Caro Luigi, eccoti alcune mie considerazioni che forse vanno anche oltre
le tue sull’abbandono del libro.
In queste settimane devo ammettere che
io pure vivo una certa svogliataggine nei confronti dei libri,esclusi
quelli che per motivi, diciamo cos� professionali, devo leggere ad ogni
costo.Credo che per me valga come elemento negativo l’impatto con il
pessimo momento che il mondo sta vivendo con tutto ci� che accade in
Iraq.
E’ certamente una mia debolezza,ma gli accadimenti
iracheni,l’enormit� delle cose che quotidianamente ci vengono
svelate,l’angoscia che ne nasce mi fanno passare (spero temporaneamente)
il desiderio di accostarmi ai romanzi di qualunque tenore; sono un poco
pi� indulgente nei confronti dei saggi,ma anche qui il timore di trovare
solo conferme a ci� che accade spesso mi fa desistere dal proseguire
nella lettura.
Ciao, Antonio Pezzotta
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