Addio al prestito a pagamento? – di Bianca V.

Buone notizie per i lettori e per le biblioteche! Dall’articolo in fondo alla prima pagina del domenicale del Sole 24 ore si apprende che il ministro Rutelli ha affrontato e risolto il problema del prestito a pagamento in biblioteca, recependo la norma europea ma evitando che rimbalzasse sui bilanci degli enti locali. Avrebbe assunto sul…

Buone notizie per i lettori e per le biblioteche!

Dall’articolo in fondo alla prima pagina del domenicale del Sole 24 ore si apprende che il ministro Rutelli ha affrontato e risolto il problema del prestito a pagamento in biblioteca, recependo la norma europea ma evitando che rimbalzasse sui bilanci degli enti locali. Avrebbe assunto sul bilancio statale la spesa forfettaria per compensare i diritti dovuti.

Nello stesso testo si fa un breve resoconto della lectio magistralis sulla lettura tenuta qualche giorno fa da Ezio Raimondi a Bologna. Si fa riferimento al pensiero del grande studioso della letteratura sulla responsabilità della lettura non solo sotto il punto di vista del lettore individuale ma della società nel suo insieme, con particolare menzione al ruolo delle biblioteche. Speriamo di poter leggere presto il testo integrale della lezione.

un caro saluto,

bianca V., Cervia

Commenti

2 risposte a “Addio al prestito a pagamento? – di Bianca V.”

  1. Avatar simonetta

    mi interessa moltissimo la lezione di Raimondi, mi sono laureata con lui. scriverò a qualche amica a bologna!
    grazie della segnalazione

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  2. Avatar Luca Ferrieri
    Luca Ferrieri

    Bisogna essere “grati a Gregory” per aver sollevato il velo del silenzio intorno al prestito a pagamento in biblioteca. Purtroppo le cose non mi sembrano corrispondere al quadro ottimistico generosamente ipotizzato da Gregory e riportato da Bianca. Intanto la Finanziaria sopprime l’articolo cardine della legge sul diritto d’autore che consentiva il prestito gratuito, ossia quello per cui “nessuna remunerazione è dovuta” per i prestiti effettuati in biblioteca. Il fondo è finanziato dallo stato per il primo anno ed è affidato per la ripartizione alla SIAE sulla base di criteri che verranno stabiliti con successivo decreto. Insomma la lesione al diritto di leggere è stata abbondantemente inferta, aprendo un varco attraverso cui è probabile che passeranno via via norme sempre più orientate a una concezione proprietaria della diffusione della cultura e dei contenuti intellettuali. Non credo quindi che i lettori possano dormire sonni tranquilli. Il gruppo promotore della campagna contro il prestito a pagamento si sta orientando ad esprimere un giudizio fortemente negativo (come ha già fatto l’Aib) e a chiedere che vengano esonerate dal pagamento tutte le biblioteche pubbliche (e non solo quelle scolastiche come previsto dalla Finanziaria). Seguite le novità su http://www.nopago.org.

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