Nella lettura – trascinata 😦 – del nostro Anna Karenina (s� ci sto mettendo un sacco di tempo anche se in riunione ho detto che � un libro bellissimo e grandissimo – ehm, anzi forse ci sto mettendo cos� tanto proprio perch� � un grande libro) mi sono imbattuto in una scena che mi ha fatto sorridere (mi � parsi quasi involontariamente comica) e mi sembra una conferma paradossale di quanto detto a proposito della *”lontananza”* e *inattualit�* di Tolstoj, scrittore cos� sicuro e in possesso della totalit� dei suoi personaggi ecc.
Infatti a caccia, il cane di Levin, Laska, pensa; e il narratore ci riporta i pensieri del cane; sia in un discorso indiretto; sia in un discorso *diretto*:
“Ma io non posso andare avanti” pens� la bestia. “Dove andr�? Di qui, lo sento. Ma se mi muovo mi confondo. Non sapr� pi� dove cercare”
Va beh sar� un lettore un po’ ingenuo; sorridendo non ho tenuto conto del _contesto_, del fatto che il nostro scrivesse con la forza e l’urgenza di raccontarci tutto il mondo. Per� mi ha fatto ridere
😉
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