
Chi legge da un po’ questo blog saprà ormai che ho una passione quasi insana per Joyce Carol Oates. Non saprei neanche dire razionalmente i motivi… E’ stato un colpo di fulmine con la lettura di La ballata di John Reddy Heart, ormai 6 anni fa. Sarà che mi piace tutto ciò che è americano, sarà che è decisamente brava a scrivere, sarà che i suoi romanzi hanno sempre un velo di inquietudine e di drammaticità che fa per me, sarà che sono ambientati per la maggior parte fra gli stati di New York e New Jersey che per diversi motivi amo, sarà che sa dar vita ai suoi personaggi come nessun altro. Sarà… decisamente è una dei miei scrittori preferiti, forse LA preferita. Di sicuro di nessun altro ho tanti libri come di lei.
Ho appena finito di leggere Doppio nodo, edito in Italia da Bompiani, uscito con il suo pseudonimo Rosamond Smith, pubblicato negli USA nel 2001 ma da noi solo l’anno scorso. Non è uno dei suoi migliori, ma è comunque un ottimo romanzo.
Protagonista un uomo, Matt McBride, un agente immobiliare. Bravo nel suo lavoro, sposato con la moglie “giusta”, due figli, un capo che lo stima. Una passione che è qualcosa di più d un hobby, quasi una mania: la fotografia. Con il nome di Nighthawk Matt gira di notte per il New Jersey meridionale a fare foto notturne che riscuotono in certo successo.
Un giorno viene trovata uccisa una giovane artista, Duana Zwolle. Matt viene sospettato dell’omicidio a causa di alcune frasi scritte nel diario della ragazza, la sua vita inizia ad andare a rotoli, mentre torna alla sua memoria un omicidio simile accaduto quando lui era ragazzo, e Matt si improvvisa detective per smascherare quello che sa essere l’assassino.
Un libro molto claustrofobico, come molti di Joyce Carol Oates, e questo aiuta la trama. Non è uno dei suoi migliori, a mio parere, anche se con questa storia un po’ thriller tiene avvinto alle pagine. Un po’ tirato per le lunghe, però, e la trama non mi ha convinto fino in fondo. Però JCO è sempre JCO.
*giuliaduepuntozero
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