I libri che leggiamo durante la nostra vita sono dei piccoli mattoni che costruiscono la nostra storia, delle travi di sostegno della nostra personalità. È così che, come ci consiglia Maria Popova su Brainpickings, sapere quali sono stati i libri più belli, più importanti per uno scrittore può dirci molto di lui. Soprattutto se quello scrittore è Gabriel García Márquez.
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Nella sua autobiografia Vivere per raccontarla, Márquez ci dice quali sono stati i pilastri della sua vita. Fa cenno a 24 opere e di alcune lascia anche alcuni commenti.
Ecco quali sono:
– La montagna incantata di Thomas Mann
– L’uomo nella maschera di ferro di Alexandre Dumas
– Ulisse di James Joyce
“Questa è l’altra Bibbia” mi disse uno studente appoggiando il volume dell’Ulisse sulla scrivania. L’ho letto a singhiozzo fino a quando ho perso la pazienza. Era troppo presto. Anni dopo, da adulto paziente, mi promisi di rileggerlo seriamente. E ho scoperto non solo un mondo mai conosciuto prima dentro di me ma ho ricevuto un aiuto prezioso per sciogliere il linguaggio e la struttura temporale dei miei libri.
– L’urlo e il furore e Palme selvagge di William Falukner
– Edipo Re di Sofocle
– La casa dei sette abbaini di Nathaniel Hawthorne di cui Marquez dice che lo ha “segnato per tutta la vita”
– La capanna dello zio Tom di Harriet Beecher Stowe
– Moby Dick di Herman Melville
– Figli e amanti di David Herbert Lawrence
– Le mille e una notte
– La metamorfosi di Franz Kafka
Non ho più dormito sereno. Da quando ho letto che Gregor Samsa si è risvegliato al mattino trasformato in un gigantesco insetto ho capito che non era necessario dimostrare il fatto. Per un autore basta scrivere una cosa perchè quella diventi vera senza altra prova che non sia la forza del suo talento e l’autorità della sua voce… Quando ho finito di leggere la Metamorfosi ho avuto un desiderio irrefrenabile di vivere in quel mondo…
– Aleph e altre storie di Jorge Luis Borges
– Tutti i racconti di Ernest Hemingway
– Punto contro punto di Aldous Huxley
– Uomini e topi e Furore di John Steinbeck
– La via del tabacco di Erskine Caldwell
– I racconti di Katherine Mansfield
– Manhattan Tranfer di John Dos Passos
– Ritratto di Jennie di Robert Nathan
– Orlando e Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, letta la quale, dice Márquez, “sono tornato a casa come chi ha scoperto il mondo”.
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