
Ho scritto qualche mese fa che *Il potere del cane* di Don Winslow era stato indimenticabile, una vera e propria folgorazione. Rettifico: Don Winslow in generale è una rivelazione, la mia folgorazione del 2010, perché il suo secondo titolo che leggo, *La pattuglia dell’alba* _anche questo edito da Einaudi, come *Il potere del cane* e *L’inverno di Frankie Machine*_ si conferma allo stesso livello, se non di più.
Ambientato nel mondo del surf, a San Diego, vera e propria guida per chi vuole addentrarsi nella vera città e sulle spiagge dei surfisti. Protagonisti gli amici della Pattuglia dell’Alba _The Dawn Patrol_ appassionati di surf, di cui sono maestri: Boone Daniels, ex poliziotto un po’ chiuso e ombroso, ora investigatore privato; Sunny Day, sua ragazza, bellissima, biondissima e bravissima sulla tavola; High Tide, samoano, così grasso che quando entra in acqua sembra che ci sia l’alta marea; Dave the Love God, così bello che tutte le donne impazziscono per lui; Johnny Banzai, di origini giapponesi, poliziotto; Hang Twelve, rasta, sei dita per piede.
Il romanzo è ambientato nelle 48 ore che precedono l’arrivo di una tempesta perfetta su San Diego, portatrice di onde gigantesche, occasione irripetibile per i surfisti di tutto il mondo e in particolare per quelli della Pattuglia dell’Alba, ma anche di cambiamenti radicali nella vita dei protagonisti. Prima di tutto in quella di Boone, coinvolto a malincuore in un’indagine che lo coinvolgerà sempre di più portandolo a conoscere gli aspetti più bui e crudeli della natura umana e trascinandolo, suo malincuore, in un mondo finora inimmaginabile per lui.
L’inversione termica stende una soffice coltre argentea sulla costa.
A est, il sole sta spuntando dalle colline, e Pacific Beach è ancora addormentata.
L’oceano ha un colore che non è azzurro né verde né nero, ma prende qualcosa da tutti e tre.
In attesa dell’onda, Boone Daniels si tiene a cavalcioni della vecchia longboard come un cowboy su un pony.
E’ in servizio di pattuglia. La Pattuglia dell’Alba.
Un libro che quando finisci di leggerlo vorresti ricominciarlo, anche perché qualsiasi altro non sarà di sicuro all’altezza.
*giuliaduepuntozero
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