I libri più belli, letti nel 2012

Eccoci ai libri più belli, letti nel 2012. Parlare, scrivere, consigliare, discutere i libri che, per semplificare, definiamo “belli” ma che ovviamente sono molto di più. Ci accompagnano giorno dopo giorno e spieghiamo e raccontiamo la nostra relazione con loro, i libri, ma indirettamente anche con il resto del mondo. Anche quest’anno si comincia presto.…

16 febbraio 2012

– di

luigi gavazzi

Eccoci ai libri più belli, letti nel 2012.
Parlare, scrivere, consigliare, discutere i libri che, per semplificare, definiamo “belli” ma che ovviamente sono molto di più. Ci accompagnano giorno dopo giorno e spieghiamo e raccontiamo la nostra relazione con loro, i libri, ma indirettamente anche con il resto del mondo.
Anche quest’anno si comincia presto.
Il post dello scorso anno, sui libri del 2011 ha avuto un successo strepitoso. L’obiettivo, come sempre, è di migliorarsi.
Tra l’altro il tipo di commenti negli anni è via via mutato, si è fatto più articolato e diversificato, con toni e registri molto vari. Spesso – e credo sia un gran bene – si parla anche dei libri che ci hanno deluso.

Le regole sono le stesse: i migliori libri letti nel corso dell’anno, indipendentemente da quando siano stati pubblicati. Valgono richieste di consigli, scambi di pareri, suggerimenti…

Come sempre usiamo i commenti.

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Commenti

1.011 risposte a “I libri più belli, letti nel 2012”

3 febbraio 2013

maria-teresa

Cara Camilla,che comprendi fra le righe che ci sono cose della vita,dei comportamenti umani(specie di chi non..legge e non si aiuta a pensare)che temo di aver capito e non voglio dire,perche’ un po’ crudi.Ma il bello e’ la speranza – pur preso atto della realta’ piu’ comune-di VEDERE qualcosa di bello e ,capiti anche i MIEI limiti,di costruire.Il male di vivere non e’ un bel dono,io ne farei ..a meno.Guarda caso,tu sei pero’ sensibilissima ed empatica(l’altra faccia della medaglia)..Grazie Klar! Sono partita con GUARDAMI ,sono gia’ coinvolta,’sono cosi’ contenta di avere un romanzo cosi’ fra le mani! e seguo anche il tuo consiglio,poi ti dico.Jezabel,pizza reale!perche’no Camilla?(sempre per la speranza..)Qui sole magnifico.ciao,grazie a tutti

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4 febbraio 2013

Jezabel

Bene. Ci sono!

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6 febbraio 2013

carloesse

A me la pizza (reale) piace molto! Vado preferibilmente sul classico: margherita (con basilico) e marinara (magari con aggiunta di alici e capperi). Meglio poi alla napoletana (co’ o’cornicione bello gonfio) e non come qui a Roma (specie nelle pizzerie “turistiche” di Trastevere: fina fina, senza ombra di basilico e con il pomodoro rinsecchito da fare schifo). Cottura a legna d’obbligo. Resta da stabilire dove e quando.
Mi dispiace non avere letto la Egan (per questo non mi sono intromesso nei vostri ultimi discorsi su Charlotte). PARLARE DA SOLI sarà invece la mia prossima lettura, appena finisco LA CASA ROSSA di Mark Haddon (quello dello “Strano caso del cane ucciso a mezzanotte”).
Ciao a tutti

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6 febbraio 2013

adour

GUARDAMI di Jennifer hegan ed. minimum fax è senza dubbio un romanzo ambizioso non solo nella sostanza circa 600 pagine ma anche nello scavare dentro i personaggi che man mano affiorano nel romanzo.Rimane un romanzo sconvolgente nello studio sociologico, se si tiene conto che qui si parla già di social-network circa 3 anni prima di fb o ancora di terrorismo mediorientale che deve colpire al cuore dell’america,prima dell’11 settembre .Una cassandra? .
Ma la bellezza del libro non è solo questo e non è solo nei suoi personaggi,Ellen (madre moglie e amante),il piccolo Ricky, hansen (il primo amore tradito), Moose (la figura ossessiva,tenebrosa forse meglio riuscita),anthony , michael o tanti altri. La bellezza di questo romanzo,sono le “personalità ombra”. Ciò che noi “osserviamo” e non vediamo in un individuo,cioè ciò che traspira dall’animo della sua immagine . Tutto questo in un mondo dove l’immagine è il nuovo dio,capace di plasmare la realtà e orrendamente adattarla ai suoi scopi.

@Camilla :Noi siamo ciò che vediamo ? Alla fine del libro e del pensiero che mi tormentava, penso francamente di NO
.Perchè l’immagine che noi vediamo è solo una rappresentazione della realtà ma NON è la realtà.
NO,noi siamo ciò che osserviamo si perché osservare scrutare,significa non fermarsi alla prima immagine ,ma saper aspettare,”guardare” attentamente quella persona(immagine),è vedere oltre la maschera,non aver fretta di giudicare o di passare ad una immagine successiva, aspettare che quell’immagine manifesti il suo io il suo essere, il suo esistere. Forse per meglio spiegare questo concetto dovremmo distinguere tra le 2 parole “vedere e guardare” .Vedere è apparenza, il guardare è realtà . per cui, Il “guardami” di charlotte è un grido di disperazione che implora di essere vista oltre il suo apparire ,di essere osservata,capita,perché l’essere solo visti,entrare nella “casa degli specchi “ non basta per sopportare la vita,per vivere la vita. Alla fine quindi mia cara camilla e cari amici la hegan mi ha fatto capire che vedere senza guardare ci rende solo ciechi.
Un abbraccio adour
PS: Pizza pizza pizza 😉 a me prosciutto e funghi .
Forse dovremmo chiedere a Luiginter se è daccordo o se è possibile dare risalto “a questa 1°convention pizza-letteraria del gdl per raccoglierne i consensi che saranno a migliaia ,forse centinaia,può essere decine.sicuramente siamo già in 4 😉 su non fate i timidi 😉

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7 febbraio 2013

Jezabel

Mi ha preoccupato il “qui a Roma” carloessiano, visto che il mio “qui” è sulle Alpi. Ma ormai ho detto di sì! Non torno indietro…

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7 febbraio 2013

claudio

Nei commenti sopra riportati una lettrice consigliava tra i libri piu’ belli da lei letti ‘Il problema Spinoza’ di Yalom.Devo ringraziare la lettrice in quanto mi ha permesso di leggere uno dei libri piu’ belli che abbia letto negli ultimi anni.Un libro storico-religioso-filosofico di grande levatura scritto con grande sapienza da un ottimo scrittore(mi sono già procurato gli altri due libri su Shopenauer e Nietzsche).Il libro è strutturato in maniera che nei capitoli pari si racconti la storia dell’ebreo Spinoza e in quelli dispari dell’ariano Rosenberg.La parte relativa a Spinoza è la parte forte del libro e spiega in maniera molto semplice le sue teorie filosofiche(bellissimi gli spunti su Epicuro e l’atarassia) e religiose(conferma tutti i miei punti di vista da ateo convinto).Comunque un libro che lascia il segno, di quelli che non si puo’ fare a meno di leggere.Quando avro’ letto anche gli altri due potro’ dare un contributo piu’ preciso sullo scrittore per ora posso solo dire che questo libro è una gemma.

Ciao,Claudio

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7 febbraio 2013

maria-teresa

Si’ certo,guardare e’ vedere intenzionalmente.In questo senso dico che temo di essere ..diventata -almeno nei giudizi sulla realta’-cio'(o a causa di cio’)che HO VISTO nella vita.Guardando attentamente scopri la personalita’ reale di persone con cui hai a che fare ,la radice di certi comportamenti e cambi un po’ almeno nelle aspettative,per salvarti .Anche se mantieni le tue idee e cerchi tu di fare diversamente da quello che hai visto e non ti e’ piaciuto.Charlotte sa guardare benissimo.Leggo coninvolta,voglio vedere se lei sara’ capita .Un saluto a Jazabel.Carloesse ,La casa rossa e’ un giallo?ci guardo.Ciao a tutti

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7 febbraio 2013

carloesse

@maria-teresa:
No, La Casa Rossa non è un giallo, ma un romanzo corale che investiga la difficoltà di relazionarsi tra le persone di diverse generazioni. Ci sono un fratello e una sorella, da molto tempo distanti, che hanno visto di recente la morte della loro madre. Lui, risposato di recente con la madre di una sedicenne apparentemente ribelle e nel pieno dei suoi problemi adolescenziali di identità , decide di invitare per una settimana la sorella e la sua famiglia (un marito, un figlio maschio sui 18-19 ed una femmina coetanea della neo-figliastra del fratello, recentemente convertita ad una setta neo-cristiana, ed un bambino molto più piccolo), per una settimana in una casa affittata appositamente per le due famiglie, sperduta nella brughiera del Galles. Attraverso le diverse soggettive vengono a galla i problemi tra coniugi, tra genitori e figli, tra membri delle diverse famiglie, tra gli adolescenti (così diversi, così uguali nella loro sofferta ricerca della propria identità) fra loro.
Mi manca ancora una settantina di pagine, e cercherò di farne un commento più approfondito al termine della lettura. Però posso già dire che Haddon (lo stesso autore del bellissimo “Strano Caso del Cane ucciso a Mezzanotte”, che già mi aveva colpito alcuni anni fa) conferma di essere uno scrittore coi controfiocchi, che raramente mi capita di incontrare ritratti di personaggi così vivi, così lucidi, e trattati (dietro un’apparente distacco da loro e dalle loro storie) con l’amore e la comprensione che solo un padre saggio sa dare ai propri figli, anche quelli apparentemente più antipatici (forse solo più fragili e più difficili).

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7 febbraio 2013

rupestre

grazie, Claudio, m’ha i fatto venir voglia di leggerlo.

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8 febbraio 2013

camilla

@- maria teresa—un libro, appena finito, IL COLORE DEL LATTE, di Nell Leyshon, ed Corbaccio è un esempio imperdibile di quello che può essere la narrativa letteraria, oggi. Un diario scritto da una quasi ancora bambina , mary, quindicenne, misera contadinella cresciuta tra la brutalità della povertà declinata in tutte le sue forme, nel 1831, in Inghilterra. Mary finirà, suo malgrado, in casa del Pastore, per badare alla sua dolce moglie, molto malata. Verrà a contatto con qualcosa di diverso e, più ricco e istruito ma non migliore,anche se , con uno stupore abbagliante e emozionante, Imparerà a leggere.
Alla fine della sua avventura lontana (mezzo miglio) dalla sua povera fattoria, riuscirà a scrivere il suo eccezionale memoir, messo insieme sillabando lettera dopo lettera ,Leggeremo così , estatici e commossi, il suo dolore e la sua rabbia,comprenderemo la sua sensibilità innata, la sua dignità regale e la sua decisione di vendetta. Stupenda la bravura dell’autrice Nell Leyshon,che lascia basiti per la perfetta corrispondenza tra invenzione- finzione linguistica e racconto indimenticabile. Davvero unico.Sono i capelli di Mary, del colore del latte.
@ adour– Sono contenta di leggerti carissimo adour– la Egan, alla fine, col suo complicatissimo romanzo, ci dice, mi sembra, che l’ossessione, comune denominatore generale, è una sola: essere riconosciuti, essere “visti”, esserci per gli altri, sia pure per scambiarsi un mucchio di banalità, tutto in rete. Ricorda qualcosa, magari in 14o c.?? E cosa importa se la propria “verità” giace ormai sepolta sotto strati di mentite spoglie. Meglio autodistruggersi pur di non essere dimenticati. E non credo che le illusioni di Charlotte, costantemente e ovviamente deluse , anche a oltre 10 anni dalla preveggente creazione di Egan, non siano condivise e moltiplicate in mille e mille rivoli, anche ora.
E se penso alla Mary del 1831, e alla sua elegantissima autrice, inglese, Nell Leyshon, penso che la letteratura può fare cose stupende con una estrema e apparente , classica, semplicità. Magnifica.Quanto alla pizza preferisco, se sarà possibile, leggere i vostri pensieri sui libri e sulla vita, dando a voi tutti, di volta in volta, un aspetto mutevole, fantastico e seducente.

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8 febbraio 2013

The Running Franz

ieri sera ho fatto un raid in biblioteca e ho preso 1Q84 (quando l’ispirazione conta! Vedere post di *giuliaduepuntozero) e anche “Il problema Spinoza” di Yalom, che mi sono messo subito a leggere con sommo piacere. Grazie a Claudio qui sopra e a chi segnalò il libro in precedenza. L’autore, appassionato di filosofia e soprattutto di Spinoza, ha trovato un modo geniale di rendere “d’azione” la vita di un uomo contemplativo 100%. E’ la ricostruzione di una certa fissazione da parte di Alfred Rosenberg (nazista classe 1893, collaboratore di Hitler) su Spinoza. Il libro è MOLTO bello.

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8 febbraio 2013

lettoreambulante

intanto va bene per la pizza, meglio reale che virtuale. L’unico problema è che dovremmo prenderci le ferie perché se cominciamo a parlare di libri tra noi, non so cosa potrebbe succedere.
Camilla sei sempre troppo avanti, stavo pensando di prendere IL COLORE DEL LATTE cercando di vincere i miei pregiudizi, a questo punto lo leggo sicuramente.
ciao a tutti
simonetta

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8 febbraio 2013

camilla

@simonetta lettore ambulante — IL COLORE DEL LATTE di Nell Leyshon – ed Corbaccio– Dopo 34 pagine volevo lasciare il libro. L’ho chiuso per un paio di giorni, leggendo altro .l’ho ripreso per una voce interiore che mi diceva – e leggilo, no??sto libretto. E l’ho letto e è una bella , elegante prova di letteratura.La finzione letteraria, l’invenzione linguistica dell’autrice e il monologo scarno e rozzo eppure potentissimo di Mary si fondono assieme mirabilmente. Mi ha stupita e sono ammirata della bravura della LEYSHON (riscrivo così mi ricordo titoli e autori) un saluto affettuoso.

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8 febbraio 2013

camilla

@carloesse –oltre al cane a mezzanotte mi era assai piaciuto UNA COSA DA NULLA di Mark haddon , letto qualche anno fa’. Aspetto la recensione finale per leggere anche La casa Rossa. ciao e grazie

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8 febbraio 2013

maria-teresa

Ciao,anch’io aspetto allora ed intanto alternero’ ‘Una cosa da..’ con Guardami.Lo leggo un po’ d’un fiato e un po’ lo ..centellino per non perdere troppo presto la compagnia di Charlotte,che mi fa vivere nei suoi pensieri.Descrive per me quello che vede,riflette. Mi accorgo di aver sempre cercato la personalita’ ombra di chi ho conosciuto.Tutto il romanzo e’ magistrale anche per me.Camilla,insomma , questa pizza reale non ti coinvoge! Resteremo mutevoli,certo la fascinazione nelle cose reali si perde ma qui trovo tali rispetto e apertura che non dovremmo rivelarci delusioni. Io sono in Emilia e a sentir te -se non ricordo male- e JEZABEL parlare di ALPI mi viene in mente la canzone di Guccini ^Le Alpi si sa sono un muro di sasso,una diga confusa,fanno tabula rasa di noi che qui sotto, lontano ,piu’ in basso,abbiamo la casa..^Prima cosa,vi raggiungerei volentieri da qui ,seconda:non trovate che sia un verso bellissimo x definire l’EMILIA? e poi ,la poesia,il suono delle parole ..ciao a tutti e grazie!

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8 febbraio 2013

adour

Bene simonetta jezabe,carloesse,maria teresa (siete meridionali confessatelo)
@camilla : non puoi(devi) mancare,è solo una semplice pizza dettato dal piacere di incontrarsi per parlare dei nostri personaggi e dei nostri libri(senza prender ferie). Capisco benissimo che farci rivivere attraverso i nostri nick come personaggi di un allietante romanzo,è stupendamente romantico,ma sono sicuro che il tuo animo sopravviverà anche alla nostra visione e dopo una buona pizza magari potremmo apparire (difficile ,però 🙂 ) anche migliori . Vietato musi lunghi e affini
Ne mancano ancora altri ? dove siete ? non mi farete mica fare l’appello??
Io per l’incontro suggerirei un avvenimento letterario ( es incontro con murakami,si diceva sarebbe venuto a torino ) o una fiera del libro ? o ancora magari una mostra (sulla scorta di illex e polissena). Comunque sarei “encantado conoscervi.

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8 febbraio 2013

adour

@Maria-teresa ti leggo canterina,allegra, e così sei molto più …anzi oserei dire “assai” Joie de vivre 😉 bello guccini ,ma preferisco conte. Continua a cantare amica mia 😉 Jezabel invece non mi sembrava nativa delle alpi . una serena notte

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9 febbraio 2013

camilla

@ a tutti voi—E’ sabato e sono, anzi non sono ancora le otto- Si potrebbe incontrasi al carnevale di Venezia incontrarsi, sapientemente mascherati: era , fino a qualche decennio fa’, un gran bel gioco. Semel in anno.Davvero non pensate che ognuno di noi , ora, ha tante immagini degli altri, per me, tutte letterarie ovviamente. Fluttuanti siluettes, occhi dolci, appena un lumino di malinconia negli occhi di maria teresa, una vaga somiglianza col “mio” (ai tempi di Proust si doveva immaginare, oggi conosciamo le facce di tutti) Swann,ecco Antonio Adour, uno Swann contemporaneo ovviamente, con vestiti sportivi , forse, e belle mani e qualcosa di unico nel suo aspetto dato dal suo desiderio di conoscere gli altri, che è, di per sè, una gran bella faccia, Simonetta con i ricci e gli occhiali a forza di leggere, vispa e guizzante, Jezabel hai scritto troppo poco, non riesco a immaginarti ancora, carloesse ha la sua foto , niente misteri sull’aspetto. Il punto però sono io : non mi sento presentabile, non nel senso di Charlotte, ma non mi sento come sembro e dunque me ne starò nascosta un po’ per celia e un po’ per non morir.Ma forse un bel dì vedremo , magari a Mantova,al festival della letteratura ,a metà strada, i primi di settembre, con un caldo boia. Certo che un incontro in Sud Tirolo, più su che da me, che sono in pianura, a Trento, circondata dai monti, belli però. Anch’io preferisco Paolo Conte.Sotto le Dolomiti rosa e argento, magari all’hotel PERLA di Corvara .Avete letto due anni fa’, SCINTILLE di Gad Lerner?? Troppo bello, finisce, appunto a Corvara, famiglia Lerner con famiglia David Grossman, a pranzo all’hotel PERLA.Dove sono stata anch’io con grande gioia e emozone apensare aloro . Vi abbraccio

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9 febbraio 2013

Polissena

Buongiorno. Siete la mia prima lettura mattutina anche se non scrivo da un po’. Ma a proposito del carnevale di venezia, è proprio lì che sono in questo momento da giovedì e ci resterò fino a lunedì, ospite da una cara amica
Ho già mangiato il baccalà mantecato con la polenta, le meravigliose frittole calde strapiene di crema, incontrato cavalieri e dame per piazze e calli. Siamo entrate, le mie due amiche ed io, nel caffè florian e ci siamo trovate in pieno ottocento, sorseggiando una cioccolata dal sapore antico. E mi sono chiesta, c’é qualcuno di voi qui?
No, non sono mascherata ma per la maggior parte di voi è come se lo fossi.
Sono pronta a svelarmi però
ciao a tutti
Paola

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9 febbraio 2013

carloesse

@camilla
Ho molti ricordi della mia infanzia legati all’hotel Perla di Corvara, tra i quali purtroppo anche quello della morte di un mio amichetto per un banale incidente di montagna (pensa… su Col Alto, mica sul Piz Boè). Ma ho continuato ad amare e frequentare la Val Badia (soprattutto d’estate, non scio più da circa venti anni), anche se oggi Corvara mi attrae poco: troppo mondana, troppo “Cortinizzata” per i miei gusti, Preferisco Colfosco, San Cassiano, e negli ultimi anni ho scovato La Val, mondanità pari a zero. Il paese piccolissimo ma con un numero di abitanti superiore a quello di Corvara e Colfosco messi insieme (perchè qui sono abitanti veri, mica villeggianti!).
Ma bando alle ciance: ho finito LA CASA ROSSA di Mark Haddon e raccolgo il tuo invito. A me è piaciuto molto. Della trama ho già detto nel mio ultimo intervento, e c’è ben poco da aggiungere. Si tratta di due famiglie molto diverse tra loro e della loro convivenza per una settimana nella campagna del Galles. Tutti (adulti, adolescenti e l’unico bambino) si portano appresso le loro ombre (c’è chi le identifica in peccati, chi in rimorsi, chi in veri fantasmi) che verranno inevitabilmente a galla nel difficile tentativo di creare o ristabilire relazioni di tipo familiare. Ma c’è una vera maestria da parte di Haddon nel descrivere questi personaggi, nello scavare nelle loro anime e renderceli vivi, reali, nel farci avere voglia di comprenderli come lui comprende umanamente loro, le loro sofferenze, le loro difficoltà, la loro fragilità, talvolta la loro antipatia.
Credo che Haddon sia uno scrittore tra i più interessanti tra quelli che offre il panorama odierno, molto di più di tanti Frenzen così strombazzati in giro.
Mi sono già procurato UNA COSA DA NULLA (scritto tra “Il cane ucciso a mezzanotte” e “La casa Rossa”), e spero me lo possa confermare, ma prima voglio fare la conoscenza di Elena, Mari,del piccolo Lito e del Dottor Ezequiel di PARLARE DA SOLI.
Vi saprò dire.

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9 febbraio 2013

carloesse

@Polissena
Beata te. Piacerebbe anche a me essere seduto in questo momento al caffè Florian (a quest’ora per un aperitivo, per la cioccolata ormai è un po’ tardi). E magari fare la tua conoscenza.
Fa piacere che comunque tu ci legga di primo mattino, anche in vacanza.
Vedo che apprezzi la cucina veneta: se ti piacciono le acciughe (io le adoro) ti consiglio di assaggiare il “Saor” (alici panate e fritte ripassate in padella con cipolle, aceto, e uvetta sultanina), prima di lasciare Venezia.
Una vera leccornia.

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9 febbraio 2013

camilla

@- polissena—invidia, invidia. Anch’io amo tanto Venezia, e tutto quello che racconti è stupendo, Sono davvero contenta di leggere il tuo fiabesco post. Hai letto FONDAMENTA DEGLI INCURABILI ??- un piccolo libro , bello, bello , di Josif Brodskij ed adelphi piccola. C’è una Venezia, appunto, invernale, non il carnevale, ma la Venezia degli occhi, dello sguardo, dello specchio, dell’acqua, del’architettura e dell’animo pellegrino e corrusco di Brodskij. Grazie del post bellissimo.
@ carloesse – Che meraviglia caro Carlo la tua conoscenza dei miei posti preferiti. E’ vero che Corvara paese è bruttissimo,troppo traffico e troppe casotte, ecc. Grazie per la bella recensione di Haddon, lo leggerò di certo, UNA COSA DA NULLA rivela già quella sensibilità speciale che tu hai percepito in Haddon. PARLARE DA SOLI è un racconto triste, originalissima la scrittura, alcune pagine , specialmente i monologhi di Elena sono strepitosi. La descrizione dei gusti sessuali di Ezequiel è stupefacente e mi ha fatto davvero scoppiare dal ridere. malgrado che il dolore di Elena sia avvolgente e terribile.Aspetto le tue impressioni, così precise e equilibrate. Il saor però è piuttosto pesante. Si usa anche qui a trento.ciaociao

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9 febbraio 2013

carloesse

Eh, Camilla mia, molte volte purtroppo pesante = buono! Ne sa qualcosa la progressiva dilatazione della mia panza e il preoccupante innalzamento del mio colesterolo. Oggi ho mangiato un piatto semplicemente divino, credo sconosciuto ai più di voi (poveri mortali) ma uno fra i miei preferiti in assoluto: Fegato all’Aggiadda (in genovese = agliata). E’ fegato di vitella in piccoli tocchi o piccolissime fette, cotto in padella e poi ripassato in una crema schiacciata nel mortaio a base di molliche di pane imbevute d’ aceto e spicchi d’aglio. Si può unire infine a patate fritte (a tocchi, della stessa grandezza d quelli del fegato).
Piatto povero e semplice della tradizione genovese, sopraffino, e per me superiore al decantato stesso fegato alla veneziana (quello con le cipolle)!
(Beh, per oggi basta. E scusate se mi son lasciato andare troppo sul versante cul-in-aria, ma pure Benedetta Parodi in fondo su questa materia ci ha scritto dei best seller!)

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9 febbraio 2013

carloesse

Un’ultima precisazione: nel “Saòr” le alici non sono panate, ma INFARINATE e fritte. (Mi confondevo con il fritto di acciughe alla ligure – qui si panato- e poi messo sott’aceto con aglio e rosmarino!!!).
(ora però basta davvero).
🙂

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9 febbraio 2013

adour

@Camilla : quindi sarei uno swann in versione sportiva, in realtà mi lusinghi. L’alter ego di proust che onore,dolce camilla . Per la pizza non preoccuparti verrai solo se lo vorrai e quando lo vorrai.

Ciao sfuggente @Paola- polissena Non mi dilungo su venezia ma sul bar florian ricordo aver speso una fortuna per 3 cafè napoleon (mi pare si chiamassero cosi) seduto al tavolino con accompagnamento musicale. Io l’ho sempre trovato bohemien, tutti quei giochi di specchi altamente seducenti.
Ma non ci hai detto se sarai dei nostri nel caso di una famigerata cultural- pizza che ne pensi?
@Carloesse : ti intendi anche di cucina ,sei l’uomo dei sogni di ogni donna italiana. Penso che dopo cracco la prox copertina di CQ è tua. Anch’io devo dire sono piuttosto bravo e sono orgoglioso di ammettere che in molti locali d’italia ho avuto l’approvazione di validi chef nelle ordinazioni,infatti quasi tutti mi hanno detto “ottima scelta signore!” (ma alcune volte baravo mettevo il dito a caso sul menu’) 😉

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9 febbraio 2013

lettoreambulante

Ah, non sono meridionale, purtroppo! Magari! quando facevo l’università guardavo con invidia le compagne che scendevano per le vacanze mentre io piombavo nella nebbia e nell’umidità di Mantova. Però se c’è una meridionalità adottiva, la prenderei. per la pizza quindi dovremo mirare al centro… può andare anche la mia Mantova, ma io nei giorni del festival lavoro, quindi magari vi raggiungo per il caffè.
Sto leggendo anch’io PARLARE DA SOLI .
Dopo le prolusioni dei giornali sono andata a riguardare il LIMONOV di CARRERE. Lui mi piace molto, ma questo libro non mi ha così esaltato. non so neanche se è un romanzo. è un libro furbo con una scelta geniale del personaggio e assolutamente ben raccontato, però non mi ha lasciato molto. Riproverò.
Ah, non ho neanche i ricci, anche quelli mi piacerebbero. Però di più essere meridionale…
buona domenica
simonetta

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9 febbraio 2013

maria-teresa

Ciao ,piacere di rileggervi tutti!amo le vostre recensioni .Io mi accorgo che vi scrivo solo quello che mi danno i personaggi,confronto le mie esperienze,i miei pensieri con i loro,poco commento letterario..ma leggo i vostri ! e abbiamo parlato di VERI scrittori ,romanzi autentici in tutto,Amo sentirvi palare di ALTRO e in ogni caso per me vita e letteratura sono sempre state legate.Giuro che mi sarei aspettata una ola per la cucina parmigiana,ma pazienza..Di Charlotte porto con me il suo desiderio di capire chi e’ davvero l’altro.Che gioia Camilla sentirti parlare cosi’ dei gusti erotici di Ezequiel,senza la sudditanza che viene tributata alle 50+50+50 sfumature!anche a me fan morire dal ridere e chiamo anch’io per giudizio CARLOESSE,se posso( UN UOMO).Vorrei anche il tuo parere,Carlo,sul modo trovato da Elena per resistere(cosi mi e’ parso) :non l’ha lasciata piu’ disperata? perche’ secondo voi Ezequiel l’ha cercata con tanta insistenza dopo la morte del marito?cos’e’ stata lei per lui? chiedo cosi’,se interessa a qualcuno.Questa sera comincio Haddon. PS e’ coinvolgente anche per me Timira ‘JAZABEL ,grazie!

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9 febbraio 2013

Jezabel

Amici!!!!
Vi lascio per qualche ora e trovo tanti discorsi “sibariti” che mi piacciono. Mangiare, il rito dell’aperitivo e i cantautori (non amo P. Conte, ascolto un po’ di Guccini – “Scirocco” è la mia preferita – ma De Andrè e De Gregori….sìììì!)
E il cinema?
Le Alpi sono il mio luogo di adozione, le Orobie per l’esattezza, ma la mia terra è vulcanica e spumeggiante: l’ha immortalata Verga.
Parlo un sacco (qui mi limito) e gesticolo ancora di più!

Sto leggendo Segreti svelati in english…
Buona notte. Devo correre ad un dopo cena con altri meridionali prestati alle Alpi.
Bacioni

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9 febbraio 2013

maria-teresa

Ma questo ‘Amici!!!’ di Jezabel che rotola fin quaggiu’ e’ bellissimo! rido da sola,ancora ,dopo il commento di Camilla sui gusti erotici di E. Lascero’ aperte le email ,vediamo che altro arriva ! Il cinema ,a me piace QUASI tutto..l’aprirsi delle immagini sullo schermo per me e’ un momento magico..

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10 febbraio 2013

camilla

domenica mattina–il blog è davvero divertente, pieno di cultura e culture diverse, e con bottarelle di allegria autentica.
@adour — lo sapevo adour che avresti compreso, che io, lo confesso e spero di essere perdonata, sono una grande “sgninfa” e mi comporto malissimo a tavola. Nel senso che non mangio niente, che spilluzzico col naso in su, che tutto è troppo, troppo pesante , oddio non lo digerisco, insomma a tavola sono un impiastro e bisogna volermi tanto bene per sopportarmi. Ecco l’ho confessato! Perciò io verrò a vedere mostre di pittura, possibilmente moderna o contemporanea, festival dei libri,opere liriche lunghissime, teatro, concerti, conferenze, eccetera, ma di fronte alla tavola imbandita mi sento male e rovino la festa a tutti.Pensa che vergogna trovarmi con voi in pizzeria e ….aiuto e perdono. Ti prego, voglimi bene lo stesso. Io adoro Proust. Mi pentirò di questa confessione, lo so, lo so.Cracco (?) o Gracco , l’ho visto in tv, non mi fa un baffo. trovo ridicolo tutto questo entusiasmo per i cuochi, che vengono chiamati Chef, ho visto (per forza , sono ovunque quei tre beceroni di masterchef. odiosi e pieni di boria, i due americani, poi! cafonalissimi.
@ carloesse — esperto di tante cose, se mai ti incontrassi berrei solo caffè e dolci,starei ad ascoltarti affascinata, parlare di tutto quello che sai. Mi piace tanto ascoltare di cibi, di ricette speciali, basta che non deva mangiarle. So anche cucinare, abbastanza bene, dicono , e tutti i miei ospiti mangiano volentieri da me. Sono anch’io , come Maria teresa , curiosa dei tuoi giudizi sui gusti intimissimi di Ezequiel!
@ Maria teresa: Se fossimo vicine ti direi cose inaudite, cara mt. a presto
@ Simonetta lettore ambulante– come vorrei ascoltarti sui libri che sono la tua specialità. ciaociao a tutti.
@jezabel– Spero che tu scriva ancora, piano piano ti sto immaginando.
@ polissena–e poi a Venezia, cosa hai fatto?? ciaociao

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10 febbraio 2013

maria-teresa

Cara Camilla,opere liriche?!ho Verdi vicino vicino-si va in bicicletta-.non e’ verista come Puccini ma ROMANTICO e immediato allegro pure,si’! Il cibo non e’ importante e poi qui a parma il vero parmigiano non stra-mangia,mangia lentamente cose preparate piano piano (pensa al Parmigiano, due tocchetti ed il nutrimento e’ fatto,torni ai tuoi interessi) .Alcune si preparano con l’aiuto della NEBBIA..(che avvolge tutte cose e calma giocoforza l’ansia).Stamattina lirici greci con mio figlio -non ci puo’ credere che certi versi gli resteranno per tutta la vita!buona domenica a tutti

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10 febbraio 2013

adour

Ma avete notato che il blog sta cambiando . Si parla anche di noi. Dei nostri gusti delle nostre arti,e tutto sembra più nuovo. Già alcuni anni fa qualcuno (polissena) era alla ricerca del chi scriveva,su questo blog,ma tranne alcuni casi,molti sono rimasti sepolti sotto il loro nick,il mio primo intervento fu dettato da una “riesumanza “della persona.
@Jezabel : è facile dirlo,ma intuivo la tua meridioalità ,ma addirittura essere figlia della terra dei ciclopi,no. Ed è stata una magnifica scoperta,sapere che appartieni,alla terra di verga (azzardo ?aci trezza ? compare nei malavoglia). Immagino capelli corvino,lunghi,fierezza in uno sguardo capace di tagliare le rocce,insomma passione e tenerezza.
@Simonetta : sapevo,che non avevi i ricci,il tuo blog ,che visito periodicamente,e che consiglio a tutti coloro che amano la lettura, porta una tua bellissima immagine con un sorriso meravigliante e meraviglioso ( a 87 denti).Ma anch’io ti immaginavo riccia e trascinante come l’immagine stilizzata del tuo blog. Anche se i tuoi natali,sono diversi,la tua meridionalità è tutta nel tuo animo e nella tua immensa sensibilità,nel tuo calore.
@Maria teresa: Alcune volte mi appari enigmatica,i tuoi scritti,ermetici,come se fossero codificati. Ma so di te,una persona empatica,che ama voler bene,molto simile a me,che non si ferma all’apparenza ma cerca l’animo delle persone,anche a costo di una delusione. E questo ti rende una amabile persona.Come sei? com’è un emiliana? Sei castana,capelli raccolti,ami la cucina ma sei in linea,i tuoi occhi di primo acchito sono tristi,ma se “guardi” attentamente,essi gridano alla gioia.
@Carloesse: per molto tempo non ho guardato la tua foto,poi ho voluto conoscere chi scriveva e sapeva cosi bene e non solo di libri. Al di fuori della tua foto,scattata sicuramente in un paese latino, e che esprime tutta la simpatia e l’intellettività dell’essere carloesse .
@Polissena: sei stata la mia musa letteraria sin dall’inizio,i tuoi titoli erano la mia prima fonte,non c’era bisogno che andassi in libreria eri tu che sceglievi per me. Non hai mai sbagliato un titolo,ho letto ciò che tu leggevi. Tu sei bruna,necessariamente,coda di cavallo quando non hai tempo,leggi su una comoda poltrona,e il tuo sguardo è sognante,imbarazzante nella sua semplicità,ma capace di affascinare,al pari delle tue parole. Sei una delle pochissime persone che ho letto “guardare dentro”. E se ho scritto per la prima volta è stato per conoscerti .
@Camilla : sei una delle più belle scoperte del blog . Uno degli intelletti più acuti,capace di leggere dove gli altri si fermano,di essere più in là. Le tue doti intellettive per me non sono mai state una scoperta,sei una grande. Ma la meravigliosa scoperta di te,per me, è stato il tuo essere donna,il tuo essere persona vera,e questo sprigiona un terribile fascino,capace di ammaliare e di ammaliarmi. Sei bionda,leggi sul divano con le gambe,rannicchate sotto te stessa,il tuo sguardo è triste, i tuoi occhi sono grandi ,capaci di illuminarsi a lampi (troppo pochi però)cammini scalza per casa,e la tua testa è sempre altrove. Alcune volte ti sento avvolta da una tristezza inconsolabile e vorrei scriverti,rianimarti nell’arte di vivere (ho anche pensato di chiedere la tua email per parlare di tutto ma ho pensato che cosi non rispettavo i tuoi silenzi).. Ma alcune volte scrivo solo per te.
@Illex : di te non riesco ad immaginare nulla,ma sei una persona “illuminante”,un faro di questo blog. Di una intelligenza,arguzia,strabiliante (usando un tuo aggettivo).E la tua assenza è sempre più pesante. Ti immagino molto british,mai fuori dai gangheri,composto,portatore sano di cravatte . 😉
@Ennore : è un altro personaggio del blog che non conoscevo ma mi ha molto colpito,come le sue parole (non scrivo molto perché i miei gusti si allontanano da quello di altri lettori del blog). Io ti leggerei. Non so perché,per me lui è Ernest Hemingway me lo immagino uguale intellettivamente,emotivamente,fisicamente.
PS : il cinema il mio grande immenso incolmabile amore ma questa è un altra storia 😉

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10 febbraio 2013

carloesse

Uh, quanti messaggi in questo w.e.!!! Quante confessioni su noi stessi! Dice bene Adour: ci stiamo finalmente sciogliendo, e conoscendo un po’di più (pizza o non pizza).
Brevi messaggi anch’io:
@ camilla & @ maria-teresa: detesto anche io i tre (s)ceffi cracchi maleducati, e anche un po’ stronzi.
L’opera l’ho amata molto e anni fa andavo continuamente a teatro per vederla. Oggi un po’ meno. Ma adoro 3 opere in particolare: La Boheme, Le nozze di Figaro e La Carriera di un Libertino (Strawinskji). Quest’ultima in particolare. Di Ezequiel e di Elena sto appena facendo conoscenza: su di loro non aspettatevi da me comunque un giudizio morale. Tendo a non darlo alle persone, figurarsi ai personaggi di un libro. 
@simonettaambulante: non mi ricordavo tu avessi un blog. Passerò a trovarti presto anche lì. Spero scambieremo presto le nostre opinioni su PARLARE DA SOLI, anche con Maria Teresa, Camilla e gli altri che l’hanno già letto. Quanto alla tua nordicità, non disperare: forse nella prossima reincarnazione nascerai a Pantelleria e con tanti di quei ricci che neanche Afef!
@ jezabel: riccia o non riccia che tu sia, mi piace il tuo orgoglio siculo trapiantato tra gli orobici monti. Guccini, De Andrè, De Gregori, (e per me anche Conte, Fossati, Dalla,…) sì, ma tra quelli un po’più recenti? (a me piace molto Bersani). Comunque a me piace fare scoperte interessanti: la mia ultima si chiama Laura Mvula (cercatela su You Tube: ne vale la pena. Potrete trovare la sua canzone “She” sia in versione discografica, con un arrangiamento curatissimo e originale, che dal vivo, solo piano e voce, più pura e emozionante. Un’altra molto bella e toccante è “Father, father” .
https://www.youtube.com/watch?v=cto-g6gAPzs.
E infine @ te, carissimo Adour: debbo riconoscere che hai dato un vero scossone di vitalità a questa rubrica del blog, in alcuni periodi un po’asfittica, e per questo dobbiamo ringraziarti (credo) un po’tutti.
Quanto alla mia fotina non è in ambiente mediteraneo (pensavi ad un’isola greca?) ma fu scattata circa vent’anni fa sull’appenino tosco-emilano, in un minuscolo paesino in quel di Porretta (luoghi cari a Guccini). Ora ho un po’più di panza e non porto più la barba (e neanche quella buffa bombetta di paglia, chissà che fine ha fatto). La foto in primo piano che usavo fino a poco tempo fa è molto più recente, ma sembrava una di quelle che si usano per i romanzieri sul retro o sul risvolto della copertina . Io avrò pur scritto qualche raccontino, ma non ambisco a tanto.
Di cinema penso potremo parlarne in altra occasione, sennò anche io temo di diventare troppo logorroico.
Ciao a tutti.

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11 febbraio 2013

Polissena

Dalla vostra corrispondente dal carnevale di venezia.

Folla, tanta folla, ho cercato di riempire un rullino di foto di maschere ma non era mica tanto facile, erano circondate, fotografate, soffocate dalla folla. Ho inseguito luigi XlV ma mi è sfuggito. In compenso ho incontrato dante alighieri che, non ci crederete, parlava al cellulare!

Ed ecco che l’ amica veneziana ci ha portato via in una venezia ignota ai turisti e splendidamente disabitata, una venezia meno ricca con il bucato appeso a quasi tutte le finestre.

Sono tre giorni che camminiamo, con gli occhi pieni di tante meraviglie.

Ma domani si torna a casa

@grazie adour, sono contenta che tu abbia amato i miei stessi libri però sono bionda, non porto la coda e non sono un’ insegnante.
Sarei spietata

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11 febbraio 2013

Polissena

Ancora una cosa su venezia, una libreria con stanze, stanzette e cunicoli, dove ci si fa strada tra piramidi di libri accatastati senza un ordine apparente, sui tavoli, lungo le pareti, anzi come pareti, nel cortile, sui davanzali e perfino nella toilette. Cataste disordinate e traballanti in cui scavare in una invogliante caccia al tesoro. Qualunque argomento o autore vi è rappresentato.
In fondo in fondo a questo strano negozio un mini salottino sopra un romantico canale

Il proprietario, anche lui un po’ polveroso, mi ha detto che i libri sono più di centomila!

Volete l’indirizzo? Campiello del tintòr.

A presto cari amici con qualche nuova lettura da proporre

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11 febbraio 2013

maria-teresa

Caro Adour,davvero non pensavo un post per me(troppo poco tempo)ed infatti ad una prima lettura non l’ho neppure visto(vedi come a volte si GUARDA male!).Castana moolto mediterranea ,lisci o mossi,MAI raccolti.Cuoca e sempre misure normalissime,obbligata in un periodo della vita ad una vita non adatta a me,ho traslato i problemi sul rapporto col cibo(originale eh?!)Giovane mamma ,con figlio amatissimo ho dovuto capire di rimettermi a mangiare perfettino,bilanciato,aiutata anche dal fatto che per professione DEVO sapere vita e miracoli della piramide alimentare,salute,farmaci integratori e quant’altro.Adesso mi e’ facile dire che il cibo , specie in compagnia,e’ spontaneo ,non e’ mai un problema (in effetti spesso non e’ li’,il problema) ma non sempre e’ cosi’.Va be’,il bello e’ poi venuto dopo e ho dovuto ben ben riflettere sull’amore,amicizia,lealta’ ,moralita’in senso laico e altre.. sinecure simili.Da cio’ l’esperienza,che ha mediato la mia vivacita’ (ma risalta fuori quando non sto attenta!)Camilla dunque,per favore ,non PREOCCUPARTI di essere ..com’era?noi qui diciamo ‘gnesa’, a tavola!!A parte gli argomenti professionali di cui sopra (che amo ,ci mancherebbe)nella mia giornata mi manca il sentir parlare di lettere,arte ,psiche in genere.@Carlo,no ,non giudizi morali,solo tuo parere sui perche’ dei personaggi.Ho iniziato ‘Il colre del latte’,l’ambientazione (che brutta parola)mi ricorda un altro romanzo verista di cui avete parlato ma non mi viene in mente quale..A leggervi ancora,ciao.

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11 febbraio 2013

luiginter

Ciao a tutti,
siete un vulcano di idee e spirito, bellissimi.
Vi lascio solo due note di servizio:
1) @adour e a tutti gli altri che auspicano un incontro dei lettori del blog, fatemi sapere se volete che lanci l’invito con un post apposito e dove e quando pensavate di organizzare.
2) Ogni anno in febbraio lancio il nuovo post dei “Libri più belli letti nel…”; se non avete nulla che ostacoli il trasferimento del dibattito nel nuovo post, lo lancerei in uno dei prossimi giorni, anche perché questo comincia a essere pieno pieno, dopo un anno di commenti.
Mi fate sapere?
ciao ciao

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11 febbraio 2013

Jezabel

Capelli castano scuro e mai domi…
Non so se (da dietro le lenti) il mio sguardo taglia le rocce, ma mi piace troppo questa visione di me; io mi sento Olivia di Braccio di Ferro.
Quanto alla musica attuale, mi piace Cremonini, ma anche tanti altri.
Grazie a tutti. Ciao

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11 febbraio 2013

antonellina

Amici dai molti nomi era da un pò che non vi leggevo! Siete veramente vulcanici! Ho finito il primo libro 1Q…sto per iniziare il secondo! Vorrei azzardare una domanda: chi di voi, oltre ai già dichiarati, vive a Roma?

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11 febbraio 2013

Vera

Come rispondere a tutti voi sempre piu’ simpatici amici dai molti nomi? cosi’: sappiate che nonostante i miei molti impegni… vi sto leggendo (nei libri della vostra vita) con vero interesse! riguardo ad altre pagine… si’, mi sono un po’ distratta dal mio Murakami per un paio di urgenti “noiosissimi (ma belli, per me, e molto!) saggi” ora riprendo HM. E sono troppo lontana per incontrarvi! e non sodarvi una data in cui potrei essere in Italia… ci si vede magari in video conferenza? mangiando la pizza pure io certo! … a Luigi: per me va bene iniziare il 2013. grazie! a presto

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11 febbraio 2013

Polissena

@antonellina, ma sei a roma anche tu?

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11 febbraio 2013

Claudio

Per Antonellina…..anche io sono di Roma.
Ciao,Claudio

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11 febbraio 2013

carloesse

Un grazie a Luigiinter per la proposta di farsi promotore e sponsor del primo pizzameeting tra grupparolidilettura, anche aprendo un apposito post.
Io credo che la cosa più facile sarebbe convergere per la prima volta in grupparoli a carattere regionale (naturalmente aperti comunque a chi volesse anche intraprendere un viaggio da altre regioni, i quali potrebbero anche meritarsi il dono di un libro da parte dei residenti) chessò, a Milano, a Roma, o ovunque venga fuori un gruppo di persone con residenza relativamente vicina. Poi magari cercare di organizzare anche un incontro “nazionale” in un posto facilmente raggiungibile un po’ da tutt’Italia (Roma ? Bologna?) se si riuscisse a raggiungere un numero di “aderenti” interessati alla cosa.
Io, come forse sapete già, sto a Roma.
Quanto ad aprire il 2013, beh, siamo a metà febbraio; a Luiggì che aspetti??

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11 febbraio 2013

adour

Grazie @luigi si un post ad hoc per me va bene ,anzi ci speravo.
Anche se è più facile costruire piramidi che trascinare anime lettori in pizzeria . Ma non mi arrendo. Stiamo per sfondare quota 6 perché luigi tu ci devi essere (tu sei il blog).L’occasione d’incontro, evento letterario,culturale,o artistico ,come la città non so proprio . Ma mi rimetto nelle tue/vostre mani ,(sai niente di murakami in italia?) Per la data tranne il 28 febbraio dopo le 20,per cui ho già preso impegni,sono sempre disponibile 😉
PS : Sò che questo potrebbe provocarvi uno stato di angoscia e di malinconia inenarrabile,ma devo dirvelo,non sono di roma 🙂 🙂

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11 febbraio 2013

adour

@carloesse : scusami amico mio ci siamo sovrapposti ,la tua idea è ottima ,ma temo di farmi la pizza da solo in puglia. considerando che con ryan o easy è possibile risparmiare anche notevolmente ,allora perchè non pensare in grande e poi sarebbe un occasione per visitare una grande città .
Ps: ma non eri di genova?????

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11 febbraio 2013

carloesse

Genovese che vive a Roma.

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12 febbraio 2013

camilla

@ agli amici — il Papa ha abbandonato il campo : il trono più alto tra i cattolici di tutto il mondo, un posto altissimo per i religiosi di tutto il mondo e , credo , anche per i laici e i non credenti è questa una notizia inaudita, singolare, impensata. E ora, chissà perchè, visto che io sono lontanissima da religioni e chiese e credenze ultraterrene di ogni genere, mi sono commossa un pochino di fronte a questo fragile signore, che dice -me ne vado -,nell’anno 2013 d.c. il Papa Benedetto XVI°se ne è andato , ha cercato il rifugio del silenzio e di una tranquillità che gli auguro col cuore di trovare. Che stia un poco meglio in questi suoi anni altissimi, fluttuanti, come li descrive Proust nel IL TEMPO RITROVATO. Amen
@ carloesse– affinità elettive con te,caro carlo. già la tua sin-patia per STONER, un mite corrusco, mi ha colpita subito. E poi, tutto il resto che racconti, mi piace tanto. Perfino “i tre (S)ceffi, un po’ stronzi” mi ha confermato che con te avrei da ascoltare moltissimo e da parlare quasi altrettanto. sono contenta di aver potuto scambiare con te qualche pensiero.Bellissimo.
@ adour, ed è verissimo che ti dobbiamo il cambiamento del blog, che si è arricchito di una piccola ondata di sincera umanità, rarissima in contesti come questo, di solito palestre di narcisismi di ogni tipo .Tu sei davvero interessato agli altri, fai attenzione a loro, quindi anche a me, e non giudichi nessuno, anzi, nel mio caso, sopravvaluti tantissimo. Ma è una goduria leggerti e sapere che mi leggi: questo davvero mi …tocca molto, mi fa endorfine, non meritate.
@mariateresa — grazie per le tue affettuose rassicurazioni . Le ho apprezzate molto. Sei una persona piena di cose belle. Parleremo presto anche del libro IL COLORE DEL LATTE. di Nell Leyshon ed Corbaccio e di un nuovo libro, che ho appena cominciato ma che , credo, dovrò passare a simonetta , perchè mi sembra roba per lei.Insomma io di libri mi diletto a parlare.

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12 febbraio 2013

antonellina

In un vecchio post avevo espresso la simpatia (che tuttavia mantengo) per il blog che cela, dietro i nomini, le persone che possiamo solo immaginare, senza vederne i volti, senza conoscerne i caratteri, ma che si concretizzano, nelle nostre fantasie, attraverso i titoli e gli autori che amano. Ebbene forse è vero che Adour, con la sua divertente energia e presenza, sta un pò cambiando qualcosa….mi aggiro, furtiva e incantata, nei meandri delle feltrinelli/mel/ibs/ecc. ma anche delle tante, belle biblioteche della capitale (croce e delizia per chi ci vive!).
buone letture!

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12 febbraio 2013

antonella

non vorrete farvi mancare una sarda? no certo che no c hissà quante sono le sarde che scrivini in questo blog; anzi venite fuori.. possiamo almeno incontrarci tra noi visto che è più complicato incontrare gli altri

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12 febbraio 2013

polissena

Sono a Roma da ieri sera, siamo partite con la neve mista a pioggia e vento e così è stato meno triste lasciare quella splendida città

Ma certo Carlo che ho mangiato le sarde in saor e anche una buonissima variante con i gamberoni. E anche i bigoli, Carlo, con salsa di cipolle e acciughe. Nessun problema di digestione!

@Antonio, mi domando se sono ancora la tua musa ispiratrice, perchè se così fosse ti chiederei un favore. Leggi almeno tu il libro che per me è stato il migliore del 2012, L ULTIMO TESTAMENTO DELLA SACRA BIBBIA di James Frey, forse ricordi che ne ho parlato. Mi piacerebbe avere un altro parere, anche contrastante, insomma vorrei parlarne, ma mi sembra che non l’abbia letto nessuno.
In un certo senso il mio parere sulle mie letture lo potrei definire doppio perchè dopo che io scelgo e leggo un libro lo passo alla mia amica L, del cui giudizio faccio sempre tesoro. Ne parliamo, ne discutiamo ed è un gran piacere.Ma vorrei anche il parere degli amici del blog soprattutto quando si tratta di qualcosa di molto speciale

Caro Illex, se vuoi, se puoi, riaffacciati sul blog, mi manchi, ci manchi

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