Tra i grandi meriti dell’incontro nazionale dei gruppi di lettura ad Arco di Trento del 30 settembre, uno dei maggiori sta nel fatto che l’occasione ci ha regalato una splendida relazione di Luca Ferrieri che mette un po’ – un bel po’ – di ordine teorico nella questione: Cosa sono i gruppi di lettura?
Il testo completo lo allego in formato pdf: Gdl e lettura condivisa. Relazione Arco di Trento
In sintesi, mi limito a sottolineare come la tesi di Luca sulla natura tutta contemporanea dei gruppi di lettura sia legata al concetto di “lettura condivisa” (quella dei gruppi di lettura, appunto), contrapposta a quella di”lettura collettiva”. Cito:
Fuor di metafora e di chiasmo, che cosa sto cercando di dire? Che, a mio parere, i gruppi di lettura rappresentano una metamorfosi (l’ultima?) della lettura individuale, solitaria e privata. Che quindi essi sono figli della “stanza tutta per sé” di Virginia più che del furore di leggere collettivo. Solo che alla stanza tutta per sé – l’unico luogo in cui può nascere e riprodursi la lettura di piacere – aggiungono il valore della condivisione, e la difficile scommessa sulla comunicabilità, pur parziale, di quel piacere. E soprattutto vi aggiungono l’esperienza della rete, senza la quale non sarebbe concepibile il percorso che in questo incontro cercheremo di capire e sviluppare.
Leggetevela tutta perché merita. 😉
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