Oggi ci si chiedeva come parlare di Proust senza scivolare nelle banalità.
Perché l’enormità dell’opera rischia di suscitare paura di sbagliare e, quindi, discorsi generici, troppo generici.
Forse un’idea sarebbe concentrarsi sui punti di vista di lettura, come se ciascuno di noi scegliesse di parlare di questioni parziali e circoscritte del romanzo. Per non disperdersi e non perdersi.
Per esempio, c’è chi vorrebbe privilegiare i personali ricordi d’infanzia suscitati dalla lettura, quasi un gioco di specchi, con il movimento del romanzo che parte dalla scoperta della memoria involontaria. Una specie di Combray personale.
Il primo incontro del Gruppo di lettura dedicato alla Recherche sarà l’11 giugno 2015 in Biblioteca a Cologno Monzese, ore 21. Come sempre è aperto a tutti.
Rispondi