Sui libri si scrive, si sottolinea, si prendono appunti, i libri si usano. Anche questo ci ha insegnato #UmbertoEco
— luigi gavazzi (@gruppodilettura) February 20, 2016
Caro Umberto, grazie per tutto, in particolare, con modestia, per "Come si fa una tesi di laurea" #UmbertoEco
— luigi gavazzi (@gruppodilettura) February 20, 2016
"Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto." #UmbertoEco pic.twitter.com/izefcZsC59
— De Agostini Libri (@DeAgostiniLibri) February 20, 2016
“I think that comedy is the quintessential human reaction to the fear of death.” Umberto Eco https://t.co/H2Rj0iTlww pic.twitter.com/mOrO3T7Mbc
— The Paris Review (@parisreview) February 20, 2016
Ciao Umberto Eco 😞 pic.twitter.com/5s5J5PWpkW
— pictoline (@pictoline) February 20, 2016
Addio maestro e amico, genio del sapere innamorato di Milano. La nostra città senza di te è più triste e più povera. #UmbertoEco
— Giuliano Pisapia (@giulianopisapia) February 20, 2016
Leggete "Ur-Fascism", @nybooks 1995. Per capire cosa c'è dietro molta politica di oggi #UmbertoEco. https://t.co/6ulz7pEQYg
— luigi gavazzi (@gruppodilettura) February 20, 2016
Scusate, l'Ur fascism si legge qui (free) #UmbertoEco https://t.co/YYnBpr96Jn
— luigi gavazzi (@gruppodilettura) February 20, 2016
When Haaretz sat down with #UmbertoEco in Jerusalem to talk literature and religion https://t.co/SedQsUxIHb pic.twitter.com/IuM0kUY9ei
— Haaretz.com (@haaretzcom) February 20, 2016
– Li ha letti tutti?
– No, questi li devo leggere entro la fine del mese, gli altri sono nel mio studio #UmbertoEco pic.twitter.com/pp4MQOFDSj— Antonio Sofi (@webgol) February 20, 2016
L'ultima intervista a #UmbertoEco https://t.co/EtFBql7VDS @Alessandria_LS
— La Stampa (@LaStampa) February 20, 2016
"La verità è che #UmbertoEco è stato professore prima e molto più di ogni altra cosa". Il ricordo di @SBartezzaghi https://t.co/s9BwADKPeQ
— la Repubblica (@repubblica) February 20, 2016
È morto Umberto Eco. Qui una sua intensa intervista sulla memoria. https://t.co/hYRsdK0Fzy #UmbertoEco pic.twitter.com/md7r1XhV1q
— Sul Romanzo (@sulromanzo) February 20, 2016
Addio #UmbertoEco vogliamo ricordarti così "Il pensiero inventivo. omaggio a Peirce" Casa della Cultura 3ottobre1989 pic.twitter.com/2v1pIoBmtG
— Casa della Cultura (@C_dellaCultura) February 20, 2016
“I think that writing is an act of love.” —Umberto Eco, The Art of Fiction No. 197 https://t.co/O0nnqVXo2M pic.twitter.com/PCdCtIGDJ7
— The Paris Review (@parisreview) February 20, 2016
Remember Umberto Eco with his vintage semiotic children's book https://t.co/VxzHRbc4w9 pic.twitter.com/751Av0nL0d
— Maria Popova (@brainpicker) February 20, 2016
Ma Superman a cosa serve? Uno dei primi articoli di #UmbertoEco sul @Corriereit nel 1963 https://t.co/gFHUtSIJVL pic.twitter.com/2oakQ8Nsrg
— Alessandro Sala (@lex_sala) February 20, 2016
Molto bella e suggestiva questa raccolta in ricordo di Umberto Eco. Peccato che tra pochissimo tutto diventerà merce e i giornali faranno a gara a fornire i suoi libri come allegati. Così il suo ricordo verrà utilizzato per fare cassa.
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ma se anche fosse? qualche lettore in più non guasta mai. Eco certo non disdegnava la cultura bassa e popolare! e non era snob. Mai.
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@tutti @Renza @Cristina
Dà un po’ fastidio anche a me quando accade il fenomeno che descrive Renza, come mi allontana dalla lettura di un autore il clamore suscitato dal conferimento di un premio (adesso un po’ meno, per fortuna, perché anche quello era in parte un pregiudizio). D’altro canto, dal punto di vista dell’editore imprenditore, penso sia inevitabile cercare di sfruttare il momento.
Di Umberto Eco è forse utile ricordare, a proposito di editoria, la sua posizione in merito alla concentrazione editoriale che si sta verificando in Italia. contro cui aveva sottoscritto un petizione (forse ne avevamo parlato anche qui).
Cristina, il discorso sulla cultura di massa cui fai cenno è grande come una casa!
Ciao a tutti,
Mariangela
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più che una petizione aveva dato vita a una nuova casa editrice, ho appreso ieri.
Non ho parlato di cultura di massa, bensi di cultura alta e popolare, che Eco ha mirabilmente studiato senza alcuna puzza sotto al naso, anzi, insegnandoci sempre che le manifestazioni di massa, questo si, sono anche esse cultura quindi fenomeni interessanti da studiare dal punto di vista socio-filosofico, se o non avrebbee studiato Mike Bongiornio e Rita pavone…
E comunque gli inserti – se mai avvenisse – hanno un pregio, finiscono a volte in mani che mai li avrebbero altrimenti toccati. Avercene di inserti culturali.
Io li ho presi spesso, e senza nessuna spocchia se non il fastidio per cattive traduzioni, a volte…
ma Eco si sarebbe fatto una sana risata, lui così divertito dal mondo, divertente, ludico…che lezione ragazzi!
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