Angoli concavi e convessi di Festivaletteratura

Tornata ormai da due settimane da Mantova, finalmente trovo il tempo per raccontarvi un po’, lasciando spazio alle voci minori, perchè Festivaletteratura non è solo incontro con grandi autori, ma molti angoli da scoprire. Eccone qui alcuni scelti per voi. Sperando siano buoni motivi per farvi venir voglia di farci un salto l’anno prossimo…L’atmosfera – indescrivibile – è davvero contagiosa, difficile uscirne indenni, senza lasciarsi catturare. Ma ne vale la pena!

Libri e mostarda

La città trasuda letteratura: da ogni vetrina sbocciano libri, anche nei negozi di gastronomia, che venerdì sera proponevano in diverse strade del centro specialità mantovane (salame, grana, ciccioli, torta sbrisolona) accompagnate da buon vino. Per non dimenticare né il corpo, né lo spirito.

giocare a mantova

Anche i bimbi sono benvenuti al festival! Alla sera nelle piazze si gioca; e poi ci sono eventi pensati apposta per loro, con o senza grandi. Approfittando di uno di quest’ultimi ho scoperto così “dove finisce la cacca degli astronauti”, grazie alle risposte di Umberto Guidoni, ma soprattutto alle domande di tanti piccoli curiosi.

libri di scambio

Tre spazi sotto i tendoni per scambiare libri. Tra quelli che ho lasciato io, Fabio Volo ha trovato subito un’altra libreria dove migrare. Nella mia ora al suo posto c’è Oceano mare di Baricco.

farheneit

Spazio dove poter ascoltare autori che magari ci si era persi, intervistati in diretta su Rai Radio 3 da Marino Sinibaldi. In alternativa anche un’ottima possibilità di riposare le gambe, bere un caffè offerto da Illy ed incontrare altri lettori.

offestival

Come non notare un confessionale in mezzo alla strada? In realtà si tratta del “teatro più piccolo del mondo”, dove ogni giorno diversi autori, meno conosciuti, si sono raccontati, o meglio confessati, ad un lettore per volta, qui nei panni di ascoltatore. Si tratta di un’iniziativa della Radio 180.

fiume di inchiostro in piena

La dimostrazione di quanto sia labile al Festival il confine tra scrittori e lettori: il pubblico è stato coinvolto nel primo esperimento di scrittura in diretta per realizzare il plot di un libro. Sul palco alcuni scrittori accomunati da un legame con il fiume Po: Laura Bosio, Giuseppe Pederiali e Natalino Balasso. Ha cercato di tenere le fila di questa impresa rocambolesca Massimo Cirri. In due ore abbondanti non si è giunti a nessuna storia pubblicabile, ma ci si è capottati dal ridere.

selciato

Festivaletteratura vuol dire anche un sacco di passi: nonostante Mantova sia piccola, correndo da un evento all’altro dopo qualche giorno si rimpiange di non aver un allenamento da maratoneti. Sconsigliate le scarpe col tacco, soprattutto a spillo!

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6 risposte a “Angoli concavi e convessi di Festivaletteratura”

  1. Fenice, hai costruito un post magnifico…

    Clap,Clap,Clap!!!

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  2. bravissima Fenice!!! complimenti per il tuo post e per avermi fatto vedere momenti e aspetti del festival che non ero stata capace di vedere

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  3. Grazie a Luiginter per la pazienza e il supporto tecnico…

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  4. Che bel racconto! complimenti, ci hai dato modo di vivere anche a noi qualche attimo della manifestazione. Grazie!

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  5. Fenice, grazie per questo racconto fotografico, hai reso l’idea. La soluzione narrativa del confessionale l’ho trovata divertentissima (non potremmo trovare una formula simile anche sul blog? Bisognerebbe pensarci)
    Lo stesso vale per l’iniziativa del Cirri, ma in che modo è stato coinvolto il pubblico?

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  6. Sul confessionale:
    l’ho scoperto per caso domenica pomeriggio a Festival quasi finito, perché l’avevano piazzato un po’ ai margini, restando in linea con l’idea di un Offestival. Mi é spiaciuto perché era appena finita l’ora in cui a confessarsi era un’autrice di cui avevo letto qualcosa e fatto leggere anche ai miei alunni e sarebbe sicuramente stato interessante poterla sentire dal vivo.

    Su “Cirri”:
    l’evento si intitolava “Fiume d’inchiostro in piena” (sottotitolo: rave di scrittura con 3 autori e un pubblico)
    ed era così presentato nel programma:
    Accomunati dal legame sia personale che di scrittura con il Po, Natalino Balasso (Livello di guardia), Laura Bosio (Le stagioni dell’acqua) e Giuseppe Pederiali (Il paese delle amanti giocose), mettono in gioco il loro talento letterario per scrivere, con l’aiuto degli spettatori, una storia ambientata nel passaggio del grande fiume tra Mantova-Rovigo-Ravenna e Modena. I lettori di Festivaletteratura potranno così partecipare e contribuire al primo esperimento di scrittura in diretta per realizzare il plot di un libro.

    Nella pratica ha funzionato così: il pubblico era invitato a esprimere proprie idee finalizzate alla scrittura di questa storia ancora tutta da inventare. Gli autori sul palco cercavano di tenere le redini della serata. Con la letteratura tutto ciò ha avuto poco a che fare; gli aspiranti scrittori erano dotati di buona volontà e forse fantasia ma nulla di più; Cirri e Balasso, coppia rodata da una collaborazione radiofonica a Caterpillar, sono stati molto bravi a dare vivacità a tutta l’operazione.
    Tra gli spettatori anche Lella Costa. Alla fine si é andati tutti a casa, ben lontani da un’ipotetica pubblicazione, ma forse con la sensazione che con i libri, esistenti e non, ci si può divertire. Parecchio.

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