“Prestito a pagamento, atto secondo” e “Il diritto negato” sulla rivista…

“Biblioteche oggi” di Aprile 2007. Gli articoli sono di Luca Ferrieri e Siv Wold-Karlsen. Impegnativi e moltissimo interessanti entrambi. Riporto testualmente da Il diritto negato di Siv Wold-Karlsen: “Tuttavia, nell’ambito dell’Unione europea, le biblioteche non hanno nulla a che fare con le arti e le scienze. Esse infatti non afferiscono alla Direzione generale per la…

“Biblioteche oggi” di Aprile 2007. Gli articoli sono di Luca Ferrieri e Siv Wold-Karlsen. Impegnativi e moltissimo interessanti entrambi.

Riporto testualmente da Il diritto negato di Siv Wold-Karlsen: “Tuttavia, nell’ambito dell’Unione europea, le biblioteche non hanno nulla a che fare con le arti e le scienze. Esse infatti non afferiscono alla Direzione generale per la cultura e l’educazione, bensì alla Direzione generale per il mercato interno e per i servizi, e di conseguenza le biblioteche sono considerate e trattate come soggetti commerciali.”

…!!!! *

* esclamazione genovese-> autocensurata-> sostituibile con: “Perdinci, perbacco, maguardaunpò…”

Commenti

3 risposte a ““Prestito a pagamento, atto secondo” e “Il diritto negato” sulla rivista…”

  1. Avatar whitelight

    cavolo! le assurdità della burocrazia! 😦

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  2. Avatar Caino
    Caino

    belin? 🙂
    cmq si, dopo melissa p e canino non è più possibile immaginare le librerie come centro di educazione e cultura.

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  3. Avatar marinaforlani
    marinaforlani

    L’ Europa sotto taluni aspetti (e questo del prestito a pagamento è uno di quelli) risulta scarsamente lungimirante nonchè contraddittoria e veicolo di automatismi giuridici pensati alla luce del mercato e non a quella, molto più luminosa, del bene sociale. E’ un’Europa di scarsa saggezza quella del prestito bibliotecario a pagamento.
    A questa Europa pesante verrebbe da rispondere in maniera giocosa, con uno sberleffo normativo ineccepibile, se ve ne fosse la possibilità… che so…biblioteche universitarie e scolastiche che adottano, affiliandole giuridicamente, le biblioteche che dovranno pagare il ticket…fino a non aver più alcuna biblioteca che lo debba pagare. Parole e pensieri in libertà da “ottimista delle catastrofi”.

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