I libri più belli, letti nel 2017

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017. Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri. Ci piace molto il confronto, la…

Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925
Edward Hopper, Interior (Model Reading), 1925

Ricominciamo: la prima regola è semplice ed è sempre la stessa: si parla dei libri più belli, letti nel corso del 2017.

Conta che il libro sia stato letto nel corso di quest’anno, non conta quando è stato pubblicato o scritto

Altra regola fondamentale: il rispetto per gli altri.

Ci piace molto il confronto, la discussione, anche la contestazione dei giudizi altrui; non viene apprezzato, e nemmeno tollerato, l’insulto.

Ogni anno, questo post sui “libri più belli” è una fonte di preziosi consigli (anche contro qualche libro), di analisi, di serenità, di dubbi, di speranze, di riflessioni.

Grazie, come sempre, a tutti coloro che parteciperanno.

Abbracci

Commenti

2.739 risposte a “I libri più belli, letti nel 2017”

  1. Avatar camilla
    camilla

    oddio Cristina ne ho letto solo dei pezzi! Poi lo ho mollato : il genere non mi interessava. ! Se si molla un libro ci sono dei motivi: di questo ho parlato. Il tacere e’. obbligatorio mi dici. Ti rendi conto?

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  2. Avatar cristina
    cristina

    SE NON HAI LETTO il libro. Mi pareva che non lo avessi letto e parlassi in generale , a prescindere. Oh! Cam!! OK?

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  3. Avatar cristina
    cristina

    traduco Camilla: non ci siamo intese… capito??

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  4. Avatar camilla
    camilla

    @ Mariangela Si Marian l’anno scorso lessi IL RUMORE DEL TEMPO di Julian Barnes e ne ho sicuramente parlato qui con entusiasmo. Un grande libro , dove la intima , preziosa esistenza di un grande musicista deve inchinarsi alle cannibalesche pretese di un regime autotitaritario. Barnes ci racconta da par suo la personale vicenda artistica e umana di costante , difficile difesa della propria arte a costi umani e professionali dolorosissimi . La musica di Sostakovic e’ rimasta come patrimonio dell’umanità e ad ogni sua nota una parte di Storia continuerà a doversi chiedere imperdonabili perché. Un gran libro , un costante segnale di pericolo incombente su tutta l’umanità. Quando raccontai di questo grande libro non ci fu nessun segno di interesse. Certo non è. un best seller. I libri di Barnes sono tutti belli, qualcuno tocca di più le emozioni di altri . Ciaociao Cam

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  5. Avatar cristina
    cristina

    a volte io leggo una recensione, una nota su uno scrittore/scrittrice e semplicemente annoto sul mio calepino. Poi a distanza magari di molto tempo lo leggo pure.
    Così funziona, Cam, mia cam…
    Faccio qualche passo, dolente!

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  6. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Cristina @tutti
    Beh, di titoli citati qui ne ho annotati tanti anch’io (non proprio tutti), e la maggior parte li ho pure letti.

    @Camilla @tutti
    Camilla, probabilmente il tuo racconto allora non aveva destato interesse perché nessuno aveva letto questo libro di Julian Barnes: ovvio che non sempre si riesca a seguire i commenti altrui senza conoscere, ora che ci sono arrivata anch’io, come vedi, non posso che condividere il tuo giudizio positivo.

    Il regime, come scrivi tu, ha pretese cannibalesche, e anche quando da “carnivoro” è diventato “vegetariano”, o meglio, “onnivoro” (con il disgelo di Kruscev), ha continuato ad esigere obbedienza, tanto che in molte situazioni (per esempio, quando il musicista è obbligato ad iscriversi al partito) anche l’arma dell’ironia si spunta e risulta inefficace :

    • “Se le volti le spalle l’ironia di guasta in sarcasmo. E a che serve, a quel punto? Il sarcasmo è l’ironia dopo che ha perduto l’anima”

    [Julian Barnes “Il rumore del tempo”, Einaudi, 2016, p.182]

    Bello, bello, da leggere.

    Ciao
    Mariangela

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  7. Avatar cristina
    cristina

    sta Kirino, incollata sono….

    Ma Mari, tu non avevi fatto un tour in Giappone? e La Kirino non l’hai letta? guarda che merita

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  8. Avatar cristina
    cristina

    e poi Julian Barnes… Di lui mi ha sempre incuriosita molto il fatto che fosse ( è??) molto amico di un altro scrittore Martin Amis e anche di Ian mc Ewan…

    Livelli di vita è libro fondante. Leggeremo altro

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  9. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Cristina @Camilla
    Avevo fatto un giro letterario in Giappone, ma non avevo seguito il consiglio di Camilla di rivolgermi alle scrittrici piuttosto che agli scrittori del Sol Levante, quindi Kirino è rimasta esclusa. A ripensarci, quella dei giapponesi è stata quasi un’indigestione: se mai tornassi da quelle parti (viaggio che per ora non è in programma), lo farò ripartendo da un’autrice, e inframmezzando anche qualcos’altro, le full immersion talvolta tolgono ossigeno.

    Poco alla volta, con le gambe, ovviamente, adagio adagio, senza pensare di fare subito il salto ad ostacoli, Cristina!

    Ciao,

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  10. Avatar cristina
    cristina

    seeeee. se va bene camminerò a settembre, se va bene.

    vedi ad essere attirata dai maschi? delusioni e soffocamento! ahahahah
    (ma anche la Kirino mica scherza eh)

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  11. Avatar cristina
    cristina

    da non credere! giro sui tasti del telecomando e su un canale che si chiama GIallo vedo…una puntata di un giallo della serie “fred Vargas”!!!!!
    ma non lo sapevo! versione francese ( cioè fatto in Francia), serie TV delle nostra amata Fred!
    ora lo guardo, non mi pare male!!

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  12. Avatar camilla
    camilla

    @ Marian. dice Enrique Vila Matas che non basta un buono scrittore. Occorre un bravo lettore che si rifiuti di leggere quello che già conosce e pretenda di stupirsi. Tu mi sembri una brava lettrice.E non ce ne sono moltissimi. di bravi lettori che leggono i bravi scrittori.
    @ Cristina mia figlia mi aveva detto che su GIALLO c’era la Fred ma ho troppa paura che cambino i connotati al mio Adamsberg.Se me lo rovinano con uno con la faccia da scemo? Guai toccare quella immagine, Forse perché mi chiamo Camille! Beh insomma mi faccio le mie fantasie.!!!😉 ciaociao a presto. Cam

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  13. Avatar cristina
    cristina

    bè Cam, ti dico soloche in questo episodio c’era anche… Jeanne Moreau! Davvero niente male, ti giuro, anche Violette, ben trovata…. il libro è un’altra cosa, ma ti giuro che la versione TV non demerita, anzi

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  14. Avatar Teresa
    Teresa

    @Camilla riesco a risponderti solo ora. Tim Parks, non lo conosco proprio e su Wikipedia lo danno residente a Verona, a due passi da dove abito io. Consigli? Devo smaltire una certa quantità ma se merita lo annoto.
    Ciao.
    Teresa

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  15. Avatar cristina
    cristina

    Finito Le quattro casalinghe di Tokio di Kirino, scrittrice giapponese, famosa, di cui io fino a 5 giorni fa nulla sapevo. 650 pagine.
    Una specie di noir – molto molto splatter – che si legge volentieri, anche se alcune pagine molto insistite e ripeturte su certe prtatiche e depravazioni sadiche e mortifere fammo pensare che l’autrice abbia calcato la mano per “compiacere” un certo tipo di pubblico.
    Impressioni pessime e negative sulla società giapponese dove primeggiano solo e soltanto i soldi. Una società ben educata ma senza anima, dove le donne sono le uiltime degli ultimi.

    Una sorta di inno a una “liberazione” della donna per tragitti molto oscuri. Mah. Grande scrittrice non direi, grande libro nemmeno. Interessante e, paradossalmente. divertente (il crescendo splatter è davvero impressionante) .
    Masako è un bel personaggio.
    Del Giappone pensavo abbastanza male, ora pure peggio. Baci

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  16. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti @Cristina
    Non avevo letto Kirino proprio perché temevo fosse come tu l’hai descritta: quel tipo di scrittura che punta su effetti scioccanti non mi interessa, la trovo una facile via d’uscita, per chi scrive.

    Se è possibile dire bene di un libro che non si è stati in grado di finire (io penso non ci sia contraddizione: talvolta i libri non si portano a termine per motivi di forza maggiore), mi sento di ricordare un romanzo cui avevo fatto cenno lo scorso agosto:

    • Miyabe Miyuki, “Il passato di Shoko”, Fanucci, 2008

    È scritto bene e, per più versi, si tinge di giallo (o di nero?): mi permetto di consigliarlo come antidoto a Yoshimoto e, per quello che hai scritto, anche a Kirino,, anche se io tutto non l’ho letto.

    Mariangela

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  17. Avatar Teresa
    Teresa

    @Cristina @Mariangela @tutti Il passato di Shodo è un bel romanzo, lei è considerata una delle più grandi scrittrici giapponesi, poco tradotta in italiano purtroppo. È vero che Kirino eccede, a tratti, ma non credo per ammiccare a un certo gusto, i giapponesi a volte sono eccessivi in questa commistione di vita, amore, morte. Fa parte della loro cultura, può risultare a tratti quasi sgradevole. Io ho apprezzato in Kirino la critica sociale, il mostrare dietro i rigidi codici di un mondo bloccato la crisi di un’umanità fragile e insoddisfatta. Una società estremamente repressa in cui quando si rompono gli argini , si rompono sul serio. Nel finale una catarsi della protagonista e un sospiro di sollievo del lettore)))

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  18. Avatar cristina
    cristina

    Tere, hai ragione. Io più che altro – per il poco che so e conosco – ho una repulsione verso questo culto della morte, una società necrofila, sbaglierò, ma ho sempre pensato questo e Kirino lo ribadisce.
    E fragilissima, aperta a ogni addiction.
    Anche se ho amici che ci vivono, in Giappone, e me ne parlano benissimo ( boh…)

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  19. Avatar camilla
    camilla

    @cris e Marian. Si sa da molti anni che Kirino scrive horror, gialli , splatter come dici tu cri.Perciò non si va a cercare qualcosa di diverso . Quello che mi ha colpita e estremamente interessata nelle 4 casalinghe ma ancora più efficacemente in GROTESQUE, e’ la analisi e la descrizione senza sconti della carica di violenza che è troppo spesso latente in uomini “per bene” , mariti, conviventi, fidanzati ecc. pronta a scatenarsi di fronte a “moventi” inesistenti. odio profondo e …arcaico. Basta un no ed è
    uno “splatter” vero. Non conosco una scrittrice capace come Kirino di raccontare tanta violenza gelida e distruttiva. Ho avuto una amica, una donna stupenda capace di tirare su due figli da sola e di occuparsi con affetto anche di un marito affetto da grave schizofrenia. Questa ragazza si era ricostruita,dopo anni di solitudine, un rapporto affettivo con un “bravissimo ragazzo” . Salto i particolari ma a un certo punto L.si era resa conto che così. non era. Ha parlato chiaro . Il bravo uomo l’ha uccisa e sorpreso dall’arrivo della figlia di. L. ha fatto fuori anche lei.Sono passati due o tre anni ma non possiamo dimenticare. E storie così. accadono tutti i giorni. Troppo splatter, decisamente.La lettura , per me, e’ essenziale per filtrare quello che accade e può. accadere. ciaociao

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  20. Avatar cristina
    cristina

    Teresa, la storia della tua amica lascia senza parole.

    Ma col Giappone e con Kirino – mi sbaglierò – c’entra poco, per quello che capisco io.
    Lì c’è una specificità di non-vita, di non rapprti, di ferocia sotto il sorriso della buona educazione, gli yakuza etc. Un diffuso culto della morte, la violenza subito sotto il buongiorno…..
    Qui da noi sono i femminicidi. violenza sulle donne da parte di maschi castrati e impotenti. 1 donna uccisa da un maschio ogni 2-3 giorni.
    Cosa tremenda, emergenza sottovalutata, ma con l’horoor di Kirino non vedo accostamenti.
    Lì i rapporti s embrano tutti senza pietà e senza speranza.
    E anche le donne.. eh…, una società di cose e di soldi, senza affetti. terribile.

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  21. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Tutti
    Quando si dice la presunzione della lettrice: avevo già fallito con il “Malte” di Rilke, oggetto di abbandono qualche mese fa e tutto lasciava presagire che persistere con l’elenco dei 40 romanzi più rilevanti in lingua tedesca (l’elenco di un gruppo di germanisti raccolto in un libro di cui vi dicevo) non sarebbe stata una passeggiata, anzi. Ma io ho voluto fare l’alternativa, non ho dato retta a voi che in merito alla letteratura tedesca di nomi giusti e pur appetibili, qui, ne avevate snocciolati non pochi, no, io ho voluto sperimentare, come si dice in questi casi, ho voluto penetrare terre inesplorate e cosa sono andata a prendermi? Tra gli altri 39 titoli sono andata a pescare “All’ombra del corpo del cocchiere” di Peter Weiss. Risultato: frustrante lettura di circa metà del libro che non ha concesso nessun tipo di piacere o coinvolgimento; autocommiserazione per la propria testardaggine; dispetto e stizza per non essere riuscita a comprendere il pregio del libro.

    Della serie: chi è causa del suo mal, pianga se stesso!

    Ciao
    Mari

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  22. Avatar cristina
    cristina

    Camilla, scusa, eri tu, non Teresa quella a cui mi stavo rivolgendo…ho la testa confusa in questi giorni… sorry

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  23. Avatar Teresa
    Teresa

    @Cri @Camilla si, la violenza nel contesto dei romanzi di Kirino e altri autori-autrici giapponesi ha una sua specificità legata a quel modello sociale e culturale. Cristina, io ho avuto per anni il mito del Giappone, ho fatto indigestione di film (meravigliosi, non mi pento) di Ozu e Mizoguchi, di romanzi di Mishima, Kawabata, Tanizaki, poi Murakami, ecc….(ma La Banana Yoshimoto, no chissà perché non ho mai avuto voglia di leggerla). Già Ozu disegnava nel suo cinema un Giappone quotidiano, pieno di personaggi immersi in una solitudine e desolazione postbellica in cui l’amore risulta spesso inespresso o messo da parte, causando sofferenza e frustrazione. Poi con questa nuova generazione di autori la critica sociale e culturale diventa più pressante. E’ un paese molto lontano da noi, in senso culturale e per questo risulta affascinante, ma credo anche che ormai qualcosa si sia irrimediabilmente perduto e ho la sensazione (anche da racconti di viaggio e testimonianze di persone che sono state lì per lavoro alcuni anni) che oggi sia tutto un pò costruito a beneficio della macchina tritatutto di un certo tipo di turismo (ma questo accade un pò ovunque). Forse avendo la fortuna di entrare in un contesto familiare vedremmo sia il positivo che il negativo (come ovunque), ma come turista pura e semplice non credo sia possibile. Una mia amica che ha lavorato lì anni mi raccontava di ragazzini che diventano albini per lo stress degli esami che permettono l’accesso alle università e lì si giocano tutto: se non ce la fai ad entrare in quelle quotate sei fuori. Vabbè dai, insomma io mi sono un pò calmata con sto Giappone e sto bene così, ma continuo a leggere volentieri i loro autori/autrici e qualche bel film me lo rivedo volentieri (Ozu è un grandissimo maestro del cinema).
    Buona giornata donne.
    Teresa

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  24. Avatar cristina
    cristina

    Ho iniziato Patrimonio , di Philip Roth.

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  25. Avatar wwayne

    Di Natsuo Kirino ho letto “Real world.” Stando al mio elenco dei libri letti fu l’ultimo romanzo che lessi nel 2010: è stato davvero molto tempo fa, e da allora ho cambiato vita chissà quante volte.
    Ad ogni modo, qualcosa della trama me la ricordo. Parlava di un ragazzo disturbato, e di quattro ragazzine che si divertono a stuzzicarlo. Giocano con il fuoco e puntualmente si bruciano, perché lui prende in ostaggio una di loro. Ciò che succede da quel punto in poi onestamente l’ho del tutto rimosso.
    Confermo comunque che si tratta di un’autrice a cui piacciono le situazioni violente e scabrose: probabilmente è disturbata quanto e più dei suoi personaggi. E infatti non ho mai più letto un suo libro.

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  26. Avatar cristina
    cristina

    tornando alla amata Fred Vargas quakle co-incidenza migliore del titolo del suo ultimo ibro appena uscito in Francia? che fa “Quand sort la recluse”… a me parla, proprio a me!!

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  27. Avatar camilla
    camilla

    @ Marian …….Weiss forse andava ” inquadrato” nel solco di Bertolt Brecht , credo che fosse esperto e noto nel campo teatrale di un periodo ben preciso , contro il nazifascismo. Comunque non credo che sia stata una scelta senza valore.

    @ Cristina @ Teresa. credo proprio che tu abbia ragione dicendo che le impressioni basate su luoghi comuni su un popolo intero non siano possibili. Non basta neppure stare in Giappone da turista per avere delle impressioni precise. Per farsi una “vaga” idea si dovrebbe fare la vita dentro le famiglie , tra le persone reali. Qualche anno fa’ un terribile Tsunami, disastroso per via del pericolo nucleare disi e’ abbattuto su questo
    popolo dignitosissimo che porta ancora i terribili segni delle bombe atomiche americane su Hiroshima e Nagasaki. In quei giorni tremendi
    una studentessa , yoko, viveva in famiglia ,alla pari, in csa di amici. Il suo comportamento e quello dei suoi genitori, colpiti dal sisma, rimasti senza niente, fu una straordinaria lezione di coraggio e dignità .Meravigliosi. Trovo che i libri ambientati jn Giappone scritti da Ishiguro siano
    molto comprensibili anche da noi. E tutto e’ talmente simile tra ” loro” e ” noi”che tutti i luoghi comuni sia positivi che negativi si squagliano.Ishiguro e’. cresciuto in Inghilterra ma tutta la sua famiglia di origini e’ Giapponese. Mi sembra il suo un punto di vista superiore.
    @ ww. hai letto un libro di Kirino ma non significa niente. Nessun parere solo cosa hai pensato tu.

    .

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  28. Avatar cristina
    cristina

    Teresa.
    quei registi li ho visti e amati tutti anche io. Grandissimi, in maniera assoluta. L’unico aspetto del Giappone che ho ammmirato sempre.
    E sono davvero fra i più grandi, e ancora oggi alcuni registi recenti mi colpiscono davvero molto. Ad esempio Takeshi Kitano di cui (quasi) tutto ciò che ho visto mi strabilia
    E invece, devo dire che Banana Yashimoto – almeno nei primi libri che sono quelli che ho lettto – un suo perchè ce lo ha.

    e brava Cam!

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  29. Avatar Teresa
    Teresa

    @Cristina Kitano mon amour))) Sonatine, Dolls, L’estate di Kikujiro, il superlativo Hana Bi, un grande, grandissimo. Yashimoto me la segno, proverò.
    Teresa

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  30. Avatar cristina
    cristina

    il determinismo lombrosiano – anche se piattamente psicologico – secondo me sempre fascista è.
    Se applicato in letteratura poi…bleah

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  31. Avatar camilla
    camilla

    @ cris non ho capito dove sia il determinismo lombrosiano .@ Teresa. Teresa sei un fenomeno di bravura, ma quante cose conosci e quanto Cinema conosci e che memoria citare tanti registi e film. Non ti ho ancora detto su Tim Parks. Saggista, critico letterario, studioso esperto di traduzione e scrittore , ha scritto molti romanzi , molti saggi, insegna presso l’università di…non mi viene in mente, insomma
    un cervellone. Come sai vive in Italia e ha sposato una italiana.
    Tra le decine di romanzi e di saggi sugli italiani ne cito tre libri che mi sono piaciuti moltissimo BONTÀ un romanzo dall’ umorismo corrosivo, dove ci si trova tra la e la commozione e la dissacrazione…ma basta perché ha un finale sbalorditivo. STORIE DI FIUMI E DI MARI, ambientato in India, anche qui l’inatteso e l’avventura sono sorprendenti. Ultimo che cito tra decine di altri un piccolo libro, sarcastico e nerissimo , scritto prima dell’ avvento dei telefoni cellulari, ambientato a Verona in una famiglia ricca di schei e non di molto altro.CARA MASSIMINA. un noir che non ti dico. Con l’accento veronese . Per me estremamente. divertente, ovviamente nella logica paradossale. del noir più. spietato. Guai a leggere Tim Parks …seriosamente. Ciao cara. Cam

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  32. Avatar cristina
    cristina

    Tim Parks , annotato.

    bene, devo dirvi che ho finito, divorato anzi, in due giorni PATRIMONIO di Philip Roth.
    Un libro potente, bellissimo, dolente, ma anche molto saporito e a tratti divertente, una resa dei conti con la malattia e la morte del padre, ma non solo, con tutta la sua vita, il suo essere figlio, il suo essere figlio di un ebreo in america, il suo essere scrittore… Tanta roba. Ma proprio tanta davvero.
    Scritto benissimo, senza eccessi di narcisismo, uno di quei libri sulla soglia, che ti fanno fermare e dire: qua c’è il senso della vita – e della morte. Con quella cosa in più che è la storia degli ebrei, la loro specificità , nel bene e nel male.

    Un ritratto di padre ebreo paragonabile per potenza e verità – e amore – solo a quello di Maus di Art Spiegelmann.
    Un libro IMPRESCINDIBILE, secondo me, ma solo per chi ha almeno 45.-50 anni.
    Prima non lo si capisce, non si hanno gli strumenti di vita per farlo.

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  33. Avatar cristina
    cristina

    Teresa, si Hana Bi è un film strepitoso, Dolls invece l’ho trovato quasi vomitevole, ma lui si sa è un tipo davvero estremo, un tipaccio Kitano.

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  34. Avatar cristina
    cristina

    Ah Tere, Anatomia di un rapimento è fra i 10 film più belli visti nella mia vita ( e io sono una cinefila eh, di film ne ho visti tanti, ma proprio tanti)

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  35. Avatar Teresa
    Teresa

    @Camilla è che ho una passione sfrenata per il cinema, ma con molte, moltissime lacune. Ad esempio il film di cui parla Cristina non lo conosco, preso nota.
    E mi annoto anche questo scrittore e i romanzi che citi. Grazie Camilla degli spunti che dai.
    @Cri grazie anche a te per Anatomia di un rapimento, ho visto tanti film di Kurosawa ma questo proprio no.
    Buona giornata.

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  36. Avatar Teresa
    Teresa

    @Mari Ho finito Le ragazze di Cline e mi è piaciuto. Una scrittura sapiente eppure sempre credibile. Lo sguardo interiore di una Evie più adulta che ripercorre a ritroso gli eventi di quel fatidico 1969 è lucidamente consapevole di non essere sprofondata nell’abisso solo per una serie di eventi fortuiti, ma scottata si è scottata e parecchio. Una ferita dell’anima così profonda da risultare inguaribile. Evie adolescente affamata di attenzioni e di amore si trova consumata letteralmente da un’esperienza in cui la follia giocosa dei primi tempi le svela il suo vero volto ormai troppo tardi. Evie adulta mi è apparsa ormai irrimediabilmente perduta ad un certo tipo di vita, di relazioni, di passioni vitali, consapevole dell’orrore e di come non sia così difficile scivolarci dentro, giustificarlo (renderlo giusto), in nome di quella fame di amore e attenzioni cui pare abbia rinunciato nel presente anonimo in cui si è relegata. E come se un velo si fosse squarciato vede facilmente nella relazione della giovane Sacha con Julian lo stesso tipo di trappola, di inganno e vi assiste impotente, perché si è impotenti di fronte a questa fame assoluta di amore in cui ci imbattiamo, non ci sarà mai nulla di ragionevole e sensato che potrà distoglierci dal rischiare il tutto per tutto per soddisfarla. Evie lo sa perchè così è stato per lei. Un’esperienza estrema questa, ma che racconta comportamenti diffusi e pratiche comuni nell’adolescenza.
    Cline è stata brava, credibile e a ventisei anni ha scritto un buon lavoro. Oh, chapeau.
    Teresa

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  37. Avatar cristina
    cristina

    Tere, anch’io ho una passione sfrenata per il cinema! avevo anche proposto un 3 anni fa circa – quando sono sbarcata qui – di parlarne, come dei libri… , ma la cosa è caduta nella più totale indifferenza.
    Mahh.
    Sta Cline, si prima o poi mi ci metterò, m adesso ho altre urgenze…
    Per favore qualcuno ha letto Patrimonio? se si, mi dite che ne pensate?
    Mi ha proprio folgorata questo testo!

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  38. Avatar camilla
    camilla

    @cris. ho letto 2 o 3 anni fa’ PATRIMONIO di P.R. Un testo non comune nella grande produzione di questo grande autore, che in bene o in meno bene riesce sempre a sorprendere.La tenerezza filiale, quel guardare il padre con qualcosa di più grande dell’ affetto e dell’ ammirazione. La partecipazione alle cure, il confronto tra la TAC del padre e il suo proprio stato fisico, il bisogno di consolazione dopo la fine del padre rende il racconto (autobiografico) commovente, molto commovente. Un romanzo molto diverso, un senso. della paternità. che forse è. più. comune tra ebrei che tra …cristiani.
    Ciao ciao. Cam

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  39. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Cristina io l’ho cominciato un anno fa e appunto per il tema delicato, l’ho lasciato in sospeso: lo riprenderò di certo perché mi è parso uno dei suoi libri più belli. Anche in Everyman, del 2007, affronta lo stesso tema, ma credo che Patrimonio (scritto prima: nel 1991) sia più autentico e sentito. Ciao e buona convalescenza. Daje.

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  40. Avatar cristina
    cristina

    Cam, io non so le differenze fra ebrei e …cristiani. Tu quali pensi che siano?
    io che ho tanti amici ebrei e che cristiana non sono per scelta ( ho avuto un’infarinatura da bambina, ma poco convinta nè convincente) onestamente non saprei dirle.

    Domenico, ma…come hai fatto a lasciare a mezzo un libro come questo? fra l’altro ha una prosa sciolta, vivace, varia…

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  41. Avatar camilla
    camilla

    @ teresa penso seriamente di essere un’oca giuliva : ho cercato piu’ volte di leggere davvero questo libro di Cline, che e’ tanto piaciuto anche a te ma non sono riuscita che a leggere qualche pezzo qua e la’ e a buttarlo fuori dalla mia vista.Ci sono dei libri bellissimi per la critica e moltissimi lettori che io non sono capace. di leggere. Con questa Cline non ho fatto che pensare ad altri libri sull’adolescenza, distraendomi e andando a cercarne uno. Chissà per quale mistero mi sono trovata tra le mani I BEATI ANNI DEL CASTIGO della splendida Fleur Jaeggy. E mi ci sono incollata. Che bellezza,che eleganza, che stile. L’adolescenza e’ delicata e complicata ma ha bisogno, per me dico, di una
    penna leggera e sapiente che ” disegna le radici, i ramoscelli e i rami dell’ albero della follia ” che cresce nell’isolamento del piccolo giardino della conoscenza fino a oscurare col suo fogliame ogni prospettiva” ( tratto da Iosif Brodskij). Comunque mi scuso ma certe scritture non mi entrano in testa. ciao Cam

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  42. Avatar camilla
    camilla

    @ cri. nel senso che gli ebrei hanno un senso molto forte della paternità. e della maternità.Certo perché. sono SEMPRE stati perseguitati e alcuni legami restano saldi . Credo almeno. Ma leggendo tanti libri di scrittrici e scrittori ebrei si nota questo legame affettivo che non è. così nella nostra realtà. Perfino Wudy Allen ne parla ovunque della famiglia ebraica.

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  43. Avatar lauragi

    Leggo sempre con molto interesse i vostri commenti. Sono incuriosita dalle considerazioni di Cristina su Philip Roth che apprezzo per le qualità letterarie ma da cui mi sento distante a livello ideologico. Come cavarsela in questi casi?

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  44. Avatar Domenico Fina
    Domenico Fina

    Eh, Cristina io talvolta sono un abbandonatore di libri troppo in fretta, ma quelli significativi li riprendo sempre, quando l’ho cominciato avevo una leggera avversione per Roth, che ad oggi ho superato.

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  45. Avatar Mariangela
    Mariangela

    @Teresa @Tutti
    Teresa, leggo che anche tu hai apprezzato “Le ragazze” di Cline, sono conenta ti sia piaciuto.

    @Camilla @Tutti @Jezabel
    Guarda, non so come fosse da inquadrare Peter Weiss col suo “All’ombra del corpo del cocchiere”, so che questa volta ho abbandonato e non sono tornata sui miei passi, anzi, ho voluto cambiare completamente genere e penso di avere scelto bene: sto terminando di ascoltare, di Marco Balzano, “L’ultimo arrivato”, di cui qui aveva detto bene, se non erro, Jezabel forse tre anni fa.

    È un libro semplice e profondo che racconta l’emigrazione al nord di un bambino siciliano. Io lo farei leggere nelle scuole un libro così perché sull’immigrazione interna a cavallo degli gli anni ‘50 e ‘60 dice più di tanti manuali di storia: l’infanzia stentata al paese, l’arrivo nella grande metropoli, i primi lavoretti, poi l’ingresso all’Alfa Romeo. In mezzo è successo qualcosa, un fatto grave che lo ha portato in carcere. La storia viene raccontata, appunto, quando il protagonista esce di prigione e trova un mondo completamente cambiato. Sono citate tante vie di Milano (lo stupore del protagonista ci restituisce molta parte della città postindustriale) e, ripetutamente, il primo paese dove ha alloggiato appena arrivato al Nord, Baranzate.

    Da leggere, assolutamente, anzi da ascoltare nella versione audio letta dallo stesso Balzano.

    Ciao

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  46. Avatar Teresa
    Teresa

    @Camilla seeeeee, se tu sei oca giuliva Camilla io che so’? non sono riuscita ad apprezzare uno come Wallace che è un genio (cioè io me ne sono resa conto ma non è bastato). La Cline o meglio questo suo primo romanzo può piacere o non piacere. Scritto bene ma può tranquillamente non interessare. Ciao. Teresa

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  47. Avatar cristina
    cristina

    Torno , alle 2,20 da un giro al pronto soccorso dove sono stata ben 8 ore per controlli..venosi diciamo, che barba, non avete idea!

    Domenico e altri: ma non potete immaginare quale avversione io avevo per Philip Roth… diciamo una montagna di avversione. Eppure!
    Il libro è assolutamente fondamentale, penso io. Quindi, via, menti aperte e larghe e leggetelo, leggetelo, leggetelo. Non posso dire di più. Ma leggetelo

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  48. Avatar Teresa
    Teresa

    @Cristina io di Roth ho letto soltanto Pastorale americana. Annoto, annoto…

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  49. Avatar camilla
    camilla

    @ Cristina. sollecitare. la lettura di Philip Roth mi sembra un tantino lapalissiano. Sono tutti fanatici di P.R., a ogni Nobel, da decenni, c’è. un coro infinito di lamentazioni indignate perché non gli è. stato conferito ,appunto, il prestigioso premio.P.R. e’. considerato il più. grande scrittore vivente americano , anche se , ovviamente, non è. affatto detto.
    @ provo anche un certo a sconforto a sentire osannare i best seller , non serve altro che a vendere. E se valgono c’è. sempre tempo per leggerli fuori dal fragore mediatico.
    Quanto. e’. bello invece scoprire libri un po’. dimenticati che hanno lasciato il segno nell’anima di chi ce li ricorda. Quando parliamo di Vargas ci accorgiamo che non è. conosciuta da lettori che ne trarrebbero felicità. E così. con chi consiglia letture particolari , o lette da pochi e ignote ai più pur valendo moltissimo. Il caso di E nard e’ emblematico.Spesso Domenico fina ci ha dato ottimi consigli , non comuni. E , magari a modo suo, le continue indagini di Marian ci hanno fatto conoscere cose bellissime e dimenticate , penso per es. a Annamaria Swarzenbach. Mi sembra che qui ci sia la parte più bella del blog. Grazie a tutti
    .cam

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  50. Avatar Dani

    @Cri con me su Roth sfondi una porta aperta. Io lo leggerò sicuramente..prima o poi. Ho 5 libri che mi aspettano prima perché al mio poker d’assi (come diceva Camilla) ho aggiunto il Cardillo di Ortese e La notte dell’ angelo di Mazzucco sulla vita di Tintoretto. Patrimonio in coda, ma verrà sicuramente il suo momento. Tu però dovresti provare con Pastorale Americana ora, oppure con Indignazione entrambi capolavori di P R.
    @Cam cosa hai letto di Schwarzenbach? Sono curiosissima. Come scrive? Che scrive? Io la conosco solo per la biografia di Melania Mazzucco

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