Rapido promemoria su come fare per dare più energia ai GDL.
Ovviamente va letto insieme al solito #COME CREARE UN GRUPPO DI LETTURA E FARLO VIVERE FELICE e agli altri della serie.
- Dare forma e struttura all’attività del gruppo. Scegliere percorsi di lettura creativi con alcune linee di coerenza. Non basta più “essere lettori”. Anzi. Oggi essere “solo” lettori significa essere oggetti preziosi per le case editrici e il marketing editoriale; per Amazon e Facebook che raccolgono informazioni su consumi e abitudini e le usano/vendono per pratiche commerciali.
Essere “solo” lettori significa essere morbidi con gli editori, non essere radicali nelle scelte e nei rifiuti.
Essere solo lettori significa essere compiaciuti dell’essere lettori. Congratularsi con se stessi per aver scoperto un pregio in sé nel leggere, rendendo così il leggere più importante di quel che si legge.
Oggi i “solo lettori” piacciono tanto agli editori. E purtroppo si piacciono parecchio guardandosi allo specchio. - Spiegare la “forma e la struttura” che diamo al Gruppo di lettura. Quel che leggiamo e perché lo leggiamo. Quel che ci piace e perché. E quello che non ci piace.
Dobbiamo rendere esplicita la nostra creazione, dobbiamo rendere discorso pubblico le scelte che facciamo e quello che pensiamo dei libri che leggiamo. A volte servirebbe anche rendere espliciti i nostri rifiuti, indicare i tranelli, smascherare le operazioni poco pulite. - Cercare in modo quasi ossessivo l’ingresso nel discorso del Gdl di voci esterne, impreviste, estranee, eretiche.
- Accettare l’idea che i percorsi individuali di ciascun lettore, preziosi e irrinunciabili (ovviamente), possano anche non essere applicati e imposti al Gruppo di lettura; che le strade di lettura di ciascuno non necessariamente devono confluire in quella del Gdl.
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