
Mi piace andare regolarmente in biblioteca: vedi le novità, giri fra gli scaffali, ti fai attirare da autori che peschi per caso, sbirciando i dorsi; parli con gli altri lettori.
Però se ti perdi un sabato – perché hai altro da fare – difficilmente puoi servirti della bliblioteca in settimana, devi aspettare fino al sabato successivo.
Visto che i tagli alle spese pubbliche per la cultura renderebbero quasi ridicola qualsiasi richiesta di apertura oltre gli orari tipici d’ufficio, potrebbe essere interessante inventarsi qualche forma di servizio – magari da inserire nella categoria freemium: cioè quella parte di servizio, a pagamento, che completa e aggiunge altro valore a servizi di base gratutiti.
(A rigore, ovviamente, la biblioteca non è un servizio free, è invece un servizio pubblico ad accesso universale, per usare il quale l’utente non paga direttamente, salvo, appunto, per servizi speciali e particolari).
Per esempio: dopo aver selezionato e individuato sul catalogo online della mia biblioteca i libri che vorrei leggere o consultare, potrei inviare la richiesta attraverso un modulo reperibile sul sito (o via mail, basta usare con precisione il dato della “collocazione”). A quel punto potrei avere alcune alternative per evere il libro fra le mani senza dover aspettare il sabato successivo:
– consegna a domicilio in orari compatibili con la mia presenza a casa, la sera, ora di cena, tipo pizza scooter;
– centro Pick-up: simile a quel che avviene con i pick up center dei negozi online (si compra sul sito e vi fanno trovare la merce in un magazzino di consegna vicino a casa o al lavoro). In sostanza mi farebbero recuperare il libro da qualche parte dopo l’orario di chiusura (convenzione con il bar enoteca sotto la biblioteca? o con il Blockbuster più vicino…)

– drive-thru davanti all’ingresso della biblioteca per ritirare il pacco-libri senza dover scendere e parcheggiare, al mattino prima di andare al lavoro (un incaricato della biblioteca dedica un’ora al giorno a questo servizio). La Houston Library ha organizzato una cosa del genere: nelle ore d’apertura però, per aggirare la difficoltà di trovare un parcheggio vicino alla biblioteca: si ordinano i libri via mail, si vanno a ritirare in auto e nei pressi della biblioteca si telefona: uno dello staff scende con la pila dei libri.
Insomma, forse si riesce a pensare a qualche modo efficace per “estendere” la capacità delle biblioteche di raggiungere noi lettori. Che ne dite?
Rispondi