Ho recensito qualche tempo fa (addirittura aprile 2007… come passa il tempo!) un altro libro di questo autore, *Acqua di mare*, e prima di scrivere questo post sono andata a rileggere quello che avevo scritto allora. Iniziavo così:
Oggi vi consiglio una piccola perla che ho appena finito di leggere, e che consiglio a tutti di non perdere. Per la verità, l’ennesima *piccola perla* regalatami dalla collona Scrittori Contemporanei Original della BUR.
Avrei potuto anche oggi iniziare nello stesso, identico modo, ma ripetersi è un po’ triste… Però sarebbe stato adattissimo, perché questo *Le pieghe dei giorni* di Charles Simmons, sempre edito da BUR nella sempre bella collana Contemporanei Original, è un’altra piccola perla.
Ancora un romanzo breve, anche se più che un romanzo nel senso tradizionale del termine, è una raccolta di pensieri e ricordi del protagonista, uno scrittore che immagino rappresentare Simmons stesso. La struttura del testo è geniale: tanti brevi capitoli, di 3 o 4 pagine massimo, ciascuno su un tema specifico, affrontato a partire dall’infanzia del protagonista, soffermandosi sull’adolescenza, sulla giovinezza e sugli anni della guerra, arrivando alla vita adulta fino al presente. E la genialità è che questo trascorrere del tempo è cadenzato dalla scelta dei tempi verbali: passato per la maggior parte del capitolo, una riga all’improvviso al tempo presente, passaggio repentino al futuro. Detto così non so mi spiego, ecco un passaggio che rende:
La sera le scriveva lunghe lettere e il mattino dopo le faceva consegnare da un corriere. Nel suo appartamento beveva e camminava avanti e indietro, alzando le mani al soffitto ed emettendo lamenti. Lei lasciò il marito e andarono a vivere insieme. Lei è infelice e rimpiange la sua vita precedente. Critica tutto quello che lui fa e tutto ciò che crede che lui sia. Si innamorerà di un giovane vedovo e lo lascerà. In seguito, i sentimenti più intensi che proverà saranno per le figlie e i giovani uomini che gli ricorderanno com’è stato in passato.
Insomma, un altro piccolo capolavoro che dovete leggere, anche perché vorrei discutere con qualcuno del finale, che lascia assolutamente a bocca aperta.
*giuliaduepuntozero
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