Un giorno Paolo ha incontrato G. e G. gli ha detto che era malato e che ne aveva per poco.
Così Paolo gli ha chiesto se avesse progetti per quel poco.
G. ha detto che andava in Argentina a prendere un dipinto che gli spettava dall’eredità del signor Pertinacci. Questi, ha detto G. , aveva vissuto e lavorato qui in città. Era stato piuttosto famoso per un quadro surrealista con un bambino su una spiaggia. Poi era sparito fino a quando un amico, un tipografo, lo aveva incontrato sul lago Cardiel e s’era scoperto che nell’eredità c’era anche G.. Laggiù Pertinacci aveva terminato di dipingere un altro quadro, che gli aveva lasciato in eredità. G. ha detto a Paolo che questo quadro ereditato ritraeva il pubblico di una famosa partita di calcio. Nel quadro c’era un ragazzo con la bandiera che prima della partita, inseguito dalla polizia di quella città del Mare del Nord dove si giocava, aveva saltato la recinzione e aveva corso lungo il perimetro del campo, sventolando. Ora, ha detto G., il ragazzo sta perdendo la memoria. Solo che la sua memoria cancella i giorni, alcuni no altri sì. E qualche mese prima, ha detto G., si era cancellato il giorno della partita e della bandiera.
Così G. ha detto a Paolo che aveva promesso a questo ragazzo invecchiato di accompagnarlo da Pertinacci. Sperava che vedendo il quadro qualcosa tornasse da lui.
Il ragazzo invece ha promesso, ha detto G., di riportarmi a casa se me ne vado dal mondo proprio laggiù.
La promessa
Un giorno Paolo ha incontrato G. e G. gli ha detto che era malato e che ne aveva per poco. Così Paolo gli ha chiesto se avesse progetti per quel poco.

– di
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Commenti
2 risposte a “La promessa”
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[…] c’è questa storia che mi hanno raccontata e che si legge in due minuti. È su un ex ragazzo che ha perso la memoria, su un pittore e su un […]
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[…] Leggi anche: La promessa. […]
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