano alla tastiera e raccontare cosa si abbia capito e cosa ci sia rimasto. Del romanzo che ho terminato quattro giorni fa, per esempio, “Swing time” di Zadie Smith, non so ancora da che parte cominciare a parlare, anche se mi è piaciuto molto perché è ricco di temi e di suggestioni. Sicuramente l’argomento più importante, quello che sembra stare maggiormente a cuore all’autrice, è quello del colore della pelle, dei rapporti razziali, e in questo mi ha molto ricordato il libro di Chimamanda Ngozi “Americanah”.

    L’io narrante è figlia di una coppia mista mista, il padre è bianco, la madre è giamaicana e, prima di diventare stretta collaboratrice di una cantante di fama mondiale, conosce le ristrettezze di un’infanzia sicuramente non agiata in una famiglia di genitori separati in casa, ma soprattutto divisi da due modi differenti di affrontare la vita. Ben oltre l’adolescenza e la prima giovinezza, per la protagonista è di vitale importanza il rapporto con la sua amica Tracy, e qui arriviamo al secondo tema portante del libro, quello dell’amicizia fra le due ragazze (anche La Lettura, l’ho letto ieri, fa un cenno a “L’amica Geniale” che io, per puro caso, stavo leggendo in contemporanea). Anche qui, come nel libro di Ferrante, la leader non è ‘io narrante, ma Tracy, ragazzina estrosa, volitiva ed effettivamente portata per la danza, comune passione delle due amiche.

    Tra i tanti temi c’è anche quello degli aiuti ai paesi poveri, spesso inefficienti e offerti strumentalmente. Il libro fa riflettere sul rapporto tra culture diverse e su molte altre questioni, ma prima di ogni altra cosa mi sembra doveroso fare un cenno al rapporto madre figlia, nel racconto problematico e marcato; la madre della protagonista, femminista, attivista e politicamente impegnata, ha fatto dello studio uno strumento di riscatto: è una figura forse ingombrante, magri un po’ invadente, per la figlia, ma mi è risultato difficile pensare a un suo ridimensionamento.

    Di Zadie Smith non avevo mai letto nulla, neppure “Denti bianchi” che viene elencato tra i migliori romanzi del XXI secolo. Sono contenta di averla incontrata e di avere letto questo suo libro. E voi? La conoscete?

    Mariangela

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  34. Avatar wwayne

    @Mariangela: Zadie Smith è una di quegli autori che attira da anni il mio sguardo quando passo in libreria, ma non ho mai comprato un suo romanzo. C’è sempre stato un altro libro che mi ispirava di più, e che ho finito per comprare al posto di uno scritto da lei. Tuttavia, il fatto che Swing Time abbia una protagonista figlia di una coppia mista (esattamente come me) mi ha dato la spinta decisiva: al prossimo passaggio in libreria comprerò finalmente un libro di Zadie Smith! 🙂

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  35. Avatar wwayne

    Adesso invece sto leggendo “Sessanta racconti” di Dino Buzzati, un autore che ho scoperto grazie a https://ilmiomondoinventato.com/. Su 60 racconti ne ho letti 21, e noto che con quest’autore va o bene bene o male male, nel senso che alcuni racconti sono delle perle, altre dei roiti spaventosi. Ma su 21 le perle sono ben 7, quindi direi proprio che non ci possiamo lamentare. 🙂

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  36. Avatar camilla
    camilla

    @ ww. la zadie Schmidt di DENTI BIANCHI. e di DELLA BELLEZZA mi aveva entusiasmata. Gli altri , tutti inglesi, non mi sono sembrati all’altezza.
    @ Marian anche a te voglio dire , appunto, che i primi romanzi di Zadie Schmidt ( oltre 10 anno fa’) sono molto più belli e ( vagamente) paragonabili con Adichie Kimamanda . Secondo me.
    @ Teresa che bei post che scrivi. I protagonisti dei “gialli” belli sono e devono essere come dici tu.
    da S. Holmes , ai classici di Agata Christie, a Marlowe a Adamsberg all’ anatomo – patologo diBanville sono tutti deliziosamente. dei “diversi”. I perfettini alla Maigret o alla Camilleri col suo eroe misogino “antico” d’altri tempi non hanno per me alcun fascino.
    @ Editalara Bentornata. Cam

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  37. Avatar cristina
    cristina

    Camilla! ciao Cam, guarda che Montalbano non è mica misogino! ma che dici? ciao bella mia.
    Sono in pausa lettura, mi gingillo solo con la Settimana Enigmistica! ahah

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  38. Avatar camilla
    camilla

    @tutti. nessun dorma! Nessun dorma……all’alba vincerò, vincerò, Vincerooooo! Turandot G. Puccini

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  39. Avatar cristina
    cristina

    siiii mia Cam?? hai tutti i denti di nuovo?

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  40. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @mari
    Io DENTI BIANCHI l’ho dovuto lasciare…😞

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  41. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Camilla @Jezabel

    Beh, Wayne e io dovremo proprio leggercelo, “Denti bianchi”, e poi sapremo dire se ha ragione Camilla o Jezabel.

    Jez, perché hai lasciato? Non ti era piaciuto?

    Mariangela

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  42. Avatar camilla
    camilla

    Mari e jezz. dieci anni fa’ ho letto denti bianchi. Mi era piaciuto ma non mi ricordo più niente.
    Ma niente!. Probabilmente e’. invecchiato . E non è come il buon vino. A volte certi libri non reggono il tempo. Certi diventano sempre più belli.Abbraccio Cam

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  43. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @DomenicoFina
    Quando decido di dedicarmi a un libro cartaceo, l’ho già detto, il carattere di stampa è un fattore che può determinare la scelta; nel caso del libro che ho finito ieri, decisivo è stato anche un apprezzamento sull’autore, di forse due anni fa, di Domenico Fina: si tratta de “L’ignoranza” di Milan Kundera, nella bella edizione Adelphi del 2001 (formato 22 cm.).

    La trama non direbbe niente, in sé, perché la bravura di Kundera sta tutta nelle riflessioni, nelle considerazioni che svolge sulla vita, sul dolore, e soprattutto sul nostro portarci appresso il fardello del passato, rielaborandolo e rivivendolo. La memoria può giocare brutti scherzi, in certi casi le riesce di cancellare con un colpo di spugna nomi e facce una volta ben noti (lo sa bene il protagonista maschile del romanzo), ma sa anche essere più invisibilmente perfida: accade quando, in retrospettiva, ci fa apparire dolorosa tutta la nostra esistenza, quando i ricordi negativi sembrano sovrastare per numero ed intensità quelli positivi.

    Le pagine iniziali dedicate all’esilio e alla nostalgia (nell’accezione di diverse lingue) non si possono riassumere, sono da leggere, al limite anche senza finire il libro, da sole, isolatamene, giusto per non perdersi un passo tanto profondo sui moti dell’animo umano.

    Domenico, non so se il tuo apprezzamento su Kundera includa anche questo libro, nello specifico, io so che a me è piaciuto moltissimo.

    Ciao,
    Mariangela

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  44. Avatar Dani

    Ciao. Ho finito il Cardillo. Sono un po’ delusa perché alla fine….non l’ho capito. Una scrittura davvero perfetta, una maestra di stile indiscutibile, la storia ha una sua coerenza perché fino alla fine sostiene questa visione real fantastica. Uomini e spiritelli entrano ed escono di scena con naturalezza, ma mi aspettavo sul finale di capire una tesi, un pensiero, un perché. C’è una simbologia? O io sono tonta e non l’ho capita (probabile) oppure è si è volutamente lasciati così, senza manco una frase a svelare la visione di Ortese, che sicuramente ci sarà. Intuisco che dietro c’è Napoli, un grande amore e un grande dolore verso questa città, ma è la chiave di lettura che mi è mancata, un aiuto… Ho preferito di gran lunga i racconti di Il mare non bagna Napoli. Qui, nella forma romanzo, la narrazione dopo un po’ si avvita e ci si perde nel labirinto, nonostante lei lo racconti così bene che ti par di essere lì, in quelle stanze ora luminose ora oscure, in una città dove o c’è un sole abbagliante o una pioggia deprimente, senza mezzi toni. Ma i personaggi non danni mai la sensazione di essere uomini, ma attori su una scena. Solo sentimenti estremi, passioni eccessive o indifferenze che restano senza spiegazione.
    Se Carlo leggi.. dammi un lume

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  45. Avatar Dani

    Ora, avendo bisogno di cose terra terra mi sto leggendo un libro sulle Paure verso le catastrofi naturali di Tozzi, sapete il geologo che è spesso in tv, quello con la piccozza

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  46. Avatar cristina
    cristina

    Dani, ecco perchè a me non piace Ortese, proprio per tutti quei riccioli per aria che però sotto non costruiscono…in particolare quel libro..
    A proposito, Io non finiro’ le Botteghe , non leggerò la seconda parte. Tu ci sei riuscita? Per me è davvero troppo, e siccome non voglio che mi diventi antipatico, anzi, mi fermo qua.

    La Biblio è chiusa per problemi, sono in pausa lettura, ma senza lettura le giornate hanno meno senso, almeno nella mia situazione che ancora risolta non è… sono anzora zoppicante e poco mobile

    buon settembre a tutte/i, il ciclo delle stagioni continua, anche se impazzito ( tozzi docet)

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  47. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Su Ortese si potrebbero dire tante cose, che sappia scrivere bene e con anima è un fatto, che poi il suo andare verso il fantastico possa non esserci congeniale è anche questo un fatto; alle volte si muove in modo febbricitante, tanto da lasciar percepire quando lei stia male nel mondo degli umani e rintracci disperatamente umanità negli animali, nella natura e negli spiriti. Le interviste ad Anna Maria Ortese sono molto interessanti in questo senso, senso panico, direi. Preferisco Il mare non bagna Napoli, ho apprezzato anche il Cardellino ma eminentemente per la sua grazia musicale, Il porto di Toledo che è piaciuto molto a Carloesse non sono riuscito a finirlo, per lo stesso motivo per il quale non ho terminato Le botteghe di Schultz.

    Mariangela, ricordo di aver parlato molte volte di Kundera, ma non de L’ignoranza. Di Kundera apprezzo quasi tutta la sua opera, L’ignoranza compresa. Il miei preferiti sono L’immortalità e L’insostenibile… Trovo Kundera importantissimo non solo per alcune intuizioni sul romanzo ma anche per averle sapute spiegare in modo esemplare nei sui saggi come L’arte del romanzo e Il sipario.

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  48. Avatar Dani

    @Cristina sono fortemente tentata anch’io a lasciare Schultz. Lui mi ispira tenerezza, è un genio visionario, ma io ho bisogno di stare coi piedi per terra ora. Finito Tozzi leggerò Bussola che ho comprato un anno fa e adesso è giunta l’ora.
    La mia campagna sta morendo di sete, anche gli alberi grandi stanno soffrendo perché le falde si ritirano e altrove è anche peggio, mentre in India e Texas sono travolti dalle acque. Tozzi, Mercalli e tanti altri gridano da tempo, ma i tg parlano di punti di pil, di oscillazioni di borsa e stupide polemiche strumentali. E questo progresso pare un mostro inarrestabile che ci porterà in un baratro. Siamo come le pecore di Via dalla pazza folla che corrono verso il dirupo. Perdonate lo sfogo, cercherò di non farlo più haha. Risatina mooolto amara

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  49. Avatar cristina
    cristina

    ehhh, anch’io trovo disperante la nostra coscienza occidnetale, ottusa e sorda. Tutto muore di sete quam, perfino il mio limone si è ammalato a moprte, sigh. Da domani bombe d’acqua e saranno altri danni

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