e l’augurio- per tutti i lettori abituali di questo blog e per tutti quelli che passano senza lasciare traccia di sè – è di …NON MORIRE LENTAMENTE in questo 2008…anzi di vivere ARDENTI PASSIONI!
ODE ALLA VITA
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia il colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l’incertezza per inseguire un sogno
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di sfuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia
chi non legge
chi non ascolta musica
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente passione porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.
.
Grazie!!!! parole da ricordare, sempre 😉
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Senza nulla togliere al valore della poesia (si tratta in ogni caso di un ottimo “fake”), la attribuzione di questa poesia a Neruda è perlomeno dubbia, visto che circola solo su Internet (in diverse versioni) e la sua paternità sembra sia stata energicamente smentita anche dalla Fondazione Pablo Neruda (http://www.fundacionneruda.org).
Buon anno a tutti!
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il mio primo incontro con questa poesia non è stato attraverso internet, comunque non sono in grado di entrare in merito all’autenticità, che davo per scontata, perchè ci sentivo dentro l’intensità e la ricchezza di un poeta che ho letto e amato soprattutto da adolescente.
Comunque l’augurio resta valido… proprio in questi termini chiunque ne sia l’autore..per tutti…egolector compresa!
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Grazie xochitl2, è un bellissimo augurio, e i versi della poesia, chiunque li abbia scritti, sono pieni di accenti nerudiani (come nerudiana è quell’espressione “ardente pazienza” – piuttosto che “ardente passione” – che compare in un’altra versione).
La mia era solo un’informazione, perché su Internet pullulano i falsi (ad esempio: la poesia “Queda prohibido” attribuita a Pablo Neruda, “Istanti” attribuita a Borges, “La marioneta” a Garcia Marquez, ecc.). Spesso si tratta di testi di qualità, di finissimi calchi, come sempre è stato nella tradizione dei migliori falsi letterari. Per un autore come Borges essere salutato da una salva di falsi postumi è un omaggio di cui sarebbe andato fiero. Molti sono senz’altro migliori dell’opera “La misura della mia speranza” che ora Adelphi discutibilmente ripesca e che era stato ripudiato da Borges. Credo però che finchè è possibile si debba combattere perché sia attribuito a un autore solo ciò che è di un autore, e sia lasciato nel cestino ciò che lui buttò nel cestino (oppure sia conservato solo per documentazione biobibliografica). Questo è il diritto d’autore in cui credo (non quello delle royalties ai ricchi eredi di autori che in vita fecero la fame) e purtroppo l’editoria molte volte è la prima a disinteressarsene.
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Al di là della questione dell’attribuzione della poesia a Neruda, per me restano delle parole che non scivolano via ma si fermano e si fanno sentire. Molto belle!
Grazie xochitl dell’augurio!
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Cari compagni di letture, vi consegno le parole che terminano le pagine più belle che io abbia letto da molto tempo a questa parte: sono di Ezio Raimondi e le trovate alla fine del libro : Un’etica del lettore, Il Mulino, 2007
…”La nostra natura di esseri che si raccontano non può esaurirsi solo in uno schermo televisivo, tra i fantasmi dei suoi melodrammi effimeri e i suoi abbaglianti cliché romanzeschi, moderni o postmoderni. Nel silenzio della lettura, in una solitudine che ritrova una comunità di voci solidali e responsabili perché libere e diverse, la letteratura con la forza originaria della parola inventa e pensa, vincolata al tempo e al suo trascorrere inesorabile. Nel suo limite, oggi, sta anche forse la sua vocazione esistenziale, la sua funzione antropologica di trasformare la memoria in esperimento, in costruzione dell’uomo.”
Buone letture insieme e in solitudine
Bianca
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[…] Come augurio di un BUON 2008 […]
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.. é straordinaria.. ma non è di P. Neruda… Anonimo risulta ancora l’estensore…
Auguri
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Bellissima! 🙂
Buon Anno!
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oibo!!!
pochi minuti fa un nostro… emerito politico… un certo CLEMENTE MASTELLA …ha usato in senato come base del suo discorso la poesia di Neruda o di chi per lui..che peccato!!!
forse amerò un po’ meno questa poesia!!!
sono quasi arrrabbbbbiata!!!
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[…] ha portato un po’ di gente sul blog, via Google. In effetti una delle nostre autrici ne aveva parlato a fine anno. Poi nei commenti avevamo precisato che si trattava di una bufala; la nostra xochitl2, […]
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La poesia è di Martha Medeiros (giornalista e scrittrice brasiliana)
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peccato che non e´ di Pablo Neruda ma di una donna
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http://patriciapaulap.blogspot.com/2009/12/lentamente-muore-di-martha-madeiros.html
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