Questa libertà (Rizzoli) di Pierluigi Cappello è il nuovo libro del gruppo di lettura di Cologno Monzese. L’incontro per la discussione sarà giovedì 5 dicembre alle 21, come sempre in biblioteca. Come sempre sono benvenuti anche coloro che non hanno letto il libro.
“Romanzo” dice l’editore sotto il titolo. Anche se poche pagine bastano per capire che si tratta di un romanzo atipico, composto da sei parti che a prima vista sembrano sei racconti-memoir – ma che sono legati da un filo a volte sottile a volte più evidente. Protagonista un narratore intenso, attento all’effetto di ogni singola parola. Perché Cappello è un poeta – uno dei maggiori poeti contemporanei italiani – e perché il narratore è ossessionato dalle parole e dalla scrittura che, dice, “mi ha torto il collo e ha costretto il mio sguardo nei luoghi felici dell’infanzia o a muovere i miei passi dentro dolori intensi che pensavo di avere rimosso”.
Al centro della scrittura di Cappello il suo Friuli, il Friuli di Chiusaforte, il suo paese, dilaniato quando egli era ragazzino, dal terremoto; e la forza dirompente della lettura e la dolente riflessione dettata dalla condizione dell’autore, vittima quando aveva sedici anni di un incidente motociclistico che lo ha costretto quasi all’immobiltà. E la memoria, ovviamente.
“[…] una lesione netta al midollo spinale impone un divorzio perpetuo tra il desiderio e le ossa i tendini la carne e l’acqua di cui siamo fatti; un organismo colpito chiede la pace, tutt’al più movimenti sorvegliati regolari e ripetuti, da professionisti della malattia, mentre l’appetito alla vita e la volontà che è il suo braccio reclamano il contrario: esci muoviti e mangia il mondo, urlano”.
Ci vediamo il 5 dicembre per parlarne.
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