“Nessuno ha una vita perfetta” pensa Janice, la moglie del protagonista di Disturbo della quiete pubblica, che viene rinchiuso senza troppo remore in manicomio. Un’affermazione del genere potrebbe esser detta da qualsiasi personaggio di un qualsiasi romanzo di Richard Yates, visto che il minimo comune multiplo delle opere di questo grande romanziere è la sofferenza, il destino che non si compie e prende vie sbagliate e inaspettate, l’apparenza che inganna, i drammi sotto il tappeto.

“Nessuna delle sorelle Grimes avrebbe avuto una vita felice”, viene scritto nella prima pagina di Easter Parade, storia di due sorelle che racconta di quanto possa essere fragile l’equilibrio di amore/odio che spesso intercorre nel legame familiare più stretto che c’è, che lo stesso tanto citato Freud definiva uno dei più complessi.
Che dire poi di April e Frank, i protagonisti di Revolutionary Road – romanzo del 1961 che rappresenta l’opera più importante dello scrittore, quella che ebbe anche la giusta fama quando Yates era in vita – una di quelle coppie che resiste senza amore, che tiene al giudizio del vicini, che tratta i figli come oggetti utili per fare meschinità l’uno all’altro.
Quello che colpisce della scrittura di Yates è la linearità con cui descrive ogni scena, la scioltezza con cui le storie sempre drammatiche si lasciano leggere tra le pagine. Si ha spesso l’impressione che punti più possibile al realismo, anche se l’accanimento che ha nei confronti dei suoi personaggi rischia di stordire il lettore che si trova spesso a chiedersi da che parte sia il bene e da che parte sia il male.
Le donne sono piccole, figure dal cuore arido che si buttano sempre tra le braccia di uomini che non le apprezzano, per cui Yates non si schiera mai dalla loro parte, anzi, con crudeltà getta sempre luce sul particolare squallido. Gli uomini sono codardi senza arte né parte, che tirano avanti sognando vite in cui potersi riscattare.
Dopo i fasti di Revolutionary Road, la fama di Yates andò lentamente calando negli anni, le trame dei suoi romanzi risentirono dei suoi problemi fisici e mentali, di crisi depressive e di una buona attitudine alla bottiglia. Muore nel 1992 in seguito a una complicanza sul lettino operatorio. Solo nel 2003 la casa editrice Minimum Fax comincia la pubblicazione delle sue opere e dalle retrocopertine che sono di prossima pubblicazione altri romanzi, visto che la produzione di Yates è stata molto numerosa e tale autore non ha avuto troppo successo negli anni in cui era in vita, finalmente gli viene data la giusta luce.
Personalmente mi sono avvicinata a Revolutionary Road in attesa di vedere il film.
Poi al cinema non ci sono più andata e mi sono messa a leggere gli altri romanzi.
Ottimi per le mie domeniche pomeriggio con una tazza di the.
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