I libri più belli, letti nel 2017

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017. Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri. Ci piace molto il confronto, la…

Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925
Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017.

Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto

Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri.

Ci piace molto il confronto, la discussione, anche la contestazione dei giudizi altrui; non viene apprezzato, e nemmeno tollerato, l’insulto.

Ogni anno, questo post sui “libri più belli” è una fonte di preziosi consigli (anche contro qualche libro), di analisi, di serenità, di dubbi, di speranze, di riflessioni.

Grazie, come sempre, a tutti coloro che parteciperanno.

Abbracci

Commenti

2.739 risposte a “I libri più belli, letti nel 2017”

  1. Avatar cristina
    cristina

    ma chi aveva parlato qui di Filippo Tuena e della Variazione Reinach? forse Domenico?

    mah, l’ho iniziato – dirò perchè: fra Schulz e l’omaggio a Schulz di David Grossman dovevo fare uno stacco: demasiado, too much!!- e… ma sarà che non è il momento per me di questo libro, ma trovo la scrittura (per giunta quasi senza virgole) di una noiosità e piattezza sconfortanti.

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  2. Avatar Teresa
    Teresa

    @Cam Questo è un romanzo scritto da un poeta, la scelta della prosa per raccontare e raccontarsi, la scuola, il trauma del terremoto, l’incidente chevlo porta sulla sedia a rotelle a sedici anni, la vocazione poetica. Una storia forte, ma con il tocco soave del dire poetico. Il film è un doc su di lui della Archibugi, si trova anche su YouTube, bello.
    Io non ho tempo di scrivere molto in questo periodo ma vi leggo sempre, ciao.
    Teresa

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  3. Avatar Dani

    @Cri ne ho parlato io. Libro fantastico, cugino di un’eredità di De Wal. Ma scusa, ora sono in vacanza e non voglio dilungarmi. Al ritorno se vuoi dirò tutto il mio amore per qu el libro. Sono pure andata in pellegrinaggio a Beaulieu a villa Kerilos dopo averlo letto. Ciaoooo

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  4. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Nel libro di architettura di cui vi dicevo rischiavo di trascurare la bella prefazione di Enrico Regazzoni. Di chi è l’architettura? Appartiene solo al progettista? È giusto che l’altisonanza di un nome griffato riesca a mettere in ombra gli altri legittimi proprietari? Chi sono gli altri proprietari dell’architettura talvolta deprivati dei loro diritti? Sono il luogo (come sosteneva Louis Kahn, architettura è ciò che il luogo si aspetta), e il pubblico, vale a dire chi il luogo lo vive.

    La prefazione di Regazzoni, in ultima analisi, di questo libro ci illustra la stessa ragion d’essere: spiegare l’architettura, in termini chiari ma non superficiali, per permettere a chi vive un luogo di “possederla”, vale a dire di comprendere le relazioni che tra quell’architettura, il suo autore e quel luogo intercorrono.

    • Sebastiano Brandolini, “Milano nuova architettura”, SKIRA, 2006, con una prefazione di Enrico Regazzoni, “Di chi è l’architettura”, pp. 6/7

    Nel link qui sotto ho trovato alcuni temi che nel libro di Sebastiano Brandolini sono ben presenti:

    http://ilgiornaledellarchitettura.com/web/2011/01/17/lopinione-guardo-il-tuo-cuore/

    Ciao,
    Mariangela

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  5. Avatar camilla
    camilla

    @ @marian. premetto che non so di quali libri sull’architettura stai parlando perciò probabilmente sono “fuori” tema, tuttavia mi chiedo cosa e’ mai oggi (almeno negli ultimi 50 anni) architettura? E’ praticamente tutta edilizia
    , non luoghi, spesso devastazione del territorio. Forse qualche buona ristrutturazione o qualche “intervento” speciale ma al 99/100 le ” costruzioni” non hanno niente a che fare con l’architettura, Se non è. così illuminami. E’. probabile che io non abbia capito niente. ciao ciao Cam

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  6. Avatar cristina
    cristina

    Camilla hai ragione, però a Bilbao hio visto grande architettura di qualità, inseita nel territorio che ha rinnovato facendolo rinascere

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  7. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Camilla, @Cristina, @Tutti
    Camilla, in materia di architettura non posso illuminare nessuno perché sono una perfetta ignorante, semplicemente, quando trovo un esperto che tratta con passione e chiarezza la sua materia io cerco di leggerlo perché se ci sono passione, onestà intellettuale e voglia di parlare anche con i neofiti della propria professione, secondo me ci sono i presupposti della divulgazione, quella vera, quella che aiuta noi lettori a capire argomenti difficili.

    I due libri di Brandolini di cui ho parlato qui invitano al cammino per le metropoli (lui consiglia camminate di 25 km al giorno, a piedi!!), io interpreto alla mia maniera il suo incitamento: a piedi, in bicicletta o coi mezzi pubblici, per le città o per i paesi che siano, vale la pena farlo qualche giretto, qualche escursione urbana che ci permetta di evadere dalla piatta quotidianità; non c’è sempre bisogno di andare lontano per capire un po’ di più questo mondo, in generale dico, al di là delle nuove evidenze architettoniche (che fa comunque piacere vedere). Talvolta – veramente – basta cambiare tragitto di pochi metri per scoprire realtà che non si immaginano. Permettetemi un esempio meneghino: avete presente corso Buenos Aires? Per lo shopping è una delle arterie più importanti al mondo, non so quante volte ai milanesi sarà capitato di percorrerlo senza mai spingersi in una via laterale; andando da Porta Venezia verso Piazzale Loreto, è sufficiente girare a sinistra, verso la Stazione Centrale, per trovare un ambiente che non sembra neppure più Milano: ristoranti etnici (non quelli trendy), insegne scritte in arabo, macellerie islamiche, bottegucce con vestiti esotici, un altro mondo, in pratica, a un passo dalle sfavillanti vetrine del corso.

    Cristina, lo so, lo so che il mondo cambia e le città pure e che per alzare gli occhi da terra non ci sarebbe neppure bisogno dello stimolo dei libri, basterebbe leggere i giornali e avere un po’ di più i piedi per terra, ma ognuno di noi reagisce a sollecitazioni diverse: su di me funziona così, devo partire dal libro, poi viene il resto.

    Ciao,
    Mariangela

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  8. Avatar cristina
    cristina

    bè, Mari, io parto sempre dagli occhi e dalla curiosità. chacun à sa façon.

    C’erano estati lontane, in cui in una Milano deserta con la mia amica Flora andavamo a zonzo per i quartieri milanesi (in prevalenza zona fiera o buonarroti vercelli) naso all’aria.
    un attico qua, una terrazza là, un albero che spuntava, e noi – poverissime al tempo, non avevamo nemmeno il frigo, giuro – a sognare chi ci stava, e se era felice, o aveva figli…e come l’avremmo arredato noi, e intanto architetture ottocentesche, qualche gioiellino liberty, facciate anonime anni 60, botteghe ( sparitissime), cementaccio, belle case popolari, qualche pesantezza anni 40….

    Se si tirano su gli occhi dalle vetrine e dal cellulare si aprono universi, architettonici, e umani.
    La zona etnica come la chiami tu, a sinistra di Buenos Aires è lì da almeno 25 anni… un quasi-suk interessantissimo ( non consigliabilissimo di notte)

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  9. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Mari
    Credevo di averti già scritto per elogiarti: sei bravissima a perseguire obiettivi, approfondendo la lettura con la presenza fisica. Io nulla.
    Sono poco itinerante anch’io in generale, per avere a disposizione un’auto poco prestante, qui in Sicilia. Ma c’è e baciamo in terra.
    Per le letture invece ho abbandonato IL SERPENTE… con buona pace dei miei nervi!
    Sono tornata ad uno dei miei amori, I. B. Singer. Gimpel l’idiota.
    Che bello!
    Buon Ferragosto a tutti.

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  10. Avatar Teresa
    Teresa

    @Jezabel ahahahah, probabilmente farebbe lo stesso effetto anche a me rileggerlo oggi. Quando l’ho letto ero sotto l’influsso di una donna con molto fascino, un po’new age ma molto molto affascinante, che aveva percorso in lungo e in largo tutto il Sudamerica, psicanalista junghiana un pò pazzerella ma tanto simpatica. Buone vacanze

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  11. Avatar cristina
    cristina

    Singer, c’è stato un periodo che ho letto di lui tutto quello che trovavo.

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  12. Avatar cristina
    cristina

    Ho mollato provvisoriamente Schulz e le lodi deliranti e amorose a Schulz di Grossman.
    In cerca di maggiore leggerezza ho ripreso in mano UN INDOVINO MI DISSE di Tiziano terzani, libro che ho molto amato anni fa.

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  13. Avatar wwayne

    @Jezabel: Buon Ferragosto anche a te! 🙂

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  14. Avatar wwayne

    P.S.: Colgo l’occasione per segnalarti questa lettera, che condivido dalla prima all’ultima parola: http://www.orizzontescuola.it/scuola-buonista-male-alla-scuola-lettera/

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  15. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @Wayne
    Grazie per la segnalazione. Certo la promozione ad ogni costo non è nelle mie corde, ma il signor Bocola scrive come uno che ha avuto prof di italiano davvero buoni😂
    Inoltre, non credo che la riforma gentiliana sia stata una buona cosa.
    Dalla piscina sulfurea è tutto. Buona giornata @tutti

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  16. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @teresa
    Scusa, ho notato dopo il tuo commento.
    Effettivamente a volte leggiamo libri sotto l’influenza di elementi che si possono definire “transitori”

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  17. Avatar Jezabel
    Jezabel

    Poi rileggiamo e oddio!
    Riprendendo in mano Singer in qualunque condizione mi sento invece sempre a casa. La cultura ebraica mi attira tantissimo.
    (Scrivendo col cellulare faccio più danni del solito)

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  18. Avatar cristina
    cristina

    ma sei alle eolie Jez??

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  19. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @tutti @Cristina@Jezabel@Camilla
    Cristina, recentemente sono passata col tram 19 per Piazza VI Febbraio, Via Boezio, Largo Domodossola, da quelle parti lì, ti ho pensata! Recentissimamente ho avuto modo di scoprire, in via Ariosto (rientrava nei tuoi percorsi?), una chiesa, d’angolo con un’altra via, in stile barocco, molto inusuale per Milano.

    @tutti @Jezabel
    Jez! Mi vedessi quando sono in giro, con tutte le mie problematiche, vedresti che “presenza fisica”! Tieniti cara la tua macchina e raccontaci qualcosa dei Peloritani e dello Ionio!

    @Tutti
    Sono andata a prendermi un altro libro di Biondillo architetto; io quando trovo un autore che esprime in modo articolato e con competenza quello che io sono riuscita solo ad abborracciare, io, vi dico, bacerei la terra dove mette i piedi. Al paragrafo “Grattacieli”, Biondillo premette che sta disquisendo di architettura ancora in fase di progetto e, dopo aver ricordato che per anni a Milano si sono chiesti progetti internazionali che poi rimanevano sulla carta e che per questo motivo gli studi internazionali progettavano “con la mano sinistra”, già sapendo che non se ne sarebbe fatto nulla, spiega:

    “Ora il problema è che che Milano sembra si sia svegliata e abbia deciso di aprirli davvero i cantieri e ha scelto non i progetti davvero innovativi dal punto di vista del linguaggio architettonico, ma quelli politicamente più inattaccabili, quelli cioè dei grossi nomi internazionali, non certo quelli dei giovani italiani, semisconosciuti, pieni di voglia di fare e dire.
    Così ora ci ritroviamo nella situazione curiosissima di una città che cambia volto grazie a progetti non in sé brutti, ma di certo senza anima e senza nessun rapporto con il contesto urbano. Potrebbero essere realizzati qui come in Indonesia e nessuno ci vedrebbe la differenza. È inutile che la relazione di progetto dello studio Pei Cobb Freed & Partnes dica che la planimetria sinuosa della loro proposta per la nuova sede della Regione Lombardia sia nata pensando ai crinali dei monti lombardi, Ma chi volete fare fessi? Potrei prendere il vostro progetto e metterlo in Sudafrica e poi dire che è ispirato alle onde dell’oceano ed essere altrettanto credibile! Se penso all’occasione sprecata della nostra amministrazione, se penso al bellissimo progetto del gruppo guidato dai Metrogramma (lo stesso citato da Brandolini nel suo libro!!), che ci avrebbe dato una sede regionale veramente innovativa, nella forma e nel linguaggio, senza però perdere il confronto a livello internazionale… e così con gli altri grattacieli in progetto: cosa dire della Città della Moda di Cesar Pelli & C.? Bella, brutta?. Boh! Paracula, modaiola, internazionalista, senz’anima? Forse. Peccato.”

    [Gianni Biondillo, “Metropoli per principianti”, Guanda, 2008, p. 90]

    Bello questo libro di Biondillo, non si parla solo di Milano!

    Ciao
    Mariangela

    Camilla, non sono in grado di rispondere alla tua domanda, ma questo libro qui, per esempio, parla di architettura in modo divertente e leggero

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  20. Avatar cristina
    cristina

    Mari, io stavo dalla parte opposta della Fiera, nelle vie dei Monti, Bianco, Rosa , Cervino etc.
    Non ho presente la chiesa di via Ariostoi, per me via Ariosto è più che altro un cinema dentro l’ec parrocchia di una chiesa.

    Ma quali sarebbero queste problematiche??

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  21. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @Tutti
    Cristina, la chiesa stile barocco che ho visto io era in una via laterale (d’angolo con via Ariosto) proprio vicino al cinema che c’è ancora (anzi, ora che mi ci fai pensare, forse è proprio l’oratorio di quella chiesa che ho visto io). Senza fare autobiografia ed evitando i particolari, diciamo che in fatto di resistenza alla fatica non sono il massimo (25 km a piedi al giorno, come suggerisce Brandolini, io non potrei mai farli! Stiamo scherzando?). Io leggo di qui e di là, ma poi nei miei giri (molto modesti rispetto a quelli progettati dai veri escursionisti della città) non disprezzo l’utilizzo dei mezzi pubblici.

    Una camminata che non ho ancora fatto è quella che avevo pur programmato alla Bicocca, nell’area rivisitata della ex fabbrica Pirelli. Alla sistemazione di Gregotti dedicano spazio, nei loro libri, sia Brandolini che Biondillo. So che Hangar Bicocca (il museo di arte contemporanea) organizza delle escursioni di gruppo in bicicletta. Io non uso la bici da troppi decenni per avventurarmi, in gruppo, su quella che immagino la pur agevole pista ciclabile del nuovo quartiere (ci manca solo quello, di mettermi in sella dopo anni e magari capitombolare addosso a qualcuno, se va bene davanti a trenta persone).

    Ciao,
    Mari

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  22. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @ Cristina
    Maaaaagari! Le Eolie, che passione.
    Un surrogato ben riuscito: ad Ali Terme a sud di Messina (e a nord di me😃) c’è un alberghetto con una piscina di acqua sulfurea.
    Poi per giorni vieni scambiato per un demonietto!!!

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  23. Avatar camilla
    camilla

    @marian. Buen camino , peregrino.cara mari nell’intricato stradario della bella Milano.
    Ti piacciono testi che parlano di architettura e di architetti . La mia lunga esperienza , più. che trentennale accanto alla professione ( io non sono laureata in architettura) mi permette di dirti che ogni architetto. esperto. (il titolo ovviamente lo si conquista dopo una laurea e un esame di stato ma l’esercizio della professione e’ lungo e difficile prima di diventare un esperto ) ha la “sua” idea di architettura, spesso duramente contrastante con quella degli altri.
    L’architettura e’ una scienza e , qualche volta, un’arte. Per il mio lavoro ho assistito a decine di convegni internazionali di A., ho controllato la applicazione delle infinite norme di legge relative a molti concorsi , ho “inventato” a livello provinciale, una pubblicazione che si chiamava A , ho conosciuto tanti ma tanti architetti e di molti sono diventata amica. Insomma fino a una decina di anni fa’ l’architettura era il mio pane quotidiano. Che c’entra, mi dirai. Non lo so ma so tante cose complicatissime sulle difficoltà. e il fascino della progettazione architettonica. ciaociao Cam

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  24. Avatar cristina
    cristina

    Camilla ‘- ah, gli architetti

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  25. Avatar cristina
    cristina

    malgrado sia più verticale col tutore e la stampella ( ieri ho persino fatto la spesa al super! uscitona!!) sono sempre costretta molto a casa. Ferragosto fra gatte e giardino, clima non torrido, e quindi auguro a voi tutte/i un mondo di buone letture e di visioni riposanti.
    (ma Carloesse che fine ha fatto??)

    Io ho ripreso in mano con acquolina Tiziano terzani e mi sto ri- divertendo un mucchio. CHe simpatico, e intelligente, come descrive bene le cose, certo non è grande letteratura ( no, no) ma come reportage è pieno di spunti acutissimi e divertenti, e che analisi pungenti e perfette. Si, mi ci voleva.

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  26. Avatar Jezabel
    Jezabel

    @cri
    Bene! Sempre nuove conquiste.
    Anche a me piace molto Terzani. Intelligente, è vero. E quando leggi ti sembra di averlo là, seduto sul divano accanto a te.

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  27. Avatar cristina
    cristina

    Si Jezz,
    Terzani ha una cordialità speciale, uomo speciale, bellissimo, intelligente, curioso, profondo, divertito dalla vita.
    Ho ammirato ( e invidiato) le sue ultime scelte, così coerenti, e spirituali e volte alla profondità. Così tenaci e amorevoli anche.
    Ma lui è una rispolveratura, lessi quasi tutto un 7-8 anni fa. Vado a anni, ci sono stati in passato gli anni Singer (Isaac Basevis) , gli anni Tolstoj, gli anni Terzani.., gli anni Rodoreda…
    . Ora saltabecco di più, di fior in fiore…e di spina in spina.

    Camilla, solo tu puoi definire milano “la bella”. ahahah (bè io son di parte, per me è bella a prescindere come il gattino che hai allevato nel seno)

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  28. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @Tutti
    Sono contenta, davvero, che tu abbia potuto fare un giro in posizione verticale, vuol dire che va meglio!

    Bravo Terzani, l’ho letto poco, ma mi era piaciuto!

    @Camilla @Tutti
    Ma Camilla, allora sei tu che devi illuminare noi in fatto di architettura! Bene!

    @Tutti
    Voglio comunicarvi un abbandono perché mi interesserebbe molto sapere se voi conosciate il libro, l’avevo cercato con entusiasmo ma ho poi deciso di non finirlo, si tratta di “Alla fine del sonno” di Willem F. Hermans. Dopo le prime pagine scoppiettanti (bello, all’inizio, un dialogo tra un giovane ricercatore e un anziano ma arzillo professore universitario) ci ho trovato solo i lamenti del giovanotto che per le sua ricerca deve affrontare un viaggio impegnativo dal punto di vista fisico: zaino troppo pesante, zanzare, cibo spartano, disagi. Mi è parso troppo poco e l’ho mollato.

    Ciao,
    Mari

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  29. Avatar camilla
    camilla

    @ Marian hai mai letto SCRITTORI INUTILI di Ermanno Cavazzoni? ciaociao Cam

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  30. Avatar cristina
    cristina

    possiaMO FARLO NOI QUI, UN ELENCO DEGLI SCRITTORI ( E SCRITTRICI) INUTILI, noo?

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  31. Avatar wwayne

    In merito all’elenco degli scrittori inutili, preferisco non fare nessun nome, nella convinzione che anche gli imbrattacarte più conclamati possano produrre qualcosa di utile. Foss’anche un exemplum negativo di come non bisogna scrivere o comportarsi in generale. Per questo motivo considero utili perfino libri come “Belle anime porche”, le autobiografie della D’Addario, della Biancofiore, di Scilipoti e di Rocco Siffredi, la monografia su Tinto Brass, le varie pubblicazioni della D’Urso e di tutti gli altri vip diventati scrittori da un giorno all’altro… insomma, qualsiasi tipo di libro può avere un suo ruolo.
    L’importante è che questi libri non conquistino una fetta di pubblico troppo larga, perché a quel punto toglierebbero spazio agli scrittori “veri”, e quindi si creerebbe il meccanismo della cattiva moneta che espelle dal mercato quella buona.
    E’ per questo motivo che a mio giudizio i vip si dovrebbero astenere dallo scrivere romanzi: ai loro occhi è solo un modo per allargare il loro brand al mondo dell’editoria e monetizzare ulteriormente la loro popolarità, ma per gli scrittori “veri” (in particolare quelli che devono ancora emergere) è un’invasione di campo che toglie loro visibilità e pubblico. E’ chiaro infatti che, tra il libro di un volto noto (anche se scrittore improvvisato) e quello di un completo sconosciuto (che magari è bravissimo), il lettore medio sceglierà il primo, e condannerà al macero il secondo.

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  32. Avatar camilla
    camilla

    @ ww. sono d’accordo che tutti i libri possono “avere una loro utilità”.Soprattutto va affermata la libertà di scrivere e parlare, nel rispetto delle leggi vigenti.E c’è. anche la libertà di scegliere da parte dei lettori. ciaociao Cam
    @ Cristina forza cri che tra poco potrai fare le corse.

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  33. Avatar cristina
    cristina

    tutti i libri sono utili? si come supporto della gambe del letto, alcuni! ahah

    Fra poco no, almeno 2-3 mesi ancora cara Cam. E il tuo sorriso a 24 denti come va?

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  34. Avatar Laura
    Laura

    Condivido quello scritto da wwayne e Camilla alla fine siamo noi a scegliere ..leggere deve essere un piacere e se alcuni libri qui sarebbero ritenuti inutili non m’interessa , non mi vergogno di leggerli, sono io che scelgo che cerco d’estraniarmi di uscire dalla realta’ pesante di tutti i giorni, esiste sempre una via di mezzo, tra chi nomina wwayne e quello proposto qui.

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  35. Avatar cristina
    cristina

    ma siamo davvero noi a scegliere? nell’editoria di grande consumo, nelle classifiche con Fabio volo sempre in testa? mah

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  36. Avatar camilla
    camilla

    @Cristina il mio calvario e’ cominciato ieri. Ci e’ voluto un periodo di assestamento ( e’. stata una robaccia seria il mio incidente ) e’ iniziata la ricostruzione. Spero di essere nelle mani di un bravo architetto dentario, a proposito. Il progetto di massima non basta, ora si procederà col p. particolareggiato e via via fino alla reale ricostruzione.
    @ Laura e ww .A volte si comincia con puttanate pruriginose e a volte il meccanismo ti affascina e le esigenze si raffinano e su diventa lettori. Molti non leggono mai nulla, solo social ecc. Ma leggere diventa un vizio meraviglioso. ciaociao Cam

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  37. Avatar cristina
    cristina

    a volte si comincia con puttanate e ….si continua pure con puttanate, Cam.
    Le strade della lettura sono imperscrutabili, e misteriose. A volte va solo a fortuna.
    Conosco gente che legge solo horror o fumetti, eppure avrebbe materia valida a portata di mano.
    Ma leggere letteratura e roba di qualità costa una certa fatica, e questo mondo non incoraggia chi vuole fare fatica, incoraggia e blandisce chi legge robetta frullata. Di questo sono proprio sicura.

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  38. Avatar Teresa
    Teresa

    @Cri @Cam @tutte/tutti e allora vi giro una domanda che mi fu fatta : piuttosto che le persone non leggano è comunque buona cosa leggano qualsiasi cosa (ad es. Volo & C.) oppure no?
    La mia risposta fu che leggere determinate cose è assolutamente allineato con quello che ci propinano i media ogni giorno, si sprofonda nell’oceano delle banalità, dei costrutti mediocri che consumano i neuroni e che ci allontanano dall’esercizio del libero pensare, dello scontrarsi, a volte, con quello che lo scrittore afferma, ma avvertendo sempre ed in ogni caso che , cavolo, il cervello, sta funzionando e produce pensiero originale. Non sempre le letture di questo tipo sono difficili ma sono, sempre, stimolanti e aprono la via per nuovi percorsi mentali.
    Quindi, a che serve leggere mediocrità? Qualcuno potrà dirmi che quello che è mediocre per me non lo è per altri, ma secondo me il relativismo non è applicabile alla cattiva letteratura.
    Voi come la pensate?
    Ciao.
    Teresa

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  39. Avatar wwayne

    Scusate, ma mi sento in dovere di difendere i fumetti. Li leggo da oltre vent’anni, e vi posso assicurare che escono tutti i mesi tanti fumetti di qualità che sono meglio di tanti romanzi.
    Riguardo al relativismo di cui parla Teresa… in linea generale il relativismo non mi piace, soprattutto se applicato in ambito morale: una cosa o è giusta o è sbagliata, o è morale o è immorale, non è che può diventare l’una o l’altra cosa a seconda del punto di vista o di come uno la pensi.
    Non parliamo poi del relativismo applicato all’ambito scientifico: abbiamo già visto con i novax quanto sia dannosa la mentalità per cui “gli scienziati dicono una cosa, ma io (che non so nulla di scienza) ne dico un’altra e le nostre opinioni pari sono.”
    Tuttavia, in ambito artistico il relativismo lo accetto. Mi è capitato molte volte di trovare strepitoso un libro o un film che molti ritengono di infima qualità, e di rimanere deluso da un’opera che invece aveva raccolto un consenso pressoché unanime: di conseguenza, posso dire per esperienza personale che l’arte è veramente qualcosa di molto, molto soggettivo.

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  40. Avatar cristina
    cristina

    Teresa concordo del tutto con quanto hai scritto.

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  41. Avatar camilla
    camilla

    @ teresa—ww—cristina
    Io penso che abbiate tutti ragione
    ma…dimenticate un fattore essenziale, anzi due:
    primo fattore il meccanismo della lettura. Moltissimi ( e parlo di persone con un livello medio/alto di cultura.) non sono in grado di leggere un bugiardino di un medicinale, una , circolare…del condominio, una comunicazione sullo SMALTIMENTO DEI RIFIUTI ecc. Leggono esclusivamente cose inerenti il loro lavoro.Ad es. un mio amico geometra rifiuta dal profondo del suo essere tutto ciò. che non riguardi esclusivamente i suoi compiti. Si vanta di non aver mai “perso tempo” con letture di libri o giornali.Costui e moltissimi come lui perdono via,via il meccanismo della lettura. Perciò che sia un giornalaccio di gossip tra i più. squallidi, o un libro di Fabio Volo ( e c’è. di peggio , molto peggio)si comportano come verso un ragno , o una scarpa vecchia di chi sa chi, o nocciolo sputato di albicocca. Non li riguarda, non li interessa.
    Se invece qualcuno “si diverte” a LEGGERE puttanate e magari ci ride o si eccita o ha una reazione provocata da quella lettura…per me è già più facile che prima o poi legga meglio, in tutti i sensi. Perciò ha la possibilità di diventare un vero lettore. Quanto alle forme della comunicazione letteraria ( grafic novel, fumetti, cinema, tv,audiolibri ecc. ecc.,testi sulla musica….il Nobel a Bob Dylan o a Dario Fo,) ci si ritrova tra meraviglie e puttanate, indipendentemente dal mezzo!!!baci. Cam

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  42. Avatar cristina
    cristina

    certo Cam, non è il mezzo il valore, è la comunicazione facilotta al limite quello che volevo indicare. Ma chissà. Avrai anche ragione tu. siamo in un paese analfabeta. di ritorno o di andata , fate voi

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  43. Avatar camilla
    camilla

    @ cris. siamo il Paese che legge meno, che ha più difficoltà a “capire” un testo ecc. Pur di imparare a leggere , viva le puttanate . Certo la rete a mio
    o parere sta insegnando a scrivere e a leggere a tanti che prima non avevano nessun motivo per scrivere anche solo due righe e a leggere altre due righe. Il narcisismo può anche essere una spinta positiva per cambiare radicalmente un popolo di analfabeti.Insomma il nuovo non è mai solo negativo.malgrado tutto. ciao bellezze. Cam

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  44. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Camilla
    Non ho letto il libro di Gavazzoni.

    @Tutti
    Se ammettiamo che la lettura ha esiti imprevedibili, dobbiamo riconoscere che qualsiasi libro, per le vie imperscrutabili che saprà trovare, può essere causa di nuove sensazioni e motivo di riflessione. Inoltre non concordo appieno con la dicotomia buona e cattiva letteratura, ammesso e non concesso che la lettura si possa circoscrivere alla sola letteratura.

    Anch’io non concordo con il relativismo letterario (ci sono dei libri oggettivamente scritti male e di scarso livello letterario), ma questo non esclude che anche un libro dalle modeste qualità letterarie possa farci pensare (non stiamo parlando di valori estetici, stiamo disquisendo delle conseguenze della lettura, secondo me è un’altra questione).

    Ciao,
    Mariangela

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  45. Avatar wwayne

    @Camilla: Non sono così sicuro del fatto che la rete abbia avuto effetti positivi sullo stile di scrittura dell’uomo medio. Cerco di spiegarmi meglio.
    Generalmente i temi dei miei alunni non mi soddisfano, perché prendono in esame dei temi giganteschi (l’amore, l’odio, la libertà, l’onestà eccetera) e li liquidano in poche righe, trattandoli con una superficialità inaccettabile. A fregarli secondo me è proprio il fatto che sono cresciuti nella società degli sms e dei tweet, e quindi sono abituati a dire tutto in due parole e via, non sono più capaci di sviluppare dei concetti in maniera articolata. Per molti di loro già riempire due colonne è un’impresa titanica.
    Questo succede anche nei compiti di Storia: anche un argomento sul quale sia io che il manuale abbiamo speso fiumi di parole loro sono capaci di liquidarlo in DUE RIGHE, ovviamente scritte larghe e con il secondo rigo non completo.
    Per questo dico che a mio giudizio la rete ha avuto al contrario degli effetti negativi sullo stile di scrittura, perché ha imposto uno stile di comunicazione troppo spiccio, che comprime anche i concetti più complessi e profondi in un pensierino da scuola elementare.
    Il rimedio? Beh, senza dubbio non esporre così precocemente i giovani a Internet e ai suoi pericoli, che possono essere anche ben più seri di quello che ho appena descritto. Io ho avuto il mio primo computer nell’ultimo anno di liceo, e sono vissuto tranquillamente. Anzi, magari se adesso sono stato capace di scrivere un commento così lungo è anche per questo motivo.

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  46. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    La scorsa settimana ho terminato un libro, ma ancora non ho trovato le parole giuste per parlarne qui: certo non è un romanzo, è una testimonianza vera e accorata di quanto l’autore ha vissuto nella sua pluridecennale esperienza di medico a Lampedusa, sto parlando di “Lacrime di sale”, di Pietro Bartolo.

    Io l’ho apprezzato non solo per il suo indubbio valore documentario, ma anche perché ci ho trovato sincera partecipazione e solidarietà vera. Il libro è un’autobiografia: indistricabilmente intrecciata con la tragedia dei profughi, che a Lampedusa Bartolo ha visto approdare per venticinque anni, l’autore ci racconta la sua vita: l’infanzia povera, il padre pescatore, il riscatto, che arriva grazie allo studio, e l’impegno (condiviso con la moglie) per gli ultimi, per chi è costretto a fuggire.

    È superfluo dire che non è una lettura facile, e non è facile parlarne; sulla questione dei migranti mi sembra opportuno lasciar parlare padre Alex Zanotelli, qui il suo appello ai giornalisti perché non tacciano i patimenti dei popoli d’Africa:

    http://www.fnsi.it/appello-di-padre-alex-zanotelli-ai-giornalisti-rompiamo-il-silenzio-sullafrica

    Ciao,
    Mariangela

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  47. Avatar cristina
    cristina

    grazie mille Mari. Questa persona – dopo aver visto fuocammare e il documentario di Domenico Iannaccone ( che stra- amo) – è una delle migliori che conosco in Italia. Un grande onore, e avercene

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  48. Avatar camilla
    camilla

    @ Mariangela questi sono i miei eroi,la mia speranza e anche la mia certezza.Persone così sono la luce che nessuno può. spegnere, nemmeno con la violenza. Alex Zanotelli da tanti anni e’ un faro

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  49. Avatar camilla
    camilla

    @ww qui si tratta di lotta analfabetismo totale , non certo di buona qualità della scrittura. i ragazzi e i bambini che scrivono in rete,( purtroppo non in ogni parte del mondo, )per quanto con linguaggi quasi cifrati, hanno sconfitto la gravissima piaga dell’ analfabetismo totale. Ogni progresso porta con se’ alcune distruzioni , da che c’è la vita umana su questa terra.Ma le nostalgie del passato , a guardarle bene, sono sempre segnali di miserie .Noi italiani siamo tanto arretrati e poco credibili per scarsissima modernità. Forse la rete, con tutte le inevitabili carenze , aiuterà i nostri futuri cittadini a scrollarsi di dosso il crogiuolo del passato.Forse si impareranno le lingue, si diverrà cittadini del mondo ,tutto intero e non nemico. Come Alex Zanotelli per es. E anche tu forse., che hai la grande fortuna di essere un insegnante, guarderai il nuovo senza pretendere di…domarlo come un Pegaso alato dentro una gabbia da vecchio circo equestre. Su ww pensa al futuro per i tuoi ragazzi, cerca di vederli con occhi più nuovi. ciaociao Cam

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