Chi ha letto Un giorno ideale per i pescibanana (A Perfect Day for Bananafish, 1948 sul New Yorker) di J.D. Salinger sa che il narratore non si azzarda a formulare ipotesi o a suggerire esplicitamente il percorso di coscienza del protagonista, Seymour Glass, che [spoiler], lo porta al suicidio nell’ultima scena della short story (è la prima della raccolta pubblicata nel 1953 con il titolo Nine stories; da Einaudi col titolo Nove racconti).
Tuttavia, quel poco che il narratore dice quando non si limita a riferire i dialoghi, sembra, in alcuni passaggi, indicare zone d’ombra del pensiero e delle emozioni di Seymour. Sono accenni enigmatici, opachi, aperti, come si dice, all’interpretazione. Punti ciechi che lasciano a chi legge l’onere di provare a illuminare o anche soltanto a intuire quel che celano. Lacune, secondo altre definizioni (per esempio: Nicola Gardini, Lacuna. Saggio sul non detto, Torino, Einaudi, 2014).
Quando il gruppo di lettura Un racconto si è incontrato il 15 ottobre 2025 ho però scoperto che il tema di una presunta attrazione sessuale di Seymour per Sybil Carpenter, la bambina che ha molta fiducia in Seymour, gioca in spiaggia e fa il bagno in mare con lui, è al centro dell’attenzione di parecchie lettrici del gruppo. Nessuno degli uomini presenti, se non ricordo male, si è espresso sulla faccenda.
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Le lettrici intervenute nella discussione hanno, con intensità e sfumature diverse, evidenziato inquietudine per questo tema-macigno che sembrerebbe occupare il racconto.
La questione, per la verità, mi era stata suggerita, anche prima dell’incontro, da un’altra lettrice. Per questo avevo riletto una volta di più la short story di Salinger alla ricerca di indizi che potessero orientare in quel senso. E si sa che se si cercano indizi, può darsi che si finisca per interpretare come tali passaggi che prima non si erano rubricati in quel modo.
Mi limito a citare un segno a matita che in realtà avevo lasciato già a una lettura precedente a quella orientata dal tema Sybil-Seymour. Era accanto a un’osservazione del narratore di Un giorno ideale per i pescibanana che riguarda il costume di Sybil. La madre sta spalmando dell’olio solare sulle spalle della bambina:
«Indossava un costume da bagno giallo canarino, a due pezzi, e di uno dei due pezzi non avrebbe, in realtà, avuto bisogno per altri nove o dieci anni».
Il mio segno a matita doveva sottolineare uno dei rari interventi del narratore per esprimere un suo pensiero sull’intera storia.
Alla luce della rilettura imposta dalle osservazioni delle lettrici del gruppo, potrei dire che in effetti questo è uno dei punti ciechi o perlomeno opachi del racconto. E si presta a pensieri relativi alla sensazione che il narratore possa suggerire una fascinazione sessuale di Seymour. Come suggerito da alcune lettrici del gruppo, di passaggi di questo segno ce ne sono altri.
Ribadisco che la relazione fra Sybil e Seymour mi sembra del tutto innocente. Se mai credo si dovrebbe considerare il fatto che Seymour si sia affezionato a un’idea. mitizzata dell‘innocenza di Sybil, confrontandola con la propria, perduta, distrutta per sempre dall’esperienza della guerra e forse dalla futilità della vita borghese che sta attraversando.
Tuttavia, l’altra lettura, la lettura che vede «una inappropriata inclinazione sessuale di Seymour per Sybil» è decisamente plausibile. Parecchi critici, a quanto si capisce facendo qualche ricerca in rete, l’hanno considerata e tematizzata.
Il tema mi sembra, ancora una volta, esemplare dell’ambiguità, dell’impossibilità di appianare le pieghe delle narrazioni, di illuminare del tutto i punti ciechi.
Interessante anche notare che alcune delle lettrici del gruppo che hanno parlato delle implicazioni di molestie ai danni della bambina da parte di Seymour, hanno ammesso come questa interpretazione non fosse stata da loro considerata al primo incontro con il racconto di Salinger, avvenuto parecchi anni fa.

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