Ciao a tutti,
ieri su “L’Unità” è uscito un articolo curioso su un mistero letterario italiano: quello della vera identità di Elena Ferrante, autrice de “L’amore molesto” e “I giorni dell’abbandono”. Negli scorsi anni si erano già avanzate ipotesi sul fatto che dietro E. Ferrante (che nessun giornalista ha mai incontrato) si celasse un uomo e – fra i possibili candidati – si era nominato D. Starnone, il quale però aveva smentito in modo netto ed anche seccato.
Ecco qui l’articolo che riprende la questione chiamando in aiuto addirittura un computer che compara alcuni elementi delle due scritture. Computer a parte, la questione mi intriga perchè i libri di E. Ferrante, che ho amato molto anche nella scrittura, mostrano una visione davvero “femminile”. Che cosa spinge un autore a nascondersi dietro un altro, di sesso diverso ? E’ un gioco, un modo di accrescere la curiosità, il bisogno di far dire a qualcun altro ciò che non si vuole dire in prima persona ? Rilancio l’interrogativo e anche E. Ferrante come possibile futuro autore da leggere insieme, con il suo ultimo libro appena uscito “La figlia oscura”.
Anna
P.S: dimenticavo: un plauso ai bibliotecari che hanno voluto con tenacia l’incontro di ieri sera con i gdl spagnoli su Marcovaldo, per teleconferenza. La voglia di condividere la lettura ha superato le barriere spaziali e linguistiche: è stata una serata speciale.
Grazie
Anna
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