Letture e disordine

Per molti lettori, la lettura è una pratica anche per scandire con ordine la vita. Non so dire che legami ci siano fra le mie letture e la mia vita. Certo per me questi sono mesi di letture disordinate, interrotte, abbandonate, riprese. Ci ricordava qualche settimana fa theleeshore (a proposito, quando ritorni a scrivere?) i diritti dei lettori proclamati e resi quasi luogo comune da Pennac. Fra questi ce ne sono almeno un paio che giustificano il mio disordine e la mia incostanza.

da inizio 2006, 2007, (duemilasette, ovviamente, avevo sbagliato)
_ Javier Marias, Un cuore così bianco -letto tutto*
_ Giovanni Bottiroli, Che cos’è la teoria della letteratura – lo sto ancora leggendo, continuerò fino alla fine, lentamente
_ Vassilj Grossman, Tutto scorre – letto tutto*
_Chris Anderson, The Long Tail – lo leggo a pezzi; credo continuerò, pezzo a pezzo, fino alla fine (credo)
_ Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso – ne ho letti tre quarti; andrò certamente avanti fino alla fine
_ Juan Rulfo, Pedro Paramo – abbandonato a metà
_
Paul Ginsborg, La democrazia che non c’è – letto tutto*
_Breece D’J Pancake, Trilobiti – giace sul comodino dai primi di gennaio (o fine dicembre); ho letto tre racconti. Non so cosa ne farò
_Carlos Fuentes, Geografia del romanzo; spizzicato qua e là; credo che lo metterò da parte; per leggerlo chissa quando
_
Allen Ginsberg, Selected Poems; spizzicato; resta sul comodino, vedremo il da farsi
_Cormac McCarthy, Cavalli selvaggi; ne ho letto un terzo; arriverò certamente alla fine

Insomma, in tre mesi, (solo) tre libri letti dall’inizio alla fine. Un paio che verranno terminati nel giro di qualche giorno/settimana. Quindi, Come mi considero?

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12 risposte a “Letture e disordine”

  1. Beh, io direi che secondo Pennac (ma anche secondo me) sei un vero lettore. A proposito dei libri che hai citato comunque il mio proposito (visto che sono in partenza) è di leggere Un cuore così bianco di Marias. Ehm, conto di tornare a scrivere dopo pasqua – ma
    se mi viene l’ispirazione magari al mare 😉
    a prestissimo

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  2. Anche per me sei un vero lettore. Questo si nota già dal fatto che sai quali libri leggere e approccio usi nel leggerli, rimandando se necessario: i libri hanno bisogno del loro spazio e tempo. Non tutti i libri possono o devono essere letti subito o tutto d’un fiato. Ogniuno di noi ha una storia, un carico di impegni giornalieri e anche una storia di letture che influenza necessariamente l’ordine di lettura e le modalità. Io per esempio ora sono nella fase del senso di colpa perchè continuo a ammucchiare libri sul comodino senza neanche iniziarli, spizzicando qua e là ma senza lo spazio necessario per leggerli… ultimamente mi sono fatto prendere dalla febbre dei blog (che però mancano completamente di cifra letteraria, quindi sono un’altro tipo di letture che però non so come si ricollegano alle letture vere e proprie, i libri, invadendone lo spazio e impegnando il tempo disponibile per la lettura…). Quindi negli ultimi mesi (da Natale) non ho letto neanche le prime venti pagine di un libro e ne sento profondamente la mancanza. Ogni volta che guardo la libreria con i libri vecchi e nuovi ho una sensazione di abbandono… devo al più presto ridimensionare la mia vita bloghereccia a favore dei libri… E comunque anche se in momentanea pausa anche io mi considero un lettore, se non altro per la passione decennale per la lettura che coltivo da tanto tempo (i blog li frequento solo da tre mesi…), per i libri letti negli anni passati e quelli che ho appena comprato (ben sette nelle ultime tre settimane), che testimonia che la mia voglia non si è spenta, sto solo rimandando.
    Ho notato poi che abbiamo in comune la lettura a passo lento di Roland Barthes, “Frammenti di un discorso amoroso”: io ne ho letto un quarto e lo leggo lentamente tra un libro e l’altro. L’ho cominciato due anni fà(!!). Quindi non disperare, se tu non sei un lettore, io lo sono di meno 😉

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  3. (Apparentemente non mi ha preso il commento precedente, lo riscrivo in sintesi forse non sono stato abbastanza breve)
    Per me sei un vero lettore perchè sei consapevole del tuo modo di leggere, sai quali libri e in che modo affrontarli e se il caso rinviare a momenti migliori. Neanche io mi sono mai soffermato a capire che legami ci sono tra le mie letture e la mia vita. Comunque la soddifazione di aver trovato un bel libro è del tutto particolare e può essere paragonata con poche altre, forse una bella vacanza o una chiacchierata particolarmente ispirata con un amico. Non saprei di preciso.

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  4. oggi questo blog non mi accoglie i commenti, spero appaiano prima o poi!

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  5. Avatar lettoreambulante
    lettoreambulante

    non trovo niente di strano nel tuo diario di lettura degli ultimi tre mesi. Anzi! ho scoperto qualcun’altro, credo siamo pochissimi, che legge o almeno per quanto mi riguarda, prova a leggere, la critica letteraria!
    io sugli italiani ho perso la speranza anche se l’ultimo di Lavagetto l’ho divorato, mentre gli stranieri mi attirano sempre. Sono più leggibili nelle loro lingue che non conosco che i critici italiani! ma adesso sto deviando dal tuo tema, magari ne riparleremo.
    Secondo me l’andamento della lettura, è banale dirlo, dipende dai libri. Io sto lavorando molto e con questa scusa giustifico il mio recente non leggere. Però l’ultimo di Amos Oz l’o divorato senza farmi scrupolo della scrivania e dell’agenda stracolmi!
    Theleeshore beato te che vai al mare
    Buona Pasqua a tutti gli amici del bolg che stavo trascurando come i libri.

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  6. Neanche io trovo strano il tuo modo di leggere. Se ti dicessi che sono esattamente tre mesi che non leggo un libro, nonstante li guardi languidamente li sullo scaffale e continui ad acquistarli senza degnarli di una lettura (ok ok ho spizzicato qua e là…). Tu che mi diresti? Già sento l’eco dell’urlo tonante da Milano a Roma: “Eretico! Al rogo!”. Lo so, stranezze di questo periodo di blog che mi risucchia tutto il tempo che prima dedicavo alla lettura dei mie amati libri. Comunque ti volevo dire che ti considero un lettore a tutti gli effetti perchè sei consapevole del tuo stato di lettore e perchè parallelamente ne porti avanti molti! E poi ci sono gli impegni e le scadenze che sicuramente ti rallentano nella lettura come succede a tutti noi… Coraggio verranno tempi migliori! 🙂

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  7. Non ti preoccupare per il disordine, sei in buona compagnia. E si, per me sei un buon lettore a tutti gli effetti 🙂 Lo dimostra il fatto che porti avanti molte letture contemporaneamente e sei consapevole del tuo modo di leggere, in cui non ci trovo niente di strano. Penso sia la norma andare un po’ a caso senguendo l’andamento caotico della vita. Le letture non possono che risentirne.

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  8. Ciao, che bel blog. Il dibattito sulla critica letteraria è molto interessante. Cerco di citare e riassumere una cosa che ho letto, e che sento mia: il pubblico (nel caso dell’opera letteraria, il lettore) fa parte del processo creativo dell’opera. In un’ottica post-strutturalista, l’opera non esiste senza pubblico. Così i Buddenbrook si fanno libri nella lettura di ciascun lettore. Per quanto riguarda, ad esempio, il teatro, la critica è una delle forme di messa in scena. Scrivere un libro sulla Tempesta di William Shakespeare significa realizzare una nuova messa in scena della Tempesta. Dibattere sui libri è farli vivere ancora.
    Questa idea della critica come nuova ipostasi dei testi assegna al critico e, beninteso, all’autore, nuovi e ben illuminati posti nel processo della creazione dell’opera letteraria. Il ruolo del pubblico sembra, è vero, aprire spazi fin troppo ampi alla liceità universale dell’interpretazione. Se questo può sembrare grave, resta il fatto che è così. Mai capitato di confrontarvi su uno spettacolo e scoprire nel vostro vicino di poltrona una lettura completamente diversa? Che un singolo testo faccia nascere due, cento, e più opere diverse è il senso del fatto che si perduri a leggere e scrivere letteratura. «Vivere, o scrivere, che poi è lo stesso in questa vita che ci conduce» (Tabucchi malamente citato a memoria).
    _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _efialte (vivo su efialte.wordpress.com)

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  9. Un bel saluto di benvenuto a *Efialte* (che ringrazio anche perché sul suo blog ho scoperto strangemaps). Il tema delle letture diverse che generano testi diversi a seconda di chi li legge è un po’ il sottotesto di tutta l’attività dei gruppi di lettura e di questo blog. Spero che Efialte torni presto a trovarci e a lasciare tracce di sé.

    Whitelight*: mi spiace che Akismet nei giorni scorsi ti abbia ostracizzato; ora non sei più giudicato spammer. Grazie per aver condiviso il tuo disordine di lettore. Il fatto che siano tre mesi che non leggi un libro mi sembra parte delle cose strane e imprevedibili che capitano nella vita: in fondo, nel post cercavo di stabilire un collegamento fra il modo di leggere e quello che ti capita intorno. A volte succede che quel che ti capita intorno *impedisca* di leggere, o cose del genere.

    lettoreambulante*: ci racconti qualcuna delle tue letture di critica? mi interessa molto. L’ultimo Lavagetto che citi è “Eutanasia della critica?”

    theleeshore*: “Un cuore così bianco” sta diventando una specie di lettura collettiva su queste pagine (il gdl di cologno e il gdl “casalingo” delle amiche a milano, in passato Cervia): quando lo avrai letto aspettiamo le tue idee.

    ciao a tutti

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  10. Sono stata per anni una lettrice sistematica: mai lasciato un libro a metà, mai cominciato un libro prima di aver finito l’altro. Metodica e …monotona! Pensavo che così si dovesse fare per essere delle brave lettrici. Poi anche prima di leggere Pennac ho cominciato ad essere disordinata: tanti libri cominciati, quasi tutti poi finiti, ma a distanza di tempo o dopo averli riletti integralmente. Insomma, un caos. Pennac mi ha dato l’autorizzazione a lasciare i libri a metà, quindi l’ho amato molto!
    Della serie di libri iniziati da luiginter nel 2007 mi colpisce il Barthes dei Frammenti: letto più di 20 anni fa con passione e accanimento e poi ripreso a intervalli regolari, sottolineato, commentato, “datato”, regalato: è sempre sul comodino! Per ogni evenienza! Vero testo da cui prendere spunti per la vita di relazione, non solo amorosa.
    Ed essendo sabato santo: Buona Pasqua!

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  11. grazie luiginter per avermi sbloccato dall’antispam 🙂 e mi scuso per l’abbondanza di commenti (anche parzialmente ripetitivi), visto che il blog non me li prendeva mi sono fatto un po’ prendere dal panico e ho cercato di rispondere in maniera più sintetica pensando che fosse quello il problema…

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  12. Avatar lettoreambulante
    lettoreambulante

    scusami luiginter per il ritardo, ma è un periodo pieno di lavoro, povero di letture e del piacevole scambio del blog. Il libro di Lavagetto è quello e per il resto lasciami qualche giorno e ti racconto con un po’ più di lucidità. a presto

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