
Il titolo, *Le quattro casalinghe di Tokyo* del libro della scrittrice Natsuo Kirino, pubblicato da Neri Pozza, fa pensare a Desperate Housewives, e l’atmosfera un po’ è quella, ma senza le risate del telefilm americano.
Quattro donne, che casalinghe a dire il vero non lo sono, visto che lavorano duramente in una fabbrica di confezionamento di piatti pronti, nel turno di notte. Una Tokyo in gran parte del libro notturna, quindi, e molto calda e afosa. Quattro amiche, o meglio complici, non per amicizia, ma per denaro, per voglia di avventura, per amore del rischio, l’amicizia non è un sentimento che emerge dalle pagine del libro.
Yayoi, la più carina, brava moglie e ottima mamma di due bimbi, dolce, graziosa, le cui azioni metteranno in moto l’intera vicenda. Masako, intelligente, coraggiosa, spregiudicata, nasconde una seconda natura che uscirà man mano con l’evolversi delle vicende. Yoshie, vittima di una suocera invalida e di due figlie scapestrate, ogni pagina è un sopruso e una disgrazia. Kuniko, grassa ma piena di sè, ingorda di vestiti e gioielli e cose, ma in costante debito, abbandonata dal marito e accerchiata dagli usurai.
Yayoi, dolce e graziosa appunto, una sera al ritorno del marito innamorato di una prostituta, dedito al gioco tanto da perdere tutti i loro risparmi, lo strozza. E’ morto, ma c’è un cadavere fra lei e la sua nuova vita. Per fortuna c’è Masako, però, che con freddezza, intelligenza e coraggio se ne sbarazza facendolo a pezzi, con l’aiuto delle 3 amiche e colleghe. Il lavoro è macabro e duro, ma le donne ci prendono gusto, tanto da farlo diventare un vero e proprio lavoro.
E qui smetto con la trama, perché diventa lunga e complessa e ricca di colpi di scena, lasciando con il fiato sospeso fino all’ultima pagina del lungo volume _656 pagine dell’edizione economica che ho letto io. Originale, bella l’ambientazione giapponese, un paese che mi attira tantissimo, non mi ha però convinta fino in fondo, la trama è inverosimile _almeno, mi auguro_, ed è tirata un po’ per le lunghe. Però non male.
*giuliaduepuntozero
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