Per la serie dei libri scomparsi dalle librerie italiane.
Prima ho dato il benvenuto a un nuovo libro Einaudi (quello di Franzen): ora son qui a lamentarmi per un altro libro di un grande che gli editori italiani (era di Einaudi) non pubblicano da un po’ e che quindi (proprio come Arcobaleno della gravita di Thomas Pynchon di cui abbiamo parlato l’altro giorno, occupandoci di Against the day) si può leggere soltanto andando in una biblioteca, facendoselo prestare da qualche amico o comprandosi un’edizione inglese.
Si tratta del racconto di Allan Sillitoe, La solitudine del maratoneta, traduzione del più indeterminato The Lonliness of the long distance runner (indeterminato perché il long distance runner del racconto non corre maratone ma cross di lunghezza media, ma fa niente).
Einaudi ha ancora in catalogo due altri libri di Sillitoe, ma la straordinaria storia del ragazzino ribelle internato in un riformatorio dal quale esce su licenza speciale, tre volte a settimana, all’alba, per allenarsi, sembra sia stata dimenticata. Dal racconto del più famoso degli scrittori inglesi del gruppo Angry young men venne tratto nel 1962 un bel film.
L’immagine qui sopra è dell’edizione inglese in paperback attualmente in commercio (Flamingo modern classics), la stessa che possiedo io. Ci possiamo aspettare una nuova edizione italiana?
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