I libri più belli, letti nel 2015

Non c’è più molto da dire, quando mi trovo ad avviare questo post, con i libri più belli, letti nel corso dell’anno, in questo caso nel 2015. Non c’è molto da dire. Perché sono i lettori a rendere questi post, anno dopo anno, laboratori belli e straordinari delle abitudini di lettura e di condivisione della…

26 marzo 2015

– di

luigi gavazzi

Non c’è più molto da dire, quando mi trovo ad avviare questo post, con i libri più belli, letti nel corso dell’anno, in questo caso nel 2015.

Liseuse de Roman (Lettrice di romanzo), di Vincent Van Gogh (1888)

Non c’è molto da dire. Perché sono i lettori a rendere questi post, anno dopo anno, laboratori belli e straordinari delle abitudini di lettura e di condivisione della lettura, di molte persone ricche di idee e di passione.

Mi limito quindi a ricordare la regola di base che ispira il post:

– indichiamo i libri che leggiamo nel corso dell’anno e che lasciano il segno; indipendentemente da quando sono stati scritti e pubblicati.

Per il resto, l’unica altra regola è quella del rispetto: rispetto delle letture e dei pareri di tutti. Il che non significa che non si possono avere giudizi duri sui libri che altri citano. Importante è farlo restando entro i confini dell’educazione.

Buone letture!

Come sempre, usiamo i commenti.

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i libri più belli i libri più belli del 2015

Commenti

1.478 risposte a “I libri più belli, letti nel 2015”

2 marzo 2016

Cristina

ma cacchio, ma chi ha mai detto di prescindere dai mostri sacri? ho detto di prescindere dalla poesia! NON dai mostri sacri.
Mari, noncicapiamononcicapiamiononcicapiamo.
Goethe è tedesco, Lucia non italiano. qui si parla di letteratura, scritti italiani, e basta.
vabbè se non vi piace il gioco , d’accordo, ma se lo volete fare dovete stare alle regole date e uguali per tutti e tutte, se no si per capre e cavoli

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2 marzo 2016

Lucia 64*

Scusa ma non puoi reprimere l’estro di ognuno dei lettori dentro le tue regole

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2 marzo 2016

Mariangela

@Lucia64 @Cristina
Vedo che avevi scritto “i sacri”, io avevo capito “i mostri sacri” e intendevo gli autori classici, quelli già antologizzati, tra i quali mettevo anche Boccaccio. Tu invece intendevi escludere solo la poesia.

Può essere che uno straniero abbia colto nel segno meglio di un italiano, cosa ne sappiamo, magari l’occhio di uno che viene da fuori è scevro da coinvolgimenti personali, può essere più lucido. E poi scusa, il miglior inno alla Sicilia non è forse “Kennst du das Land, wo die Zitronen blühn, ..” di Goethe?

Quindi la diaristica, la memorialistica, gli ibridi si possono includere o no? Devi essere precisa, altrimenti non capiamo cosa vuoi dire.

Ciao,
Mariangela

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2 marzo 2016

carloesse

Gioco interessante, grazie Cristina.
Mi butto con questi “magnifici sette”:
1) Manzoni- I promessi sposi (come si fa a ignorarlo: non si può che partire da lì, piaccia o non piaccia)
2) Lampedusa – Il Gattopardo (vedo che già diversi lo indicano: non posso che condividere. Imprescindibile!)
3) Lussu – Un anno sull’altopiano
4) Sciascia – Una storia semplice (ma volendo anche altri.: Il contesto, il giorno della civetta, a ciascuno il suo…..)
5) Bianciardi – La vita agra
6) Buzzati – Un amore
7) Morante – La storia

Ho tralasciato romanzi e autori che mi hanno colpito anche di più (Calvino, Ortese, Levi, ..), ma che forse aiuterebbero meno uno straniero a capire la nostra storia, la nostra cultura, la nostra situazione attuale. Forse per l’attualità Saviano e la sua Gomorra sarebbero fortemente rappresentativi, ma confesso di non averlo letto.

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2 marzo 2016

carloesse

Rileggendomi mi pento di una colpevole omissione: Ennio Flaiano. Mi sentirei di suggerire i pur brevi racconti di “Le ombre bianche”.

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2 marzo 2016

camilla

@cri. A me e’
molto piaciuta la domandona .Mi sono venuti in mente tanti romanzi che potrebbero indicare i nostri usi e costumi,i nostri difetti e pregi,la fantasia.I rapporti tra uo mo e donna.pessimi direi, la famiglia i legami stretti com la storia e come si ride e si piange e ci si rovina l’esistenza.E solo il romanzo creativo,la letteratura fa capire a tutti, anche se vivono a migliaia di km, fa capire quanto siamo diversi e uguali , quanto abbiamo in comune malgrado grandi differenze.I fratelli di NABISCO VIOLA,come si possono amare e comprendere e immaginarli ce nostri.Si possono ammirare i paesaggi lonta ni e capire che siamo illuminati dallo stesso soleEd é. cosi’ che si viaggia e vivono tante vite.Chiamare i romanzi, i grandi racconti
fiction non vuo dire cambiare la letteratura.baci cam

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2 marzo 2016

Lucia 64*

Grazie Mariangela per aver espresso il mio punto di vista. Goethe parte per l’Italia e ci resta per ben due anni, viaggiando in lungo e in largo il nostro Paese. È talmente entusiasta dell’Italia che scrive e annota in un diario tutto anche le sue più intime sensazioni . Teme che la sua memoria prima o poi lo tradisca. Non voglio svelare altro. Vi consiglio di sfogliarlo. Scoprirete un punto di vista ben diverso da quello che abbiamo noi. un saluto da Lucia

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2 marzo 2016

Cristina

Lucia64 sono laureata in tedesco e francese e Goethe lo leggo in tedesco. Quindi per favore, lascia stare.
Fai come ti pare comunque, se ti diverti , ma non sei dentro il “mio” gioco, diciamo che ne stai facendo un altro, e va benissimo, ma è un’altra cosa.
Grazie Carloesse che mi hai capita bene e sei stato al gioco (ma la Vita agra non la capisco in questo senso,mahh??). E Cam.

Mari, a volte diventi un pelo noiosa. O capisci o non capisci. Se non capisci, come è questo il caso, pazienza.

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2 marzo 2016

Cristina

Dani, hai ragione Fenoglio è un grande. In questo caso io avrei messo invece Il partigiano Johnny, credo

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3 marzo 2016

Cristina

Lucia quando giochi a palla in una squadra tu porti che so un volanoe ci giochi a sola? no, per dir.
Un gioco è tale perchè ha delle regole a cui tutti si attengono. Non si tratta di reprimere niente, com’è ovvio e di buon senso, ma di fare un gioco comune.

qUINDI DEVO RILEGGERE ANCHE iL GATTOPARDO, i PROMESSI SPOSI, O MAMMA, DUE VITE MI CI VOGLIONO, UNA NON BASTA.acci a sto maiuscolo scusate

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3 marzo 2016

camilla

Insomma cara cristina hai chiesto una semplice lista dei romanziITALIANI significativi per ognuno di noi da comsigliare a persome di paesi e culture lontane.Ma non c’e stato niente da fare.
A parte carloesse che ci dato ina bellissma lista.Eppure ti eri spiegata talmente bene. Cosa c’entra il grande Goethe col suo viaggio in Italia non riesco a capirlo. Errata corrige: ho scritto nel mio post nibisco anziché IBISCO.Pardon.baci cam

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3 marzo 2016

carloesse

Cri, perchè no “La vita agra”? racconta il boom a Milano nei primi anni ’60 con feroce e caustica ironia, con lucida preveggenza vede già allora l’affermazione di una democrazia “di facciata” con cui i politici sempre di più (ancora oggi) si sciacquano la bocca, ma sempre più svuotata di senso reale; racconta amaramente la sconfitta di chi voleva opporsi a questa trasformazione che illudeva tutti, arricchendo qualcuno ma inaridendo i cuori di tutti, impoverendo i rapporti umani, svilendo la dignità della vita; e finisce invece per esserne inghiottito, svuotato, per puro istinto di sopravvivenza, quello che amplifica le capacità di adattamento.
E’ da tempo che vorrei rileggerlo, proprio adesso…

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3 marzo 2016

carloesse

Comunque, per restare ai miei “magnifici 7”, pur di inserire Flaiano rinuncio se vuoi a Bianciardi, oppure a Lussu.

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3 marzo 2016

Laura

I Promessi sposi
Il gattopardo
La Storia.. Morante
Il giorno della civetta o altri di Sciascia
Gomorra
Il desiderio di essere come tutti di F. Piccolo

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3 marzo 2016

Lucia 64*

molto grazie Cristina

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3 marzo 2016

Cristina

acci ma questo Francesco Piccolo lo devo proprio leggere, poi ha una faccia così bella!
Ciao Carlo: si so la Vita Agra, ho letto il libro e Vita agra di un anarchico . diciamo la sua biografia “romanzata” libro bellissimo ( ora mi verrà l’autore mannaggia…ne avevamo parlato), eppure no, nel contesto richiesto lo capisco poco, cioè in una serie di 5-7 mi pare non sia capitale. Poi però, ognuno fa come crede
Anche Flaiano devo rileggere, o mamma.

Ciao Laura, grazie dell’elenco. Mi pare che manchi il tema della guerra e della resistenza ( cioè c’è un po’ striscio ne La Storia di Elsa, è importante secondo me, ecco perchè ho messo Primo Levi, a me pare imprescindibile, ma alcuni dicono di no)… Tot capita Tot sententia….

Grazie Cam, vedi? in Italia l’ufficio complicazioni affari semplici è sempre aperto! ihih

Ma grazie di che Lucia? ti ho spiegato il mio punto di vista- tutto qua.

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3 marzo 2016

Cristina

Per allargare l’orizzonte vi scrivo le risposte finora giunte dal mio Gdl
Nel mio Gdl ero partita chiedendo 4-5 libri:

Ecco cosa risponde Paolo
I malavoglia
Napoli milionaria (de Filippo)
Quel pasticciaccio brutto (Gadda)
La bella di Lodi
Centomila gavette di ghiaccio (Bedeschi)

Ecco Lorenzo e Laura:
l principe
Dialogo dei massimi sistemi
I promessi sposi
Pinocchio
Il piacere o La coscienza di Zeno o Il gattopardo

Ed ecco Lelia:
” Il gattopardo ” di Tomasi di Lampedusa, Pirandello e Verga,” Il partigiano Johnny” di Beppe Fenoglio, ” La storia” della Morante e poi le opere di teatro di De Filippo, e ancora Sciascia e poi” Marcovaldo” di Calvino e poi Moravia e ” Il deserto dei tartari” di Buzzati

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3 marzo 2016

editalara

@cristina dai, se è un gioco cerca di essere un po’ più amichevole anche con chi non rispetta perfettamente le regole.. e non prendere tutto sul serio 😉
non sono all’altezza del gioco e molti autori li avete già citati ( Carlo non eliminare Lussu ti prego! ), mi limito ad un romanzo di cui parlai anni fa ma su cui nessuno disse nulla che invece meriterebbe : Incanto di Pietro Grossi, leggetelo se riuscite e poi ditemi se non meriterebbe di entrare in lista per “italianità”.
ciao a tutti !

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3 marzo 2016

Dani

@Cri Lucia è una new entry! Suvvia una stretta di mano virtuale subito 😊

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3 marzo 2016

Dani

E se mi è consentita un’aggiunta alla lista direi Il cavallo rosso di Corti. Fulgido esempio di un bigottismo tutto italiano e libro oltremodo irritante!
Interessanti i consigli dei tuoi amici di Gdl

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3 marzo 2016

Jezabel

@tutti
vedo molti commenti da quando ho chiuso per mancanza di tempo (e per la concentrazione su troppi fronti) spero si tratti di accapigliamenti amichevoli: vedo molto scritto in alcuni casi e liste (che però non voglio guardare, ho svolto il compito con diligenza e sbircerò dopo quello dei compagnetti).

PINOCCHIO
IL BELL’ANTONIO
CRISTO SI È FERMATO A EBOLI
IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI (imprescindibile)
LE SORELLE MATERASSI
Mi è già capitato di dare libri a stranieri che vogliono conoscere il nostro paese. C’era tra questi Brancati, perché quando me li hanno chiesti ero “stanziale” e mi ispirava la terra natia probabilmente.
C’era Rosetta Loy. . . e forse un po’ quello che capitava sul momento.
Vado a leggere le liste degli altri.
PS Immagino che sia già stato detto che 5 sono pochi 😦
poi per chi come noi legge tanto, alcuni semplicemente sfuggono sul momento, anche se li riterremmo bellissime e veritiere immagini del nostro paese.

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3 marzo 2016

Cristina

Ma Dani a Lucia stringo tutt’e due le mani, ovviamente ( ciao @Lucia =stretta di mano nella divergenza!!)
però che c’entra l’amichevolezza ? Penso che Lucia sia sufficientemente grande da proporre un suo gioco, se lo desidera..
Non c’è nulla di più serio dei giochi…disse qualcuno.

Camilla comunque ha risposto in modo limpido e definitivo, quindi per me basta così.
Il mio Gdl è fantasioso, sapessi che discussioni animate ci facciamo..

quindi ora mi scrivo anche Grossi e Corti…aiutooo

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3 marzo 2016

rosamavi

@edita: segnato Incanto di Pietro Grossi, mi fido! 😉

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3 marzo 2016

Mariangela

@tutti @Cristina
Sarà sicuramente difficoltà di comprendonio, ma giuro che non ho capito la tua risposta, Cristina: nel concetto di letteratura la memorialistica, le autobiografie e gli altri generi ibridi li fai rientrare o no? E con gli epistolari, come la mettiamo? È importante capirlo proprio per poter giocare, non per criticare le regole che tu stessa hai ammesso essere unilateralmente decise (mi va bene che sia così).

Camilla, il quesito non era così chiaro, e non penso sia un caso che la risposta alla mia domanda non sia arrivata.

Se accettiamo il concetto ampio di letteratura, ci starebbero benissimo alcune pagine autobiografiche di Luciana Castellina, che altrimenti dobbiamo cassare, come il libro di Piccolo, d’altro canto, perché è un’autobiografia. Se facciamo rientrare la prosa da viaggio, potremmo metterci anche qualche titolo di Soldati, che nel caso contrario dobbiamo eliminare. Se immaginiamo il concetto di letteratura in senso ampio, possiamo dare alcune risposte, altrimenti è giocoforza che si arrivi a quei titoli che voi avete citato.

Preciso che quanto sopra esposto non c’entra con l’esclusione di tutti gli altri generi (quelle erano le regole e le ho accettate), quanto ho scritto rileva per la risposta che vorrei anch’io dare.

So che Lucia 64 sa difendersi da sola, ma mi sembra che il quesito iniziale non specificasse senza possibilità di equivoco che dovesse trattarsi di libri italiani scritti esclusivamente da autori italiani, anch’io, per la verità inizialmente avevo capito diversamente.

Ciao,
Mari

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3 marzo 2016

Mariangela

In merito al mio commento qui sopra, il penultimo capoverso è da leggersi con l’aggiunta della dicitura “non letterari”

“Preciso che quanto sopra esposto non c’entra con l’esclusione di tutti gli altri generi non letterari (quelle erano le regole e le ho accettate),”

Scusatemi
Mari

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3 marzo 2016

Cristina

“Quali sono – per ciascuno/a di noi partecipanti – i 5-6 libri di prosa ( lasciamo stare la poesia e quindi i sacri Dante petrarca etc), di qualunque epoca, che consigliereste a uno/a straniero/a per conoscere la nostra letteratura e quindi la nostra storia culturale?? Insomma per fargli capire qualcosa di noi, del nostro paese, della nostra storia e di oggi??

la nostra leteratura. quindi libri italiani in prosa, autobiografie e memorie comprese, ovviamnte. Letteratura italiana

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3 marzo 2016

Dani

Corti no, non lo leggere Cristina. Segnatelo solo. A me faceva infuriare

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3 marzo 2016

Elle

@cristina – che bel gioco!
@tutti
Scusate il ritardo! Ma in questo blog non ci si può distrarre un attimo!!!
Ecco la mia lista, stilata anche nel tentativo di non ripetere troppe cose già dette
Il gattopardo – Tomasi di Lampedusa
Mario Rigoni Stern – Il sergente nella neve
Carlo Levi – Cristo si è fermato a Eboli
Vittorini – uomini e no
Sciascia – qualunque cosa
Bianciardi – La vita agra (concordo con @Carloesse)
Fruttero e Lucentini – La donna della domenica
Lagioia – La ferocia

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3 marzo 2016

giorgia

Ma vi siete accorti che è marzo e state ancora nel 2015?
Ma vi siete accorti che Luigi, “in tutt’altre faccende affaccendato” vi ha mollato da tempo?
Non vi ha fatto neppure gli auguri di Natale e tra un po’ siamo a Pasqua
Nella vostra barchetta di quattro gatti avete perso il timoniere e non vi siete neppure accorti di quando è sceso.
Osservo e mi diverto
Se scrivessi sul blog, e non lo faccio, vi direi che nel vostro gioco avete dimenticato il simbolo più simbolo dell’Italia, IL PADRINO!!!
Ciao

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3 marzo 2016

Mariangela

@tutti
Poste le regole stabilite da Cristina che escludono generi diversi da quelli letterari, a un lettore di un Gdl straniero che mi chiedesse consiglio su libri esemplificativi della cultura, della storia e anche dell’identità italiana, le mie indicazioni sarebbero le seguenti:

Per i romanzi e i racconti (naturalmente in aggiunta a quelli che avete citato voi che sono più importanti e più famosi):
• “Tutti giù per terra Remixed” di Culicchia, perché dà conto delle precarie condizioni lavorative dei nostri giovani d’oggi
• “Momodu” di Wu Ming, per far conoscere gli abusi delle forze dell’ordine italiane rispetto alle categorie più deboli

Per la narrativa da viaggio, in aggiunta ai già citati scritti di Soldati:
• “Italia in seconda classe” di Rumiz

Per gli epistolari:
• “Nella mia lunga e tormentata esistenza. Lettere da una vita” di Montanelli, perché con Montanelli si può essere d’accordo o no, ma vale la pena leggerlo perché non annoia mai

Per le autobiografie:
• “La scoperta del mondo” di Castellina, perché attraversa quasi 70 anni della storia italiana
• “Leonilde. Storia eccezionale di una donna normale”, di Perroni. perché nella sua brevità restituisce i tratti essenziali di una donna che ha costruito la Repubblica
• “La mia casa e dove sono”, sulla situazione, diciamo così, postcoloniale, di alcune famiglie i cui membri più giovani sono italiani come noi

Tra i Varia:
• “Lettere ad una professoressa” di Don Milani che spiega quanto elitaria e classista fosse la scuola prima del ‘68
• “L’idioma gentile” di De Amicis, perché illumina su quella che doveva essere la situazione linguistica e culturale nel neonato stato unitario e fa comprendere lo strenuo sforzo posto in atto dall’Italia umbertina per creare un’unità culturale che cominciasse dalla lingua

Nella speranza di avere complicato le cose che in lettura è semplicistico definire “semplici”, rimango a disposizione per rilievi, obiezioni, critiche e invettive.

Saluti,
Mariangela

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3 marzo 2016

Lucia 64*

cara Cristina anch’io ti stringo la mano pace fatta. Comunque non tutti i mali vengono per nuocere.
COme vedi il nostro battibecco ha fatto alzare i livelli di interesse al tuo gioco e tutti hanno espresso le proprie opinioni . Penso che tu ti ritenga soddisfatta del tuo gioco. Un saluto a voi tutti Lucia

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4 marzo 2016

Cristina

MOLTO soddisfatta, e anch sempre più confusa, tanti autori e autrici che non conosco o che dovrei rileggere..uffi
Grazie a tutte e a tutti, davvero, soprattutto a quella puntogliosa di Mariangela, sui cui libri non concordo minimamente (ma chissnefrega) ma che ha citato Don Milani, ah, brava assai!
Fra tutti è Un amore di Buzzati quello che mi lascia interdetta, ma anche i titoli di Lucia, vabbè, appunto tot capita e tot pensieri….

E poi che consolazione grande: nessuno/a che abbia tirato in ballo la furente fiorentina.menomalemenomale

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4 marzo 2016

wwayne

@Cristina: Chi è sta furente fiorentina?

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4 marzo 2016

camilla

@ mari. Ti invidio questa dote di fare ordine e chiarezza che io non possiedo.Bravissima , la tua capacita’ e’ utile per me che sono troppo precipitosa.
@cri MENO MALE sono contenta anche io.

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4 marzo 2016

editalara

@Giorgia ce ne siamo accorti eccome, io ed altri abbiamo lamentato la mancanza di Luigi in “Un gruppo di lettura che può diventare un’associazione di lettori” oltre che in qualche post qui ne “i libri più belli letti..”
personalmente ne sono molto rammaricata ma sono contenta che il blog continui i suoi scambi e quando posso e voglio intervengo.
a te e a tutti buon weekend !

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4 marzo 2016

Cristina

Wwayne! indovina, su

pssst, Luigi c’è, eccome, ne abbiamo parlato da un’altra parte e abbiamo anche parlato insieme di questo post.

Mari, tesoro mio , perchè hai messo solo letteratura del Novecento ? e tutti gli altri secoli nulla (si insomma De amicis e basta)? giusto per capire

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4 marzo 2016

Cristina

grazie a tutto quanto sopra ho preso la decisione di smetterla di correre dietro a tanti libri nuovi, recenti, italiani o no, che poi alla fine mi stufano o mi deludono o mi irritano o sono appena appena “carini” e di usare meglio il mio non illimitato tempo: rileggerò alcuni grandi classici italiani.

Grazie a voi mi è venuto in mente che alcuni decenni fa avevo conosciuto per un piccolo periodo un grandissimo intellettuale italiano, Mario Spinella. Lui era già parecchio anziano, io decisamente giovane.
Mi diceva che – oramai – lui di letteratura leggeva solo e solamente Petrarca. A quel tempo mi era parsa una stramberia, una posizione di “originalità”.
Forse ora comincio a capirlo.

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4 marzo 2016

editalara

@Wwayne dai che è facile 😉 io ce la metterei nella lista per il gioco in corso…
@Cristina io direi che c’è ma si disinteressa parecchio del blog, non è giusto lasciarlo così.
Almeno , come tu stessa hai chiesto un mese fa, aprire il 2016!

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4 marzo 2016

Jezabel

@Cristina @tutti
Niente “bistecca di un chilo al sangue presa da rabbia incontenibile” 😉
ma neanche “compari di Cresima”, visto che appartengono alla letteratura statunitense!!!!!!
Ciaoooooo!

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4 marzo 2016

Cristina

o mamma Jez, stavolta non riesco a capirti…

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4 marzo 2016

Mariangela

@tutti@Cristina
Devo innanzitutto specificare che l’autobiografia “La mia casa e dove sono” è stata scritta da Igiaba Schego, scrittrice italiana di origini somale (almeno l’indicazione del nome dell’autrice è doverosa anche perché altrimenti non si capisce).

Cristina, in risposta alla tua domanda perché abbia indicato solo titoli del ‘900 con l’unica eccezione di De Amicis, posso rispondere che ho omesso libri del secoli precedenti perché il mio lettore straniero preferisce partire dal presente e spingersi poi a ritroso nel tempo nella storia del nostro paese.

Cristina, spiegami perché non concordi con i miei titoli.

Ciao,
Mariangela

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4 marzo 2016

Iezabel

@Cri
parafrasi di Oriana Fallaci e de Il Padrino
Ciao ciao.

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4 marzo 2016

camilla

@ cri. Lessi anni fa UN AMORE di Buzzati e rimasi confusa., vista la diversita’ di questo romanzo . Oggi il mio giudizio e’ piu’ chiaro e l’avvocato protagonista mi appare come un maschio tipico italiano piagnone. Insomma la colpa del male di vivere e’ della cattiva ragazza.Percio’ potrebbe,questo romanzo essere rappresentativo della cultura italiana non ancora superata.La cronaca lo conferma. Mi sembra. Ciao. Cam

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4 marzo 2016

Cristina

Mari, ma che dire? non ha favvero molta importanza perchè io non concordo. Lo vedi dai titoli che avrei scelto io, dove almeno c’è il fascismo, e la persecuzione degli ebrei italiani.
Non proporrei mai un libro che non fosse grande letteratura, e mi pare che – con tutto il rispetto – Wu Ming o Culicchia non siano come Elsa Morante, Primo Levi o Natalia Ginzburg o Pirandello.
Diciamo che mi pare che io privilegio anche la forma artistica e forse tu il contenuto di informazione (forse eh). Scelta legittima.
Poi io avevo chiesto titoli che dessero un’idea – per quanto ridotta – della storia culturale italiana, che non può prescindere anche dal nostro grande passato letterario, penso io.
Le biografie di Nilde Jotti o le altre che hai citato ( interessantissime in sè sia chiaro) credo siano poco comprensibili per chi non sa nulla ( perchè questo è il presupposto del gioco, un lettore straniero lontanissimo e ignaro) della nostra storia politica, partitica etc etc.
Ma va bene lo stesso.

Jezz, sei un genio, non avevo proprio capito, che tonta sono.

Sia calma fra le genti : ho scritto a Luigi e mi ha risposto che aggiornerà il post chiudendo il 2015 e aprendo il 2016. C’è Luigi, c’è, do not worry…

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4 marzo 2016

Mariangela

@tutti
Onestamente, che il titolo del post venga cambiato o meno a me non sembra elemento così decisivo, per quello che su questo articolo solitamente noi tutti scriviamo.

@Cristina
Apposta ho elencato titoli un filino più attuali, non perché il tuo non fosse un poker d’assi: Elsa Morante, Primo Levi, Natalia Ginzburg e Pirandello sono indubbiamente pietre miliari della nostra cultura, ma al lettore che voglia conoscere il nostro paese bisogna proporre – anche – qualcosa di più attuale, altrimenti quando scende dall’aereo si aspetta di essere accolto col saluto romano!

Sul concetto di “grande letteratura” potremmo disquisire ore, ma sappiamo benissimo che molto dipende dai gusti: c’è il lettore che preferisce Morante, c’è quello che, legittimamente, le preferisce Culicchia. Il fatto che Culicchia sia divertente, per me è un motivo di apprezzamento, ce ne fossero.

Se poi al tuo lettore straniero le biografie di Castellina e Iotti dovessero veramente risultare incomprensibili, figurati cosa riuscirebbe a capirebbe dell’Italia partendo da Boccaccio! E poi, voglio dire, proprio su quella che tu chiami “politica partitica” forse sarebbe il caso di fargli leggere qualcosina, penso.

Ciao a tutti,
Mari

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4 marzo 2016

Mariangela

@Tutti @Elle

Elle, se non sono invadente, ti posso chiedere due parole su “La ferocia” che tu hai messo nel tuo elenco? Assieme a “Il desiderio di essere come tutti” di Francesco Piccolo (che ho letto), è l’unico titolo piuttosto attuale (e non sto dicendo che quelli non attuali non siano ottimi suggerimenti).

Grazie,
Mari

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4 marzo 2016

Mariangela

@Tutti @Camilla
Camilla, scusa c’erano anche i tuoi titoli, mi erano sfuggiti, tu avevi elencato Milena Agus, “Se consideri le colpe” di Bajani e “Il giardino non esiste” di Alberto Capitta.

Li sto segnando per me, non per il lettore straniero!

Ciao e grazie,
Mariangela

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4 marzo 2016

Cristina

bè Mari, parlare di saluto romano nel caso di Primo Levi che nei campi è andato ed è tornato e nella repubblica italiana alla fine dopo parecchi decenni si è suicidato…mi pare strabiliante.
Poi io ho anche messo Gomorra e Il gioco dei regni di Sereni. E Natalia Ginzburg è vissuta ben oltre il ’45! ed è MOLTO divertente, Natalia Ginzburg, se non la conosci te la consiglio vivamente.
ma cosa dici, dunque, non ti ho capita

Elle, mi associo alla domanda di Mariangela

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4 marzo 2016

wwayne

Continuo a non capire chi sia questa furente fiorentina.

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4 marzo 2016

Cristina

ossantapace Wwayne!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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