A uno degli ultimi appuntamenti del gruppo di lettura casalingo suggerisco Carver e propongo Cattedrale, perché l’ho già letto in inglese e mi piace l’idea di riprenderlo e di poter apprezzare le sfumature dei suoi racconti in italiano.
Durante un giro di shopping cerco il libro ripubblicato da Minimum Fax nel 2002 in occasione dei vent’anni dalla prima pubblicazione, entro alla Feltrinelli di C.so Buenos Aires a Milano, ma il libro che la commessa mi dà è un volume con copertina rigida edito da Einaudi, titolo Principianti.
Non è questo che voglio, girovago per la libreria in cerca degli scaffali in ordine per autore, trovo Carver e le altre raccolte Minimum Fax. Scopro che il libro che mi hanno dato è invece l’ultimo uscito con i suoi racconti inediti.
Chiedo ad un altro commesso che mi dà un libro ancora diverso: in questo il racconto Cattedrale c’è, ma di nuovo non è la raccolta che cercavo. “Tutto quello che abbiamo è qui, il racconto lo trova in quest’altra raccolta se vuole. Quello che cerca non lo hanno ripubblicato”.
In Feltrinelli gli addetti forse non sanno che Minimum Fax ha ripubblicato la raccolta? O forse non hanno capito quello che cerco?
Vado nella libreria di fronte – Emporio del Libro – con poche vetrine e un solo commesso, che forse è lo stesso responsabile. Chiedo lo stesso libro, lo stesso autore, la stessa raccolta. “Libro meraviglioso – mi dice lui – l’ho letto parecchie volte e ogni volta è una sorpresa. Ecco è l’ultima copia che ho, è stata fortunata!”.
La differenza tra le due librerie è fin troppo evidente: in una l’attenzione alle richieste dei clienti
lascia molto a desiderare, l’atteggiamento degli addetti è svogliato, distante – sembrano quasi impreparati; nella libreria più piccola stupiscono invece i modi “umani”, vicini al lettore, la disponibilità e l’attenzione, la
preparazione e il desiderio di trovare ciò che il lettore cerca. E magari in questi piccoli angoli senza grandi nomi non solo riescono ad accontentare il lettore , ma riescono a dare anche qualche commento o consiglio personale.
Esattamente come è successo qualche giorno dopo – quando entrando da Utopia – sono rimasta a chiacchierare mezz’ora con il commesso che, oltre a vendermi la guida di Cuba, mi ha – con particolare entusiasmo – raccontato delle sue esperienze lì e mi ha pregato di tornare, perché mi avrebbe preparato qualche indirizzo utile per il mio prossimo viaggio.
Una bella differenza! Di sicuro la prossima volta che dovrò scegliere un libro entrerò all’Emporio del Libro o da Utopia, rinunciando volentieri ai punti fedeltà.
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