Leggere per raccontarsi

Un progetto per favorire, incitare, sostenere l’azione del raccontare ispirata e suscitata dalla lettura

Senegal, Mar Lodij, 2024 - foto Luigi Gavazzi

Fra le pratiche che accompagnano la lettura, la più affascinante, ricca di immaginazione e di sviluppi imprevedibili, è probabilmente la generazione di nuove storie.

Vorrei avviare un progetto per favorire, incitare, sostenere l’azione del raccontare ispirata e suscitata dalla lettura. 


Attenzione: C’è anche un libro dedicato al progetto!


In questa azione del raccontare includiamo le finzioni, i racconti autobiografici, le auto-bibliografie, le storie di vita proprie e le narrazioni delle vite degli altri; le storie individuali e le storie collettive.


Leggi anche: Autobiografia, perché scrivere la propria e cosa c’entra con la lettura


Ci muoviamo e vogliamo aprire e condividere spazi di confine fra le pratiche molteplici del leggere e le pratiche attuali, potenziali, possibili e anche utopiche della scrittura e del racconto orale. Sono spazi dove tali attività si sfiorano, si incrociano, si intrecciano. Spazi pubblici dove le storie individuali mostrano i contesti collettivi e pubblici nelle quali si sono inscenate.

È un progetto che intende prendersi cura di questi spazi d’azione: qui le letture favoriscono lo svelarsi delle esistenze, ma anche l’apparire di nuove maschere, il riconoscimento e un altro, possibile, nuovo celarsi. Luoghi dove emergono ricordi e sentimenti individuali e privati, gioie e rabbie collettive.

Il progetto si sostanzia soprattutto nell’organizzazione di seminari, incontri informali, pratiche di lavoro sulla memoria, l’immaginazione. E, successivamente, sull’elaborazione, attorno alla forma del racconto, di narrazioni consapevoli e strutturate. Ci occuperemo di accompagnare le persone nella scelta degli eventi, dei personaggi, dei temi. Di aiutarle a tessere una trama narrativa, a dar vita alla voce che narra la storia e che possa esprimere il sé del soggetto che racconta nel modo più adatto e più vicino all’intenzione di chi ha deciso di raccontarsi. 

Importante è anche sottolineare che il progetto, come accennato, concepisce il racconto di sé e degli altri in quanto parte di storie collettive e pubbliche, dove le parabole individuali sono sempre considerate parte di storie di gruppi, delle società, dei paesi, e inserite nei flussi dell’umanità, dell’ambiente e delle loro trasformazioni.

Presto uscirà un libro dedicato alle pratiche per sostenere il progetto del leggere per raccontarsi e si organizzeranno i primi incontri.

Chi è interessato può scrivermi: luigi.gavazzi@gmail.com

Commenti

Una replica a “Leggere per raccontarsi”

  1. Avatar “Leggere per raccontarsi”: ecco il mio nuovo libro – GRUPPO DI LETTURA

    […] Tornerò più volte sulle pagine del nuovo libro perché possono essere, credo, un buon propulsore per lavorare sulla lettura condivisa che genera storie. […]

    Piace a 1 persona

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