Ernest Hemingway descrisse il coraggio come “grace under pressure” e quando, il 2 luglio del 1961 – 50 anni fa esatti – si sparò una fucilata in bocca, in molti si chiesero come avesse potuto un uomo così, affascinato dal coraggio e dalla forza, arrivare al suicidio.
Le informazioni che abbiamo avuto poi sulla sua vita – la depressione, l’eccesso di alcol, l’insonnia, la difficoltà a scrivere in quei primi mesi degli anni Sessanta – resero meno inspiegabile il gesto (e del resto, chi può pretendere di spiegare il suicidio di un altro?).
Hemingway pubblicò sei romanzi, sei raccolte di racconti (considerati tra i migliori racconti mai scritti in lingua inglese), due libri di memorie.
Npr oggi lo ricorda riportando alcune righe di uno di questi racconti.
“Indian Camp” è uno dei cosiddetti racconti di Nick Adams. Nick è un ragazzino e accompagna suo padre, un medico, in un accampamento indiano nel Michigan. ll padre aiuta una donna a partorire e scopre che il padre del bambino si è nel frattempo tagliato la gola. Sulla via del ritorno, su una barca attraverso il lago, Nick, che ha per la prima volta incontrato la morte, questa notte, chiede al padre:
“Why did he kill himself, Daddy?”
“I don’t know Nick. He couldn’t stand things, I guess.”
“Is dying hard, Daddy?”
“No, I think it is pretty easy, Nick. It all depends.” …
They were seated in the boat. The sun was coming up over the hills. Nick trailed his hand in the water. It felt warm in the sharp chill of the morning. In the early morning on the lake sitting in the stern of the boat with his father rowing, he felt quite sure that he would never die.
Indian Camp fa parte dei cosiddetti primi Quarantanove racconti, è lungo meno di 1500 parole e venne scritto quando Hemingway aveva 23 anni.
Chiudo questo ricordo del grandissimo Ernest Hemingway con un altro racconto dei primi Quarantanove. E’ “A clean well-lighted place”, un racconto perfetto, che ancora mi fa venire le lacrime agli occhi. Un racconto che da ragazzo ho amato immensamente e mi ha davvero aiutato a capire la forza e il valore della lettura.
Anche di “A clean well-lighted place” riporto un dialogo. Il protagonista è un uomo vecchio, seduto a un café, di notte. Due camerieri in attesa di chiudere il locale, osservano il vecchio:
“Last week he tried to commit suicide,” one waiter said.
“Why?”
“He was in despair.”
“What about?”
“Nothing.”
“How do you know it was nothing?”
“He has plenty of money.”
Di Ernest Hemingway avevamo parlarecentemente, in occasione di una mostra fotografica a Venezia, “Il Veneto di Hemingway“, proprio in occasione dei 50 anni dalla morte.
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