Diritto alla cultura, alla lettura, condivisione delle idee
Ormai da settimane (forse da anni) mi interrogo sulla necessità (e su come fare) di dare forma riconoscibile e consistenza più stabile al flusso di lettori, lettura, idee, affettività che transita dentro e attorno al gruppo di lettura di Cologno Monzese.
La sfuggente comunità di lettori che si incontra per parlare della lettura condivisa di libri scelti insieme, di lettori vicini all’idea che però non sono mai entrati in quelle riunioni, lettori spesso lontani e in relazione in rete: tutto questo può diventare un’associazione o qualcosa che le somigli?
Un riferimento costante, un’agente che sia interlocutore di altri lettori e di altre comunità di lettori?
Può prendere forma e consistenza più stabile un frammento di comunità di lettori?
(Cfr. anche, Luca Ferrieri, fra l’ultimo libro aperto e il nuovo da aprire, pagina 183, Olschki Editore, 2013)
Rispondi