Ho parlato tempo fa di Peter Cameron e del suo *Quella sera dorata*, uno dei libri _rivelazione_ di quest’anno. Per lo meno, io quando l’ho letto non ne avevo mai sentito parlare, mi ha davvero conquistata, e nel giro di qualche tempo se ne leggeva su parecchi giornali.
Su Style, l’inserto del Corriere, dell’altro giorno, c’era proprio un articolo di Massimo Gaggi su di lui, il grande Peter. E così ho scoperto un po’ di cosette interessanti. Che ha 47 anni, che è nato nel New Jersey (come Bruce Springsteen, non ce lo dimentichiamo), ha vissuto a Londra e poi si è ri-trasferito negli USA, dove vive, a New York (e dove vorrei vivere pure io). Che ha scritto un altro libro, 5 anni fa, che in Italia ovviamente non hanno ancora pubblicato (*Andorra*). Che *Quella sera dorata* nel suo titolo originale è *The city of your final destination* (in entrambe le lingue ottimi titoli). Che sta per uscire un altro libro, *Someday this pain will be useful to you* (titolo accattivante ma di difficile memorizzazione). Che vive nel Village con due cani giganteschi neri. Che ci mette 5 anni a scrivere un romanzo, e quindi per sopravvivere fa vari lavoretti. Nello specifico, ha insegnato scrittura creativa alla Columbia University e a Yale, ma lo impegnava troppo mentalmente. Ora alla mattina scrive e al pomeriggio va nel suo ufficio al Trust of Public Land, un’organizzazione no profit per la protezione del territorio. Che non viaggia, e non è mai stato nell’Uruguay descritto in *Quella sera dorata* né ad Andorra. Che altro? Ah, che il prossimo libro è ambientato a New York. Bel personaggio, comunque, e bella casa (fotografata nel servizio).
*giuliaduepuntozero
Rispondi