Strano parlare di motivi per andare in biblioteca su un blog di un gruppo di lettura, frequentato, con tutta probabilità, da lettori “forti”, da persone che le biblioteche dovrebbero conoscerle come le proprie tasche. Eppure non è proprio così scontato che chi legge conosca bene le potenzialità che nasconde una buona biblioteca.

In un periodo in cui comincia ad essere in discussione il ruolo di questa istituzione, che molti considerano ormai inutilmente costosa, polverosa e in declino a causa delle nuove modalità di lettura digitale, è bene ricordare esattamente cos’è una biblioteca, cosa può essere,perché deve esistere e resistere.
I bibliotecari ovviamente sono in prima linea in questa opera di divulgazione delle ragioni delle biblioteche ed è proprio da un libro di un bibliotecario piuttosto importante in Italia, Stefano Parise, presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), che voglio prendere spunto per incominciare a parlare di questo tema.
Dieci buoni motivi per andare in biblioteca, dieci piccoli racconti, un preludio e un intermezzo pensati per chi le biblioteche non le conosce, per spiegare a tutti perché invece potrebbe essere interessante farci un giro.
E così capiamo, da una conversazione tra un gruppo di giovani il perché è necessario che le amministrazioni pubbliche finanzino le biblioteche e perché è giusto farlo. Dopotutto potrebbe essere un servizio sociale come un altro. Un servizio sociale pubblico che si occupa di diffondere gratuitamente informazioni, storia, letteratura, cultura, divertimento e molto altro. Oppure che l’idea che la biblioteca sia un posto noioso, dove vige il silenzio assoluto e ogni piccolo movimento è visto con sospetto, è soltanto un luogo comune: “La biblioteca è social”, questo il titolo del sesto racconto. E il gruppo di lettura da cui è nato questo blog, non è che la dimostrazione. Oppure ancora, “La biblioteca risponde”, in cui si racconta di come i bibliotecari, non siano soltanto dei “vigili del silenzio”, ma soprattutto delle persone che, se professionalmente preparate, sono in grado di trovare tra migliaia di volumi proprio quello che ti serve, di indirizzarti verso il sito o l’istituzione giusta per il tuo problema, di consigliarti un romanzo di cui non avevi mai sentito parlare. Insomma una specie di radar delle informazioni che cerchiamo.
Gli altri racconti e le altre buone motivazioni le lascerei scoprire a voi leggendo il libro, oppure, se volete, potreste anche scriverle qui sotto. Sarebbe bello sapere quali sono i buoni motivi per andare in biblioteca dei lettori di questo blog.
Ovviamente questi racconti parlano di come la biblioteca dovrebbe essere in un mondo ideale, in cui tutto funziona come dovrebbe. Purtroppo una biblioteca che incarni tutte queste belle caratteristiche è difficile da trovare, soprattutto qui in Italia, dove il ruolo di questa istituzione è spesso sottovalutato, se non svalutato.
“Pretendere che anche nel luogo in cui vivi con i tuoi cari ci sia una biblioteca attrezzata per accoglierti al meglio significa rivendicare un diritto di cittadinanza; frequentarla è come addestrarsi ad affrontare tutte le dimensioni della vita contemporanea per diventare persone capaci di orientarsi negli spazi sempre più dilatati e mobili delle idee, delle culture, delle professioni.
È su questo terreno che luna buona biblioteca pubblica può fare la differenza”.
Dieci buoni motivi per andare in biblioteca, Stefano Parise, Editrice Bibliografica, 2011.
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