Dopo il bel post (qui sotto) di giuliaduepuentozero che ci ricorda i sette anni dalla morte di Jean Claude Izzo, aggiungo solo un omaggio al grande marsigliese: Solea di Miles Davis, inutile dire quanto Miles fosse importante per la scrittura e la vita di Izzo. Eccolo, ascoltatelo:
Miles Davis per Jean Claude Izzo
Dopo il bel post (qui sotto) di giuliaduepuentozero che ci ricorda i sette anni dalla morte di Jean Claude Izzo, aggiungo solo un omaggio al grande marsigliese: Solea di Miles Davis, inutile dire quanto Miles fosse importante per la scrittura e la vita di Izzo. Eccolo, ascoltatelo:
– di
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Commenti
8 risposte a “Miles Davis per Jean Claude Izzo”
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Devo aspettarmi insulti e strali se dico che a me Izzo non piace? Lo trovo stucchevole, zeppo di luoghi comuni su Marsiglia, la malavita, il jazz, il vino, le donne, il Pastis… ah! il Pastis!
Ho letto (senza terminarli, lo ammetto) “Solea” e “Casino totale”. Non mi sono sembrati capolavori. Li ho trovati magari *buona letteratura di genere*, ma molto lontana dall’ottima letteratura, e comunque qualcosa di molto inferiore al peso della fama che Izzo ha guadagnato. Troppi cliché, nei suoi libri. E forse questo limite è stato proprio il motivo del suo successo. Mi spiego: se uno ama il jazz, il vino, Marsiglia (o ciò che si immagina di Marsiglia), le donne, il Patis, l’avventura, un eroe disincantato, romatico e tenebroso… se uno – dicevo – ama tutti questi ingredienti e li trova tutti insieme in un autore, allora forse si persuade di amare quell’autore… il fatto è che anch’io amo tutti questi ingredienti, ma una ricetta che li metta tutti insieme – e come ha fatto lui – mi risulta un po’ indigesta. Sono l’unico? Dovrei rileggere Izzo alla luce di qualche vostro consiglio? Paratus Semper Doceri."Mi piace""Mi piace"
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Io credo ci sia un momento per leggere Kafka e Cechov e uno per leggere Izzo e uno per leggere Fantozzi. Certo non mi sognerei mai di paragonare kafka a izzo o *orson welles* a sidney pollack o *Miles Davis* ai cranberries, pur frequentando tutti.
Il problema forse è se Izzo sia sopravvalutato nel genere o se il genere tende a redimere tutti gli autori che lo praticano.
Forse che *Hammet* o Chandler non scrivevano con qualche stereotipo? O anche, più vicino a noi, Ellroy. Un genere è anche percorrere un po’ di luoghi comuni: forse si tratta di capire chi si ferma in tempo o chi va oltre. A me piace parecchio leggere anche Izzo, anche se, come ho detto alcune alla mia amica giuliaduepuntozero, ho l’impressione che i narratori di Izzo dicano sempre un po’ troppo, dovrebbereo lasciare qualcosa nella penna.
Eppure, Izzo mi offre comunque belle sensazioni, anche se imperfette.ciao a tutti
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…lo ammetto,vigliaccona che non sono altro,che solo ora che *capaldi*ha parlato,parlo anch’io…non ho mai letto Izzo,non mi ha mai attirato per tutti i motivi elencati,…aggiungo a proposito di clichè, che sono felice del successo nazionale e forse internazionale di un autore genovese indubbiamente intelligente (ammetto e convivo con una sostanziale ambivalenza),che ha fatto la fortuna del suo primo lungimirantissimo (e simpaticissimo) editore e che attrae molti viaggiatori e turisti a Genova…questo autore però io non lo leggo,perchè non mi piace,mi annoia.
Per fortuna,dell’autore,non tutti i lettori sono come me."Mi piace""Mi piace"
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per *luiginter*:concordo sul “momento per leggere”…aggiungo in proposito che ad una prima sfogliata,saltellando qui e là,mi ha divertito “La ballata delle prugne secche”di Pulsatilla e ho chiesto alla biblioteca dove si riunisce il mio GdL che fosse acquistato.Non gli attribuisco,ovviamente,grande valore narrativo però mi sembra onesto,non velleitario.Mi ricorda i primi libri di Rossana Campo* (non la stupenda Cristina) …
Attendo stimolanti dissensi.*”in principio erano le mutande,”Il pieno di super”…
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Mi ergo dalla tomba come marina forlani e faccio eco a capaldi. Lo scrisso in un post nel mio vecchio blog, con mille riferimenti ai belli articoli de GdL. Proprio non mi va giu’. Oppure non e’ ancora il suo tempo…
Fubar / 07.01.22"Mi piace""Mi piace"
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Nè insulti nè strali per Capaldi!!!solo una cosa: di solito prima di scagliare frecce controlla di avere la faretra…mi spiego meglio: le tue critiche possono avere una certa valenza solo se conosci bene l’argomento, cioè sei hai letto INTERAMENTE,nella fattispecie, almeno un libro della trilogia della violenza di J.C.Izzo! cmq apprezzo la sincerità della tua ammissione…
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😉
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Il Pastis… ah! il Pastis!
Capaldi mio, si qualche strale lo meriti, tutto. Ti sei fermato su quello che hai capito o potuto metabolizzare del lavoro di Izzo perche’ – e te lo dico senza alcun rispetto – la tua visione del mondo e’ limitata alla luce di una esperienza del mondo limitata anch’essa che trova, oltre il tuo personale giudizio di gusto su un autore , piena espressione nelle parole “ottima letteratura” che presagiscono il contrario del monstrum , l’orripilante che in te.
Su Marsiglia, se avessi mai vissuto in quella citta’ sapresti che luoghi comuni nei testi di Izzo ce ne sono veramente pochi. Cosi’ come se il pastis – quello con la minuscola – ti piacesse. Non e’ un luogo comune, e’ un rito, un piccolo piacere da ricavarsi nella quotidianita’ quando si puo’. Per il vino l’altra sera a cena, il nostro oste ci ha portato un rose’ di Bandol, con la donna che amo abbiamo bevuto un bicchiere, poi il secondo, ci siamo baciati appassionatamente, e ordinato altro vino, chiesto ai nostri ospiti, l’oste e i suoi lavoranti di bere con noi. E non ci e’ sembrato un luogo comune. il jazz come luogo comune poi mi sembra forte… ammesso anche che il jazz come sur-categoria potesse esistere , sarebbe tutto fuorche’ un luogo comune , oppure sarebbe un luogo comune maledettamente complesso e in alcuni casi persino complicato. La malavita e le donne poi sono metafore di altro… ma questo e’ ovvio.
In tutti i casi questi sono solo vestiti di parole che parlano di altro. Izzo parla squisitamente di altro , raccontando di Montale, Manu’ Saadna e Pavie.
Un giorno l’odore della morte, il puzzo della morte ti raggiungera’, aleggera’ su di te incapace di fuggire e comprenderai che Izzo parlava di altro. Nel frattempo ti lascio alla tua ottima letteratura."Mi piace""Mi piace"
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