La discussione (del 14 ottobre) su Anna Karenina – e in verita’ anche casuali conversazioni precedenti – ha lasciato la sensazione che per il Gdl le oltre mille pagine dedicate alla societa’ russa di tardo ottocento alle prese con un adulterio, fossero bellissime, ricche e cosi’ autorevoli da meritare decine di percorsi e livelli di lettura; che pero’ fossero soprattutto lontane, nonostante l’universalita’ dei temi tolstoiani.
Il fatto che quello di Tolstoi sia un libro universale, ricchissimo e capace di muovere le letture piu’ disparate, e mai terminate e’ anzi una specie di comoda formula dietro la quale ci si e’ un po’ protetti, nascosti per non affrontare una specie di assenza d’entusiasmo, o meglio l’assenza di quella sensazione d’urgenza, che ha accompagnato il Gdl nelle (o meglio in alcune delle) letture precedenti.
Alcuni di noi lo hanno anche detto: ho preferito leggere altro perche’ lo sentivo piu’ vicino. Qualcuno ha addirittura detto che “in questo momento mi era necessario leggere altri libri” e non e’ un caso, forse, che uno di questi libri, sul quale si e’ aperta una brevissima ma intensa digressione, fosse _ L’epoca delle passioni tristi _ di Miguel Benasayag; G�rard Schmit, (Feltrinelli 2004) libro citato anche alcune settimane prima da un’altra gidiellista che lo indicava come consiglio per difendersi dall’angoscia dei giorni dei rapimenti in Iraq.
Insomma, e’ un po’ come se questo Tolstoi, con la sua sicurezza totale (sua e non dei suoi personaggi!), con il controllo completo della storia – anche quando i suoi personaggi sono tormentati – fosse fuori dal tempo per questi nostri momenti cosi’ incerti, cosi’ pieni di dubbi.
Forse il Gdl davanti alla scelta del libro dovrebbe tornare a meditare e discutere di piu’, perche’ a questo momento e’ in buona misura legata la forza di partecipazione del gruppo: la sua capacita’ di trasformare l’esperienza individuale della lettura _anche_ in uno spazio collettivo di dialogo, non di semplice esposizione di punti di vista: e piu’ forte e’ la convinzione che quel libro andasse letto (l’urgenza!), piu’ forte e ricco il dialogo puo’ diventare. Sotto questo livello il gdl e’ solo (con tutta la sua dignita’) un consigliere di letture.
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