La sagoma con il gesso. Le chiazze di sangue. Gli uomini instupiditi dal sonno attorno alla scena. Il malvivente fiancheggiato da due omaccioni in divisa […]
Don DeLillo l’ha definita “l’epica al neon del sabato sera”. E’ il crimine. E’ il racconto senza fondo della Gran Svolta sbagliata e della scorciatoia per l’inferno passando dalla dozzinale lussuria e dalla ricerca di piaceri ancora più infimi.
Così James Ellroy nell’introduzione a *Scorciatoie per l’inferno – Storie vere dal mondo del crimine*, raccolta di quindici articoli scritti da grandi giornalisti statunitensi e pubblicati su importanti testate d’oltreoceano.
Racket di prositute fra il Messico e la California, virus informatici che infettano i nostri pc, un ideale padre di famiglia che per manternere l’alto tenore di vita rapina banche e negozi, uno studioso di Sherlock Holmes che muore in circostanze misteriose, degne del maestro dell’investigazione.
Ad accomunare tutti questi brani, la veridictà delle storie trattate: si tratta, infatti, di episodi di cronaca vera, reportage all’inferno con o senza ritorno.
Lo scopo, quello di soddisfare, come dice Ellroy nella prefazione, i nostri istinti voyeuristici.
A chiudere, un bell’omaggio proprio del maestro del noir americano, che racconta la sua *iniziazione* alla scrittura e al true crime, grazie a Joseph Wambaugh.
Accanto a questa raccolta, consiglio anche il numero 3 dell’Europeo, uscita monografica sullo stesso tema, dal titolo guarda caso *A sangue freddo*, che raccoglie, anche con belle testimonianze fotografiche, articoli di Oriana Fallaci, Truman Capote, Giorgio Bocca, Gianantonio Stella, su episodi più o meno recenti, ma che solleticano la nostra voglia di sapere il crimine, senza viverlo di persona, ma a distanza, sullo schermo o sulla pagina, per citare ancora Ellroy.
*giuliaduepuntozero
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